Immigrati, arrivano nuovi assunti
Sanatoria,
1200 rinforzi
nelle prefetture
per smaltire le domande
di CORRADO
GIUSTINIANI
ROMA - Il governo corre ai ripari, per velocizzare una sanatoria che altrimenti
rischia di durare anni. A gennaio verranno assunte 1200 persone, con contratto
di lavoro interinale della durata di sei mesi, per rinforzare in tutta Italia
gli sportelli polifunzionali per la regolarizzazione degli immigrati.
Metà dei lavoratori in affitto finiranno alle Prefetture, 300 saranno assunti
dalle Questure per la predisposizione dei permessi di soggiorno e altri 300 dal
ministero del Lavoro, per aiutare nella stipula dei contratti di lavoro o
contratti di soggiorno.
La situazione più complicata è quella di cinque Prefetture, Roma,
Milano, Torino, Napoli e Brescia, che da sole totalizzano 350 mila domande di
legalizzazione, la metà delle 704 mila pervenute, secondo gli ultimi
dati diffusi da Poste italiane. Il piano prevede lo smaltimento di tutte le
pratiche nelle Prefetture meno ingolfate entro il primo semestre del 2003, e la
progressiva concentrazione di tutta la forza lavoro negli sportelli delle zone
nevralgiche. Non è possibile fare previsioni esatte sulla fine delle
operazioni.
Mentre infatti la prima fase, che ha portato all’organizzazione e
all’apertura degli sportelli, è stata centralizzata nelle mani del
prefetto Anna D’Ascenzo, direttore del Dipartimento immigrazione del
ministero dell’Interno, stavolta tutto dipende dalle singole Prefetture.
Le prime regolarizzazioni, però, sono state un test utile per capire la
durata degli appuntamenti. A Roma, per esempio, il prefetto Emilio Del Mese
aveva programmato un’operazione ogni mezz’ora. Ma lunedì,
prima giornata utile, nei due sportelli polifunzionali inaugurati si è
iniziato con tempi di 15 minuti per immigrato, per poi passare a 10 minuti e
finire con 7 minuti e 30 nell’ultimo appuntamento programmato. E’
chiaro che i tempi non dipendono solo dal rodaggio degli operatori, ma anche
dal numero di quesiti posti da datore di lavoro e persona immigrata. In ogni
caso, il calendario degli appuntamenti, a regime, potrà essere ben
più fitto del programmato.
Per i datori di lavoro di colf e assistenti agli anziani, c’è poi
una scadenza da non dimenticare: quella del 10 gennaio, entro la quale, regolarizzazione
avvenuta oppure no, il lavoratore va comunque iscritto all’Inps, per
ricevere a casa i bollettini per il periodo scoperto dal 10 settembre scorso in
poi. L’Inps fa sapere che, se lo sportello è ospitato in una delle
sue sedi (come nella maggioranza dei casi a Milano e a Roma) l’operazione
avverrà automaticamente il giorno della regolarizzazione. Negli altri
casi si potrà attivare una procedura telefonica attraverso il numero
verde 16464. L’iscrizione all’Inail, invece, dovrà avvenire
a 24 ore dall’appuntamento per la regolarizzazione. Per i lavoratori
delle imprese, la scadenza Inps è il 16 dicembre mentre per
l’Inail si è già fuori tempo massimo.
http://ilmessaggero.caltanet.it/hermes/20021211/01_NAZIONALE/INTERNI/Bab.htm