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CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA |
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JAI 43 |
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NOTA DI TRASMISSIONE
Si allega per le delegazioni il documento della Commissione - COM(2001) 278 defin.
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COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |
Bruxelles, 23.05.2001
COM(2001) 278 definitivo
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE
AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO
AGGIORNAMENTO SEMESTRALE DEL QUADRO DI
CONTROLLO PER L'ESAME DEI PROGRESSI COMPIUTI NELLA CREAZIONE DI UNO SPAZIO DI
"LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA" NELL'UNIONE EUROPEA
(I SEMESTRE 2001)
INDICE
1. Introduzione................................................................................................................. 3
2. Politica
comune dell’UE in materia di asilo e migrazione............................................. 5
2.1. Partenariato
con i paesi d'origine.................................................................................. 5
2.2. Il
regime europeo comune in materia di asilo................................................................ 6
2.3. Equo
trattamento dei cittadini dei paesi terzi............................................................... 8
2.4. Gestione
dei flussi migratori....................................................................................... 10
3. Un
autentico spazio di giustizia europeo................................................................... 12
3.1. Migliore
accesso alla giustizia in Europa.................................................................... 12
3.2. Reciproco
riconoscimento delle decisioni giudiziarie.................................................. 14
3.3. Maggiore
convergenza nel settore del diritto civile..................................................... 18
4. Lotta
a livello dell'unione contro la criminalità........................................................... 19
4.1. Prevenzione
della criminalità a livello dell'Unione...................................................... 19
4.2. Potenziamento
della cooperazione contro la criminalità............................................. 21
4.3. Lotta
contro determinate forme di criminalità............................................................ 24
4.4. Azione
specifica antiriciclaggio................................................................................... 24
5. Questioni
connesse alle frontiere interne ed esterne e alla politica dei visti,
attuazione dell'art. 62 TCE e conversione dell'Acquis di Schengen............................ 24
6. Cittadinanza
dell'Unione............................................................................................. 24
7. Cooperazione
nella lotta contro la droga.................................................................... 24
8. Azione
esterna di maggiore incisività.......................................................................... 24
9. Ulteriori
iniziative in corso......................................................................................... 24
Il Consiglio europeo riunitosi a Tampere il 15 e 16 ottobre 1999 ha invitato la Commissione a presentare una proposta per un “adeguato quadro di controllo” che “esamini puntualmente i progressi compiuti per attuare le misure necessarie e rispettare le scadenze” fissate dal trattato di Amsterdam, dal piano d'azione di Vienna e dalle conclusioni di Tampere per la creazione di uno “spazio di libertà, sicurezza e giustizia”. Nel marzo 2000, in risposta a tale invito, la Commissione ha presentato una comunicazione (COM(2000) 167 del 24 marzo 2000) al Consiglio e al Parlamento europeo intitolata “Quadro di controllo per l'esame dei progressi compiuti nella creazione di uno spazio di «libertà, sicurezza e giustizia» nell'Unione europea”. Il 29 maggio 2000 è stata resa disponibile una versione consolidata che ha introdotto una serie di precisazioni redatte sulla base dei commenti degli Stati membri formulati nella sessione del Consiglio del 27 marzo 2000 e successivamente.
Conformemente all'impegno assunto dalla Commissione di riesaminare il documento nel corso di ciascuna presidenza, il primo aggiornamento semestrale del quadro di controllo è stato presentato nel novembre 2000, sotto presidenza francese (COM(2000)782 del 30.11.2000). Al pari dell’edizione del novembre 2000, il presente aggiornamento semestrale non apporta alcuna modifica sotto gli aspetti della presentazione o degli obiettivi del campo di applicazione.
Alla presente edizione del maggio 2001 è stato tuttavia aggiunto un nuovo capitolo nel quale figurano talune iniziative avviate dagli Stati membri in relazione alle conclusioni di Tampere e al piano d’azione di Vienna.
Le principali modifiche riguardano la colonna “situazione attuale” che rappresenta l'obiettivo flessibile, fissato dalle conclusioni di Tampere per tutte le istituzioni e gli Stati membri, e che consente di verificare i progressi compiuti nella realizzazione dell'obiettivo di creare uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia nell'Unione europea.
La presente versione dello “Scoreboard” o “quadro di controllo”, pur mantenendo invariata la struttura, avvia la riflessione che dovrà accompagnare le istituzioni fino al Consiglio europeo di Laeken nel dicembre 2001, occasione in cui, conformemente alle conclusioni di Tampere, riprese anche dal Consiglio europeo di Stoccolma nel marzo 2001, dovranno essere valutati i progressi registrati nella creazione di uno spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia nell'Unione europea.
Dall'ultima edizione del novembre 2000, i lavori delle istituzioni sono proseguiti. La Commissione ha presentato, tra l'altro, delle proposte legislative e/o delle comunicazioni relative al modello uniforme di visto, alle norme minime relative alle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo, allo status dei cittadini dei paesi terzi residenti da lunga data, al riconoscimento reciproco delle decisioni in materia di potestà dei genitori, alla nuova versione degli strumenti comunitari in materia di diritto di soggiorno e di permanenza in un altro Stato membro, al rafforzamento della sicurezza della società dell'informazione, alle definizioni, penalizzazioni e sanzioni comuni in materia di traffico di sostanze stupefacenti.
Da parte loro, anche alcuni Stati membri hanno presentato varie iniziative, che sono attualmente all’esame del Consiglio.
Il Parlamento europeo, da parte sua, ha espresso pareri sulle diverse proposte di atti comunitari che gli sono stati sottoposti e non ha esitato ad esprimere un parere negativo quando ha ritenuto che il contenuto non corrispondesse affatto o corrispondesse soltanto parzialmente agli orientamenti politici desiderati.
Per quanto riguarda gli strumenti adottati, o dei quali si prevede l'adozione sotto presidenza svedese, si può citare ad esempio la decisione-quadro relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale, l’istituzione dell'unità provvisoria Eurojust che dovrebbe essere sostituita nel dicembre 2001 dall'unità definitiva, la protezione temporanea, la rete giudiziaria europea in materia civile e la rete di prevenzione della criminalità.
Dal bilancio che si può trarre emergono però già alcuni ritardi e si riscontra la mancanza di azioni visibili e concrete in alcuni settori. Inoltre, bisogna riconoscere che la scadenza fissata dal piano d'azione di Vienna e dalle conclusioni di Tampere per diverse azioni (aprile 2001) non è stata rispettata. Ciò riguarda, ad esempio, alcuni strumenti in materia di asilo e la lotta contro talune forme di criminalità, quali la corruzione, il traffico di droga e la criminalità informatica. Ritardo si deve registrare anche nella ratifica delle convenzioni sull’estradizione e nell'applicazione della convenzione di reciproca assistenza giudiziaria e in altri elementi relativi alla reciproca assistenza.
Ciascuna istituzione ha una parte di responsabilità; certamente la Commissione ha presentato alcune proposte con ritardo rispetto alle sue intenzioni iniziali. Si possono citare, ad esempio, la revisione della convenzione di Roma sulle obbligazioni contrattuali, la proposta relativa alla definizione, incriminazione e sanzioni comuni in materia di traffico di droga, o la proposta concernente la revisione della convenzione di Dublino. Ad ogni modo, la Commissione sarà in grado di presentare entro l’estate tutte le proposte relative alla definizione di una politica in materia di asilo e di immigrazione, in linea con i principi convenuti a Tampere. Quanto al Consiglio, non si è ancora giunti ad un accordo, tra l’altro, sulla proposta della Commissione relativa al ricongiungimento familiare, e numerose convenzioni non sono ancora state ratificate da tutti i 15 Stati membri.
Eppure, come già menzionato, i lavori sono proseguiti incessantemente. Una parte degli stessi è stata però incentrata su alcune azioni puntuali che hanno apportato un valore aggiunto molto parziale. Si prevede che il Consiglio di Laeken valuterà non solo i progressi compiuti, ma prenderà altresì in considerazione le azioni non ancora intraprese.
Il “Quadro di controllo” riporta anche i casi nei quali le azioni previste non hanno trovato piena realizzazione, come avviene ad esempio nella lotta contro le frodi fiscali e gli strumenti intesi a completare la lotta contro il riciclaggio di proventi illeciti.
Appare pertanto necessario approfondire la riflessione, da un lato, sulle priorità e, dall’altro, sul modo più efficace per raggiungere gli obiettivi entro le scadenze fissate, in modo da dare quindi il necessario impulso all’accelerazione dei lavori nei settori nei quali si registrano i ritardi più consistenti.
2. Politica comune dell’UE in materia di asilo e migrazione
Gli aspetti separati ma strettamente connessi dell'asilo e della migrazione richiedono la definizione di una politica comune dell'UE che comprenda gli elementi seguenti:
2.1. Partenariato con i paesi d'origine
Verrà sviluppata un'impostazione organica del problema della migrazione che abbracci le questioni connesse alla politica, ai diritti umani e allo sviluppo dei paesi e delle regioni di origine e transito, sulla base di un rapporto di partenariato con tali paesi e regioni ed al fine di promuovere lo sviluppo comune.
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Valutazione dei paesi e delle
regioni di origine e transito al fine di elaborare un'impostazione integrata
specifica per i singoli paesi. |
Prosieguo del mandato del
Gruppo di lavoro ad alto livello "Asilo e migrazione" |
Consiglio e Commissione |
|
Continuazione del lavoro
all'interno del Gruppo di lavoro ad alto livello. Piano d'azione per l'Albania e
regioni limitrofe, adottato dal Consiglio nel giugno 2000. La relazione sull'attuazione dei
piani d'azione già adottati è stata presentata al Consiglio
europeo di Nizza nel dicembre 2000 |
|
Valutazione di altri paesi e
regioni al fine di elaborare nuovi piani d'azione |
Consiglio e Commissione |
Aprile 2001 |
Stando alla relazione adottata
dal Consiglio, si dovrà prevedere l’elaborazione di nuovi piani
d’azione sulla base dell’esperienza maturata
nell’attuazione dei piani d’azione adottati fino ad oggi. Si
dovranno definire i criteri prima di scegliere i paesi o le regioni ai quali
saranno rivolti i nuovi piani d’azione. |
|
Istituzione di un nuovo dispositivo
di bilancio relativo alla cooperazione con i paesi terzi d'origine e di
transito[1] |
Consiglio e Commissione |
Con la massima rapidità |
Conformemente alla decisione
dell’autorità di bilancio, selezione da parte della Commissione
delle azioni preparatorie che rientrano nell’esercizio di bilancio 2001
(10 milioni di euro). La Commissione intende presentare
una proposta di base giuridica nel corso del primo semestre del 2001[2] |
2.2. Il regime europeo comune in materia di asilo
L'obiettivo è di assicurare l'applicazione della Convenzione di Ginevra in ogni sua componente, garantendo in tal modo che nessuno venga esposto nuovamente alla persecuzione, ossia mantenendo il principio di non-refoulement.
A lungo termine si dovrà definire una procedura comune in materia di asilo e uno status uniforme per la concessione dell'asilo valido in tutta l'Unione.
Si dovranno limitare i "movimenti secondari" dei richiedenti asilo tra gli Stati membri.
Sarà attivamente perseguito un accordo per la protezione temporanea degli sfollati, basato sulla solidarietà tra gli Stati membri.
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Determinazione dello Stato
competente per l'esame delle domande d'asilo |
Esame dell'efficacia della
convenzione di Dublino |
La valutazione sarà
effettuata dalla Commissione |
2000 |
Nel giugno 2000 la Commissione ha
trasmesso un questionario agli Stati membri. La relazione finale di valutazione
è stata presentata nell’aprile 2001. |
|
Adozione dei criteri e dei
meccanismi (regolamento)) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
Aprile 2001 |
Documento di lavoro dei servizi
della Commissione presentato nel marzo 2000 La Commissione intende presentare
una proposta nel corso del primo semestre 2001. |
|
Conclusione dei lavori relativi al
sistema EURODAC |
Consiglio e Commissione |
|
Adozione del regolamento
“Eurodac” del Consiglio nel dicembre 2000. Sviluppo dell’unità
centrale da parte dei servizi della Commissione, in contatto con gli esperti
degli Stati membri. |
Una procedura di asilo equa ed
efficace |
Adozione di norme comuni minime
sulle procedure per il riconoscimento o la revoca dello status di rifugiato
al fine, tra l'altro, di ridurre la durata delle procedure d'asilo e
prestando particolare attenzione alla situazione dei minori (direttiva) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
Aprile 2001 |
La Commissione ha presentato una
proposta nel settembre 2000. |
|
Definizione di condizioni comuni
minime per l'accoglienza dei richiedenti asilo (con particolare attenzione
alla situazione dei bambini) (direttiva) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
Aprile 2001 |
Adozione, sulla base di un documento
di lavoro della presidenza francese, di conclusioni da parte del Consiglio
nel novembre 2000. La Commissione ha presentato una proposta nell’aprile 2001. |
|
Procedura comune in materia di
asilo |
Commissione (in parte) |
|
La Commissione ha presentato una
comunicazione nel novembre del 2000, proponendo un’impostazione in due
fasi. La Commissione si impegna a
sottoporre ogni anno, fin dal prossimo dicembre, una relazione sui progressi
registrati nell’attuazione degli strumenti della prima fase. |
Status uniforme valido in tutta
l'Unione per coloro che hanno ottenuto l'asilo |
Può rendersi necessario un
atto legislativo come seguito alla comunicazione della Commissione |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
|
La Commissione ha presentato una
comunicazione nel novembre del 2000 (cfr. punto precedente). |
|
Ravvicinamento delle normative
relative al riconoscimento e agli elementi sostanziali dello status di
rifugiato (direttiva) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
Aprile 2004 |
La Commissione intende presentare
una proposta di direttiva nel secondo semestre del 2001 |
Adozione di misure relative
agli rifugiati e sfollati volte ad offrire uno status adeguato alle persone
che necessitano di protezione internazionale |
Protezione temporanea in
caso di afflusso massiccio di sfollati che necessitano di protezione
internazionale (direttiva) |
Consiglio, sulla base di
una proposta della Commissione |
Con la massima
rapidità |
La Commissione ha
presentato una proposta di direttiva nel maggio 2000. Parere del Parlamento
europeo nel marzo 2001. |
|
Forme complementari di protezione
(direttiva) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
Aprile 2004 |
La Commissione intende presentare
una proposta di direttiva nel secondo semestre del 2001 |
Promozione di un equilibrio degli
sforzi tra gli Stati membri che ricevono i rifugiati e gli sfollati e che
subiscono le conseguenze dell'accoglienza degli stessi |
Istituzione di un fondo europeo per
i rifugiati (decisione) |
Consiglio, sulla base di una proposta
della Commissione |
Con la massima rapidità |
Decisione adottata dal Consiglio
nel settembre del 2000 Stanziamenti impegnati per gli esercizi 2000 e
2001. |
|
Garantire che una riserva
finanziaria sia disponibile nelle situazioni di afflusso massiccio di rifugiati |
Consiglio e PE sulla base di
un'eventuale proposta della Commissione |
|
La Commissione sta valutando le
varie possibilità |
2.3. Equo trattamento dei cittadini dei paesi terzi
Si procederà a un ravvicinamento delle condizioni di ammissione e soggiorno dei cittadini dei paesi terzi in base a una valutazione comune sia degli sviluppi economici e demografici all'interno dell'Unione sia della situazione nei paesi di origine.
Una politica di integrazione dovrebbe mirare a garantire ai cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente in uno Stato membro (in particolare a coloro che soggiornano in maniera prolungata) diritti e obblighi analoghi a quelli dei cittadini dell'UE e a rafforzare la non discriminazione e la lotta contro il razzismo e la xenofobia.
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Lotta contro qualsiasi forma di discriminazione e in particolare contro il razzismo e la xenofobia[3] |
Attuazione del principio della
parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e
dall’origine etnica (direttiva) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
Giugno-dicembre 2000 |
Direttiva adottata dal Consiglio
nel giugno del 2000. Termine per il recepimento: 19 luglio 2003. |
|
Stabilire un quadro generale per la
parità di trattamento in materia di occupazione e impiego (direttiva) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
|
Direttiva adottata dal Consiglio
nel novembre 2000. Termine per il recepimento: 2 dicembre 2003. |
|
Programmi ispirati alle migliori
prassi e esperienze (decisione) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
|
Adozione da parte del Consiglio
nel novembre 2000 della decisione relativa al programma di azione comunitaria
(2001-2006) destinato a sostenere gli sforzi degli Stati membri. Programma
avviato il 1° febbraio 2001. |
|
Intensificazione della cooperazione
con l'Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia e con il
Consiglio d'Europa |
Consiglio / Commissione |
|
Apertura ufficiale del centro il
7 aprile 2000. La seconda relazione annuale è stata
pubblicata nel dicembre 2000. |
|
Rafforzare la cooperazione di polizia e giudiziaria per prevenire e combattere il razzismo e la xenofobia – Incriminazione comune del razzismo e della xenofobia (decisione quadro)[4] |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
|
La seconda relazione
sull'attuazione dell'azione comune del 15 luglio 1996 è attesa per il
2001. La Commissione intende
presentare prima della fine del secondo trimestre 2001 una proposta di
decisione-quadro. |
Ravvicinamento delle legislazioni
nazionali relative alle condizioni di ammissione e soggiorno dei cittadini
dei paesi terzi |
Esame dei flussi migratori attuali
e futuri nell'UE in relazione ai cambiamenti demografici, alla situazione del
mercato del lavoro e alla pressione migratoria proveniente dai paesi e dalle
regioni di origine |
Consiglio / Commissione / Stati
membri |
|
La comunicazione della Commissione del
novembre 2000 tratta questo aspetto. La Commissione intende presentare
nel corso del secondo semestre 2001 una comunicazione relativa
all’attuazione di una politica di coordinamento aperto in materia di
immigrazione. |
|
Condizioni di ingresso e soggiorno
a scopo di (a) ricongiungimento familiare, (b) studio o formazione professionale,
(c) occupazione retribuita, attività di lavoro autonomo (direttive) |
Consiglio, sulla base di proposte
della Commissione |
|
Proposta di direttiva della
Commissione in materia di diritto al ricongiungimento familiare presentata al
Parlamento e al Consiglio il 1° dicembre 1999 Parere del Parlamento europeo
emesso nel settembre 2000 La Commissione intende presentare
nel secondo semestre del 2001 delle proposte di direttive relative
all’ammissione per motivi di lavoro, studio, formazione professionale e
per altri motivi. |
|
Norme e procedure per il rilascio
di visti a lungo termine e di documenti di soggiorno (direttiva) |
Consiglio, sulla base di proposte
della Commissione |
|
|
Ravvicinamento dello status
giuridico dei cittadini di paesi terzi |
Definizione di una serie di diritti
uniformi (ad esempio il diritto a ottenere la residenza, ricevere
un'istruzione, esercitare un'attività in qualità di lavoratore
dipendente o autonomo) da garantire ai cittadini di paesi terzi che hanno
soggiornato legalmente in uno Stato membro per un periodo di tempo da
definire (direttiva) |
Consiglio, sulla base di proposte
della Commissione |
|
Adozione di conclusioni da parte
del Consiglio nel novembre 2000 La Commissione ha presentato, nel
marzo 2001,
una proposta di direttiva relativa allo status dei cittadini di paesi
terzi residenti da lunga data. |
|
Determinazione dei criteri e delle
condizioni in base ai quali, al pari dei cittadini della Comunità e
dei loro familiari, i cittadini di paesi terzi possono essere ammessi ad
insediarsi e lavorare in qualsiasi Stato membro dell'Unione tenendo conto
delle conseguenze sul piano dell'equilibrio sociale e dell'equilibrio del
mercato del lavoro (direttiva) |
Consiglio, sulla base di proposte
della Commissione |
|
La Commissione intende
presentare nel secondo semestre 2001 una comunicazione relativa
all’attuazione di una politica di coordinamento aperto in materia di
immigrazione (cfr. supra). |
2.4. Gestione dei flussi migratori
La gestione dei flussi migratori deve essere migliorata in tutte le sue fasi in stretta cooperazione con i paesi di origine e transito.
La lotta contro l'immigrazione illegale dovrà essere intensificata combattendo le organizzazioni criminali coinvolte e garantendo i diritti delle vittime.
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Migliorare lo scambio di
statistiche e informazioni in materia di asilo e immigrazione (tale scambio
dovrebbe riguardare statistiche nonché informazioni sulla legislazione
e politica nazionale) |
Proseguire l'attuazione del piano
d'azione adottato dal Consiglio nell'aprile 1998 |
Commissione in cooperazione con gli
Stati membri |
|
La presidenza svedese ha
organizzato nell’aprile 2001 un seminario relativo alla
necessità di analisi statistiche derivante dall’elaborazione di
politiche comuni nei settori dell’immigrazione e dell’asilo;
adozione delle conclusioni da parte del Consiglio a fine maggio 2001. Preparazione di un documento di
orientamento da parte dei servizi della Commissione. |
|
Istituzione di un Osservatorio
europeo (virtuale) della migrazione |
Commissione |
|
Azioni preparatorie (sulla base di
un precedente studio di fattibilità) finanziate dal programma
ODYSSEUS; documento di lavoro dei servizi della Commissione presentato agli
Stati membri nel giugno del 2000. |
Intensificare la lotta contro la
tratta di esseri umani e lo sfruttamento economico dei migranti |
Adozione di misure per la
fissazione di norme minime relative agli elementi costitutivi dei reati
penali e alle sanzioni nel settore della criminalità organizzata
legata alla tratta di esseri umani (decisione quadro)[5] |
Consiglio, sulla base di proposte
della Commissione |
|
- La Commissione ha presentato
una proposta di decisione-quadro del Consiglio relativa alla lotta contro la
tratta di esseri umani nel dicembre 2000 - La presidenza francese ha
presentato, nel luglio 2000, due iniziative, rispettivamente di direttiva e
di decisione quadro sulla responsabilità delle organizzazioni
criminali di immigrazione clandestina. - Parere del PE (che respinge la
proposta) nel febbraio 2001 - Adozione da parte del
Consiglio a maggio 2001. |
|
Individuare e smantellare le
organizzazioni criminali coinvolte ponendo la lotta contro l'immigrazione
illegale in primo piano tra le priorità della cooperazione operativa |
Stati membri/ Commissione/ Europol |
|
Attuazione di ambiti di
cooperazione relativi alla lotta contro l’immigrazione clandestina di
provenienza dalla Cina e dai Balcani occidentali. La Commissione intende
presentare una comunicazione sulla lotta contro l’immigrazione clandestina
nel primo semestre 2001 |
|
Esplorare le possibilità di
istituire norme comuni e di unire le risorse per lo svolgimento di indagini
relative alle organizzazioni criminali di immigrazione clandestina[6] |
|
|
Sono in corso lavori in seno al
Consiglio (CIREFI) al fine di migliorare la lotta contro le organizzazioni
criminali di immigrazione clandestina. (cfr. supra) |
|
Proseguire l'armonizzazione della
legislazione degli Stati membri sulla responsabilità civile del
vettore (direttiva) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
|
La presidenza francese ha
presentato un'iniziativa di direttiva nel luglio del 2000. Parere del PE (che respinge la
proposta) nel marzo 2001. |
Assistere i paesi di
origine e transito |
Sviluppare campagne di
informazione sulle effettive possibilità di immigrazione legale e
prevenzione di qualsiasi forma di tratta di esseri umani. |
Consiglio, sulla base di
proposte della Commissione |
Aprile 2001 |
La Commissione intende
presentare una proposta di base giuridica per l'attuazione di un nuovo
dispositivo di bilancio. Essa si fa carico dell’esecuzione di
quest’ultimo per il 2001 attraverso azioni preparatorie, conformemente
alla decisione dell’autorità di bilancio.[7] |
|
Agevolare il rimpatrio volontario |
|
|
|
|
Rafforzare le capacità delle
autorità di tali paesi di combattere efficacemente la tratta di esseri
umani |
|
|
|
|
Aiutare i paesi terzi ad adempiere
i loro obblighi di riammissione nei confronti dell'Unione e degli Stati
membri |
|
|
Istituire una coerente politica
dell'Unione europea in materia di riammissione e rimpatrio |
Concludere accordi di riammissione
o includere clausole tipo in altri accordi tra la Comunità europea e i
paesi terzi o i gruppi di paesi terzi interessati |
Consiglio, sulla base di proposte
della Commissione |
|
Sono in corso negoziati su
accordi di riammissione con Russia, Pakistan, Sri Lanka, Marocco e la
Commissione ha presentato raccomandazioni relative a direttive di negoziato
in vista di un accordo di riammissione con Hong Kong e Macao. |
|
Elaborazione di norme minime comuni
in materia di rimpatrio |
Consiglio / Commissione / Stati
membri |
|
La presidenza francese ha
presentato nel luglio 2000 un progetto di direttiva relativa al
riconoscimento reciproco delle decisioni in materia di allontanamento Parere del PE (che respinge la
proposta) nel marzo 2001. Adozione da parte del Consiglio
a fine maggio 2001. La Commissione intende
presentare una comunicazione su una politica comune in materia di rimpatrio
nel secondo semestre 2001. |
3. Un autentico spazio di giustizia europeo
L'intento è di infondere nei cittadini un sentimento comune di giustizia in tutta l'Unione. Compito della giustizia è facilitare la vita quotidiana dei cittadini e far sì che vengano deferiti agli organi giurisdizionali quanti mettano a repentaglio la libertà e la sicurezza dei singoli e della società. Ciò presuppone che vengano migliorate le possibilità di accesso alla giustizia e che venga attuata tra gli Stati membri una piena cooperazione giudiziaria .
3.1. Migliore accesso alla giustizia in Europa
Un autentico spazio di giustizia deve far sì che i singoli e le imprese possano rivolgersi agli organi giurisdizionali e alle autorità di qualsiasi Stato membro con la stessa facilità che nel loro e che la complessità dei sistemi giuridici e amministrativi degli Stati membri non costituisca un impedimento o un ostacolo all'esercizio dei loro diritti.
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Garantire la certezza del diritto e
la parità di accesso alla giustizia |
Campagna di informazione e
pubblicazione di "guide dell'utente" sulla cooperazione giudiziaria
nell'Unione |
Commissione |
|
Onde facilitare le informazioni
agli utenti, la Commissione prepara, nel corso del 2001, iniziative concrete in sinergia
con la futura rete giudiziaria europea e i lavori del Consiglio d'Europa. |
|
Istituzione di un sistema di
informazione permanente da parte di una rete di autorità nazionali
(Rete giudiziaria europea in materia civile) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
2001 |
La Commissione ha presentato una
proposta
nel settembre del 2000. Parere del PE nell’aprile
2001. Adozione da parte del Consiglio
a fine maggio 2001. |
|
Proposta di istituire norme minime
per l'assistenza giudiziaria |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
Aprile 2004 |
In seguito al Libro verde
presentato dalla Commissione nel febbraio 2000, questa ha organizzato
un’audizione nel febbraio 2001 e intende presentare una proposta di
direttiva sull'assistenza giudiziaria e le questioni finanziarie relative
alle procedure nel settembre 2001. |
|
Proposta relativa a norme
procedurali comuni per la composizione di controversie di piccola
entità in materia civile e commerciale nonché di cause relative
alle prestazioni alimentari, e in materia di crediti non contestati. |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
Aprile 2004 |
La Commissione intende
presentare a fine 2001 una proposta per la creazione di un titolo esecutivo
europeo ai fini dell'esazione dei crediti incontestati basata
sull’adozione di norme minime che permetteranno di eliminare tutte le
misure intermedie per l’esecuzione. Al fine di un maggiore
ravvicinamento delle norme procedurali relative ai crediti incontestati e
alle richieste di entità minore, la Commissione presenterà un
Libro verde nel 2002. |
|
Proposta di istituire norme minime
di qualità per la risoluzione alternativa delle controversie |
Spetta agli Stati membri istituire
procedure extragiudiziali |
Aprile 2004 |
La Commissione ha promosso la
creazione di una rete extragiudiziale europea (EEJ-Net) per i consumatori. Il Consiglio ha adottato, nel
maggio 2000, conclusioni sulla risoluzione alternativa delle controversie. - La Commissione intende
presentare, nell'ottobre 2001, un Libro verde al fine di istituire norme
minime di qualità. |
Garantire la certezza del diritto e
la parità di accesso alla giustizia |
Creazione di formulari multilingui
accettati reciprocamente come documenti validi nei procedimenti giudiziari
transfrontalieri |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
Aprile 2004 |
Tale punto è stato incluso
in parte nel questionario sulle controversie di piccola entità e
sarà affrontato nell'ambito generale dei diversi lavori finalizzati ad
armonizzare alcune norme di procedura civile. |
Tutelare i diritti al risarcimento
dei danni e fornire assistenza alle vittime |
Elaborazione di norme minime per la
protezione delle vittime |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
2002 |
La Commissione ha presentato una
comunicazione nel luglio 1999. Adozione da parte del Consiglio
nel marzo 2001 di una decisione quadro relativa alla posizione della vittima nel
procedimento penale (d’iniziativa portoghese) a seguito del parere
del PE nel dicembre 2000. |
|
Ulteriori atti normativi intesi a
ravvicinare i meccanismi di risarcimento delle vittime |
Consiglio, sulla base di una proposta
della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
2004 |
La Commissione intende
presentare nel settembre 2001 un Libro verde sul risarcimento alle vittime. |
3.2. Reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie
Un autentico spazio di giustizia europeo deve assicurare la certezza del diritto ai cittadini in genere e agli operatori economici. A tal fine le sentenze e le decisioni devono essere rispettate ed eseguite in tutta l'Unione.
Il rafforzamento del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie e delle sentenze e il necessario ravvicinamento delle legislazioni faciliterebbero la cooperazione tra le autorità come pure la tutela giudiziaria dei diritti dei singoli. A tal fine il principio del reciproco riconoscimento dovrebbe diventare il fondamento della cooperazione giudiziaria nell'Unione europea tanto in materia civile quanto in materia penale.
Per quanto riguarda la
materia civile:
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Rafforzamento del reciproco
riconoscimento delle decisioni giudiziarie e delle sentenze e necessario
ravvicinamento delle legislazioni, per facilitare la cooperazione tra le
autorità e la tutela giudiziaria dei diritti dei singoli[8] |
Programma di misure sul
riconoscimento reciproco delle decisioni civili e commerciali (in
particolare: misure per il riconoscimento reciproco e l'esecuzione;
abolizione degli ostacoli nelle controversie di piccola entità e nelle
controversie familiari) |
Il Consiglio e la Commissione
adotteranno un programma |
Il programma sarà adottato
alla fine del 2000 |
Il programma di reciproco
riconoscimento è stato adottato dal Consiglio nel novembre 2000; esso
prevede quattro settori: - per il primo settore sono in
fase di avvio dei progetti pilota (cfr. punto 3.1.4); - per il secondo settore, la
Commissione ha presentato nel marzo 2001 un documento di lavoro sul reciproco
riconoscimento nel settore della famiglia e presenterà nel 2001 una
proposta legislativa onde integrare il regolamento relativo alle decisioni in
materia matrimoniale e in materia di potestà dei genitori; - per il terzo e quarto settore,
la Commissione avvia degli studi preparatori nel 2001. |
|
Proposta di definizione di norme
minime su taluni aspetti del diritto di procedura civile (nuova legislazione
procedurale sugli ordini di pagamento) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
|
La Commissione intende
presentare un Libro verde nel 2002 per preparare una iniziativa legislativa
(cfr. punto 3.1.4) |
|
Avvio di lavori su un titolo
esecutivo europeo |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
|
Tale azione è stata
integrata nel programma di misure per l'attuazione del principio del
reciproco riconoscimento. La Commissione intende presentare entro il 2001
una proposta di regolamento per la creazione di un titolo esecutivo europeo
per i crediti incontestati basata sull’adozione di norme minime che
permetteranno di eliminare tutte le misure intermedie per l’esecuzione
(cfr. punto 3.1.4, primo comma). La Commissione intende elaborare
idonee iniziative per permettere di dar seguito all’iniziativa francese
in corso sul diritto di visita ai minori (cfr. punto 3.2.1) |
Per quanto riguarda la materia penale:
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Garantire che i delinquenti
non abbiano rifugi sicuri |
Ratifica delle convenzioni
UE del 1995 e 1996 in materia di estradizione |
Stati membri |
aprile 2001 |
A, FIN, NL, S, EL, D, DK,
E, P hanno ratificato la convenzione del 1995 FIN, NL, P, EL, D, DK, E
hanno ratificato la convenzione del 1996 |
|
Studio sull'abolizione
della procedura formale di estradizione per quanto riguarda le persone che si
sottraggono alla giustizia dopo essere state condannate |
Consiglio, sulla base di
una proposta della Commissione |
fine 2001 |
La Commissione intende
presentare proposte entro la fine del terzo trimestre 2001 |
|
Predisporre procedure di
estradizione accelerate |
Consiglio, sulla base di una proposta
della Commissione |
fine 2001 |
Da includere nella proposta
della Commissione (cfr. punto precedente). |
|
Esaminare il problema
dell'estradizione in relazione ai procedimenti in contumacia |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2004 |
Da includere nella proposta della
Commissione (cfr. punto precedente). |
Garantire che le decisioni prese in
uno Stato membro siano valide in tutta l'Unione[9]
|
Programma di misure per
l'applicazione del principio del riconoscimento reciproco, cui dovranno far
seguito atti normativi specifici |
Consiglio / Commissione |
Il programma sarà adottato
entro la fine del 2000 |
La Commissione ha presentato, nel
luglio 2000, una comunicazione sul riconoscimento delle decisioni definitive
in materia penale Parere del PE nel maggio 2001 Adozione del programma comune
Consiglio/ |
|
Applicazione del principio del
reciproco riconoscimento ai provvedimenti precedenti alla sentenza |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
|
F, B, S hanno presentato nel
febbraio 2001 un'iniziativa relativa al congelamento dei beni e delle prove[10] La Commissione intende
presentare, nel dicembre 2001, una proposta di decisione-quadro sul reciproco
riconoscimento dei provvedimenti precedenti alla sentenza in materia di
criminalità informatica. |
|
Vagliare la possibilità di
migliorare la cooperazione transfrontaliera in materia di trasmissione dei
procedimenti e di esecuzione delle sentenze |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2004 |
Incluso nel programma sul reciproco
riconoscimento (cfr. supra). UK ha annunciato
un’iniziativa per una decisione-quadro sull’applicazione del
principio del reciproco riconoscimento alle sanzioni pecuniarie D ha presentato
un’iniziativa per istituire, a norma dell’articolo 34 del TUE, la
convenzione relativa alla cooperazione tra gli Stati membri dell’Unione
europea nel quadro delle procedure relative alle infrazioni stradali e
dell’esecuzione delle relative sanzioni pecuniarie. |
|
Vagliare la possibilità di
ampliare e possibilmente formalizzare lo scambio di informazioni sui
casellari giudiziari |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2004 |
Incluso nel programma sul reciproco
riconoscimento (cfr. supra). |
3.3. Maggiore convergenza nel settore del diritto civile
Al fine di
facilitare la cooperazione giudiziaria e migliorare l'accesso alla legislazione
gli ordinamenti giuridici dovranno diventare più compatibili e
convergenti.
Obiettivi |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Eliminare gli ostacoli creati dalle
disparità legislative e procedurali |
Nuove norme di procedura per le
cause transfrontaliere (riguardanti ad esempio i provvedimenti provvisori,
l'assunzione delle prove, i termini) |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro. |
aprile 2004 |
D ha presentato un'iniziativa
relativa all'assunzione delle prove nel settembre 2000. La questione del
diritto procedurale è parzialmente inclusa nel programma di reciproco
riconoscimento. Parere del PE nel marzo 2001 Adozione da parte del Consiglio
prevista per fine maggio 2001. |
Studio globale al fine di
individuare ed eliminare gli ostacoli al corretto svolgimento dei
procedimenti civili |
Il Consiglio dovrebbe preparare una
relazione |
fine 2001 |
La Commissione intende
presentare nel giugno 2001 un Libro verde sul diritto privato europeo, al
fine di dare l’avvio ad un vasto dibattito sulla necessità, le
possibilità ed i metodi di armonizzazione in taluni settori del
diritto privato sostanziale. |
|
Concludere le convenzioni di
Bruxelles e Lugano[11] |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
aprile 2001 |
Il regolamento che
sostituirà la Convenzione di Bruxelles è stato adottato dal
Consiglio nel dicembre 2000. La Commissione ha presentato al
Consiglio una raccomandazione relativa ad una direttiva di negoziato in vista
della convenzione dell’Aia relativa ad una convenzione mondiale, la cui
la conferenza diplomatica si terrà nel giugno 2001. La Commissione sta preparando
una proposta di raccomandazione relativa a direttive di negoziato in vista di un
accordo tra la Comunità e gli Stati firmatari della convenzione di
Lugano. |
|
Elaborazione di un atto normativo
sulla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2001 |
Entro la fine del 2001, la Commissione intende
presentare una proposta di regolamento. |
Procedere alla revisione, se
necessario, della convenzione di Roma del 1980 |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2001 |
La Commissione intende
presentare all’inizio del 2002 un Libro verde cui seguirà, se necessario,
un progetto di regolamento. |
|
Studio preliminare sulla
possibilità di redigere un atto normativo sulla legge applicabile in
materia di divorzio |
Consiglio/ Commissione |
aprile 2004 |
Sulla base di un questionario il
Consiglio ha realizzato, nel maggio 2000, uno studio comparativo sulle leggi
nazionali e la posizione degli Stati membri in materia. La Commissione avvierà uno
studio complementare nel 2001. |
|
Elaborazione di uno studio
preliminare sulla competenza e la legge applicabile in materia di regimi
patrimoniali tra coniugi e successioni |
Consiglio/ Commissione |
aprile 2004 |
La questione della competenza dei
tribunali e del riconoscimento delle sentenze è inserita nel programma
di reciproco riconoscimento cfr. punto 3.2.1) |
4. Lotta a livello dell'unione contro la criminalità
Si dovrebbe raggiungere l'obiettivo dell'elaborazione equilibrata di misure a livello di Unione contro qualsiasi forma di criminalità ed in particolare contro le forme gravi di criminalità organizzata e transnazionale, proteggendo nel contempo la libertà e i diritti dei cittadini e degli operatori economici.
In questo contesto, una particolare attenzione è rivolta alla “Strategia dell’Unione per l’inizio del nuovo Millennio” sulla prevenzione ed il controllo della criminalità organizzata. In questo capitolo sono state introdotte alcune azioni complementari che vanno oltre le conclusioni di Tampere e che sono richieste dalle raccomandazioni della suddetta strategia.
4.1. Prevenzione della criminalità a livello dell'Unione
Una politica efficace di lotta contro qualsiasi forma di criminalità organizzata e non organizzata deve prevedere anche misure preventive a carattere multidisciplinare.
Occorre integrare gli aspetti relativi alla prevenzione della criminalità nelle azioni e nei programmi contro la criminalità a livello di Unione e di Stati membri.
Occorre incoraggiare la cooperazione tra le organizzazioni nazionali impegnate nella prevenzione individuando alcuni settori prioritari.
Obiettivi |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Prevenire la criminalità
riducendo la possibilità di delinquere |
Individuare ed elaborare
priorità comuni - orientamenti politici - di cui tener conto nel
predisporre la nuova normativa ; valutazione dell’impatto della nuova
normativa sulla prevenzione del crimine. |
Consiglio/ Commissione/ Stati
membri |
|
Nel novembre 2000 la Commissione
ha presentato una comunicazione sulla prevenzione della criminalità
nell’Unione europea, che propone l’istituzione di un Forum,
nonché di un programma (Hippokrates) nel settore della prevenzione
della criminalità. Parere del PE sul programma
Hippokrates nell’aprile 2001. Prima riunione del Forum sulla
prevenzione della criminalità organizzata prevista per metà
maggio 2001. A seguito della risoluzione del Consiglio del dicembre
1998, la Commissione e Europol hanno presentato congiuntamente nel marzo
2001 una relazione relativa alla strategia europea per la prevenzione della
criminalità organizzata. |
|
Inserimento degli aspetti relativi
alla prevenzione della criminalità nelle azioni e nei programmi contro
la criminalità a livello di Unione e di Stati membri –
orientamenti politici da parte del Consiglio. |
Consiglio/ Commissione/ Stati
membri |
|
|
Facilitare la cooperazione tra
Stati membri |
Scambio delle migliori prassi e
cooperazione tra le autorità nazionali competenti per la prevenzione
della criminalità in settori prioritari istituendo eventualmente un
programma finanziato dalla Comunità, riguardante in particolare la
criminalità giovanile e urbana e a quella connessa alla droga. Prevenzione della penetrazione del
crimine organizzato nei settori economici legittimi. |
Consiglio/ Commissione/ Stati
membri |
2001 |
La comunicazione della Commissione
comprende una proposta relativa a uno strumento finanziario (programma
Hippokrates - cfr. punto precedente). F e S hanno presentato nel
novembre 2000 un’iniziativa ai fini di una decisione del Consiglio che
istituisca una rete di prevenzione della criminalità. Parere del PE nel marzo 2001. Adozione da parte del Consiglio
a fine maggio 2001. |
4.2. Potenziamento della cooperazione contro la criminalità
In un autentico spazio di giustizia i delinquenti non devono poter sfruttare le differenze esistenti tra i sistemi giudiziari degli Stati membri.
L'obiettivo di garantire ai cittadini un livello elevato di protezione presuppone una maggiore cooperazione tra le autorità incaricate dell'applicazione della legge. A tal fine si dovrebbe trarre il massimo vantaggio dalla cooperazione tra le autorità degli Stati membri nell'ambito delle indagini su casi transfrontalieri.
Estendendo le competenze di Europol il trattato di Amsterdam ha riconosciuto il ruolo centrale da esso svolto nel coadiuvare la cooperazione europea per la prevenzione e la repressione della la criminalità organizzata .
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Coordinare e se necessario
centralizzare i procedimenti |
Istituire squadre investigative
comuni inizialmente per combattere il traffico di droga, la tratta di esseri
umani e il terrorismo nell'ambito delle indagini sulla criminalità
transnazionale |
|
Subito |
Il Consiglio ha adottato la
convenzione di assistenza giudiziaria in materia penale nel maggio 2000, il
cui articolo 13 prevede l’istituzione di squadre comuni. La presidenza P ha presentato nel
marzo 2001 un'iniziativa
finalizzata ad anticipare l'applicazione dell'articolo 13 della convenzione, la
cui discussione è stata sospesa. |
|
Istituire un'unità composta
di pubblici ministeri, magistrati o funzionari di polizia di pari competenza
– EUROJUST |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
Fine 2001 |
Adozione da parte del Consiglio,
nel dicembre 2000, di una decisione relativa all'istituzione di un'unità
provvisoria nel gennaio 2001 (iniziativa F). Istituzione
dell’unità provvisoria nel marzo 2001. Discussioni preliminari al
Consiglio sulla base di iniziative degli Stati membri (F, P, S, B e D). La
Commissione ha presentato una comunicazione nel novembre 2000. Parere del PE nel maggio 2001. |
Attuare e se necessario sviluppare
ulteriormente la rete giudiziaria europea |
Consiglio, sulla base di una proposta
della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2001 |
Progetto pilota relativo a una rete
di telecomunicazioni da promuovere nell’agosto 2001. |
|
Prevenire i conflitti di
giurisdizione valutando la possibilità di registrare le indagini in
corso in Stati membri diversi |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2004 |
La questione è stata
inserita nel programma sul reciproco riconoscimento (cfr. punto 3.2) La Commissione intende presentare
entro il 2001 una comunicazione sulla determinazione dei criteri di
competenza in materia penale. |
Fornire per quanto possibile
assistenza reciproca |
Adozione, ratifica e attuazione
della convenzione di assistenza reciproca in materia penale |
Consiglio / Stati membri |
aprile 20011 |
Il Consiglio ha adottato la
convenzione nel maggio 2000 Termine entro il quale gli Stati
membri devono avviare le procedure applicabili: entro il 1° gennaio 2001[12]. |
Avvio di una riflessione sulle
modalità di intervento delle autorità di uno Stato membro sul
territorio di un altro Stato membro |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2001 |
|
|
|
Esaminare la possibilità di
armonizzare le norme in materia di protezione dei dati |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2001 |
Il Consiglio ha adottato,
nell'ottobre 2000, una decisione per l'istituzione di una segreteria per
l'assistenza all'autorità comune di controllo in materia di tutela dei
dati (Europol, SID, SIS). Il Consiglio sta discutendo una
proposta di risoluzione su iniziativa della presidenza F (basata su
un'iniziativa P precedente). |
Proteggere i diritti delle vittime
e fornire loro assistenza |
Definizione di norme minime |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2001 |
Parere del PE nel dicembre 2000. Adozione da parte del Consiglio
nel marzo 2001 di una decisione quadro sulla posizione della vittima nel procedimento penale (iniziativa
P) - (cfr. punto 3.1). |
Sviluppare la cooperazione
operativa tra forze di polizia e la formazione delle persone svolgenti
funzioni di pubblica sicurezza a livello di UE |
Istituzione di una Task Force
operativa europea dei capi della polizia |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
2001 |
La terza riunione della Task
Force dei capi di polizia europei ha avuto luogo nel marzo 2001. Si
terrà almeno una riunione per presidenza. |
|
Istituzione di sistemi
d’informazione compatibili tra gli Stati Membri |
È necessaria un'apposita
decisione del Consiglio |
|
|
|
Istituzione dell'accademia europea
di polizia – avviata come rete di istituti di formazione nazionale
già esistenti ed aperta ai paesi candidati |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
2001 |
Adozione da parte del Consiglio
nel dicembre 2000 della decisione per l'istituzione nel 2001 dell'accademia
europea di polizia- AEP (iniziativa P), che dovrebbe funzionare come una rete
delle accademie delle polizie nazionali dal 1° gennaio 2001. F, D, S
hanno avviato delle azioni di formazione comuni nel quadro della prevista
configurazione della struttura definitiva dell’AEP, dal 2001. |
Aumentare la cooperazione doganale
nella lotta contro la criminalità e relativamente all'uso della
tecnologia informatica |
Attuazione dei CIS (sistema d'informazione doganale) e delle convenzioni di
Napoli II |
Stati membri |
in corso |
La Convenzione di Napoli II
è stata ratificata da Grecia, Francia, Spagna e Svezia; questi ultimi
tre paesi hanno convenuto di applicarla tra loro. La presidenza F sta preparando un
manuale che stabilisce degli orientamenti per l'attuazione delle disposizioni
della convenzione di Napoli II. La convenzione SID (terzo pilastro)
è stata ratificata da DK, EL, I, D, P, F, E, S, FIN e UK. Il
protocollo sull'entrata in vigore provvisoria della convenzione è
stato ratificato da tutti i paesi sopra menzionati ad eccezione di I e P. La convenzione
sarà applicabile negli Stati membri che l'hanno ratificata a partire
dal novembre 2000. |
|
Rafforzare la cooperazione tra i
servizi repressivi contro il contrabbando |
|
|
I ha annunciato, nel marzo 2000, una iniziativa nel settore
della lotta al contrabbando . |
Promuovere la cooperazione
internazionale nella lotta contro la criminalità organizzata
transnazionale |
Adozione e ratifica della
convenzione delle Nazioni unite sulla criminalità organizzata
transnazionale e protocolli aggiuntivi |
Consiglio, Stati membri/
Commissione |
Firma alla fine del 2000 |
Nel dicembre 2000, è
stata firmata ed aperta al deposito degli strumenti di ratifica la
convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata
transnazionale, integrata dai protocolli relativi, rispettivamente, alla
tratta degli esseri umani e al traffico di migranti, che dovrà essere
ratificata quanto prima. I negoziati sul protocollo
relativo alle armi da fuoco sono stati conclusi nel febbraio 2001. |
Rafforzare il ruolo di Europol di
facilitare la cooperazione europea nella prevenzione e lotta alla
criminalità dotandolo del sostegno e delle risorse necessari |
Estendere la competenza di Europol
ad ogni forma di riciclaggio di capitali, a prescindere dal tipo di reato da
cui i proventi riciclati derivano. |
Consiglio, sulla base di
un'iniziativa di uno Stato membro |
|
- Adozione da parte del
Consiglio nel novembre 2000 dell’atto che estende la competenza di
Europol alla lotta contro il riciclaggio di proventi del crimine (iniziativa
P). |
|
Esaminare la possibilità di
creare una base di dati sulle indagini in corso |
Europol / Consiglio |
|
|
|
Consentire ad Europol di facilitare
la preparazione di specifiche azioni investigative da parte delle
autorità competenti degli Stati membri anche con azioni operative di
unità miste |
È necessaria un'apposita
decisione del Consiglio |
Aprile 2004, subito per alcuni
settori |
Adozione da parte del Consiglio
nel novembre 2000 di un progetto di raccomandazione relativo al sostegno che
Europol potrebbe apportare alle squadre investigative comuni. |
|
Adottare misure che consentano ad
Europol di chiedere alle autorità competenti di condurre e coordinare
le loro indagini in determinati casi e di sviluppare esperienze specifiche da
mettere a disposizione degli Stati membri affinché se ne servano nelle
indagini su casi di criminalità organizzata. |
Consiglio, sulla base di
un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2004 |
Nel settembre 2000 il Consiglio ha
adottato, come primo provvedimento, una raccomandazione in base alla quale
gli SM dovranno prendere in considerazione le richieste di Europol di
condurre e coordinare le loro indagini in determinati casi. |
|
Esaminare la possibilità di
sottoporre a revisione la convenzione Europol con riguardo ad eventuali nuove
competenze ed alla questione del controllo democratico e giudiziario |
Consiglio / Commissione |
|
- La Commissione intende
presentare, prima della fine del 4° trimestre 2001, una proposta di
decisione del Consiglio relativa alla modifica della convenzione Europol per
quanto riguarda il controllo democratico di e giudiziario di Europol e al
fine di agevolare l’elaborazione di specifiche azioni investigative
degli Stati membri. La questione del controllo
giudiziario deve essere esaminata nel contesto dell'istituzione di Eurojust. La presidenza svedese intende
presentare una proposta per estendere le competenze di Europol a tutte le
forme di criminalità menzionate nell’Allegato della Convenzione
Europol. |
4.3. Lotta contro determinate forme di criminalità
Per quanto riguarda le legislazioni penali nazionali, gli sforzi intesi a concordare definizioni, incriminazioni e sanzioni comuni dovrebbero incentrarsi in primo luogo su un numero limitato di settori di particolare importanza. È necessario giungere a definizioni, incriminazioni e sanzioni comuni per quanto riguarda la criminalità grave, organizzata e transnazionale al fine di proteggere la libertà e i diritti dei cittadini e degli operatori economici.
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Adottare una strategia comune per
tutta l'Unione europea per quanto riguarda la criminalità
transfrontaliera |
Perseguire penalmente la tratta di
esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei minori[13] con particolare riguardo
alla pornografia infantile diffusa via Internet[14]. |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
aprile 2001 |
La Commissione ha presentato nel
dicembre 2000 due proposte di decisione-quadro relative alla lotta contro la
tratta degli essere umani e alla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini
e la pornografia infantile. Parere del PE previsto per
giugno 2001. |
|
Definizioni, incriminazioni e
sanzioni comuni[15] in materia di traffico di droga[16] |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
aprile 2001 |
La Commissione ha avviato uno studio, terminato
nel marzo 2001, sulle disposizioni legislative e regolamentari in materia di
traffico di sostanze stupefacenti negli Stati membri dell’Unione
europea. La Commissione intende
presentare nel corso del primo semestre 2001 una proposta di decisione-quadro
relativa all’istituzione di norme minime relative agli elementi
costitutivi dei reati e delle sanzioni applicabili nel settore del traffico
di droga. |
|
Definizioni, incriminazioni e
sanzioni comuni in materia di corruzione |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
aprile 2001 |
La Commissione intende
presentare un documento di lavoro nel secondo semestre 2001. |
|
Definizioni, incriminazioni e
sanzioni comuni in materia di criminalità ambientale |
Consiglio |
aprile 2001 |
DK ha presentato un'iniziativa nel gennaio
2000. Il Consiglio ha espresso, nel
settembre 2000, il proprio accordo per l’elaborazione di una
legislazione comune a livello europeo. In tale materia è
già in vigore una consistente normativa comunitaria. La Commissione ha presentato nel
marzo 2001 una proposta di direttiva relativa alla protezione
dell’ambiente mediante il diritto penale, complementare
all’iniziativa danese. |
|
Proposta di incriminazione comune
del teppismo sportivo |
Consiglio, sulla base di
un'iniziativa di uno Stato membro |
|
Il programma OISIN ha finanziato
un progetto finalizzato alla valutazione della cooperazione tra i servizi
competenti durante il campionato “Euro 2000”. I risultati sono
attesi entro aprile 2001. Si attendono iniziative su misure a
livello dell’Unione europea da parte di B e/o NL entro fine 2001. |
|
Definizioni, incriminazioni
e sanzioni comuni del razzismo e della xenofobia (decisione quadro) |
Consiglio, sulla base di
una proposta della Commissione o di un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2004 |
La seconda relazione
sull'attuazione dell'azione comune del 15 luglio 1996, prevista per la
fine del 2000, è attesa per il 2001.[17] Entro la fine del
secondo trimestre 2001, la Commissione intende presentare una proposta di
decisione-quadro. |
|
Definizioni comuni relativamente
alla prevenzione e alla lotta contro la criminalità informatica
nonché incriminazioni e sanzioni comuni per i reati nel settore delle
alte tecnologie |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
aprile 2001 |
La Commissione ha presentato nel
gennaio 2001 una comunicazione relativa alla creazione di una società
dell’informazione sicura migliorando la sicurezza delle infrastrutture
dell’informazione e mediante la lotta alla criminalità
informatica. Entro la fine del secondo trimestre
2001, la Commissione intende presentare una proposta di decisione-quadro
sulla pirateria informatica. |
Adottare una strategia comune in
tutta l'UE relativamente alla criminalità transfrontaliera |
Perseguire penalmente la frode a
danno dei mezzi di pagamento diversi dai contanti |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
aprile 2001 |
Accordo di principio del Consiglio
nel maggio 2000. Parere del Parlamento nel luglio
2000. Adozione da parte del Consiglio
a fine maggio 2001. La Commissione ha presentato un piano d'azione relativo
a misure preventive a fine 2000. |
|
Definizioni, incriminazioni
e sanzioni comuni in materia di contraffazione dell'euro |
Consiglio/ Com-missione/
Stati membri |
aprile 2001 |
Il Consiglio ha adottato
una decisione quadro sulle sanzioni comuni in materia di contraffazione
dell'euro nel maggio 2000. Accordo di principio sul
regolamento proposto dalla Commissione nel febbraio 2001. F ha presentato
un’iniziativa relativa ad una proposta di decisione e un progetto di
conclusioni del Consiglio relativi alla protezione dell’euro. Parere del PE
all’inizio di maggio 2001. |
|
Perseguire penalmente la frode
nelle gare di appalto |
Consiglio, sulla base di
un'iniziativa di uno Stato membro |
aprile 2001 |
La Germania ha presentato un'iniziativa
nel marzo 1999. |
|
Rafforzare il quadro
giuridico per la protezione degli interessi finanziari della Comunità |
Consiglio e PE sulla base
di una proposta della Commissione |
|
Nel giugno 2000
comunicazione della Commissione su una strategia globale contro le frodi. Il Piano d’azione
2001-2002 sarà presentato prossimamente. La Commissione intende
presentare, entro la fine del primo semestre 2001, una proposta di direttiva
del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla protezione penale degli
interessi finanziari delle Comunità. La Commissione intende
presentare entro fine 2001, un Libro verde sulla protezione penale degli
interessi finanziari delle Comunità. La Commissione intende
presentare, entro fine 2001, una proposta di regolamento relativo ad un
meccanismo di cooperazione contro le attività criminali che
pregiudicano gli interessi finanziari comunitari (compresi l’IVA e il
riciclaggio di proventi del crimine). |
|
Definizioni comuni,
incriminazioni e sanzioni dei reati legati al terrorismo[18] |
Consiglio, sulla base di
un'iniziativa di uno Stato membro |
|
La Commissione intende
presentare una proposta di decisione-quadro del Consiglio sul terrorismo
prima della fine del terzo trimestre del 2001. |
|
Definizioni comuni,
incriminazioni e sanzioni della frode fiscale |
Consiglio, sulla base di
una proposta della Commissione o sulla base di un’iniziativa di uno
Stato Membro |
|
|
4.4. Azione specifica antiriciclaggio
Il riciclaggio dei capitali è il nucleo stesso della criminalità organizzata. Per questo motivo esso dovrebbe essere sradicato ovunque si manifesti, al fine di assicurare che siano intraprese iniziative concrete per rintracciare, sequestrare e confiscare i proventi di reato.
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Confiscare agli autori dei reti i
proventi delle attività illecite |
Convenzione o decisione quadro
sulla criminalità finanziaria e sul riciclaggio |
Consiglio, sulla base di
un'iniziativa della Francia |
|
La presidenza F ha presentato un
progetto di decisione quadro sul riciclaggio dei proventi di reato.
Nell'ottobre 2000 accordo di principio del Consiglio. Parere del Parlamento nel novembre
2000. Adozione da parte del Consiglio
a fine maggio 2001. Dibattito in corso sul progetto
(iniziativa F) di convenzione sulla cooperazione giudiziaria nella lotta
contro la criminalità organizzata, il riciclaggio dei proventi di
reato e la criminalità finanziaria (fase avanzata) |
|
Iniziative concrete per
rintracciare, congelare, sequestrare e confiscare i proventi di reato |
|
|
F, B, S hanno presentato nel
febbraio 2001 un'iniziativa relativa al congelamento dei beni e delle prove |
Rafforzare la conoscenza e la
capacità di combattere le attività di riciclaggio |
Dare piena attuazione, anche in
tutte le dipendenze, alle disposizioni della direttiva antiriciclaggio, alla
convenzione di Strasburgo del 1990 e alle raccomandazioni della Task Force
"Azione finanziaria". |
Stati membri |
|
La convenzione del 1990 deve essere
ratificata dal Lussemburgo Conclusioni adottate dal Consiglio congiunto
(ECOFIN/JAI) nell'ottobre 2000 |
|
Adottare il progetto di direttiva
antiriciclaggio riveduta |
Consiglio e Parlamento |
Non appena possibile |
Posizione comune definita dal
Consiglio nel novembre 2000. Parere del PE in seconda lettura
nell’aprile 2001. |
|
Accelerare lo scambio di
informazioni fra le unità di intelligence finanziaria (FIU) e consentire alle autorità
giudiziarie e alle FIU di ricevere informazioni indipendentemente dalle
disposizioni sulla segretezza |
Consiglio, sulla base di
un'iniziativa della Finlandia |
|
Nell'ottobre 2000 decisione del
Consiglio sulla base di un'iniziativa finlandese. |
|
Devono essere elaborate norme
comuni al fine di impedire il ricorso a società e enti registrati
all'esterno dell'Unione per dissimulare e riciclare i proventi del crimine |
Commissione / Consiglio/ Stati
membri |
|
|
|
Illustrare in un rapporto le
disposizioni delle normative nazionali nel settore bancario, finanziario e
societario che ostacolano la cooperazione internazionale. |
Commissione |
|
Le conclusioni adottate dal
Consiglio congiunto (JAI-ECOFIN) nell'ottobre 2000 invitano la Commissione a
stilare un rapporto, che sarà disponibile nel quarto trimestre
2001. |
|
Prevenire l’eccessivo uso di
pagamenti in contanti e studiare il ruolo dei casinò e delle case da
gioco |
La Commissione promuoverà uno studio |
Dicembre 2003 |
|
|
Assicurare la trasparenza delle
transazioni finanziarie per mezzo elettronico |
Consiglio/ Commissione |
Dicembre 2001 |
|
|
Estendere la competenza
dell'Europol ad ogni forma di riciclaggio[19], a prescindere dal tipo di
reato da cui i proventi riciclati derivano |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa degli Stati membri |
|
Parere del PE nel novembre 2000. Adozione di una decisione da parte del
Consiglio nel novembre 2000, che estende la competenza dell’Europol
al riciclaggio in generale (iniziativa P). |
|
Migliorare le norme antiriciclaggio
con I centri finanziari off-shore, on-shore ed I paradisi fiscali Sostegno alle azioni internazionali
nei confronti dei paesi off-shore. |
Consiglio/ Commissione/ Stati
Membri |
|
Il Consiglio congiunto (JAI/ECOFIN)
ha adottato nell'ottobre 2000 delle conclusioni finalizzate all'attuazione
immediata e coordinata di contromisure GAFI/FATF. Tali misure potranno essere
stabilite nel giugno 2001. |
|
Preparare un accordo tipo per I
negoziati con I centri finanziari off-shore, on-shore e I paradisi fiscali |
|
Dicembre 2001 |
Il Consiglio congiunto (JAI/ECOFIN)
ha adottato nell'ottobre 2000 delle conclusioni in previsione della
conclusione di accordi a termine |
|
Esaminare le possibilità di: - migliorare la coerenza e
rafforzare le disposizioni nazionali esistenti sul controllo dei movimenti
transnazionali di capitali |
Commissione |
Luglio 2001 |
Conformemente alle conclusioni del
Consiglio congiunto (JAI/ECOFIN) adottate nell'ottobre 2000, la Commissione
esamina l'utilità e la praticabilità di uno strumento europeo |
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Ulteriore sviluppo di una politica
comune dei visti |
Regolamento relativo ai paesi i cui
cittadini sono soggetti all'obbligo del visto per attraversare le frontiere
esterne e a quelli i cui cittadini sono esenti da tale obbligo |
Commissione / Consiglio |
Aprile 2001 |
Il Consiglio ha adottato nel
marzo 2001 il regolamento (su proposta della Commissione), che è
entrato in vigore il 10/4/2001. Conformemente all’articolo 8, la
Commissione presenterà una relazione sulla Romania non oltre il 30
giugno 2001. Presentazione da parte della
Commissione di raccomandazioni relative a direttive di negoziato per la
conclusione di accordi di riammissione con Hong Kong e Macao (cfr. punto
2.4). |
|
Procedura e condizioni per il
rilascio di visti da parte degli Stati membri |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
Aprile 2003 |
FIN ha presentato, nel giugno 2000,
un'iniziativa relativa a misure d’esecuzione delle disposizioni
sull'istruzione consolare comune. Parere del PE (che respinge la
proposta) nel marzo 2001. Il Consiglio adotta
nell’aprile 2001 misure esecutive relative alle disposizioni
dell’istruzione consolare comune. |
|
Norme relative a un visto uniforme |
Commissione/ Consiglio/ Stati
membri |
Aprile 2001 |
Da prendere in considerazione in
relazione alle proposte relative al diritto di viaggiare nel territorio degli
Stati membri |
|
Ulteriore sviluppo delle
caratteristiche tecniche del modello tipo di visto |
Commissione/ Consiglio/ |
Misure a breve termine 2000-2002
– misure a lungo termine 2004 |
La Commissione ha presentato nel marzo
2001 una
proposta di modifica del regolamento 1683/95 che istituisce un modello
uniforme per i visti. |
|
Modello uniforme di foglio per
l'apposizione di un visto rilasciato dagli Stati membri ai titolari di un
documento di viaggio non riconosciuto |
Commissione/ Consiglio/ Stati
membri |
2001 |
La Commissione ha presentato nel
marzo 2001 una proposta di modifica del regolamento 1683/95 che istituisce un
modello uniforme per i visti (cfr. punto precedente). |
|
Proposta di regolamento sul visto
di transito aeroportuale |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
Aprile 2001 |
Eventuale
"comunitarizzazione" dell'azione comune del marzo 1996. FIN ha presentato
un’iniziativa per un regolamento relativo al regime di transito
aeroportuale. |
|
Cooperazione più stretta fra
i consolati dell'UE nei paesi terzi |
Stati membri |
Processo in corso |
Si veda il punto VIII
dell'istruzione consolare comune e la raccomandazione del 4 marzo 1996 |
|
Misure sulla libertà di
spostamento sul territorio degli SM |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
Aprile 2001 |
La presidenza F ha presentato, nel
luglio 2000, un'iniziativa relativa alla circolazione con un visto di
soggiorno di lunga durata - Parere del PE (che respinge la
proposta) nel gennaio 2001. - Adozione da parte del
Consiglio a fine maggio 2001. La presidenza P ha presentato, nel
giugno 2000, un'iniziativa relativa alla circolazione dei cittadini esenti
dall'obbligo del visto - Parere del PE (che respinge la
proposta) nel marzo 2001. La Commissione intende
presentare proposte nel corso del primo semestre 2001. |
Ulteriore sviluppo di una politica
comune in materia di documenti falsi |
Maggiore sicurezza dei documenti,
mediante introduzione di norme minime per i documenti di viaggio e i titoli
di soggiorno |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
Aprile 2001 |
La Commissione ha presentato nel
marzo 2001
una proposta finalizzata alla comunitarizzazione del modello uniforme del
permesso di soggiorno per i cittadini di paesi terzi. Adozione, nell'ottobre 2000, di una
risoluzione dei rappresentanti di governo riuniti in sede di Consiglio, concernente
l’introduzione di norme minime per una maggiore sicurezza dei documenti
di viaggio rilasciati dagli Stati membri dell’Unione europea La Commissione intende
presentare, prima della fine del terzo trimestre, una proposta di regolamento
concernente la sicurezza dei documenti di viaggio. |
|
Facilitare l'individuazione di
documenti falsi, mediante formazione e attrezzatura adeguate |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
Processo in corso |
Raccomandazione del Consiglio del
29 aprile sulla dotazione per l'individuazione dei documenti falsi e
falsificati nei servizi responsabili per i visti Adozione da parte del Consiglio,
nel marzo 2000, di una decisione per migliorare lo scambio di informazioni Programma di formazione finanziato
dal programma Odysseus nel marzo 1998 |
Controlli alle frontiere esterne
dell'Unione |
Stretta cooperazione fra i servizi
degli Stati membri addetti al
controllo delle frontiere, per esempio mediante programmi di scambio e
trasferimenti di tecnologia |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
Aprile 2001 |
IT ha annunciato la sua
intenzione di presentare uno studio di fattibilità relativo
all’elaborazione di azioni comuni. |
|
Procedura per l'adozione di talune
misure del manuale comune |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
|
- Il Consiglio ha adottato nel
novembre 2000 la decisione relativa alla declassificazione di talune parti
del manuale comune (iniziativa F) P ha presentato
un’iniziativa sulle misure di esecuzione relative alle disposizioni del
manuale comune. - Parere del PE (che respinge la
proposta) nel marzo 2001 - Adozione da parte del
Consiglio nell’aprile 2001. |
|
Rapido coinvolgimento degli Stati
candidati in questa cooperazione |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
Processo in corso |
Nell'ambito degli sviluppi dei
negoziati di adesione Tali aspetti sono stati discussi
in occasione della riunione ministeriale con i paesi candidati a margine del
Consiglio del marzo 2001. |
Conversione dell'acquis di Schengen |
Comunitarizzazione dell'articolo 2
della Convenzione di Schengen (clausola di salvaguardia che consente la
temporanea reintroduzione dei controlli alle frontiere) |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
2001 |
La Commissione intende
presentare una
proposta nel corso del secondo semestre 2001 |
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Ulteriore rafforzamento del diritto
di circolazione e soggiorno dei cittadini dell'Unione |
Direttiva che aggiorna e modifica le
norme sul diritto di ingresso, circolazione e soggiorno dei cittadini
dell'Unione |
Commissione/
Consiglio/ PE |
2001 |
La
Commissione intende presentare una proposta entro la fine del primo semestre
del 2001 |
|
Regolamento relativo alla sicurezza
dei documenti di viaggio |
Commissione/ Consiglio/ PE |
2001 |
La Commissione intende presentare
una proposta entro la fine del terzo trimestre del 2001 |
|
Regolamento relativo a modello
uniforme di carta di soggiorno dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari |
Commissione/ Consiglio/ PE |
2001 |
La Commissione intende presentare
una proposta entro la fine del primo semestre del 2001 |
|
Regolamento per l'agevolazione
degli spostamenti e dei transiti tra SM di gruppi di scolari cittadini
dell'Unione e beneficiari del diritto comunitario |
Commissione/ Consiglio/ PE |
2001 |
La Commissione intende presentare
una proposta entro la fine del primo semestre del 2001 |
Informazione sull'attuazione dei
diritti legati alla cittadinanza dell'Unione |
Comunicazione sui risultati delle
elezioni del PE |
Commissione |
2000 |
La Commissione ha presentato una comunicazione sull’applicazione
della direttiva 93/109/CE in occasione delle elezioni del PE del giugno 1999;
diritto di voto attivo e passivo alle elezioni del PE per i cittadini
dell’Unione residenti in uno Stato membro di cui non sono cittadini. |
Prima relazione sulle elezioni
comunali |
Commissione |
2001 |
La Commissione intende presentare
una relazione sulle elezioni comunali nel dicembre 2001. |
|
Terza relazione sulla cittadinanza
dell'Unione |
Commissione |
Entro la fine del 2000 |
La Commissione intende
presentare una relazione prima della fine del secondo trimestre 2001. |
7. Cooperazione nella lotta contro la droga
In quanto minaccia sia collettiva che individuale, il problema della droga deve essere affrontato in modo globale, pluridisciplinare e integrato. La strategia europea contro la droga per il periodo 2000-200 verrà valutata a metà periodo e alla conclusione, con l'aiuto dell'Europol e dell'Osservatorio europeo per le droghe e le tossicodipendenze (OEDT).
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Attuazione della strategia europea
contro la droga per il periodo 2000-2004 adottata dal Consiglio europeo di
Helsinki |
Relazione al Consiglio europeo sul
piano d'azione dell'Unione contro la droga (2000-2004) |
|
Giugno 2000 |
Il piano d'azione dell'Unione
europea in materia di lotta contro la droga (2000 - 2004) è stato
adottato dal Consiglio di Feira nel giugno 2000. La Commissione intende
presentare entro la fine del secondo trimestre 2001 una comunicazione
sull’attuazione del piano d’azione. |
|
Rafforzamento della cooperazione
con l'Osservatorio europeo per le droghe e le tossicodipendenze,
nonché Europol, in particolare per quanto concerne le droghe
sintetiche e i precursori |
Commissione/ Consiglio/Stati membri |
|
La Commissione ha presentato al
Consiglio due relazioni, una sul GHB e l’altra sulla ketamina,
nell’ambito dell’azione comune Nel marzo 2001 il Consiglio ha
adottato delle conclusioni sul GHB e sulla ketamina in linea con la relazione
della Commissione. S ha presentato
un’iniziativa per una decisione del Consiglio che istituisca un sistema
di analisi specifiche di polizia scientifica per determinare il profilo delle
droghe sintetiche e iniziative per una decisione del Consiglio relativa alla
trasmissione di campioni di sostanze stupefacenti illecite: esame in corso. Parere del PE all’inizio
di maggio 2001. |
|
Sviluppo di una metodologia per la
valutazione della strategia europea contro la droga per il periodo 2000-2004 |
Consiglio e Parlamento sulla base
di proposte della Commissione |
|
Nel 2001 l'Osservatorio delle
droghe e delle tossicodipendenze elaborerà una serie di strumenti
metodologici per la valutazione delle attività di lotta contro la
droga |
|
Definizioni, incriminazioni e
sanzioni comuni nel campo del traffico di stupefacenti[20] |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione |
Aprile 2001 |
Nel luglio 2000 la Commissione ha
avviato uno studio, che è stato completato nel marzo 2001, sulle
disposizioni legislative e regolamentari in materia di traffico di sostanze
stupefacenti negli Stati membri dell’Unione europea. La Commissione intende
presentare nel corso del primo semestre 2001 una proposta di decisione-quadro
concernente l’introduzione di norme minime relative agli elementi
costitutivi dei reati e delle sanzioni applicabili nel settore del traffico
di droga. |
|
Rafforzamento della
cooperazione di polizia, doganale e giudiziaria nella prevenzione del
traffico di droga e nella lotta contro di esso |
Consiglio, sulla base di una
proposta della Commissione o di un'iniziativa degli Stati membri |
|
In risposta al PE che ha
chiesto la creazione di una nuova linea di bilancio, la Commissione ha
proposto nel progetto preliminare di bilancio per l'esercizio 2001 una
dotazione di un milione di euro per azioni preparatorie in materia di lotta
contro il traffico di droghe illecite |
8. Azione esterna di maggiore incisività
L'Unione europea sottolinea che tutte le competenze e gli strumenti di cui essa dispone, in particolare nel campo delle relazioni esterne, devono essere sfruttati in maniera integrata e coerente per istituire lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Le tematiche della giustizia e degli affari interni devono essere integrate nella definizione e nell'attuazione di altre politiche e attività dell'Unione.
Obiettivo |
Azione necessaria |
Competenza |
Calendario di adozione |
Situazione attuale |
Tutte le competenze e gli strumenti
di cui l'Unione dispone, in particolare nel campo delle relazioni esterne,
devono essere sfruttati in maniera integrata e coerente. Le tematiche della
giustizia e degli affari interni devono essere integrate nella definizione e
nell'attuazione di altre politiche e attività dell'Unione |
Il Consiglio europeo di Feira
dovrà definire chiaramente le priorità, gli obiettivi e gli
interventi politici dell'azione esterna dell'Unione nel settore della giustizia
e degli affari interni |
Il Consiglio dovrà
formulare, in stretta cooperazione con la Commissione, raccomandazioni
specifiche |
Giugno 2000 |
Il Consiglio europeo di Feira del
giugno 2000 ha adottato la relazione preparata dal Consiglio e dalla
Commissione sulle relazioni esterne nel settore della giustizia e affari
interni al fine di integrarle nella strategia globale dell'Unione per
contribuire allo SLSG |
9. Ulteriori iniziative in corso
STATI MEMBRI |
TITOLO |
COLLEGAMENTO CON
TAMPERE/VIENNA |
Finlandia |
Regolamento del Consiglio che
stabilisce gli obblighi reciproci degli Stati membri in materia di
riammissione di cittadini di paesi terzi |
Si veda la tabella
“gestione dei flussi migratori” - Parere del PE (che respinge la
proposta) del maggio 2000 - Discussione sospesa al
Consiglio |
Germania |
Risoluzione del Consiglio
relativa all'impegno degli Stati membri di trasmettere informazioni in
materia di immigrazione clandestina e delle relative organizzazioni criminali
nel quadro della partecipazione al sistema d'allarme rapido CIREFI |
Si veda la tabella
“gestione dei flussi migratori” |
Francia |
Regolamento (CE) del Consiglio
relativo all'applicazione reciproca delle decisioni riguardanti il diritto di
visita ai minori |
Si veda la tabella “riconoscimento
reciproco delle decisioni giudiziarie in materia civile”. |
Germania/ |
Decisione del Consiglio relativa
all'Archivio d'identificazione dei dossier investigativi nel settore doganale
|
Si veda la tabella
“potenziamento della cooperazione contro la criminalità”. |
Finlandia |
Raccomandazione del Consiglio
sullo scambio di DNA |
Adozione da parte del Consiglio
a fine maggio 2001. |
Francia |
Decisione quadro sulla creazione
della Rete europea di formazione giudiziaria |
- Discussione in corso |
Svezia |
Decisione del Consiglio sulla
modifica dello statuto del personale di Europol |
Adozione da parte del Consiglio
nel marzo 2001 di una decisione sulla modifica dello statuto del personale di
Europol |
Svezia |
Decisione del Consiglio relativa
all'adeguamento della retribuzione del personale di Europol, compresi gli
assegni e le indennità. |
Adozione da parte del Consiglio
a fine maggio 2001 |
Francia |
Raccomandazione del Consiglio
riguardante la valutazione delle minacce terroristiche contro i VIP |
Si veda la tabella “lotta
contro determinate forme di criminalità” |
Francia |
Decisione del Consiglio relativa
alle condizioni di rilascio dei visti da parte degli Stati membri |
Si veda la tabella
“questioni connesse alle frontiere interne e esterne”. |
[1] Seguito dato alla risoluzione del PE del 30 marzo 2000.
[2] Si veda anche la tabella relativa alla "gestione dei flussi migratori".
[3] Le misure volte a rafforzare la non discriminazione e la lotta contro il razzismo e la xenofobia si applicano generalmente a tutte le persone residenti nel territorio dell'Unione europea; esse assumono particolare rilevanza nel caso dei cittadini di paesi terzi.
[4] Si veda anche la tabella "lotta contro determinate forme di criminalità".
[5] Si veda anche la tabella "lotta contro determinate forme di criminalità".
[6] Punto trasferito dalla tabella "potenziamento della cooperazione nella lotta contro la criminalità".
[7] Si veda anche la tabella "partenariato con i paesi di origine"
[8] Si veda la tabella “maggiore convergenza nel settore del diritto civile”
[9] Si veda la tabella “lotta contro determinate forme di criminalità” (tratta di esseri umani, traffico di droga e terrorismo)
[10] Si veda la tabella "azione specifica antiriciclaggio"
[11] Si veda anche la tabella “reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie”
[12] Si veda anche la tabella “reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie”
[13] Si veda anche la tabella “gestione dei flussi migratori”.
[14] Si veda anche la tabella “reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie”.
[15] Si veda anche la tabella “cooperazione contro la droga”.
[16] Si veda anche la tabella “reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie”.
[17] Si veda anche la tabella “equo trattamento dei cittadini dei paesi terzi”.
[18] Si veda anche la tabella “reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie”.
[19] Si veda anche la tabella "Potenziamento della cooperazione contro la criminalità".
[20] Si veda anche la tabella "Lotta contro determinate forme di criminalità".