CONTRO
LA LEGGE RAZZISTA
BOSSI – FINI
LA POLITICA DEL
GOVERNO ATTACCA LA DEMOCRAZIA E I DIRITTI DI TUTTI
VUOLE GLI IMMIGRATI
SOLO COME MODERNI SCHIAVI
VUOLE TUTTI I
LAVORATORI SEMPRE PIÙ FLESSIBILI E PRECARI
LA LEGGE BOSSI FINI E
L’ATTACCO ALL’ART. 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI SONO DUE ASPETTI
DI UN’UNICA POLITICA
LOTTIAMO UNITI !
MANIFESTAZIONE
GIOVEDÌ 30
MAGGIO – ORE 17
PIAZZA DELLA
REPUBBLICA
LA LEGGE RAZZISTA
BOSSI FINI
E L’ATTACCO
ALLO STATUTO DEI
LAVORATORI SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
TRENT’ANNI FA il movimento operaio ha sconfitto il razzismo e le
discriminazioni salariali tra lavoratori del NORD E SUD D’ITALIA.
OGGI la nuova la legge sull’immigrazione del governo Berlusconi
vuole rafforzare le discriminazioni fra lavoratori del NORD E SUD DEL MONDO per
indebolire il mondo del lavoro e attaccare la democrazia:
-
condannando alla
clandestinità e al lavoro nero centinaia di migliaia di lavoratori, per
abbassare le paghe e i diritti di tutti
-
riducendo i
lavoratori stranieri a schiavi o maggiordomi con il ricatto
dell’espulsione in caso di licenziamento
-
rubando ai
lavoratori stranieri i contributi accantonati, per sottrarli poi a tutti e per
investirli in nuovi lager in cui rinchiudere persino chi cerca asilo da guerre
e persecuzioni
Se il tuo compagno di lavoro o il tuo vicino è condannato a
vivere nel terrore, nella precarietà e nella clandestinità, anche
tu sei meno libero e più debole rispetto all’arroganza di governo,
padroni e padroncini.
Questa legge e l’attacco allo Statuto dei Lavoratori hanno lo
stesso fine: giù la testa, tutti precari, divisi e contrapposti.
Per questo le
mobilitazioni a difesa dell’articolo 18 e quelle contro il Ddl Bossi
– Fini devono confluire in un’unica battaglia contro il governo.
COME TRENT’ANNI FA
CIÒ CHE IL RAZZISMO DIVIDE LA LOTTA UNISCE