N. 66, 17 dicembre 2002
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L'UNHCR lancia l'appello per le operazioni in Afghanistan nel
2003
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Il programma per l'inverno entra a pieno regime
L'UNHCR lancia
l'appello per le operazioni in Afghanistan e nei paesi limitrofi nel 2003
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i
Rifugiati Ruud Lubbers ha oggi annunciato la richiesta di 195 milioni di
dollari necessari a finanziare le attività dell'UNHCR nel 2003 in
Afghanistan e nei paesi limitrofi. Le operazioni dell'Alto Commissariato
saranno finalizzate ad assistere 1,5 milioni di afghani che faranno ritorno
alle proprie case e i rifugiati afghani che decideranno di restare nei paesi
limitrofi.
L'appello per il 2003 per le operazioni in
Afghanistan e in 7 paesi limitrofi è stato presentato dall'UNHCR a Oslo,
in Norvegia, in occasione del meeting di paesi donatori che fanno parte del
Gruppo di sostegno all'Afghanistan.
Lubbers ha dichiarato che tale cifra servirà
all'UNHCR per assistere 1,2 milioni di rifugiati che si prevede faranno ritorno
in Afghanistan - 600mila dei quali dall'Iran, 500mila dal Pakistan e 100mila da
altri paesi - e 300mila sfollati all'interno del paese a tornare alle proprie
case. A causa di oltre vent'anni di guerre e della più grave carestia
che si ricordi da decenni a questa parte, in Afghanistan sono ancora 700mila le
persone fuori dalle proprie case. Altri 250mila sfollati hanno invece
già potuto rientrarvi grazie all'assistenza delle agenzie umanitarie.
Quest'anno l'UNHCR ha siglato accordi sul rimpatrio
dei rifugiati afghani con lo stesso Afghanistan, con l'Iran e con la Francia, e
conta di firmarne al più presto uno con il Pakistan. Tali accordi
definiscono un programma di rimpatrio per i prossimi anni. Inoltre è
stato stipulato con il Regno Unito un memorandum d'intesa relativo al rimpatrio
dei richiedenti asilo afghani la cui domanda viene respinta.
In base ai quattro concetti chiave del periodo
successivo a ogni conflitto - rimpatrio, reintegrazione, risanamento,
ricostruzione (le cosiddette '4 erre') - l'UNHCR conta di rafforzare la propria
cooperazione con le agenzie di sviluppo e con le agenzie governative afghane
impegnate nello sviluppo di lungo periodo.
L'Alto Commissariato continuerà a fornire
assistenza per l'alloggio - sono previsti 60mila nuovi alloggi - agli afghani
che torneranno a casa nel 2003. Saranno inoltre finanziati vari progetti sulla
fornitura d'acqua in tutto il paese, nelle aree dove rientrano rifugiati e
sfollati, e altri programmi di assistenza.
Gli afghani che scelgono di rimpatriare con il programma
avviato e gestito congiuntamente da UNHCR e Governo afghano continueranno a
ricevere un rimborso per le spese di viaggio che varia dai 5 ai 30 dollari, un
kit per famiglie che contiene teli di plastica, sapone, articoli per l'igiene e
farina di grano, quest'ultima fornita dal Programma Alimentare delle Nazioni
Unite (World Food Programme - WFP).
Dall'inizio del programma di rimpatrio avviato da
UNHCR e Governo afghano lo scorso marzo, oltre 1,8 milioni di afghani hanno
fatto ritorno alle proprie case. In base a stime governative, sono ancora 4
milioni gli afghani - tra rifugiati e migranti per motivi di lavoro - che si
trovano fuori del proprio paese. La maggior parte di essi risiede in Pakistan o
in Iran.
Il programma per l'inverno entra a pieno regime
Gli afghani sono stati colti di sorpresa la scorsa
settimana dall'arrivo di un'ondata di freddo - le temperature hanno toccato i
15 gradi sotto lo zero -che ha investito il paese e soprattutto la provincia
meridionale di Kandahar, dove gli inverni sono di solito miti.
L'UNHCR e le agenzie partner in Afghanistan stanno
preposizionando scorte di vari aiuti - tra cui tende, teli di plastica e
coperte - per assistere fino a 550mila persone particolarmente vulnerabili -
290mila rifugiati e 260mila sfollati - rientrate nelle proprie aree di origine.
Al momento l'UNHCR dispone di oltre 146mila coperte,
che costituiscono più del 75% della cifra necessaria prevista per
l'inverno. In tutto il paese sono state preposizionate scorte di teli di
plastica, mentre 10mila tende si trovano nei depositi e altre 5mila sono
disponibili nei magazzini in Pakistan.
Riscaldamento e carburante
Nelle ultime settimane, oltre 15mila stufe a
multalimentazione sono state prodotte da laboratori finanziati con progetti
dell'UNHCR nell'Afghanistan settentrionale e sud-orientale, mentre altre 25mila
sono in produzione nelle regioni centrali, settentrionali e orientali del
paese.
Nel sud dell'Afghanistan, 21mila delle necessarie
30mila stufe a kerosene sono state consegnate, mentre nell'ovest la produzione
è comiciata questa settimana. La consegna di carbone da parte
dell'agenzia partner dell'UNHCR, ACTED, nelle regioni centrali e settentrionali
dovrebbe iniziare la prossima settimana. L'agenzia governativa americana OFDA
ha confermato lo stanziamento di fondi per Shelter for Life, l'iniziativa sulla
fornitura di carbone nell'Afghanistan sudorientale e orientale. Circa 250mila
litri di kerosene sono stati finora posizionati nel sud del paese. L'UNHCR
conta anche di distribuirne - attraverso agenzie partner - nelle regioni
occidentali.
Ripristino degli alloggi
Nell'ambito del programma di rispristino di alloggi
dell'UNHCR, il numero totale di alloggi ultimati o in via di completamento ammonta a 30mila - il 75% di tutte le
unità distribuite quest'anno dall'ONG tedesca GTZ.
A novembre sono stati ultimati oltre 6mila
unità di alloggi finanziati dall'UNHCR, mentre altri 13mila necessitano
soltanto del tetto per essere completati. La costruzione di alloggi, che ha
visto la partecipazione delle famiglie nell'ambito del programma per il 2002,
è maggiormente avanzata nell'Afghanistan occidentale, dove il 96% delle
unità è stato completato o quasi.
L'UNHCR, in coordinamento con il Ministero della
Ricostruzione e dello Sviluppo Rurale e con altre agenzie, ha fornito sostegno
nell'ambito abitativo ai rimpatriati particolarmente vulnerabili di rientro
nelle aree rurali. UN-Habitat - in partenariato con il Ministero dello Sviluppo
e Insediamento Urbano - è invece responsabile per i progetti di ricostruzione
degli alloggi nelle aree urbane. <
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa – Laura Boldrini – 335 540 31 94