Verbale del laboratorio cittadino di
co-progettazione
“Percorsi di accoglienza e di inserimento
socio-economico”
venerdì 10 maggio 2002
Il laboratorio inizia alle ore 15.00 coordinato da Lệ Quyên Ngo Dinh della Caritas diocesana di Roma , Maria Quinto di S. Egidio e Federica Brizi della FCEI.
Partecipanti: USI
(Emanuela D’Arcangeli), N.A.E. V° gruppo (Sandro De Santis), N.A.E X° gruppo (Francesco Maria Vanich), e le seguenti
organizzazioni: Acisel
(Eleonora Cassinari), A.M.I.
(Mustapha Bani), Arci Baia del Re (Brigida De Carolis, Rosario Caleres), Asoli Ami (Gaaich Mohamed), Caritas (Lorenzo Chialastri, José Fezza), Casa
della Madre e del Bambino
(Flavia Mazzonis), Casilina 900 (Khadim Hassan), CDS
(Giulio Russo), Centro Welcome (Claudia Damiani, Ferdinando Ferro,), C.O.L. (Ernesto Russo), E.I.S.S. (Monica Bonetti), Girasole (Lucia Palma), Senza Confine (M.Alessia Montuori), Sol.Co. Roma (Roberto Pontecorvi), Virtus Ponte Mammolo (Stefano Trepiccione, Gianluca Cittadini,
Davide De Valeri, Enrico Sanchi), Wilp (Patrizia Sterpetti).
Viene seguita una traccia di discussione (allegato 1) proposta da
Lê Quyên Ngô Dinh (Caritas) che si sviluppa su 4 punti
fondamentali.
1.
L’accoglienza:
fotografia dell’esistente
E. D’Arcangeli dell’USI dell'evoluzione delle
modalità di accoglienza adottate dal Comune di Roma tramite l'USI dal
1992 ad oggi (allegato 2).
2.
Tappe di
un percorso alloggiativo
La discussione è incentrata su due punti:
1.
destinatari
delle strutture di accoglienza, in base alle diverse soluzioni possibili:
-
prevedere
strutture specifiche solo per immigrati e strutture solo per richiedenti
asilo/rifugiati;
-
prevedere
strutture uniche per immigrati/richiedenti asilo e rifugiati (soluzione
attuale).
Più associazioni auspicano una divisione tra i differenti
destinatari per poter meglio rispondere alle diverse esigenze/necessità
degli ospiti (Virtus, Acisel, Caritas); alcune rilevano l'inutilità di
dividere i centri, paventando il rischio di strutture solo per richiedenti
asilo e non per gli immigrati (S. Egidio).
Viene sottolineata da tutti l'esigenza di aumentare i posti
complessivamente disponibili; alcuni chiedono di prevedere forme di accoglienza
strutturate per gli immigrati irregolari (S. Egidio, Centro Welcome).
2.
percorsi di
inserimento
I partecipanti concordano sull'adozione di formule caratterizzate da
una maggiore flessibilità (tempi variabili, prima e seconda accoglienza,
contribuzione dell'ospite alle spese,…). In particolare, si suggeriscono
alcuni strumenti, già sperimentati altrove, finalizzati ad agevolare
l'autonomia abitativa quali i contributi alloggio e gli affitti agevolati.
Soluzioni specifiche dovrebbero essere pensate per categorie
vulnerabili (ad es. anziani).
Viene posta l'attenzione sulla situazione alloggiativa dei nomadi (S.
Egidio)
Rispetto all'accoglienza, e all'inserimento abitativo in generale, si
propone l'istituzione di un tavolo strutturato sulle politiche abitative con il
Comune.
3.
Formazione
linguistica e professionale
E' sottolineata l'importanza dei corsi di apprendimento della lingua
italiana, il cui numero dovrebbe essere incrementato.
In riferimento ai corsi di formazione professionale, viene segnalata
dai partecipanti la necessità che :
-
i corsi di
formazione siano realmente basati sulla domanda di lavoro del luogo e che
abbiano un collegamento effettivo con il mondo del lavoro;
-
siano previsti
strumenti che facilitino l'accesso ai corsi di formazione per cittadini
stranieri (ad esempio: rimborsi spese/ agevolazioni per il trasporto pubblico);
-
siano previsti
corsi di formazione nel settore artigianale, anche per le persone meno giovani
(Acisel).
Viene sottolineata l'importanza di valorizzare la formazione e il
bagaglio con il quale gli immigrati arrivano (facilitazione della conversione
dei titolo di studio, etc.) e tentare un inserimento lavorativo in base a
questa precedente formazione. (Arci baia del re)
4.
Accesso
al mondo del lavoro e al mercato immobiliare
Lavoro
- Si segnala la
necessità di sbloccare le concessioni delle licenze per attività
ambulanti e viene ritenuto opportuna l'istituzione di un tavolo ad hoc sulla
materia.
- Alcune associazioni
propongono un coordinamento per effettuare un servizio di collegamento tra
corsi di formazione e domanda di lavoro (CDS; Virtus).
Abitazione
-
Viene sollevato
il problema delle forme di garanzia richieste al momento della stipula del
contratto.
-
Si segnala il
problema del difficile accesso all'edilizia residenziale pubblica, anche per la
difficoltà di comprensione dei bandi stessi (S. Egidio).
5.
Varie
Si segnala inoltre
-
l'importanza di
facilitare l'accesso agli asili nido, difficile soprattutto per chi è
sprovvisto di permesso di soggiorno (S. Egidio);
-
l'importanza del
servizio svolto dai mediatori culturali presso il centri di accoglienza
(Virtus) e l'opportunità di ipotizzare un albo professionale (o forme di
accreditamento) per i mediatori stessi (S. Egidio).