srm materiali materiali di lavoro e
rassegna stampa sull’immigrazione 2002 maggio |
Sommario: Nota pubblicata da Migranti-press sulla prevista REGOLARIZZAZIONE del soggiorno e lavoro
per COLF E BADANTI. |
Supplemento
“Inform.
Legge”
n. 22
_________ a cura del:
SERVIZIO
RIFUGIATI E MIGRANTI
della Federazione delle
Chiese Evangeliche in Italia Via Firenze 38, 00184 Roma tel. 06 48905101 Fax 06 48916959 E-mail: srm@fcei.it |
PREVISTA REGOLARIZZAZIONE DEL SOGGIORNO E LAVORO
PER
COLF E BADANTI
4-10 maggio 2002
Roma
(Migrant-press) - Versione del provvedimento aggiornata ai primi di maggio
Premessa - Ormai
è certo che ci sarà una qualche regolarizzazione, perché
è contenuta nell'art. 29 ("Dichiarazione di emersione di lavoro
irregolare") del disegno di legge già approvato dal Senato. Del
disegno di legge sta per concludersi l'esame presso la Commissione Affari Costituzionali
della Camera; il 13 maggio inizierà la discussione in Aula ed è
intenzione manifesta del Governo che l'approvazione del testo avvenga prima
delle elezioni amministrative del 26 maggio. Comportando questo testo alcune
modifiche rispetto a quello approvato dal Senato, sarà necessario che
questo ritorni in Senato in seconda lettura, per l'approvazione definitiva.
Seguiranno altri adempimenti, ultimi dei quali la firma del Presidente della
Repubblica e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Perciò si
può prevedere che la nuova legge non entri in vigore prima di luglio.
1.
Che cosa
prevede l'articolo 29? Direttamente prevede non la regolarizzazione
del permesso di soggiorno, ma del rapporto di lavoro e, solo a seguito di
questo impegno del datore di lavoro, viene rilasciato il permesso di soggiorno.
2.
In pratica
deve muoversi prima il datore di lavoro e:
-
chiedere la
regolarizzazione di un rapporto di lavoro (informale, cioè in nero) che
è già in atto almeno tre mesi prima del 1 gennaio 2002,
perciò almeno dall'inizio di ottobre 2001;
-
dichiararsi
disponibile a versare contributi almeno per questi tre mesi di lavoro in nero.
3.
Il
lavoratore straniero perciò:
-
deve dimostrare
che era in Italia già nel 2001, si suppone anzi che già abbia
lavorato per tre mesi alle dipendenze di chi lo vuole ora assumere
regolarmente;
-
deve tenere
conto che il permesso di soggiorno è legato al rapporto di lavoro con
quel datore di lavoro e non con altri.
4.
Quanto
dura il permesso di soggiorno?
-
dura solo un
anno
-
ma è
rinnovabile.
5.
Chi ne
può usufruire?
-
il/la colf
(collaborazione familiare), ma soltanto uno/una per famiglia
-
il/la badante
(assistente ad anziani non autosufficienti, ad infermi e handicappati) anche
più di uno/una per famiglia.
6.
Bisogna
attendere che la legge entri in vigore, ma intanto è importante e
urgente:
-
munirsi di prove
che si era in Italia prima del 2002 (ad esempio un visto di ingresso, un
ricovero in ospedale o pronto soccorso, una ricetta medica nominativa, una
multa, un documento rilasciato dal comune, ecc.);
7.
Altri
chiarimenti:
-
il datore di
lavoro non avrà alcuna conseguenza negativa per la dichiarazione del
pregresso lavoro nero e non avrà da pagare tasse aggiuntive (si temeva
dovesse versare 250 Euro);
-
non si esclude
che la Camera porti al provvedimento altre modifiche; è poi auspicabile
che essa chiarisca alcuni punti, ad esempio: se il datore di lavoro licenzia
il/la colf o se la persona assistita venisse a morire, potrà il/la colf
cercarsi un altro lavoro o dovrà ritornare in patria? Il permesso di
soggiorno è "per lavoro subordinato"? Consente il
ricongiungimento familiare?
-
È
importante fare tempestivamente la massima pubblicità di questo
provvedimento, precisandone però i limiti: esso riguarda soltanto chi
è entrato prima del 2002 ed è riservato a colf e badanti, non ad
altre categorie di stranieri.
SITI INTERNET SU TEMI DI ASILO E IMMIGRAZIONE
ASGI (Associazione
per gli studi giuridici sull'immigrazione): www.stranieri.it
Sergio
Briguglio per il Gruppo di Riflessione:
http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo
ACNUR /Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati): www.unhcr.ch
ECRE
(European Consultation on Refugees and Exiles): www.ecre.org
UNIONE
EUROPEA: http://europa.eu.int.
GOVERNO: http://www.governo.it