srm materiali materiali di
lavoro e rassegna stampa sull’immigrazione 2002
novembre |
Sommario · Decreto flussi 2002, pubblicato su
Gazzetta Ufficiale n.268 del
15 novembre 2002 · Nota sulla
possibilità per persone dall'Argentina
di entrare in Italia
per motivi di lavoro |
Supplemento
“Inform.
Legge”
n.
32
_________ a
cura del:
SERVIZIO
RIFUGIATI E MIGRANTI
della
Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia Via Firenze 38,
00184 Roma tel. 06
48905101 Fax 06 48916959 E-mail: srm@fcei.it |
Quote dei flussi di ingresso di lavoratori
extracomunitari per il 2002
( D.P.C.M. 15.10.2002 )
Presidente del Consiglio dei Ministri, Decreto 15
ottobre 2002
Programmazione transitoria dei
flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari nel territorio dello Stato per
l'anno 2002.
(Gazzetta Ufficiale 15 novembre 2002 n.268)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto il testo unico delle disposizioni concernenti
la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero,
emanato con decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni;
Visto, in particolare, l'art. 3, comma 4, del citato
decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, relativo alla definizione annuale
delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato, come
modificato dall'art. 3, comma 2, della legge 30 luglio 2002, n. 189, il quale
prevede che "in caso di mancata pubblicazione del decreto di
programmazione annuale, il Presidente del Consiglio dei Ministri puo'
provvedere in via transitoria, con proprio decreto, nel limite delle quote stabilite
per l'anno precedente";
Visto che il decreto di programmazione annuale dei
flussi di ingresso di lavoratori extracomunitari per il 2002 non e' stato
emanato;
Visto il documento programmatico 2001-2003, relativo
alla politica dell'immigrazione e degli stranieri nel territorio dello Stato,
emanato, a norma dell'art. 3 della legge 6 marzo 1998, n. 40, con decreto del
Presidente della Repubblica in data 30 marzo 2001 e pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale del 16 maggio 2001, n. 112;
Visti i decreti di programmazione dei flussi di
ingresso, rispettivamente in data 24 dicembre 1997, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale del 2 gennaio 1998, n. 1, 16 ottobre 1998, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale del 24 ottobre 1998, n. 249, 8 febbraio 2000, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2000, n. 62, e 9 aprile 2001, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale del 17 maggio 2001, n. 113;
Considerato che il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
del 17 maggio 2001, n. 113, ha autorizzato l'ingresso di 83.000 cittadini
stranieri non comunitari;
Considerato che la programmazione annuale dei flussi
migratori deve tener conto del fabbisogno di manodopera, stimato dal Ministero
del lavoro e della previdenza sociale nel documento programmatico per il
triennio 2001-2003, dell'andamento dell'occupazione e dei tassi di
disoccupazione a livello nazionale e regionale, nonche' sul numero dei
cittadini stranieri non appartenenti all'Unione europea iscritti nelle liste di
collocamento, ai sensi dell'art. 21, comma 4, del testo unico;
Tenuto conto che alcuni settori produttivi nazionali,
quali turistico-alberghiero, agricolo, dell'edilizia e dei servizi, richiedono
manodopera straniera per lo svolgimento di lavori a tempo determinato e
stagionale;
Tenuto conto che altri settori produttivi nazionali,
richiedono lavoratori stranieri in posizione dirigenziale altamente
qualificata;
Tenuto conto che vi sono fabbisogni di lavoratori
autonomi, provenienti dall'estero, in particolari settori imprenditoriali,
professionali e della ricerca;
Considerato che l'art. 22 della legge 30 luglio 2002,
n. 189, colloca gli infermieri professionali assunti presso strutture sanitarie
pubbliche e private tra le categorie incluse nell'art. 27 del testo unico
sull'immigrazione, e dunque al di fuori della programmazione dei flussi;
Considerato che l'art. 17, comma 1, lettera b), della
legge 30 luglio 2002, n. 189, prevede di istituire quote riservate a favore di
"lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino
al terzo grado in linea retta di ascendenza, residenti in Paesi non comunitari
che chiedano di essere inseriti in un apposito elenco, costituito presso le
rappresentanze diplomatiche o consolari contenente le qualifiche professionali
dei lavoratori stessi";
Considerato che la situazione economica e politica
dell'Argentina ha posto in condizioni difficili numerosi lavoratori di origine
italiana;
Ritenuto che il proseguimento di una politica di
incentivazione di un elevato grado di collaborazione da parte dei Paesi vicini
di origine o di transito di importanti flussi migratori, richiede il
mantenimento di quote privilegiate a favore di Paesi specificamente
individuati;
Considerati i ricongiungimenti famigliari
verificatesi nel corso dell'anno 2001, con conseguente possibilita' di accesso
immediato al lavoro;
Visti e confermati i decreti del Ministro del lavoro
e delle politiche sociali in data 4 febbraio 2002, 12 marzo 2002, 22 maggio
2002 e 16 luglio 2002, che hanno autorizzato complessivamente 56.000 ingressi
per lavoro stagionale e 3.000 per lavoro autonomo;
Decreta:
Art. 1.
1. Per l'anno 2002 sono ammessi in Italia, per motivi
di lavoro autonomo entro una quota massima di 2.000 persone, i cittadini stranieri
non comunitari residenti all'estero, con l'esclusione di quelli provenienti dai
Paesi previsti dagli articoli 3 e 4 del presente decreto, appartenenti alle
categorie di seguito elencate: ricercatori; imprenditori che svolgono attivita'
di interesse per l'economia nazionale; liberi professionisti; collaboratori
coordinati e continuativi; soci e amministratori di societa' non cooperative;
artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale
ingaggiati da enti pubblici e privati.
2. All'interno di tale quota non sono ammesse le
conversioni di permessi di soggiorno per motivi di studio in permessi di
soggiorno per lavoro autonomo.
Art. 2.
1. Per l'anno 2002 sono ammessi in Italia, per motivi
di lavoro subordinato altamente qualificato, i cittadini stranieri non
comunitari residenti all'estero, con l'esclusione di quelli provenienti dai
Paesi previsti dagli articoli 3 e 4 del presente decreto, appartenenti alla
categoria dei "dirigenti", entro una quota massima di 500 persone,
fatto salvo quanto previsto dall'art. 27 comma 1 del decreto legislativo n.
286/1998.
Art. 3.
1. Per l'anno 2002 sono ammessi in Italia, per motivi
di lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale, e di lavoro
autonomo, lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori
fino al terzo grado in linea retta di ascendenza, residenti in Argentina, che
chiedano di essere inseriti in un apposito elenco, costituito presso le
rappresentanze diplomatiche o consolari italiane in Argentina, contenente le
qualifiche professionali dei lavoratori stessi, entro una quota massima di
4.000 persone.
Art. 4.
1. Per l'anno 2002 sono ammessi in Italia, per motivi
di lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale, cittadini di
Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia
migratoria, entro una quota massima di 10.000 persone, come di seguito
ripartite:
3.000 cittadini albanesi;
2.000 cittadini tunisini;
2.000 cittadini marocchini;
1.000 cittadini egiziani;
500
cittadini
nigeriani;
500
cittadini moldavi;
1.000 cittadini srilankesi.
Art. 5.
1. Per l'anno 2002 sono ammessi in Italia per motivi
di lavoro stagionale i cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero
entro una quota massima di 4.000 persone.
Roma, 15 ottobre 2002
p. Il Presidente: Letta
Nota sulla possibilità per
persone dall'Argentina
di entrare in Italia per motivi
di lavoro
A causa della grave situazione economica in Argentina
sempre più persone di questo paese chiedono di venire in Italia per
motivi di lavoro.
Facciamo presente che per vari motivi non sempre
è una buona soluzione scegliere l’emigrazione:
1)
le
aspettative potrebbero essere troppo elevate;
2)
le
possibilità di inserimento lavorativo e sociale sono limitate;
3)
l’emigrazione
significa sempre un impoverimento per il paese di provenienza e questo vale
p.e. anche per le chiese evangeliche in questo paese, che perdono membri e
dunque risorse umane.
In questo senso desideriamo informare le chiese e chi
riceve domande di immigrazione, che una buona informazione prima di lasciare
eventualmente il paese è estremamente importante.
Informiamo inoltre che il Consiglio dei Ministri ha
deliberato sul decreto flussi 2002, cioè per l’anno che si sta
concludendo,
ed è prevista una quota specifica per l’Argentina.
Citiamo dal decreto flussi del 15.10.2002,
pubblicato su Gazzetta Ufficiale n.268 del 15.11.2002
Art.3
Per l’anno 2002 sono ammessi in Italia, per
motivi di lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale e di
lavoro autonomo lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei
genitori fino al terzo grado in linea retta di ascendenza, residenti in
Argentina, che chiedono di essere inseriti in un apposito elenco costituito
presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane in Argentina,
contenente le qualifiche professionali dei lavoratori stessi entro una quota
massima di 4mila persone.
Il Servizio Rifugiati e Migranti della FCEI, nell'ambito
delle proprie competenze, è
a vostra disposizione per ulteriori informazioni.
Roma, 12.11.2002
SITI INTERNET SU TEMI
DI ASILO E IMMIGRAZIONE
ASGI (Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione): www.stranieri.it
digilander.libero.it/asgi.italia/ (sito curato da Silvia
Canciani dell'ASGI)
Sergio Briguglio per il Gruppo di Riflessione:
http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo
ACNUR /Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati):
www.unhcr.ch
ECRE (European Consultation on Refugees and Exiles): www.ecre.org
UNIONE EUROPEA: http://europa.eu.int.
GOVERNO: http://www.governo.it
Elena Rozzi (sito di Save the Children sui minori stranieri non
accompagnati): www.savethechildren.it/minori/minori_home.htm
Chiara Favilli (sito di UCODEP sulla politica europea di
immigrazione e asilo): www.ucodep.org/banca_dati/argomenti.asp