Carissimo Sergio
Briguglio,
condividiamo la tua
presa di posizione che è apparsa sul quotidiano " l'Avvenire "
di oggi, 6 Giugno 2001.
Sembra che
effettivamente il lavoro nero sia l'unico sbocco possibile per gli stranieri (
e ce n'è già tanto ! )
Ti preghiamo per cui
di farci da tramite presso altri enti, o associazioni che lavorano a favore
degli stranieri, per verificare quale iter hanno seguito le altre questure per
il rilascio dell'autorizzazione all'ingresso degli extracomunitari in Italia
per l'inserimento nel mercato del lavoro ( sponsorizzazioni ) perché la
questura di Prato ha adottato questo iter:
1) Richiesta della certificazione comunale ai
sensi della L.R. n°96/96 da ritirare all'ufficio urbanistica del comune. Il
che vuol dire: pagare il Geom. che fa la piantina, pagare £ 50.000 per il
bollettino di c/c postale, £ 20.000 in marche da bollo e un minimo di
venti giorni d'attesa per il rilascio della certificazione relativa alle
persone che possono abitare all'interno dell'alloggio.
2) Copia del documento del garante ( se straniero
copia del permesso di soggiorno di durata residua non inferiore ad un anno )
3) Tutta la restante documentazione ( inclusa fideiussione
bancaria o polizza assicurativa del costo minimo di £ 300.000, che non
vengono ovviamente rimborsate se l'esito della pratica non va a buon fine )
4) Richiesta di un minimo di £ 8.000.000 a testa per ogni
persona che risulti sullo stato di famiglia, più £ 8.000.000 per
ogni persona che deve venire.
5) Le autorizzazioni non vengono rilasciate fino
alla verifica della pratica e all'eventuale sopralluogo dell'alloggio da parte
della questura. Ci è stato detto che altre questure invece rilasciano
l'autorizzazione senza ulteriori controlli o verifiche. Quindi a tutt'oggi non
si capisce se la questura di Prato abbia rilasciato autorizzazioni in quanto
non c'è giunta notizia che siano state fatte verifiche.
Vorremmo inoltre
sapere se le altre questure hanno
proceduto a concedere il cambio del permesso di soggiorno da turismo o salute a
lavoro autonomo quando sia stata concessa l'autorizzazione dalla direzione
provinciale del lavoro, perché la questura di Prato asserisce che non
è possibile farlo, non avendo ricevuto alcuna comunicazione da parte del
Ministero del Lavoro.
In attesa di sentirti cordiali saluti.