Al
Ministro dell’Interno
Pl.
del Viminale
ROMA
Oggetto: autorizzazioni all’ingresso per inserimento nel
mercato del lavoro.
In data odierna ci è stato segnalato da
numerosissimi immigrati e da molti cittadini italiani che la questura di Lecce
da oggi non accetta ulteriori richieste di autorizzazione all’ingresso
per inserimento nel mercato del lavoro, in quanto nel resto d’Italia, si
sarebbe già raggiunto il limite massimo di 15.000 domande e si è
anche parlato di una circolare ministeriale che avrebbe chiuso i termini per
presentare le domande.
Questa scelta, da chiunque operata, crea gravi
disparità di trattamento perché sembra imporre il semplicistico
criterio temporale per l’accettazione delle richieste, mentre
probabilmente si sarebbero dovuti individuare anche altri criteri.
Abbiamo anche saputo che non tutte le questure
d’Italia hanno chiuso i termini, creando una ulteriore grave
disparità di trattamento, non in linea con quelli che dovrebbero essere
i principi ispiratori (equità, trasparenza ecc.)
dell’attività di una Pubblica Amministrazione; occorre anche
tenere conto del fatto che in Puglia sono estremamente ridotte le
possibilità di chiamata diretta di lavoratori stranieri (procedura
consentita solo per l’ingresso di lavoratori albanesi).
Nella provincia di Lecce sono moltissime le persone
che hanno già preparato tutta la documentazione da presentare per la
richiesta di cui all’oggetto e, anche se la questura non vorrà
più accettare le domande, le stesse probabilmente saranno inviate a
mezzo del servizio postale.
Con la presente intendiamo proporre la riapertura dei
termini sino alla loro scadenza, così come prevista nel D.P.C.M. 9
aprile 2001; la accettazione delle domande inviate a mezzo del servizio
postale; la determinazione dei criteri di esame delle domande al fine di
formare una graduatoria; autorizzare l’ingresso per le prime 15.000
domande; attingere dalla graduatoria sino all’esaurimento o
all’emissione di nuovi flussi nel caso in cui i primi 15.000 stranieri
giunti in Italia si siano inseriti nel mercato del lavoro ed abbiano ottenuto
un permesso di soggiorno per lavoro.
Auspicando l’accoglimento delle nostre proposte,
inviamo distinti saluti.