COMUNICATO STAMPA
Il Consiglio Italiano per i Rifugiati, Amnesty
International e la Società Italiana per l’Organizzazione
Internazionale presentano il 20
giugno la Giornata mondiale del rifugiato, istituita dall’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite nel dicembre 2000 e celebrata per la prima volta
quest’anno.
La Delegata per l’Italia dell’Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Ana Liria-Franch, la Direttrice di Amnesty
International Paola Cutaia ed il Presidente del CIR Giovanni B. Conso presenteranno alla stampa
e all’opinione pubblica italiana l’attuale condizione dei rifugiati
e le problematiche connesse all’asilo a cinquant’anni dalla
Convenzione di Ginevra, in una conferenza prevista il 20 giugno a Roma presso la SIOI in Piazza San Marco
51 alle ore 17.00.
All’incontro parteciperanno rifugiati provenienti da paesi colpiti da
gravi crisi umanitarie (Ruanda, Congo, Albania).
In virtù dell’art.1 della Convenzione
di Ginevra del 1951 relativa allo status di rifugiato “…il
rifugiato è colui che temendo a ragione di essere perseguitato per
motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato
gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del paese di cui
è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore,
avvalersi della protezione di questo paese”. Più di 22 milioni di
persone in tutto il mondo sono costrette ad abbandonare la loro terra in fuga
da conflitti, persecuzioni o altre violazioni dei diritti umani. Molti di loro
hanno subito tortura nei paesi di origine. Oltre la metà dei rifugiati
è costituita da bambini, un dato allarmante che dovrebbe indurre la
comunità internazionale ad adottare con urgenza misure serie ed efficaci
per una legislazione equa, un’accoglienza effettiva ed
un’informazione corretta sui rifugiati.
In Italia sono circa 15 mila i
rifugiati riconosciuti sulla base della Convenzione di Ginevra ed almeno
altrettanti quelli che godono di protezione umanitaria. Il 28 luglio di
quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario della Convenzione di
Ginevra. Ciò nonostante, l’assenza di una legge organica sul
diritto d’asilo attesta la mancanza di una consapevolezza sulle
peculiarità del rifugiato rispetto al migrante economico, in un Paese
che oggi assume un ruolo sempre più importante nella gestione dei flussi
all’interno del bacino del Mediterraneo.
In tale contesto, l’incontro del 20 giugno intende soprattutto stimolare un dibattito a livello istituzionale che porti l’Italia, all’inizio della nuova legislatura, ad assumersi finalmente le responsabilità imposte a livello internazionale ed europeo nella disciplina dell’asilo.