EMIGRAZIONE NOTIZIE N.41 - 20 NOVEMBRE
2002 -
FINANZIARIA:
ANCORA TUTTA DA GIOCARE LA PARTITA DEGLI ITALIANI ALLíESTERO..................... 1
PRE-CONFERENZA DEI GIOVANI TOSCANI IN NORD AMERICA................................................ 2
ATTUALITAí DI FERNANDO SANTI A CENTO ANNI DALLA NASCITA........................................... 3
FONDO EUROPEO CATASTROFI: COSA SI PUOí FARE PER IL MOLISE........................................ 3
ìVENTO DíESTATEî IN
FAVORE DEI MOLISANI COLPITI DAL RECENTE SISMA............................. 4
PITTELLA INCONTRA LE POPOLAZIONI MOLISANE COLPITE DAL
TERREMOTO.............................. 5
EMILIA ROMAGNA: APPROVATA LA LEGGE REGIONALE PER
LíARGENTINA................................ 6
LISBONA: GRANDE MOSTRA RETROSPETTIVA DI GIORGIO MORANDI
(1890-1964)........................... 6
FONDI PRO-SOMALIA: LíINCARICO PER LA RACCOLTA AFFIDATO AL
PRESIDENTE DEL CRATE........... 6
IMMIGRAZIONE -
TURCO (DS): LA MAXI SANATORIA Eí IL FUNERALE DELLA BOSSI-FINI................... 6
MONACO DI BAVIERA: IL GIUDICE CASELLI OSPITE DEL GOETHE
FORUM................................... 6
LE CONGRATULAZIONI DI TREMAGLIA AL NUOVO MINISTRO DEGLI ESTERI FRANCO FRATTINI........... 6
REGGIO EMILIA: LA FILEF ORGANIZZA IL NATALE IN STAZIONE
CON GLI IMMIGRATI........................ 6
FIRENZE: III CONFERENZA DEI PRESIDENTI DI REGIONI CON
POTERI LEGISLATIVI......................... 6
A MARZO LA CONFERENZA PROGRAMMATICA DEI DEMOCRATICI DI
SINISTRA............................. 6
LE CONGRATULAZIONI DEL CGIE AL NEO MINISTRO DEGLI ESTERI
FRANCO FRATTINI..................... 6
PAPA: POLLASTRINI (DS), ìMESSAGGIO ELEVATO RISPETTOSO
DELLA COSTITUZIONEî................. 6
ìLíUMANESIMO LATINO IN SVIZZERAî: ASSEGNATE LE BORSE DI
STUDIO PER IL 2002................... 6
BUCCHINO: I COMITES VANNO RIELETTI CON UNA NUOVA LEGGE........................................... 6
FINANZIARIA: ANCORA TUTTA DA
GIOCARE LA PARTITA DEGLI ITALIANI ALLíESTERO
La maggioranza di
Centro-Destra ha respinto tutti gli emendamenti migliorativi delle misure
previste in Finanziaria per gli italiani allíestero ed ha confermato, in
particolare, il sistema di accertamento dei redditi prodotti in loco, che
rischia di vanificare, soprattutto nei paesi dellíAmerica Latina, líottenimento
delle somme relative al trattamento minimo di pensione. Il governo, a sua
volta, non ha preso in alcuna considerazione gli ìemendamentiî presentati
tardivamente dal Ministro Tremaglia in conformitý delle richieste ripetutamente
avanzate dal CGIE. Unico risultato un ordine del giorno che impegna il governo
ad erogare anche agli italiani residenti allíestero i benefici previsti dalla
precedente Finanziaria in ordine al milione per le pensioni minime. Agli
effetti pratici, líordine del giorno potrý produrre qualche risultato solo se
sarý inserito in Finanziaria in occasione dellíimminente passaggio al Senato.
Esso prevede, per altro, líeventuale erogazione a partire dal 30 settembre 2002
(mentre per tutti gli altri il decorso Ë iniziato il 1ƒ gennaio 2002) e
subordina il calcolo delle somme alla riparametrazione del tetto con
riferimento al locale costo della vita. Il che, in parole povere, impedirý a
tutti i pensionati residenti in America Latina di raggiungere effettivamente il
milione.
Allíordine del
giorno si Ë giunti dopo che era stato respinto un emendamento presentato dagli
onorevoli Calzolaio e Castagnetti e da altri deputati dellíUlivo, mirante a
garantire il pieno riconoscimento dei diritti dei pensionati allíestero, a
partire dal 1ƒ gennaio 2002.
Prescindiamo,
mentre la Finanziaria Ë ancora in cammino, da qualsiasi polemica o valutazione
di parte, delle quali in veritý non mancherebbe materia, per senso di
responsabilitý verso gli italiani allíestero e per fare ogni possibile
tentativo di vincere le chiusure e il disinteresse che finora si sono
manifestati nei loro confronti.
Annunciamo che i
parlamentari dellíUlivo riproporranno anche al Senato un pacchetto di
emendamenti migliorativi e saranno pronti a confrontarsi in modo aperto e
costruttivo con il governo e con i gruppi della maggioranza al fine di
migliorare sostanzialmente le soluzioni previste, che sono ancora lontane dalle
attese e dalle richieste avanzate dal CGIE:
Sen. Franco Danieli
(Responsabile per gli Italiani allíestero della Margherita)
On. Gianni
Pittella (Responsabile per
gli Italiani nel Mondo dei DS)
Norberto
Lombardi (Coordinatore del Forum
per gli Italiani nel Mondo)
SINISTRA GIOVANILE ñ NO GLOBAL: GLI
ARRESTI PROVOCANO SCONCERTO E PREOCCUPAZIONE
A distanza di
pochi giorni dalle splendide e pacifiche giornate fiorentine gli arresti di
alcuni esponenti delle reti noglobal, e soprattutto il capo di imputazione
contestato, provocano preoccupazione, sconcerto e rischiano di generare nel
Paese nuove tensioni, che andrebbero ad iscriversi nel clima pi˜ generale di
conflitto sociale in cui oggi versa líItalia.
Líiniziativa
degli uffici giudiziari di Cosenza pare arrivare fuori tempo massimo, oltre che
per la distanza temporale dallo svolgimento dei fatti sotto indagine anche per
la natura stessa dei reati contestati.
Le accuse di
cospirazione politica e di propaganda sovversiva rischiano di riportare il
nostro Paese indietro di trentíanni, e inquadrate nella fase politica che
stiamo attraversando possono sovrapporsi e confondere i confini del diritto che
sancisce la libertý di manifestare.
Esprimiamo una
netta condanna sul metodo degli arresti e solidarietý alle persone colpite da
questi provvedimenti, ma allo stesso tempo siamo fermi nel ribadire piena e
totale fiducia nel lavoro della magistratura.
Chiediamo che si
faccia chiarezza nel pi˜ breve tempo possibile e saremo al fianco del movimento
nelle azioni che verranno intraprese per chiedere chiarezza e veritý.
PRE-CONFERENZA DEI GIOVANI TOSCANI
IN NORD AMERICA
Líinterculturalitý,
intesa come riconoscimento, accettazione, rispetto e, soprattutto, conoscenza
delle altre culture Ë stata al centro della pre-conferenza dei giovani toscani
del Nord America, uníimportante tappa del percorso che porterý, nellíaprile del
2003, alla Conferenza mondiale dei giovani toscani. Allíincontro, che si Ë
tenuto sabato 9 novembre a New Orleans, in Louisiana, ha partecipato
líassessore regionale Mariella Zoppi, presidente del Consiglio dei toscani
allíestero, assieme ai consiglieri regionali Giuliana Baudone e Marco
Carraresi, al vicepresidente vicario Lorenzo Murgia, al coordinatore
continentale Carlo Mannocci, alla delegata del Sindaco di New Orleans Giorgina
Nadas ed il console onorario Arnaldo Partesotti.
ìDopo il successo della pre-conferenza di Perth, in
Australia ñ ha detto líassessore Zoppi ñ sono stata felice di ritrovare anche
in America lo stesso clima di gioia ed interesse. Alla discussione hanno
partecipato venti ragazzi canadesi e statunitensi, tutti figli o nipoti di
emigrati toscani. Nonostante si tratti di giovani nati e cresciuti nel Paese di
residenza, in loro Ë comunque forte líinteresse per la Toscana, vorrebbero
avere maggiori contatti con la Regione e con coetanei toscani, frequentare
corsi di lingua e cultura toscana. Questi ragazzi rappresentano il futuro delle
Associazioni toscane nel mondo, e da quanto ho potuto fino ad oggi vedere,
questo futuro si prospetta roseoî.
I delegati presenti alla pre-conferenza dei giovani
Toscani del Nord America hanno colto líoccasione per elaborare un documento sul
valore dellíinterculturalitý: ìinterculturalitý vuol dire essere capaci di
vivere nel contesto di una cultura dominante assieme a diverse culture minori ñ
recita il testo -. Noi stessi, essendo nord americani e toscani, siamo prodotti
dellíinterculturalitý e possiamo dire che traiamo un grande beneficio da questa
mescolanza. La nostra attenzione e comprensione per le altre culture Ë
potenziata da questa nostra doppia appartenenza, le fondamenta di queste due
diverse culture ci rendono pi˜ aperti e creano una nuova solidarietý, ma la
cosa pi˜ importante Ë che la conoscenza delle nostre radici ci rende
orgogliosiî.
ATTUALITAí DI FERNANDO SANTI A CENTO ANNI DALLA
NASCITA
L'attualitý
di Fernando Santi a cento anni dalla nascita, il suo impegno come
parlamentare, uomo politico e sindacalista Ë il tema del Convegno promosso
dall'Istituto che porta il suo nome e che da oltre trent'anni Ë impegnato a
sostegno degli italiani all'estero e degli immigrati in Italia.
Líiniziativa pi˜ che una commemorazione vuole essere
piuttosto una evidenziazione del pensiero di Fernando Santi: un gradualismo
riformatore al servizio di un disegno di profonda trasformazione dei rapporti
fra le classi sociali come metodo alla base dell'azione delle forze politiche e
del sindacato, pur nel costante confronto d'idee con le correnti del
massimalismo vecchio e nuovo, il valore in sÈ dell'unitý delle organizzazioni
sindacali dei lavoratori, l'europeismo come superamento della divisione del
mondo in blocchi contrapposti e come terreno per l'unitý di tutti i lavoratori
europei, il riconoscimento dei valori immutabili, cristiani e laici, della
persona umana e dei suoi diritti nella societý.
L'iniziativa, con il patrocinio della
Camera dei Deputati e del Comune di Roma, dopo il saluto delle autoritý
invitate, si svolgerý, aperta dalla relazione della Presidenza dell'Istituto
Fernando Santi, il 12 dicembre presso la Sala della Biblioteca del C.N.E.L., in
Roma, viale David Lubin 2.
CENTENARIO NASCITA SANTI: PROGRAMMA DEI LAVORI
Presiede:
Piero
Puddu, Presidente dellíIstituto Fernando Santi
Ore 9.00 Apertura
dei lavori
Ore 9.15 Saluto
di Pietro Larizza, Presidente del C.N.E.L..
Ore 9.30 Introduzione
di Rino Giuliani, Vicepresidente dellíIstituto
Fernando
Santi
Ore
10.00 ìFernando
Santi líuomo, il riformista nelle lotte sociali del suo
tempoî,
Maurizio Degli Innocenti, Presidente della Fondazione
Turati
Ore
10.30 ìGradualismo
e riformismo nella vicenda politica di Fernando
Santiî,
Enrico Boselli, Presidente di
ìSocialisti Democratici
Italianiî
(SDI)
Ore
11.00 Dibattito
ed interventi preordinati:
Piero
Boni, Presidente onorario della Fondazione Brodolini
Franco
Narducci, Segretario generale del Consiglio Generale
degli
Italiani allíEstero (CGIE)
Luigi
Sandirocco, Presidenza nazionale della Federazione
Italiana
Emigrazione ed Immigrazione (FIEI)
Ore
12.00 ìFernando
Santi, un esempio da ricordareî, Guglielmo
Epifani,
Segretario generale della C.G.I.L.
Ore
12.30 Conclusione
dei lavori, Piero Puddu, Presidente dellíIstituto
Fernando
Santi
FONDO EUROPEO CATASTROFI: COSA SI PUOí FARE PER IL
MOLISE
ìRingrazio il Commissario Barnier per la
disponibilitý mostrata ad esaminare con equitý ed imparzialitý un possibile
intervento dellíUnione europea, in favore delle popolazioni colpite dai tragici
avvenimenti in Molise e Pugliaî, ha affermato líeuroparlamentare diessino
Gianni Pittella.
La possibilitý di attivare il Fondo europeo per le catastrofi,
infatti, sarebbe prospettabile grazie al ricorso ad una ìclausola di
salvataggioî prevista nel regolamento del Consiglio, che consente un margine di
flessibilitý in casi del tutto eccezionali. Tale clausola permetterebbe di
sostenere quelle regioni, che pur non avendo subito danni per un ammontare pari
a 3 miliardi di Euro o lo 0,6% del PIL (criterio matematico previsto per
líattivazione del Fondo), siano, tuttavia, state interessate da un evento
calamitoso di eccezionale gravitý che abbia arrecato un pregiudizio molto grave
alla gran parte della popolazione e/o allíeconomia della regione stessa.
Purtroppo, per tali situazioni particolari Ë concesso
solo il 7,5% della dotazione finanziaria complessiva dellíintero Fondo.
Sappiamo che la Commissione europea ha proposto di
mobilitare retroattivamente il Fondo in favore di Germania, Austria, Repubblica
Ceca e Francia per le alluvioni dellíagosto e settembre scorsi, per un
ammontare complessivo pari a 728 milioni di Euro (444 per la Germania, 134 per líAustria,
129 per la Repubblica Ceca e 21 per la Francia). La Francia, tra i paesi
beneficiari, sarebbe il primo paese a usufruire dellíapplicazione della
ìclausola di salvataggioî in quanto, nel suo caso, i criteri quantitativi non
sono adempiuti.
Questo ci lascia ben sperare anche per il Molise, ha
commentato Pittella, e pi˜ in generale, crea un precedente per uníapplicazione
intelligente e flessibile, da parte dellíUnione europea, di questo strumento,
restituendogli quellíutilitý e quella funzionalitý che i rigidi criteri
matematici previsti dal Consiglio sembravano avergli negato.
Rimane, certo, il rimpianto per la limitatezza del
margine finanziario lasciato a disposizione di queste eventualitý. Eí certo
poco quel che resta per il dramma del Molise, ma quel che resta va
immediatamente attivato.
Alle popolazioni molisane e pugliesi vanno garantite
risposte concrete, non proposte fantasiose e del tutto demagogiche, ha concluso
Pittella.
LA FEAM LANCIA UNA SOTTOSCRIZIONE PER LE POPOLAZIONI
MOLISANE COLPITE DAL SISMA
La FEAM (Federazione Europea Associazioni Molisane)
lancia un appello di solidarietý alle comunitý italiane residenti in Svizzera e
nei Paesi europei in cui Ë presente, per soccorrere la popolazione molisana
delle zone colpite dal terremoto. Oltre al dramma degli angeli di San Giuliano
di Puglia, vi sono 29 comuni con le abitazioni rese inagibili dal terremoto e
10 mila persone sfollate, che si apprestano a vivere un inverno in condizioni
dure e di estremo disagio.
La FEAM desidera ringraziare prima di tutto i vigili
del fuoco, le forze dellíordine e i volontari giunti da ogni parte díItalia,
che con dedizione commovente hanno lottato per salvare i bambini di San
Giuliano e per dare soccorso alle popolazioni. Rivolge un doveroso
ringraziamento alle Istituzioni e alle forze politiche di ogni appartenenza,
che in questo frangente hanno offerto prova di grande dignitý e prontezza di
risposta. Auguriamo che i progetti di ricostruzione e di aiuto siano attuati
con la prontezza necessaria e nel rispetto dei tempi delineati.
La comunitý italiana in Svizzera si Ë attivata con
solidarietý ammirevole ogni volta che un evento calamitoso ha colpito
tragicamente la nostra nazione. Dal Polesine fino allíalluvione di Sarno, la
comunitý ha risposto sempre generosamente e, ne siamo convinti, anche in questa
occasione offrirý una grande testimonianza di sensibilitý e affetto.
Per la supervisione del progetto di solidarietý
lanciato dalla FEAM Svizzera Ë stato creato un Comitato Organizzatore ìPRO
MOLISE SVIZZERAî, formato da Angelo Berardini, Arnaldo Bertone, Antonietta DíAcunto,
Giuseppe Fiorentino, Antonio Mancino, Franco Narducci e Michele Pannacchione.
Il Comitato si propone di informare continuamente la comunitý sullíesito della
sottoscrizione e sulle finalitý del progetto.
Le offerte di solidarietý delle singole persone, di
Enti e Associazioni sono da inviare sul conto seguente:
Credit Suisse, 8700 K¸snacht, Pro Molise Svizzera,
Conto 0836- 123250-51 (per eventuali informazioni rivolgersi a: A. DíAcunto
079.3550765, A. Berardini 079.4345480, F. Narducci 078.7404973)
Ringraziamo tutte le persone che con un contributo di
qualsiasi entitý offriranno soccorso alla popolazione molisana duramente
colpita dal sisma del 29 ottobre scorso.
ìVENTO DíESTATEî IN FAVORE DEI MOLISANI COLPITI DAL RECENTE
SISMA.
ìVento díestateî (www.ventodestate.it), uno tra i
principali portali per gli italiani allíestero, ha deciso di dare una mano ai
comuni colpiti dal recente terremoto, organizzando allíinterno delle sue pagine
uno speciale, il cui scopo Ë quello di sensibilizzare líopinione pubblica sul
dramma che stanno vivendo i molisani rimasti allíaddiaccio.
Vengono forniti dati continuamente aggiornati sulle
richieste di immediata necessitý per far fronte anche allíinverno che Ë ormai
alle porte.
Per informazioni addizionali:
Ufficio stampa
E-mail: pressoffice@ventodestate.it
Fax +39 02 700567946
Sito Web: http://www.ventodestate.it
PITTELLA INCONTRA LE POPOLAZIONI MOLISANE COLPITE DAL
TERREMOTO
Lo sguardo dignitoso e sofferto dei genitori dei
bimbi rubati al loro futuro dal crollo della scuola di San Giuliano di Puglia
in Molise e il fare operoso del sindaco, a dispetto del dramma che agita il suo
cuore, Ë un affresco maledettamente stupendo di una civiltý, quella molisana e
meridionale, di cui andar fieri.
Li ho incontrati con Antonio DíAmbrosio, consigliere
regionale dei DS, Domenico Di Caro, dirigente sindacale, Giovanni Lattanzi,
giovane volontario di una ONG.
Il macigno che Ë caduto sul loro destino e su quello
di tanti altri danneggiati nelle abitazioni, nelle attivitý economiche, nei
servizi pubblici, non Ë rimosso ma Ë meno forte della loro tenacia e del
desiderio di guardare avanti.
Fuor di emozioni, pur legittime in tali circostanze,
a circa venti giorni dalla prima scossa, quella fatale, a loro si deve un
rendiconto di ciÚ che Ë stato fatto ed un impegno su ciÚ che va fatto.
Negli incontri che ho tenuto a Larino, a Rotello, a
Santa Croce di Magliano e a San Giuliano di Puglia, nella chiacchierata con il
Sub Commissario Chieffo e con molti amministratori, operatori economici, il
quadro Ë preoccupante:
1) sul versante nazionale ci sono solo un decreto per
la prima emergenza con la dotazione di una prima dote finanziaria e la nomina
del commissario e del Sub commissario, e un provvedimento per il rinvio al 31
marzo del pagamento dei tributi per i cittadini di cinque comuni, ritenuti del
cratere.
Non cíË ancora traccia di un decreto, indispensabile
ed urgente, che affronti líinsieme delle questioni del ristoro dei danni alle
abitazioni, alle unitý produttive, alle infrastrutture e ai servizi pubblici,
ai beni religiosi, dellíesonero dagli adempimenti fiscali, previdenziali e
contributivi per gli operatori ed i cittadini, di bilancio per i Comuni, dal
servizio di leva con líutilizzo nei centri di residenza, per i giovani. E di
tante questioni ancora. Il 18 novembre sono scaduti i termini per pagare alcuni
contributi da parte dei commercianti. Manca ancora una disposizione per il
rinvio. Eí solo un esempio. Serve un decreto che apra la strada ad un
provvedimento organico, sulla stregua di quello adottato per líUmbria, che
affronti anche i temi del rilancio produttivo, dellíassetto del territorio,
della difesa antisismica.
2) Sul
versante europeo scontiamo la ingiusta penalizzazione che subiremo per colpa
del governo italiano che ha accettato supinamente il tetto di tre miliardi di
euro quale soglia minima per attivare il nuovo fondo di solidarietý per le aree
colpite da disastri. Ne ho parlato diffusamente, non ci torno. Eí possibile
perÚ sfruttare una piccola finestra, nellíambito di tale Fondo, quella per
situazioni particolari che non rientrano nel parametro principale dei tre
miliardi. A tale finestra Ë attribuito un budget del 7,5% dellíintero fondo.
Non moltissimo, ma, cosÏ stando le cose, meglio di nulla.
Il Commissario Barnier ha giý detto che esiste nella
Commissione Europea sensibilitý e attenzione agli eventi del Molise e della
Puglia. Si tratta quindi di far pervenire, da parte di Regione e Governo,
líistanza e le documentazioni relative.
Sempre sul versante europeo, Ë stata affacciata
incautamente la richiesta di far tornare nel Molise tra le regioni
dellíobiettivo 1. Una ipotesi come questa richiederebbe la modifica dei
regolamenti sui Fondi strutturali, che dovrebbe esser fatta dallíunanimitý
degli Stati membri. Non mi sembra affatto praticabile. Pi˜ realisticamente
sono, a mio avviso, tre cose:
-
líampliamento
dellíarea dei Comuni che attualmente beneficiano della fase transitoria di
fuoriuscita dallíobiettivo 1 e la revisione dei POR, in modo da tener conto
delle nuove ed imprevedibili esigenze prodotte dal sisma;
-
il
rafforzamento della fase transitoria stessa;
-
la
rimodulazione del regime degli aiuti di stato per le attivitý produttive.
Sul terreno europeo con tanti altri colleghi
eurodeputato che giý hanno avviato iniziative in merito, possiamo assumere
líimpegno, al di lý delle collocazioni politiche diverse, di assicurare un
punto di riferimento bipartisan allíazione che i poteri locali, regionali e
nazionali intraprenderanno.
Con una sola pregiudiziale, almeno per me. Che sia
bandita ogni forma di demagogia, sempre grave, ma imperdonabile quando si
tratta di eventi luttuosi.
(On. Gianni Pittella, eurodeputato Ds, Relatore
permanente sui Fondi strutturali della Comm. Bilanci del Parlamento Europeo)
EMILIA ROMAGNA: APPROVATA LA LEGGE REGIONALE PER
LíARGENTINA
Giý nel marzo scorso il Consiglio regionale con una
mozione di cui era primo firmatario il capogruppo dei DS Lino Zanichelli aveva
impegnato la Giunta ad aiutare il popolo argentino ed in particolare le
comunitý emiliano-romagnole, colpite dalla grave crisi che ha sconvolto quel
Paese. Come Ë noto il 40% degli argentini Ë di origine italiana e nelle
principali cittý operano pi˜ di 20 Associazioni di emiliano-romagnoli.
Sulla base di quella risoluzione la giunta Regionosso
ha promosso e coordinato nei mesi scorsi numerosi interventi. Proprio in questi
giorni sono in consegna attraverso la Caritas una tonnellata di medicinali,
sono stati consegnati aiuti materiali a singoli cittadini e scuole, si Ë
attivato un master per l'innovazione tecnologica presso l'Universitý di Buenos
Aires finanziato dalla Regione e stages in Emilia-Romagna per imprenditori
argentini, 32 di loro presenti proprio in questo periodo sul nostro territorio.
Dalle borse di studio ai progetti di collaborazione economica o di
ricongiungimento familiare, líelenco Ë significativo.
Una parte di interventi perÚ erano impossibili da
realizzare senza líapprovazione di una legge specifica. Per questa ragione nel
consiglio di questíoggi Ë stata approvata una legge specifica di cui Ë stato
relatore il consigliere Lino Zanichelli. Le iniziative previste dalla legge
mirano a favorire lo sviluppo locale, lo sviluppo professionale ed il supporto
allíautoimprenditorialitý con iniziative rivolte a creare rapporti con le
imprese emiliane, ad assumere iniziative nei confronti di coloro che versano in
condizione di gravissimo bisogno.
Lino Zanichelli ha sottolineato
che ìlíArgentina Ë un paese che ha le risorse naturali, umane e civili per
riprendersi dalla crisi che ha vissuto in questi ultimi anni e di dare un
contributo originale a superare una fase in cui un certo tipo di
globalizzazione ha provocato gravi guasti in diverse parti del mondo. LíAmerica
Latina ñ lo dimostrano le recenti elezioni in Brasile - sembra attraversata
dalla volontý di imboccare una fase nuova. Noi dobbiamo operare non tanto per
organizzare la fuga dei cittadini italiani dallíArgentina, ma per aiutarli a
ritrovare la loro strada.î
LISBONA: GRANDE MOSTRA RETROSPETTIVA DI GIORGIO
MORANDI (1890-1964)
MercoledÏ 6 Novembre, nella sede della prestigiosa
Fondazione Arpad Szenes-Vieira da Silva di Lisbona, Ë stata inaugurata la prima retrospettiva di Giorgio Morandi
in Portogallo. La mostra, organizzata dalla suddetta Fondazione e dal Museo
Morandi di Bologna, con la collaborazione dellíIstituto Italiano di Cultura di
Lisbona, ha ottenuto il patrocinio
del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero per i Beni e le Attivitý
Culturali e del Ministero portoghese della Cultura.
Alla cerimonia inaugurale, presieduta dallíAmbasciatore
díItalia Michele Cosentino, sono intervenuti il Ministro portoghese della
Cultura, Pedro Roseta, gli assessori alla Cultura dei Comuni di Bologna e di Lisbona, Marina Deserti e Manuela
Pinto Barbosa, la portavoce del Presidente della Galleria DíArte Moderna di
Bologna, Maria Letizia Cocchieri Costantini, il Direttore del Museo Morandi,
Peter Weiermair, nonchÈ una folta delegazione di prestatori e di membri
dellíAssociazione ìAmici del Museo Morandiî. Tra il pubblico, accorso
numerosissimo, si sono notate varie personalitý di spicco della vita artistica
e culturale locale e una significativa partecipazione di esponenti della
comunitý italiana residente.
La mostra, costituita da 60 opere, tra dipinti,
disegni e incisioni provenienti, oltre che dalla collezione del Museo Morandi
anche dal Museo degli Uffizi, dal Museo díArte Contemporanea di Firenze, dalla
Galleria dello Scudo di Verona e da importanti collezioni private, prima tra
tutte quella di Claudia Gian Ferrari, intende presentare, per la prima volta in
Portogallo, la produzione artistica del grande pittore bolognese dal 1914 al
1963.
Messa in grande risalto dalla stampa locale e resa
possibile dalle generose sponsorizzazioni di Aziende italiane quali le
Assicurazioni Generali, la Fiat e líAlitalia, la mostra rimarrý aperta sino al
26 gennaio 2003. Essa si avvale di un pregevole catalogo bilingue che riproduce
tutte le opere esposte e presenta testi critici di Claudia Gian Ferrari,
Michael Semff e Peter Weiermair.
M.I.Ri.S. 2002-03 ñ MASTER IMMIGRATI E RIFUGIATI.
FORMAZIONE, COMUNICAZIONE E INTEGRAZIONE SOCIALE
Il Master si rivolge a laureati di 2ƒ livello
interessati ai temi dellíimmigrazione e dellíasilo in una prospettiva
multidisciplinare. I percorsi formativi riguardano: elementi di sociologia,
statistica, economia; diritto europeo e relazioni internazionali, líesame del
ruolo delle Istituzioni; i linguaggi dei new media, aspetto cui si darý
particolare rilievo.
Si approfondirý, inoltre, la cultura dei principali
paesi di origine dellíimmigrazione: storia, tradizioni, credenze religiose,
elaborazioni letterarie ecc., per gli italiani. Una conoscenza di fondo della
situazione socio-economica e religiosa italiana ed europea, per gli immigrati.
Nel 2001-2002 si sono svolti, oltre alle lezioni
frontali, seminari, dibattiti, proiezioni documentaristiche, stage presso enti
e istituzioni pubbliche e private, tra cui Ministero dellíInterno, M.I.U.R.,
Ministero del Lavoro, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Sviluppo
Italia, Unioncamere, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e
Caritas Diocesana, CIR, OIM, ecc. In vari casi ai corsisti Ë stato richiesto il
prolungamento della loro attivitý presso questi enti.
Per ulteriori informazioni scrivere a: masterimmigrati@yahoo.it ñ
Direttrice: Prof.ssa Maria I.Macioti, Facoltý di Scienze della Comunicazione,
Universitý La Sapienza, Via Salaria 113 ñ 00198 Roma ñ Tel. 06/49918445
FONDI PRO-SOMALIA: LíINCARICO PER LA RACCOLTA
AFFIDATO AL PRESIDENTE DEL CRATE
Un importante incarico Ë stato conferito al
Dr.Antonio Peragine, Presidente del Centro Regionale Assistenza e tutela degli
Emigranti (C.R.A.T.E. - Viale della Repubblica, 71n - 7012 Bari), dal Presidente del Parlamento della Repubblica
della Somalia, S.E. Abballa Dereew Issak: la delega per líItalia per la
raccolta degli aiuti umanitari necessari al popolo somalo. Questo importante
incarico ricevuto dal Dr.Peragine consentirý di aprire un canale preferenziale
tra líItalia e in particolare la Regione Puglia e il governo della Somalia per
un avvicinamento e successivo consolidamento dei rapporti tra i nostri due
popoli.
Il Dr.Peragine invita le Istituzioni scientifiche e
culturali, industriali e imprenditoriali ad essere vicino al popolo Somalo
contribuendo alla sua ripresa. Eí stato, pertanto, predisposto un programma di
aiuti che comprende:
-
la
costruzione di una scuola elementare che si chiamerý ìPugliaî,
-
la
fornitura di attrezzature e materiale medico per la messa in funzione di un
poliambulatorio al Centro di Mogadiscio per una utenza molto ampia;
-
fornitura
di medicinali necessari a combattere le malattie pi˜ comuni di cui Ë pervenuto
líelenco analitico.
Per eventuali informazioni: Tel-Fax: 080.5564745 ñ
Tel.port.339.7421201 e e-mail: info@crate.it
ñ www.crate.it
UNA RICERCA FIVOL: DONNE PIUí ATTIVE NEL VOLONTARIATO
Le donne rappresentano il 50,8% dei volontari attivi,
ma solo in tre associazioni su dieci ricoprono posti di responsabilitý. E cíË
un altro dato emergente: sono sempre di meno le organizzazioni di volontariato
di natura confessionale, mentre la maggioranza dichiara di non aver alcuna
ìmatrice esplicitaî.
Eí il profilo che emerge dalla terza rilevazione
Fivol 2001 sulle organizzazioni del volontariato, che Ë stata presentata alla
quarta conferenza nazionale e in base alla quale sarebbero nel complesso circa
5 milioni gli italiani vicino alle attivitý di volontariato, anche se a vario
titolo.
Il programma della Fao (líagenzia delle Nazioni unite
per il cibo e líagricoltura) approvato nel 1996, con líobiettivo di ridurre del
50% la popolazione denutrita entro il 2015 Ë fallito. Al ritmo attuale, dice la
Fao, líobiettivo sarý raggiunto tra cento anni. Secondo i dati Fao 840 milioni
di persone hanno fame. Di questi, 799 milioni sono nei paesi in transizione
(termine coniato dallíOnu per indicare líex blocco sovietico); e 11 milioni nei
paesi industrializzati.
I dati dellíultimo documento pubblicato dalla Fao
parlano di 25 mila morti al giorno per fame nel mondo e tra questi 6 milioni di
bambini che non superano il quinto anno di vita. A ucciderli, ancor prima
dellíinedia, sono diarrea, malattie respiratorie, malaria e morbillo. Coloro
che sopravvivono hanno uníaspettativa di vita di circa 38 anni (nei 24 paesi
benestanti líaspettativa di vita media Ë di 70 anni).
Secondo gli indicatori della Fao in questo pianeta,
dove il cibo non manca, la prima causa di fame Ë la povertý: il non aver potere
díacquisto per procurarsi cibo. Seguono siccitý, alluvioni, conflitti armati e
crisi economiche o sociali. Oggi 30 Stati devono affrontare eccezionali crisi
alimentari, e provvedere aiuti alimentari per 67 milioni di abitanti. Il
rapporto sottolinea come líaccesso alla terra sia una chiave per un sicuro
approvvigionamento di cibo ñ la ìsicurezza alimentareî. Il documento della Fao
si chiude con líosservazione che raggiungere líobiettivo di dimezzare il numero
degli affamati nel mondo, oltre ad essere un dovere morale Ë anche un buon affare,
producendo un risparmio di 120 miliardi di dollari oggi spesi in aiuti e
gestione delle emergenze. Quello che fa riflettere Ë perchÈ tanti buoni
consigli ñ redistribuire la terra, investire nellíagricoltura (tra il 1990 e il
1999 si Ë registrato un calo degli investimenti in agricoltura del 48% - siano
cosÏ inascoltati.
IMMIGRAZIONE -
TURCO (DS): LA MAXI SANATORIA Eí IL FUNERALE DELLA BOSSI-FINI
ìComplimenti vivissimi al Governo per aver consentito
a 697.000 persone immigrate di aver fatto domanda di regolarizzazione nel
nostro Paeseî. Lo afferma Livia Turco, responsabile Welfare dei Democratici di
Sinistra.
ìEí evidente che questa maxi sanatoria, la pi˜ grande
nella storia della Repubblica, costituisce un solenne funerale alla legge
Bossi-Fini. Essa viene infatti sonoramente affossata ñ continua Livia Turco ñ a
partire dalla sua premessa culturale che Ë come noto: immigrati ñ pochiî.
ìQuesto governo Ë anche capace di miracoli, come
quello di autoaffossarsi una
legge nel giro di due mesi. A questo punto chiediamo al Governo garanzie perchÈ
le domande di regolarizzazione si traducano rapidamente in permessi di
soggiorno onde evitare che nasca un esercito di ìsans papierî.
ìChiediamo inoltre al Governo ñ conclude Livia Turco
ñ di prevedere un adeguato stanziamento di risorse per le politiche di
integrazione degli immigratiî.
MONACO DI BAVIERA: IL GIUDICE CASELLI OSPITE DEL
GOETHE FORUM
Come abbiamo giý annunciato in precedenti nostri
Notiziari il 30 novembre prossimo, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, presso il
Ghoethe Forum di Monaco di Baviera (Dachauerstr. 122) ci sarý líatteso incontro
con il giudice Gian Carlo Caselli. Eí stata programmata una intervista pubblica
su ìLa giustizia in Italiaî, condotta da Christiane Kohl, corrispondente da
Roma della S¸ddeutsche Zeitung. Verranno trattati i temi della lotta alla
mafia, al terrorismo e alla corruzione. Si parlerý della nuova legislazione
italiana e il diritto internazionale, i pericoli e le prospettive. Eí prevista
la traduzione simultanea.
Organizzatore della manifestazione: ìCircolo
Centofiori e. V.î in collaborazione con il Goethe Institut e la Sezione DS
ìAlexander Langerî di Monaco.
LE CONGRATULAZIONI DI TREMAGLIA AL NUOVO MINISTRO DEGLI ESTERI FRANCO
FRATTINI
ìLa nomina del ministro Franco Frattini a titolare
del Dicastero della Farnesina permetterý di consolidare e di portare a
compimento líintenso lavoro che, a livello internazionale, il Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi ha compiuto con grande capacitý negli ultimi dieci
mesi reggendo líinterim del Ministero degli Affari Esteriî. Il Ministro per gli
Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha commentato con queste parole il
passaggio di consegne tra il premier e líonorevole Frattini alla guida della
Farnesina. Al neo Ministro degli Esteri, Tremaglia ha espresso, oltre alle
calorose felicitazioni, ìla certezza che la collaborazione con il Ministero
degli Italiani nel Mondo sarý perfetta per difendere e tutelare, sotto ogni
punto di vista, i diritti degli italiani allíesteroî.
ìConosco e apprezzo la competenza e líautorevolezza
del Ministro Frattini ñ ha aggiunto Tremaglia ñ e sono sicuro che síimpegnerý a
fondo per dare forma compiuta al disegno del Ministero degli Esteri cosÏ come
pensato da Berlusconiî.
ìSono certo ñ ha quindi concluso ñ che, insieme al
neo ministro, potrÚ seguitare a condurre nel modo migliore le iniziative del
Ministero e la battaglia a favore degli italiani allíestero, che hanno gli
stessi diritti degli italiani in Italia. Eí una battaglia dura, ma certamente
vincente, come lo sono tutte quelle fondate su valori alti e solidiî.
INCONTRO CON GLI IMMIGRATI A SENEFFE (BELGIO)
Il 10 novembre scorso a Seneffe (Belgio) ha avuto
luogo una iniziativa italo-belga, che si ripete ormai da diversi anni, sui temi
che interessano le nostre comunitý residenti, gli immigrati di altre
nazionalitý e i cittadini belgi. Il tema questíanno allíordine del giorno era:
ìEmigrati ieri, europei oggiî. Si Ë discusso, in modo approfondito. della carta
díidentitý europea e della libera circolazione dei migranti italiani ed europei
nellíambito dei Paesi della Comunitý. Molto auterevoli le presenze sia di
autoritý belghe che italiane. Per il Belgio erano presenti Elio Di Rupo,
Presidente del PS, Maria Arena, Ministro de la RÈgione Wallonne per líImpiego e
la Formazione, Philippe Bouchez, Borgomastro di Seneffe, Willu Taminiau,
Borgomastro de La LouviÈre, Patrick Moriau, Deputato e Borgomastro di
Chapelle-Lez-Herlaimont, Olha Zrihan, Deputato europeo, Giorgio Facco,
Segretario D.S. de Lsa
LouviÈre.
Per líItalia hanno partecipato alla manifestazione e
al dibattito Giordano Conti, Sindaco di Cesena, Marta Murotti della Consulta
Regionale Emigrazione e Segretaria Filef Bologna, Maino Marchi, Segretario DS
Reggio Emilia, Dante Bigliardi, Presidente Filef Reggio Emilia e Pasqualina
Napoletano, Deputato europeo e Presidente del Gruppo DS al Parlamento europeo.
REGGIO EMILIA: LA FILEF ORGANIZZA IL NATALE IN
STAZIONE CON GLI IMMIGRATI
Anche questíanno, per la sesta volta, la Filef di
Reggio Emilia, organizza il ìNatale in Stazioneî con e per gli immigrati dallí8
dicembre 2002 al 6 gennaio 2003. Sono previste manifestazioni musicali con
gruppi bandistici locali e gruppi musicali degli immigrati. Saranno impegnate
anche le varie squadre di calcio, di cricket e pallavolo che líinfaticabile
Presidente della Filef reggiana Dante Bigliardi Ë riuscito a organizzare in
tanti anni di continuo e, a volte, difficile lavoro. Sono le stesse squadre che
hanno partecipato con grande successo alla manifestazione del 1ƒ novembre
scorso durante la quale sono state premiate le squadre di immigrati che hanno
partecipato ai campionati delle varie categorie e etnie, compresa anche una
squadra di calcio costituita da nomadi. Le squadre fanno parte
dellíAssociazione Araba Novellara, Associazione Albania, Associazione
Senegalese, Associazione Guinea, Atlas (Marocco), Casablanca (Marocco),
Magrebina (Scandiano), Nuova Egiziana (Egitto), Nelson Mandela (Ghana), Nova
Ghana, Olimpik (Marocco), The Cobras (Nomadi).Líitinerario delle manifestazioni
del ìNatale in Stazioneî si snoderý lungo via Turri con partenza dal Centro
Sociale Reggio Est e dal piazzale del supermercato Coop di via Sani.
FIRENZE: III CONFERENZA DEI PRESIDENTI DI REGIONI CON
POTERI LEGISLATIVI
ìDecine di migliaia di giovani di tutta Europa e di
altri Paesi del mondo 4 giorni or sono hanno concluso in festa il Social Forum
proprio qui a Firenze chiedendoci di essere ascoltati. Eí nostro dovere
fondamentale non deluderliî, Eí con queste parole che il presidente della Regione
Toscana Claudio Martini ha concluso il suo intervento alla III Conferenza dei
Presidenti delle Regioni con poteri legislativi (Museo degli Argenti di Palazzo
Pitti, 14 novembre 2002 ndr).
ìIl nostro compito ñ ha aggiunto Martini ñ Ë quello
di contribuire a riempire la Costituzione della nuova Europa, che la
Convenzione presieduta da Giscard díEstaing sta mettendo a punto, dando voce
alla gente, a quella gente, a quei cittadini, a quei giovani che vogliono
davvero una Europa nuova, una Europa che, dopo il mercato e la moneta, unisca i
popoli nel segno della pace e della solidarietýî.
Martini ha sottolineato ìla particolarissima
circostanzaî nella quale si svolge la Conferenza: ìLíUnione europea riflette e
dibatte proprio oggi sul suo futuro strategico e sullíassetto migliore da darsi
per poter affermare appieno i valori centrali di civiltý, di democrazia e di
pace che stanno alla base della storia e dellíanimo dei popoli europei. In
questo processo di ridefinizione dellíUnione vengono considerati anche elementi
nuovi rispetto al passato, basti pensare al tema della pace e della sicurezza,
cosÏ drammaticamente imposto dopo i fatti dellí11 settembre, o a quello di un
allargamento dellíUnione a tanti nuovi Paesi e nuovi popoliî.
A questo obiettivo le Regioni con poteri legislativi,
che rappresentano tanta parte dei cittadini europei, devono contribuire dando
ìil contributo di democrazia e di prossimitý che i nostri cittadini ci hanno affidatoî, partecipando ìdi
pi˜ e meglio alla definizione delle politiche europee per poi assicurarne una
esecuzione equa ed efficaceî, offrendo allíUnione ìil patrimonio di rapporti e
conoscenze che ci legano con tanti altri popoli del mondo per favorire la
crescita della fiducia e del reciproco riconoscimento tra i popoli che sono le
basi imprescindibili della paceî.
ìCosÏ ñ ha aggiunto Martini ñ io leggo la proposta di
Risoluzione proposta dal Comitato di Coordinamento, che mira a mettere in atto
gli strumenti e le condizioni pratiche adeguate per realizzare la nostra
volontý di contribuire al rinnovamento dellíUnione, senza scavalcare il ruolo
europeo degli Stati nazionali nÈ puntando a condizionare a favore delle Regioni
la nuova configurazione istituzionale europeaî.
A MARZO LA CONFERENZA PROGRAMMATICA DEI DEMOCRATICI
DI SINISTRA
La Conferenza Programmatica dei DS si terrý
allíinizio di marzo. Lo ha deciso il Comitato Direttivo che ha varato líimpostazione e il
percorso di preparazione della Conferenza.
Obiettivo della Conferenza Ë delineare le linee di un
progetto riformista e una proposta di governo quale contributo al Programma
dellíUlivo.
Il percorso di preparazione della Conferenza,
proposta da Fassino e approvato dal Comitato Direttivo, prevede tre ìlinee di
lavorazioneî.
Una prima linea di lavoro sarý costituita da cinque
appuntamenti nazionali ñ realizzati in diverse cittý italiane ñ su questioni
nodali per lo sviluppo dellíItalia: - líItalia e líEuropa nei nuovi orizzonti della
globalizzazione;
-
la
qualitý dello sviluppo produttivo, la centralitý del lavoro e il nodo della
competitivitý delle imprese;
-
quale
welfare e quali politiche pubbliche per líuniversalitý dei diritti;
-
quale
assetto istituzionale per uno Stato federalista e una moderna democrazia dei
cittadini;
-
quale
strategia nazionale per il Mezzogiorno;
-
quali
politiche in sintonia con la femminilizzazione della societý.
Una seconda linea di lavoro sarý costituita da
workshop e seminari tematici ñ dalla sanitý al fisco, dallíimmigrazione alla
scuola, dalla giustizia allíinformazione ñ che consentano di delineare un corpo
di proposte programmatiche.
E, infine, la terza azione sarý un ìManifesto per
líItaliaî che sarý redatto dalla Commissione nazionale per il Progetto, diretta
da Bruno Trentin e sottoposto prima alla Direzione Nazionale e, infine, alla
Conferenza Programmatica.
Per gestire líintera fase preparatoria il Comitato
Direttivo ha nominato, su proposta di Fassino, una task-force operativa. Essa
sarý coordinata dal responsabile del settore organizzazione Maurizio
Migliavacca e ne fanno parte: Michele Magno, Iginio Ariemma, Silvia Barbieri,
Valdo Spini, Claudia Mancina, Vincenzo Vita, Luciano Pettinari, Fulvia Bandoli,
Giorgio Tonini.
LE CONGRATULAZIONI DEL CGIE AL NEO MINISTRO DEGLI
ESTERI FRANCO FRATTINI
Il Segretario Generale del Cgie, Franco Narducci, ha
inviato al neo Ministro degli Esteri Franco Frattini una lettera in cui, oltre
alle ìfelicitazioni pi˜ fervide e gli auguri del Consiglio Generale degli
Italiani allíEstero per líincarico di Ministro degli Affari Esteriî, esprime la doppia soddisfazione del Cgie ìpoichÈ il Ministro degli Affari
Esteri, come vuole la legge istitutiva, Ë anche il Presidente del Cgie.
Confidiamo quindi, Signor Ministro - auspica Narducci - di trovare in Lei il
sostegno necessario per affrontare i problemi irrisolti che gravano sulle
comunitý italiane sparse in ogni parte del mondo e per imprimere
uníaccelerazione allíiter dei provvedimenti legislativi che ci riguardano e che
sono fermi al palo di partenzaî.
Il Segretario generale del Cgie coglie líoccasione
delle felicitazioni al Ministro per sottoporgli alcune osservazioni di merito
riguardo allíapprovazione recente della Legge Finanziaria. Scrive Narducci: ìil
testo emendato della Legge Finanziaria approvata dalla Camera dei Deputati, che
passa ora allíesame del Senato, non ha risolto alcune questioni di importanza
primaria che avevamo difeso sia in sede di strutturazione della Legge sia in
sede di parere obbligatorio ñ di cui ci pregiamo di allegarLe copia -, e dunque
occorrerý un impegno forte per porre rimedio agli errori di valutazione che ci
penalizzano. In tal senso stiamo sostenendo con ogni mezzo la battaglia
condotta dal Ministro per gli Italiani nel Mondo, Onorevole Mirko Tremaglia,
che con grande tenacia sta difendendo i diritti degli italiani emigratiî.
PAPA: POLLASTRINI (DS), ìMESSAGGIO ELEVATO RISPETTOSO
DELLA COSTITUZIONEî
ìUn messaggio elevato, rispettoso della Costituzione
e dellíautonomia del Parlamento. Una testimonianza alta sullíuniversalitý dei
diritti umani a partire dagli ultimi, sul valore dellíaccoglienza, del dialogo
e della paceî.
Lo afferma Barbara Pollastrini, coordinatrice donne
della Segreteria nazionale dei Ds.
ìLíUMANESIMO LATINO IN SVIZZERAî: ASSEGNATE LE BORSE
DI STUDIO PER IL 2002
Il progetto ìLíUmanesimo Latino in Svizzeraî, in
collaborazione con la Fondazione Cassamarca di Treviso e il Centro Studi e
Ricerche sullíEmigrazione CSERPE di Basilea, ha assegnato due borse di studio
per líanno 2002 per ricerche sul tema dellíUmanesimo Latino. La prima, sosterrý
una ricerca dal titolo ìLíevoluzione dellíintegrazione dellíitaliano e della
sua cultura in Svizzeraî, presentata dalla ricercatrice Mirella Di Croce,
dellíUniversitý di Bologna. La seconda, Ë stata assegnata al ricercatore Franco
Pierno, dellíUniversitý di Neuch’tel, per una ricerca dal titolo Una ìquestione
della linguaî in Svizzera? Le posizioni in materia di lingua degli
intellettuali italiani emigrati in Svizzera nel XVI secolo.
Nellíambito del progetto ormai avviato da alcuni anni
in Svizzera, líassegnazione di queste borse di studio intende favorire la
costituzione di un nucleo di ricerca legato al tema dellíUmanesimo latino.
Raccogliendo líinteresse che si Ë creato, soprattutto fra le giovani
generazioni, intorno a queste tematiche, i responsabili del progetto intendono
cosÏ creare un polo di attrazione culturale per i giovani ricercatori italiani
che svolgono la propria attivitý di ricerca in universitý estere. I due
assegnatari delle borse di studio sono infatti entrambi giovani di origine
italiana che in diversi campi del sapere si sono specializzati in istituti di
ricerca europei.
…
Mirella
Di Croce, nata a Basilea, ha studiato in Svizzera, nel Canton Ticino, e a
Bologna. Si Ë occupata del rapporto fra emigrazione e devianza giovanile, in
uno studio condotto in collaborazione con líUniversitý di Losanna su ìLa
criminalitý in Svizzera e il problema della devianza della seconda
generazioneî. Nella sua ricerca per il progetto ìLíUmanesimo Latino in
Svizzeraî traccerý líitinerario della presenza italiana nella Confederazione
Elvetica, evidenziando i punti di svolta che riguardano gli apporti di
carattere culturale e líevoluzione sociologica e legislativa in merito alle
modalitý díaccoglienza.
…
Franco
Pierno, ricercatore dellíUniversitý di Neuch’tel, Ë nato a Toronto, in Canada.
Dopo essersi laureato allíUniversitý di Pavia con una tesi su ìLíaggiornamento
linguistico della Bibbia di NicolÚ Malerbi (1471), svolge un dottorato di
ricerca in Scienza del linguaggio, in cotutela fra líUniversitý di Neuch’tel in
Svizzera e di Strasburgo in Francia, sul tema ìAnalyse Linguistique de textes
religieux italiens (XVI siÈcle)î. Eí membro dellíA.I.P.I. (Associazione
Internazionale Linguistica Filologia Italiana) e ha pubblicato studi e ricerche
in volumi antologici e riviste specializzate, fra cui ìLingua nostraî e
ìRivista Biblicaî.
Entrambi i progetti di ricerca che hanno ottenuto la
borsa di studio sono pubblicati sul sito del progetto ìLíUmanesimo Latino in
Svizzeraî, allíindirizzo www.umanesimolatino.net.
Con una lettera ai consiglieri del Cgie il segretario
generale Franco Narducci segnala líurgenza di convocare una assemblea
straordinaria del Consiglio per discutere tre questioni urgenti: elezioni per
il rinnovo dei Comites, la situazione sul fronte previdenziale e la necessitý
di eleggere il Vice Segretario Generale competente per líAmerica Latina, carica
rimasta scoperta dopo la scomparsa del compianto Antonio MacrÏ. ìPer soddisfare
le richieste pervenutemi ultimamente
da parte di numerosi Consiglieri - scrive Narducci ñ si deve ricorrere
alla procedura prevista allíart. 8 comma 1 della Legge del Cgie, che disciplina
le modalitý di convocazione straordinaria. Líassemblea straordinaria del Cgie
puÚ essere convocata dal Segretario Generale soltanto su motivata richiesta di
almeno due terzi dei suoi componentiî. Pertanto il Segretario Generale, per poter formalizzare la
convocazione dellíAssemblea Plenaria straordinaria attende da parte dei
Consiglieri la richiesta della convocazione stessa e nel contempo suggerisce le
date per la riunione del Comitato di Presidenza del Cgie per il 9 e 10
dicembre, e dellíAssemblea straordinaria per i giorni 11, 12 e 13 dicembre
2002.
RIFORMA DELLE LEGGI ISTITUTIVE DEI COMITES E DEL CGIE
Pubblichiamo un articolo di Claudio Micheloni, membro
del Comitato di Presidenza del CGIE per líEuropa e líAfrica del Nord, sulla
riforma delle leggi istitutive dei COMITES e del CGIE.
Non
Ë solo il tempo quello che manca
CíË bisogno di chiarezza. Siamo (forse) a otto mesi
dalle prossime elezioni dei Comites e non sappiamo se questi ultimi saranno
rinnovati sulla base dellíattuale legge o se saranno al beneficio di una nuova
legge. Siamo ad un anno dal rinnovo del CGIE e anche qui non sappiamo se sarý
rinnovato con líattuale legge o con una nuova legge.
Il Cgie, i Comites, le Associazioni hanno lavorato
con impegno per contribuire allíelaborazione di un progetto di rinnovamento di
questi organismi. Ricordo che i Comites sono stati prorogati di un anno per
permettere il varo di una nuova legge. Tutti sappiamo che se entro inizio
dicembre la nuova legge sui Comites non sarý promulgata, il MAE (Ministero
Affari Esteri) dovrý dare inizio ai preparativi per le elezioni dei Comites
sulla base della legge attuale.
Il Ministro per gli italiani nel mondo, on.
Tremaglia, si Ë impegnato ad ottenere una nuova legge per i Comites. Tra
líaltro, facendo sue le proposte avanzate dal CGIE. E di questo dobbiamo
rendergliene atto, indipendentemente dalle nostre diverse e opposte radici
politiche. Dallíaltra parte il Ministero degli Affari Esteri non brilla per il
suo impegno teso ad avere in tempo la nuova legge sui Comites. A questo punto Ë
legittima la domanda: chi sta giocando e a quale gioco?
Qui mi tornano in mente le perplessitý che espressi
in occasione dellíannuncio dellíistituzione del Ministero degli italiani nel
mondo, senza portafoglio, anticipando probabili problemi di competenze, potere,
con il MAE. Mai il governo Ë stato di fatto cosÏ assente dal CGIE come da
quando esistono i due Ministeri, con uno addirittura diretto ad interim. Basta
vedere il livello gerarchico sempre pi˜ basso di presenza del MAE, alle sedute
del Comitato di Presidenza o alle ìContinentaliî del CGIE. Questo fatto sembra
non disturbare nessuno, a me appare un dato preoccupante.
Il Ministero per gli italiani nel mondo e il
Ministero degli Affari Esteri stanno davvero lavorando di concerto per
raggiungere líobiettivo oppure il Ministero degli Affari Esteri disfa di notte
ciÚ che il Ministero per gli italiani nel mondo ha fatto di giorno? Eí ancora
serio parlare di una nuova legge che dovrebbe essere promulgata ormai in sole
sei settimane, conoscendo i tempi necessari al Parlamento italiano per
elaborare una legge?
Non sarebbe ora di dire invece con chiarezza che non
Ë stato possibile fare la nuova legge sui Comites e convocare le elezioni con
la legge attuale al pi˜ presto possibile? Tentiamo di avere il coraggio di prendere
atto di una triste realtý. I Comites, oggi, sopravvivono solo grazie
allíimpegno e allo spirito di abnegazione delle donne e degli uomini che li
compongono. Dobbiamo tutti avere molto rispetto e riconoscenza per queste
persone. Infatti non Ë raro che i Comites raggiungano con fatica il numero
legale per svolgere le proprie funzioni.
Un
argomento debole
Argomentare che una nuova legge rappresenterý un forte
motivo di mobilitazione e di partecipazione elettorale, mi appare per lo meno
un argomento molto debole se non demagogico. Io credo che la gente
apprezzerebbe un discorso chiaro che dica: il problema non Ë solo di rinnovare
la legge dei Comites, poi la legge del CGIE e poi vedere cosa succederý con la
rappresentanza parlamentare degli italiani allíestero. CíË invece bisogno di
una riflessione globale sulla rappresentanza degli italiani allíestero che
preveda ruoli e poteri chiari, collegamenti efficienti tra tutti gli organismi
di rappresentanza degli italiani allíestero. Partendo dallíassociazionismo,
dalle forze politiche, passando ai Comites, al CGIE per arrivare alla
rappresentanza parlamentare.
Riflettiamo un attimo.
Alle prossime elezioni politiche italiane, gli
italiani allíestero eleggeranno 12 deputati e 6 senatori. Si prevede, stiamo
ragionando per ipotesi quindi il valore numerico Ë puramente esemplificativo,
che líEuropa eleggerý 5 deputati e 2 senatori. Dunque queste 7 persone dovranno
rappresentare gli oltre due milioni di italiani che vivono in Europa. Qui, due
sono le cose: o eleggiamo 7 supermen o superwomen oppure, se eleggeremo 7
persone normali, questi parlamentari per fare seriamente il loro lavoro,
avranno sicuramente bisogno di strutture di rappresentanze locali molto forti.
Queste strutture devono essere in grado di esprimere le esigenze, le
aspirazioni degli italiani che vivono nei numerosi Paesi d'Europa. Questi
organismi non possono che essere i Comites e il CGIE sul piano istituzionale,
nonchÈ un mondo associativo fortemente rinvigorito.
Che senso ha rinnovare la legge dei Comites e del
CGIE, senza avere in mente questo dato di fatto? Siccome nessuno di noi Ë in
grado di prevedere il futuro, non avrebbe pi˜ senso rimandare la riforma degli
organismi di rappresentanza a dopo le elezioni politiche degli italiani
allíestero? Chi meglio dei parlamentari, che saranno stati eletti nella
Circoscrizione Estero, potrý capire il tipo díorganizzazione, di ruolo, di
potere che devono avere gli organismi di rappresentanza degli italiani
allíestero?
Evitiamo
la politica dello struzzo
Per fare una riflessione di questa portata cíË bisogno di
tempo, di volontý politica trasversale dei vari schieramenti politici. Non
riesco a capire questa fretta di rinnovare ad ogni costo delle leggi, ad
organizzare conferenze, convegni mondiali sui pi˜ svariati temi (italiani nel
mondo, giovani, meno giovani, scienziati, ecc.) e líimpossibilitý di investire
il tempo necessario per costruire un ìsistema Italia allíesteroî che abbia
funzionalitý, efficienza e che dia speranza alle nuove generazioni di creare un
rapporto vero con líItalia.
Far finta che non serpeggia tra gli italiani
allíestero la domanda: ma servono ancora tutti questi carrozzoni? Vuol dire
fare la politica dello struzzo. Penso che questi organismi di rappresentanza
servano ancora ma profondamente ripensati, riformati con spirito unitario al di
sopra del classico gioco delle parti.
Gli italiani allíestero manterranno il loro impegno
nelle istanze di rappresentanza delle comunitý, siano esse associative o
istituzionali. E le nuove generazioni ci si avvicineranno se vedono, se
sentono, se percepiscono una vera volontý dell'Italia di instaurare con loro un
rapporto serio, costruttivo, operativo, cioË, utile agli italiani allíestero e
allíItalia. Se ciÚ non avviene, ci accorgeremo che anche il voto allíestero,
tanto auspicato e combattuto, sarý un ennesimo fallimento.
Per scongiurare questo rischio, che danneggerebbe
comunque tutti gli italiani allíestero, ma sicuramente in modo pi˜ profondo
líItalia, Ë urgente un messaggio chiaro del governo, del parlamento e delle
forze politiche di maggioranza che oggi dovrebbero governare líItalia. Questo
messaggio deve giungere nei prossimi giorni, con un impegno serio del Governo e
del Parlamento di riformare tutta la rappresentanza degli italiani allíestero
in modo organico e funzionale. Inoltre, la finanziaria 2003, che, senza andare
nei dettagli, non puÚ ulteriormente penalizzare gli italiani allíestero. Nelle
prossime settimane capiremo se cíË una sintonia tra la politica a favore degli
italiani allíestero dichiarata dal Ministro per gli italiani nel mondo, che
raccoglie le richieste e proposte del CGIE, e la politica vera, quella attuata
dal Governo e ben lontana da quella declamata.
Non voglio qui rifare la lista della ìspesaî. Tutti
sappiamo in quali condizioni di trovano i corsi di lingua e cultura, i servizi
consolari, líinformazione ecc. Il Governo non puÚ pensare di abbagliare gli
italiani allíestero con semplici dichiarazioni di apprezzamento, di
valorizzazione, con trasmissioni televisive, e poi realizzare una politica che
nulla ha a che vedere con le intenzioni dichiarate.
Sono queste le cose che determineranno la
partecipazione alle prossime elezioni dei Comites e del CGIE e non una legge
che modifica sÏ un poí la situazione attuale, ma certamente non la rivoluziona
e non rende pi˜ operativa e concreta la rappresentanza degli italiani
allíestero. Comunque vadano le cose, una Ë certa, cíË immediato bisogno di
chiarezza.
(Claudio Micheloni)
BUCCHINO: I COMITES VANNO RIELETTI CON UNA NUOVA
LEGGE
Gino Bucchino, Vice Segretario generale i Paesi
anglofoni e membro della Presidenza del CGIE ha inviato una lettera a tutti i
membri del Consiglio Generale degli Italiani allíEstero per invitarli a
prendere posizione sulla questione ìrinnovo Comitesî.
ìCome forse giý sapete, scrive Bucchino, la
Commissione Anglofona nella sua ultima riunione di Filadelfia ha approvato un
OdG che chiede lo slittamento del rinnovo dei Comites in assenza della nuova
legge in materia.
Questa mattina (14 novembre 2002, ndr), informa
Bucchino, nel corso della
trasmissione radiofonica ìItalia chiama Italiaî alla quale hanno partecipato
oltre al sottoscritto, il Consigliere Di Ges˜ e i colleghi Daniela Costa, Enzo
Centofanti e Riccardo Pinna, il rappresentante del Ministero ci ha fatto chiaramente
capire che i tempi per una conclusione favorevole dellíiter legislativo sono
assolutamente sfavorevoli e si va quindi verso la certezza di un rinnovo dei
Comites con la vecchia legge.
Credo fino in fondo ñ afferma il consigliere Bucchino
ñ nelle istituzioni e sono, come voi, convinto della necessitý di un loro
rinnovo e della non opportunitý di ulteriori rinvii. Ma Ë mia assoluta e pi˜
forte convinzione che un rinnovo senza nuova legge sarebbe líulteriore e forse
finale schiaffo, dal quale non ci risolleveremmo mai pi˜, alla nostra comunitý
e alla condivisa esigenza di creare finalmente dei Comites forti e credibili.
Senza dimenticare poi che un rinnovo senza ricorso allo strumento del voto per
corrispondenza avrebbe la certa conseguenza di un ulteriore gravissimo calo
partecipativo con negative ricadute che potrebbero ridare fiato a coloro che
non desiderano il nostro voto politico.
Eí per questo ñ conclude Bucchino ñ che prendo
nuovamente posizione e chiedo il Vostro intervento a sostegno della richiesta
di non procedere al rinnovo dei Comites con la vecchia legge.î
Sognavo da 44 anni di visitare gli Stati Uniti. Avevo
coltivato quasi un mito: la bandiera a stelle e strisce simboleggiava ai miei
occhi l'avamposto del progresso, la miscela di luci e colori, capace di
esaltare l'umano sino alla sublimazione.
Un mondo ove la libertý individuale si coniugava con
l'estro dell'intelligenza, della cultura, della ricerca aprendo sempre nuovi
orizzonti alla crescita economica e alla ricerca.
Un mondo invulnerabile, nel quale migliaia di
italiani avevano trovato la loro fortuna.
Non pensavo di coronare il mio sogno, varcando la
mitica frontiera dopo ore ed ore di controlli.
E di ritrovarmi subito ad attraversare il ponte Lincoln
da New Jersey a New York, sul fiume Allison, progettato dall'ingegnere italiano
Macario e oggetto delle prime attenzioni dei terroristi, fortunatamente fermati
per tempo.
E di sentirmi stordito sÏ dalle luci e i colori della fantasmagorica
Manhattan ma anche dal rumore assordante delle migliaia di auto della Polizia.
E di incappare in un gentile portiere d'albergo che
mi dice: "Mi serve il passaporto ma soprattutto la carta di credito".
La chiave Ë il denaro.
Un grande Paese ancora tramortito dallo shock dell'11
Settembre ma che non perde la sua bussola: il business, la crescita, il denaro.
Sono stato meno sorpreso nel toccare con mano i
livelli minimi della protezione sociale.
Il quadro che mi ha dato il Coordinatore dei FORUM
della Sinistra, Dr. Gianluca Galletto, che mi ha accompagnato negli incontri e
il racconto della D.ssa Gianna Venturini, giornalista da tempo in America,
ancorchË sconcertante, non ha disvelato un'inattesa veritý. Per un'appendicite
acuta fu, dall'ospedale, mandata a casa perchË non aveva l'assicurazione
"privata". Ha rischiato la vita!
Tra la gente si mescolano sentimenti e idee diverse
sul ruolo degli USA dopo l'11 Settembre.
L'enorme ventre vuoto ove sorgevano le Torri Gemelle
in alcuni provoca una reazione di orgoglio protesa a ristabilire una primazia
impunemente violata, costi quel che costi.
In altri si fa strada un ragionamento che fa perno
sull'offensiva politica e culturale, sulle capacitý di essere garanti di pace
nel mondo, riequilibrio delle diseguaglianze, incontro di civiltý diverse.
In tutti Ë prioritaria la lotta al terrorismo.
Molti iniziano a cogliere il progressivo oscurantismo
inaugurato da un Presidente che non aveva, sino alla sua elezione, mai visitato
l'Europa.
Pochi invece denunciano le contraddizioni di una reazione
agli estremisti islamici che non si accompagna ad una decisa iniziativa per
prosciugare i giacimenti di odio che ci sono in Medio Oriente.
Ma ammettono che il freno imposto a tale iniziativa
dalla copiosa influenza finanziaria delle lobbies israeliane, ha un suo peso
notevole nel determinare lo stallo americano.
Con la medesima onestý intellettuale devo riconoscere
il furore e la grande aperura che si registra nel campo dell'innovazione e
della ricerca.
Mi ha sinceramente colpito il sentimento di gratificazione
di tanti scienziati e ricercatori italiani (i cervelli in fuga) che negli USA
hanno raggiunto risultati straordinari e che non pensano affatto a rientri.
"Hic manebimus, optime!" mi hanno detto.
Forse, Ë il loro e il mio auspicio, una pi˜ costante cooperazione con l'Italia
e con l'Europa, Ë possibile e merita di essere sostenuta e favorita.
Torno dal mio viaggio libero da preconcetti
ideologici e da manicheismi deleteri.
Non ho visitato nË il regno del MALE nË lo scrigno
del BENE.
Non si diventa driver del mondo, per grazia ricevuta.
Si tratta di capire qual Ë la direzione di marcia e
se alla guida si pretende l'esclusiva.
Dipenderý da noi, molto dall'Europa, se i nuovi
assetti mondiali, ancora in trambusto dopo la caduta del Muro, potranno essere
fondati sul cemento saldo di un sano multipolarismo e di una cooperazione
leale, non subalterna e pavida, con la grande potenza americana.
Gianni Pittella ñ Europarlamentare, Responsabile
DS Italiani nel Mondo
UN VIAGGIO TRA GLI ITALIANI DI AUSTRALIA
Con pochi soldi in tasca, líidea Ë quella di
racimolare prima qualche soldo in qualche modo.
Senza working visa non Ë cosa semplice, ma, per
fortuna e inaspettatamente, cíË un ìgiroî di italiani che ci apre le porte.
Andiamo a Mildura e lavoriamo un mese nei campi a raccogliere líuva per
famiglie di contadini di origine italiana. Chi Ë in Italia Ë sorpreso quando
diciamo che ad Aprile stiamo vendemmiando. Eh sÏ, siamo proprio dallíaltra
parte del mondo, non líhanno capito?
A Mildura, o meglio a Redcliff, un paesino di poche
anime sul Murray River, ci ritroviamo cosÏ in mezzo a una vera e propria
comunitý di connazionali. Ci troviamo molto bene, perchÈ tutti sono contenti di
poterci conoscere e di poterci raccontare le loro storie, tutte simili, di
giovani, ora vecchi, che lasciarono la povertý dei loro villaggi calabresi
intorno agli anni í50 per costruirsi un futuro in un paese nuovo e ricco di
opportunitý come líAustralia. Pensano che anche noi siamo venuti a lavorare qui
per gli stessi motivi, e anche per questo cercano di starci vicini e volerci
bene, e ci offrono lavoro. Alcuni di loro, le donne in particolare, non hanno
neppure imparato líinglese, non serviva per aiutare nei campi il marito o a
crescere i figli ai quali parlano in italiano, o meglio, in dialetto. Ecco
allora i figli, la ìseconda generazioneî, rivolgersi a noi con un linguaggio
strano, un mix tra il dialetto calabrese e líinglese, con tanto di pronuncia,
espressioni e modi insoliti a noi, abituati allíuniformitý dellíitaliano di
oggi da una parte e al British English dallíaltra. BenchË il nostro inglese sia
molto meglio del loro italiano, li lasciamo fare, spesso fingendo di capire
quello che ci dicono, per non deludere il loro tentativi di esprimere la loro
italianitý. Sono e si sentono italiani, ci dicono, ma a noi, con il nostro
provincialismo ñ molto italiano Ö! ñ ci sembrano pi˜ diversi che simili, pi˜
australiani che italiani. In realtý il paradosso in cui si trovano questi
giovani Ë che sono stranieri per noi, ma rimangono stranier8i anche in una
societý che continua a farli sentire tali.
Tutti, invece, vecchi e giovani, sono legati ad
uníItalia di mezzo secolo fa, ancora poco îmodernaî e uniforme, con forti
identitý e dialetti regionali. Si rendono conto di questo, e per questo motivo
li interessiamo, noi, ìitaliani díItaliaî.
Inizia cosÏ il nostro viaggio dentro il viaggio, il
viaggio tra gli italiani di Australia, un mondo sconosciuto e inaspettato,
pieno di fascino per noi cresciuti con uníidentitý nazionale dai confini molto
stretti. Il fascino viene dalla sensazione di una discontinuitý tra la ìnostraî
Italia di oggi e i suoi numerosi dimenticati nipoti allíestero.
Risparmiati un poí di dollari, molti meno del
previsto, lasciamo Mildura per Adelaide. Eí qui che conosciamo Frank, un
italiano di seconda generazione che ha recuperato, ravvivato e coltivato la sua
identitý italiana attraverso lo studio, le amicizie, i viaggi in Italia e
líimpegno instancabile nella FILEF. Attraverso la sua amicizia e tutte le
persone che ci fa conoscere ad Adelaide e in giro per líAustralia, Frank ci
apre a mille spaccati della realtý degli italiani arrivati o nati qui. Ci fa
conoscere la FILEF e ci introduce agli innumerevoli membri della sua splendida
famiglia calabro-australiana. Tra le altre cose, ci dý líopportunitý di
incontrare anche la ìterza generazioneî, ragazzini che di italiano non sanno
quasi nulla, ma conoscono benissimo Del Piero ed Inzaghi e sanno giocare a
briscola. CíË chi tra loro considera le sue origini italiane come un vantaggio,
e si sforza quindi ad apprendere la lingua, ma anche chi invece soffre ancora
troppo per questa sua diversitý e cosÏ si limita a comunicare a gesti coi
nonni.
Ad Adelaide compriamo a prezzi stracciati ìCarolinaî:
una Onda Sedan classe 1977 che non ci abbandonerý mai e alla quale ci
affezioneremo molto. Eí lei che ci porterý in giro per oltre quindicimila
chilometri attraverso e attorno líAustralia, una distanza difficilmente
concepibile per chi vive in Italia.
Dopo una rapida visita a Melbourne e il ritorno ad
Adelaide per ìrodareî la macchina, puntiamo a nord e attraversiamo il deserto,
guidando in ogni ora del giorno e della notte e percorrendo distanze infinite
di un paesaggio incredibilmente vuoto e ripetitivo. Impariamo a guidare con
cautela durante il crepuscolo, quando i canguri attraversano la strada in modo
avventato. Ci nutriamo con panini e cibo in scatola appoggiandoci sul cofano
dellíauto, dormiamo in tenda, in campeggi bui e silenziosi sotto stupendi cieli stellati,
contempliamo la croce del sud e le altre strane costellazioni dellíemisfero
australe. Ci lasciamo impressionare dalla forza di Uluru e Olgas, giochiamo tra
i sassi di Marbieís Devil, cerchiamo líopale nelle miniere dismesse, ìproviamoî
la macchina anche su strade senza asfalto e accidentate, e impariamo ad
aggiustarla quando si rompe.
Vorremmo conoscere gli aborigeni, e ne incontriamo
tanti nelle Road House e nelle vie di Coober Pedy o di Alice Spring, ma sono
timidi, stanno tra loro e sembra che un muro li divida dal mondo dei bianchi.
Finalmente raggiungiamo il mare di Darwin e da lÏ il Kakadu National Park, dove
passeggiamo da soli nei sentieri meno frequentati imbattendoci in ragni e
coccodrilli, e dove impariamo che gli aborigeni australiani, con i loro
antichissimi dipinti sulla roccia, furono il primo ceppo di umanitý capace di
produrre arte.
Poi ecco di nuovo líOceano Pacifico, lo stupore e la
paura nuotando sulla barriera corallina, la batteria della macchina che si
scarica a, manco a dirlo, Cape Tribulation, il divertimento di un pomeriggio
trascorso a rompere noci di cocco a Mission Beach, la meraviglia dei
grattacieli di Brisbane e di una crociera notturna sul The Cat, il trionfante
ritorno a Sydney. Qui ci salutiamo: Guido prosegue il suo viaggio in America,
mentre Laura si ferma alcuni giorni prima di tornare in Italia. Eí ospite di
italiani e ne incontra molti altri, tutti amici di Frank, il quale la viene a
trovare a Sydney in aereo e se ne torna ad Adelaide alla guida della mitica
Carolina. Per tre mesi Ë uníoverdose di emozioni e riflessioni, visioni
spettacolari e conoscenze nuove. Ma un chiodo fisso ci Ë rimasto pi˜ degli
altri, o un punto di domanda, una curiositý: gli italiani che vivono qui. Chi
siete? In che senso siete italiani e in che senso no? Che senso ha esserlo?
CosíË la nazionalitý? (eccetera, eccetera).
Prima queste domande non ce le facevamo neanche,
adesso sono assillanti, e questa Ë cosa buona.
(Laura Polazzi e Guido Gessaroli)