PER LA CHIUSURA DI VIA CORELLI E LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE
GIORNATA DI LOTTA ANTIRAZZISTA DI SOLIDARIETA E PER I DIRITTI
10 MARZO MANIFESTAZIONE A MILANO
La prossima manifestazione antirazzista del 10 di marzo crediamo possa rappresentare loccasione per sviluppare un percorso che non si esaurisca nellesclusivo obiettivo della chiusura del carcere per immigrati di via Corelli in quanto inumano e incostituzionale, ma che debba riproporre con forza la necessità della costruzione e del radicarsi di forme di lotta e di autorganizzazione degli immigrati.
Listituzione dei cosiddetti centri di permanenza temporanea, (si parla di una prossima apertura a Bologna e Brescia ) in realtà veri e propri lager per chi è senza documenti, lungi dallessere lunica forma di repressione, non è altro che la punta delliceberg di una più generale politica discriminatoria sullimmigrazione di cui la legge Turco-Napolitano è una chiara espressione. Lo stesso approccio criminalizzante e intimidatorio si rende evidente nel momento in cui la stessa richiesta dei permessi di soggiorno è di competenza delle questure e non degli enti amministrativi.
Il razzismo non è più solo identificabile con le manifestazioni di violenza xenofoba (peraltro in costante aumento, vedi le campagne anti-immigrati di Forza Nuova e Lega Nord o gli immigrati a cui viene dato fuoco dal padrone); esiste una politica razzista più subdola e oggi imperante, ogni giorno fomentata dai mass-media e attualmente incarnata dal governo di centro-sinistra, totalmente piegata alle esigenze degli imprenditori nostrani, per cui ad essere incarcerati ed espulsi non sono tutti gli immigrati, bensì coloro che al momento non rispondono alle richieste di Confindustria e padroni, desiderosi di accogliere a braccia aperte una manodopera estremamente ricattabile e a bassissimo costo, salvo poi invocare forca e sicurezza contro quei cosiddetti "clandestini" che supersfruttano quotidianamente.
- E assolutamente necessario superare laspetto della mobilitazione meramente solidaristica per lavorare a un percorso di superamento delle divisioni tra i lavoratori italiani e immigrati; divisioni e frammentazioni funzionali alla sempre maggiore precarizzazione del mercato del lavoro e alla tranquillità di chi governa.
Lobiettivo è ricomporre ed unificare in un processo di lotta complessivo i diversi ma complementari elementi di conflitto sociale esistenti sul territorio, superando così un approccio assistenzialista e caritatevole per costruire una reale solidarietà che si esprima nelle lotte sui comuni bisogni materiali e sui diritti (casa, salario, garanzie sociali ecc.), parallelamente a un necessario rilancio della parola dordine del permesso di soggiorno per tutti e tutte senza condizioni.
Invitiamo le forze politiche, il sindacalismo di base, le associazioni, i centri sociali , i collettivi studenteschi e le comunità straniere a dare ladesione e a far circolare questo appello, lavorando ognuno con la propria specificità alla riuscita di questo percorso di mobilitazione unitaria antirazzista e anticapitalista.
Per informazioni e adesioni Tel-fax 025453986 / 0258302112 / 03389315114
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