UNHCR
Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i Rifugiati
AFGHANISTAN: LA SITUAZIONE
UMANITARIA
N. 37, 19 novembre 2001
In
breve:
-
382
rifugiati lasciano l'accampamento di Jalozai
-
il
campo di Roghani raggiunge le 4mila persone; migliaia in attesa al campo alla
frontiera
-
quasi
12mila gli afghani rimpatriati dall'Iran dal 1° novembre
-
nuovi
arrivi al campo Miglio 46, in Afghanistan
-
un'altra
spedizione di aiuti nell'Afghanistan del nord
382 rifugiati lasciano l'accampamento di
Jalozai
Quasi 400 afghani hanno lasciato oggi
l'accampamento di Jalozai, nei pressi di Peshawar, per il nuovo campo
dell'UNHCR a Kotkai, a 120 km. Questa mattina presto famiglie numerose si sono accalcate nell'area di partenza
vicino Jalozai, accompagnate da amici e parenti.
I rifugiati sono stati trasportati fuori
dell'area di registrazione da 7 vecchi autobus accompagnati da 2 veicoli delle
Nazioni Unite e un'ambulanza. Si tratta del primo di una serie di trasferimenti
a Kotkai previsti per i prossimi giorni.
Gli operatori dell'UNHCR sul luogo erano sorpresi
di quanti pochi bagagli portassero le persone in partenza. Un grosso camion
noleggiato dall'UNHCR per trasportare gli averi dei rifugiati è rimasto
vuoto.
In giornata i rifugiati sono arrivati al campo di
Kotkai, dopo un viaggio di cinque ore. Nel nuovo campo di Kotkai ci sono tende,
servizi sanitari e fornitura d'acqua. C'è anche un valido sistema di
distribuzione degli aiuti e spazio per 20mila persone.
Ieri oltre 600 persone si erano prenotate per
andare a Kotkai, ma questa mattina se ne sono presentate solo 382. Ciò
dimostra quante persone che si trovano a Jalozai hanno ancora problemi nel
decidere se lasciare un accampamento vicino ad una grande città per
trasferirsi in un campo in un'isolata area tribale.
Il trasferimento fa seguito ad un accordo
raggiunto sabato con le autorità provinciali della Provincia della
Frontiera Nord-Ovest, in Pakistan. Le autorità hanno inoltre consentito
all'UNHCR di portare assistenza alla parte "non ufficiale" del campo
di Jalozai per aiutare gli afghani di non appartenenti all'etnia pashtun, che
sono riluttanti a trasferirsi a Kotkai, che si trova in un'area tribale
pashtun. Le persone trasferite oggi erano tutte di etnia pashtun.
Il
campo di Roghani raggiunge le 4mila persone; migliaia in attesa al campo alla
frontiera
Nella giornata di domenica è proseguito il
trasferimento dei rifugiati afghani dal centro di permanenza temporanea di
Killi Faizo, vicino al posto di frontiera di Chaman in Pakistan, al campo di
Roghani. Due convogli hanno trasportato 47 famiglie (208 persone) a Roghani,
portando il totale a 888 famiglie (4.152 persone).
Altre 259 nuove famiglie (1.163) persone entrate
in Pakistan sono state registrate a Killi Faizo, mentre ad altre 18 famiglie
arrivate più tardi è stato fornito un alloggio nel centro prima
di essere registrate oggi. In tutto, sono ancora 654 le famiglie (3.119
persone) a Killi Faizo in attesa di essere trasferite al campo di Roghani.
Quasi 12mila gli afghani rimpatriati dall'Iran
dal 1° novembre
Nella giornata di ieri 965 afghani sono
rimpatriati dall'Iran, portando a quasi 12mila il totale dei rimpatri dal
1° novembre da varie località dell'Iran. A causa dell'aumento del
numero di rimpatri, ci si aspetta che il totale di novembre potrà superare
quello di ottobre, di poco superiore ai 15mila. Gli afghani fanno ritorno in
patria attraverso Dogharun, il principale posto di frontiera dell'Iran
nord-orientale, dove vengono registrati prima di lasciare il paese.
Lo staff UNHCR a Dogharun riferisce di
un'atmosfera più tranquilla tra gli afghani che tornano a casa. Molti di
coloro che rimpatriano, soprattutto giovani uomini, hanno tagliato la barba e
molti portando con sé le loro radio che ascoltano in attesa delle
procedure di registrazione. In precedenza i talebani perquisivano color che
rimpatriavano a Islam Qala, la città dal lato afghano della frontiera,
in cerca di cassette musicali e altro materiale proibito. Allo stesso tempo,
gli uomini senza barba venivano costretti a firmare un impegno di farsi crecsere
la barba entro tre mesi.
Il personale a Dogharun, che intervista un
campione di rimpatriati per accertare la volontarietà del loro ritorno,
riferisce che alcuni uomini adesso indossano jeans al posto delle lunghe
camicie e dei larghi pantaloni che si indossano comunemente in Afghanistan. Le
donne arrivano alla frontiera in chador - il lungo mantello e l'acconciatura
tipici dell'Iran - e non si mettono più il burqa, indossato fino a poco
fa dalle donne in Afghanistan.
Nonostante la protratta chiusura del confine afghano
al traffico commerciale, le persone che rimpatriano possono liberamente
accedere alla frontiera. Ogni mattina, file di autobus e camion aspettano a
Islam Qala i rimpatriati che attraversano la frontiera a piedi. Alcuni
viaggiano su carretti per portare i loro bagagli attaraverso la cosiddetta
terra di nessuno tra Iran e Afghanistan.
Nuovi arrivi al campo Miglio 46, in
Afghanistan
Nel Sistan Baluchistan, in Afghanistan, gli
operatori delle organizzazioni non governative (Ong) che operano a Miglio 46,
uno dei due campi allestiti dalle autorità iraniane all'interno
dell'Afghanistan per alloggiare gli sfollati, hanno registrato l'arrivo questa
mattina di un camion che trasportava 30 persone probabiolmente proveniente da
Kandahar. I nuovi arrivati hanno detto che altri camion erano in arrivo.
Un'altra spedizione di aiuti nell'Afghanistan
del nord
Un altro trasporto di aiuti nell'Afghanistan del
nord è arrivato domenica da Termez, in Uzbekistan. Un barcone ha
attraversato il fiume tra l'Uzbekistane el'Afghanistan trasportando aiuti
umanitari forniti dall'UNHCR - 1.000 coperte, 500 taniche, 500 set da cucina,
500 stufe per cucinare, 500 secchi, 500 teli di plastica e sapone - e cibo
fornito dal Programma Alimentare Mondiale (WFP-PAM). La spedizione è
destinata agli sfollati che si trovano in un campo nella provincia di Baghlan,
in Afghanistan.
L'UNHCR prosegue inoltre nell'invio di aiuti da
utilizzare all'interno dell'Afghanistan, da Peshawar, Pakistan a Termez. Il
quinto volo umanitario Peshawar-Termez è arrivato oggi con 660 tende. Un
sesto volo è in programma per domani e un settimo per
mercoledì. <
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