UNHCR
Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i Rifugiati
AFGHANISTAN: LA SITUAZIONE
UMANITARIA
N. 39, 22 novembre 2001
In
breve:
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Secondo
i nuovi arrivi in Pakistan sarebbero molte migliaia gli sfollati nei campi alla
frontiera afghana
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Previsti
colloqui per facilitare i trasferimenti al campo di Roghani
-
Aperti
nuovi campi in Pakistan
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Il
coordinatore per le emergenze dell'UNHCR torna a Kabul
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L'attività
dell'UNHCR in Afghanistan; saccheggiati altri uffici
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Questa
settimana il più numeroso rimpatrio dell'anno dall'Iran
Secondo
i nuovi arrivi in Pakistan sarebbero molte migliaia gli sfollati nei campi alla
frontiera afghana
Secondo i rifugiati afghani arrivati di recente
nella provincia del Baluchistan, nel Pakistan meridionale, sarebbero fino a
60mila gli sfollati nei tre grandi accampamenti nell'area di Spin Boldak, in
Afghanistan sud-orientale, presso il posto di frontiera pakistano di Chaman.
Nei tre campi - che si trovano in un'area controllata dai talebani - ci sono in
totale da 11mila a 13mila tende. Il più grande dei tre è quello
di Rabita Alam el Islam con 5-6mila tende, seguito da quello di Ben Rashid
Maktum (4-5mila), mentre il più piccolo è quello di Al Rashid
(2mila-2.500 tende). L'UNHCR stima che ogni tenda ospiti in media 5 persone. I
nuovi rifugiati riferiscono che comunque non tutte le tende al momento
sarebbero utilizzate. Inoltre non è chiaro se le persone che alloggiano
a Spin Boldak vogliano entrare in Pakistan, le cui frontiere sono ancora
ufficialmente chiuse.
Previsti colloqui per facilitare i
trasferimenti al campo di Roghani
Questo fine settimana l'UNHCR avvierà
consultazioni con le autorità di frontiera per discutere la
possibilità di trasferire direttamente al nuovo campo di Roghani i nuovi
rifugiati che arrivano a Chaman. Se verrà raggiunto un accordo su questo
punto, ciò renderà meno pesante la pressione sul centro di
permanenza temporanea di Killi Faizo, che ha già raggiunto la massima
capacità di accoglienza nonostante proseguano le operazioni di
trasferimento. Attualmente oltre 5mila rifugiati si trovano a Roghani, ma oltre
3mila sono ancora a Killi Faizo.
Negli ultimi tre giorni a Roghani, quattro
bambini sarebbero morti di dissenteria. Si tratta dei primi decessi
dall'apertura del campo. Medecins Sans Frontieres (MSF), che opera nel campo
con una clinica, sta attualmente accertando le cause dei decessi, cercandole
tra vari batteri tra i quali la contagiosa dissenteria bacillare che causa
emorragie.
Aperti nuovi campi in Pakistan
L'UNHCR e le autorità locali hanno
raggiunto un accordo sull'apertura di 2 nuovi campi nella Provincia della
Frontiera Nord-Ovest (NWFP), in Pakistan, nei quali ospitare rifugiati afghani.
Questi due campi si aggiungeranno al campo di Kotkai, nel distretto di Bajaur,
che da lunedì scorso riceve rifugiati che vengono trasferiti
dall'accampamento di Jalozai, vicino Peshawar. Entrambi i nuovi campi si
trovano nel distretto di Kurram: quello di Basu ospiterà afghani sciiti
e quello di Old Bagazai accoglierà afghani di etnia tagika, uzbeka e di
altre minoranze. I campi possono raggiungere ognuno una capienza di 10mila
persone.
Nella giornata di oggi, l'UNHCR ha trasferito
altri 431 afghani da jalozai a Kotkai, portando la cifra totale delle persone
nel nuovo campo a 1.700. Inoltre, sempre oggi, lo staff a Peshawar ha avviato
l'identificazione di punti di transito per gli afghani arrivati di recente che
intendono trasferirsi in uno dei tre nuovi campi (Kotkai, Basu e Old Bagazai).
Il coordinatore per le emergenze dell'UNHCR
torna a Kabul
Il coordinatore regionale per le emergenze
dell'UNHCR, Filippo Grandi, è rientrato oggi a Islamabad dopo aver preso
parte a una missione umanitaria delle Nazioni Unite di cinque giorni a Kabul.
Nel periodo della missione, Grandi ha tenuto diversi incontri con il personale
locale dell'UNHCR, che lavora in condizioni estremamente difficili, e il
personale di altre agenzie delle Nazioni Unite e Organizzazioni non governative
(Ong).
L'attività dell'UNHCR in Afghanistan;
saccheggiati altri uffici
L'UNHCR ha ristabilito la sua presenza
internazionale a Kabul ed ha in programma di fornire a una parte delle famiglie
sfollate più bisognose che si trovano in città un kit di aiuti
per affrontare l'inverno, comprendente coperte imbottite, maglioni di lana,
vestiti pesanti per bambini e stufe per cucinare e per riscaldare. L'UNHCR sta
inoltre riavviando nella città progetti per la produzione di coperte
imbottite e maglie di lana. Nella giornata di ieri, l'UNHCR, in cooperazione
con altre agenzie umanitarie, ha distribuito coperte, vestiti pesanti e tende a
700 sfollati che si trovano in una parte della città pesantemente
colpita dai bombardamenti.
Quasi 20 operatori locali hanno ripreso il lavoro
nell'ufficio dell'UNHCR di Herat. Lo staff ha registrato il saccheggio
dell'ufficio nella città sud-occidentale di Farah. L'incidente solleva
ulteriori preoccupazioni per la sicurezza degli operatori, mentre l'agenzia sta
valutando la possibilità di inviare staff negli uffici di Farah e Islam
Qala, alla frontiera con l'Iran. L'Ufficio di Farah - condiviso con altre
agenzie delle Nazioni Unite, sarebbe stato saccheggiato nei giorni scorsi.
Anche l'ufficio di Khost, nella provincia di Paktia, sarebbe stato
saccheggiato.
Il personale sul campo dell'UNHCR ha ricevuto
notizie di oltre 50mila persone che vivono in condizioni disastrose in un campo
ai margini della città della città di Farah, dove nessuna agenzia
umanitaria starebbe operando. Le priorità dell'UNHCR in Afghanistan
occidentale includono la rapida valutazione dell'assistenza necessaria nella
regione, così come la ripresa di progetti a rapido impatto (QIPs), che
darebbero la possibilità di reintegrarsi ai rifugiati che rientrano dai
paesi limitrofi, soprattutto dall'Iran, e da altre aree all'interno
dell'Afghanistan.
Gli operatori umanitari riferiscono che ogni
giorno centinaia di persone continuano ad affluire dalla provincia di Ghor, in
Afghanistan centrale, all'affollato campo di Maslakh, vicino Herat. Questo
flusso rende ancora più urgente la fornitura di assistenza nel campo.
L'UNHCR sta organizzando un secondo convoglio umanitario da inviare a Mashad.
Il primo convoglio è arrivato oggi a Herat.
Nel frattempo, 600 tende dell'UNHCR attrezzate
per l'inverno sono state fornite a famiglie bisognose nel campo di Maslakh.
Altre 400 tende provenienti dalle scorte di Herat verranno distribute in
seguito.
Questa settimana il più numeroso
rimpatrio dell'anno dall'Iran
In totale sono 5.807 gli afghani rimpatriati
dall'Iran questa settimana, la cifra più alta dell'anno. I rimpatri di
questa settimana portano a 43.693 il totale degli afghani rimpatriati
spontaneamente dall'Iran dall'11 settembre. <
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