SOCIAL
FORUM DI ROMA
COMUNICATO STAMPA - ATT.NE CRONACA ROMANA E NAZIONALE
IMMIGRAZIONE: LE SCELTE DELLA QUESTURA ROMANA
INCENTIVANO CLANDESTINITA' E LAVORO NERO
Il Forum Sociale di Roma ha affrontato, nella sua riunione di
coordinamento di ieri, la gravissima situazione dei lavoratori stranieri a
Roma.
La scelta di irrigidire la verifica dei requisiti di lavoro sta
provocando il blocco dei rinnovi dei permessi di soggiorno negli uffici della questura di via Genova.
Non consentendo ai lavoratori stranieri di autocertificare i redditi percepiti
nel lavoro sommerso, da un lato si impedisce che il sommerso emerga, dall'altro
si consegnano migliaia di lavoratori disperati ai venditori di carte false e
contratti fasulli. Si
alimentano così i business come quello scoperto all'Esquilino con titoli
a nove colonne sulla stampa romana, e si ingrossa il numero delle pratiche
di rinnovo bloccate in questura per "falsa documentazione" che
ammontano già oggi a circa seicento.
Migliaia di lavoratori, regolarmente residenti da anni o addirittura da
decenni in Italia, sono costretti a file notturne davanti ai commissariati e alla questura per pratiche
di rinnovo i cui tempi si prolungano fino a cinque o sei mesi, in flagrante violazione delle leggi che
impongono risposte celeri a tutta la pubblica amministrazione, polizia inclusa.
Molti commissariati impongono, ai fini del rinnovo, documentazioni di lavoro
e abitazione non previste dalla legge, fino a pretendere la presenza fisica dei datori di lavoro o dei
padroni di casa. Questa situazione diventa particolarmente intollerabile in
prossimità delle ferie natalizie, occasione di rimpatrio e di riunione
familiare per tutti i migranti nel mondo.
Sono quasi quindicimila, solo a Roma, i lavoratori stranieri che rischiano così di essere
ricacciati nella clandestinità da cui erano faticosamente usciti.
Le pratiche di rastrellamento e deportazione messe in atto da alcune settimane dalla
questura di Roma accrescono il clima di terrore: ieri tredici giovani
lavoratori del Bangladesh privi di permesso di soggiorno sono stati prelevati
in due appartamenti all'Eur, portati in questura e da lì tradotti
direttamente all'aeroporto,
anticipando le pratiche di espulsione sommaria senza appello previste dal ddl
Bossi-Fini.
L'atmosfera di guerra e la pressione politica sul mercato del lavoro
e sullo Statuto dei lavoratori non sono estranee a queste scelte, che estendono l'area dell'illegalità
invece di restringerla,
favoriscono oggettivamente chi specula sulla clandestinità e sul
lavoro nero, e puntano a indebolire tutto il tessuto del mondo del lavoro.
Per questo il Social Forum romano, in vista delle manifestazioni contro
il ddl Bossi-Fini previste a Roma per il 22 dicembre e il 19 gennaio, ha
deciso di dedicare ai diritti umani, sociali e civili dei migranti una serie di
iniziative venerdì 7 dicembre, in prossimità della Giornata
internazionale dei diritti umani.
Roma, 23.11.01
(Rif. Migrants' Social Forum di Roma, ogni
mercoledì ore 18 c/o Villaggio globale - 06.57300329-2933)