Novitý Europa del 31/10/2002
ASGIñProvincia di Torino Progetto Atlante a cura di Chiara Favilli
http://www.provincia.torino.it/xatlante/00start.htm
Atti relativi al Consiglio GAI del 14-15
ottobre 2002
1. Sentenza sulla cittadinanza europea
Lo scorso 17 settembre la Corte di Giustizia ha pubblicato una sentenza sulla
cittadinanza europea. In particolare la Corte ha ritenuto che líart. 18 del
Trattato sia direttamente invocabile da parte dei cittadini. Anche solo in
qualitý di cittadino europeo il richiedente ha potuto avvalersi dei diritti
sanciti dallíart. 18 T Ce e nei limiti indicati dal Trattato. In particolare la
Corte ha riconosciuto il diritto di soggiorno in un altro Stato membro. La
Corte ha anche interpretato in maniera estensiva líart. 12 del regolamento
1612/68 precisando che se i figli hanno diritto al soggiorno analogo diritto
spetta ai genitori indipendentemente dal fatto che i figli o i genitori non
abbiano cittadinanza di uno Stato membro o dal fatto che i genitori siano
separati.
Il Parlamento europeo ha adottato la relazione Coelho sulla terza
relazione della Commissione sulla cittadinanza europea. Il parlamento si
rammarica della lentezza con la quale la cittadinanza europea si sta attuando e
delle difficoltý che ancora sussistono per líesercizio della libertý di
circolazione e di soggiorno dei cittadini comunitari. Un altro elemento di
preoccupazione Ë il basso tasso di partecipazione alle elezioni europee e
invita le istituzioni comunitarie ad adottare le misure necessarie a
sensibilizzare gli elettori sullíimportanza di tali elezioni.
2. Rapporto Carta dei diritti fondamentali dellíUnione e
Convenzione europea dei diritti umani
Lo scorso 16 settembre si Ë svolta a Lussemburgo un seminario
sulle relazioni tra la Carta dei diritti fondamentali e la Convenzione europea
dei diritti umani. Oltre allíesame di tale rapporto il seminario ha
permesso ai giudici partecipanti di riflettere sulle nuove proposte di
rafforzamento e sviluppi della Convenzione europea dei diritti umani. Si veda
anche il rapporto
elaborato dal Comitato per i diritti umani del Consiglio díEuropa sulle
implicazioni tecniche di uníeventuale adesione delle Comunitý europee o
dellíUnione alla Convenzione europea dei diritti umani. Sullo stesso tema si
segnala anche la relazione
conclusiva del gruppo di lavoro sulla Carta della Convenzione sul futuro
dellíEuropa che dovrý essere discusso in plenaria e nel prossimo semestre. Il
gruppo ha esaminato i seguenti due argomenti: inserimento della Carta nei
Trattati e adesione dellíUe alla Convenzione europea dei diritti umani. Infine
anche il Parlamento europeo si Ë pronunciato a favore dellíinclusione della
Carta dei diritti fondamentali nel nuovo trattato costituzionale dellíUnione.
Con líadozione della relazione díiniziativa di Andrei Duff sull'impatto e lo
statuto futuro della Carta i deputati chiedono alla Convenzione europea di
rendere la Carta giuridicamente vincolante, attribuendole valore di diritto
primario e permettendo cosÏ un ricorso in giustizia fondato sui principi che vi
sono enunciati. Sulla questione di una possibile concorrenza tra Carta dei
diritti fondamentali e Convenzione europea dei diritti umani, i deputati sono
convinti che, una volta dotata della personalitý giuridica, líUnione dovrebbe
aderire a questíultima Convenzione; ciÚ completerebbe il dispositivo di
protezione dei diritti fondamentali senza mettere in dubbio la necessitý di uno
statuto legale vincolante per la Carta. A tal proposito, il rapporto tra la
Corte di giustizia europea e la Corte europea per i diritti umani sarebbe
equivalente a quello esistente tra gli organi giurisdizionali supremi nazionali
e la Corte di Strasburgo.
3. Proposta di direttiva sullíingresso per motivi di studio, formazione
professionale o volontariato
La Commissione europea ha presentato lo scorso 7 ottobre una proposta
di direttiva relativa alle condizioni d'ingresso e di soggiorno dei cittadini
di paesi terzi per motivi di studio, formazione professionale o volontariato.
Si tratta dellíultima proposta che doveva essere adottata nel quadro degli
impegni presi dalla Commissione in attuazione del Consiglio di Tampere. La
futura direttiva agevolerý inoltre l'accoglimento degli studenti di paesi terzi
nel quadro del futuro programma Erasmus World (Cfr. IP/02/1066 del 17 luglio
2002) e la partecipazione dei cittadini di paesi terzi in programmi quali
Giovent˜ e Euromed giovent˜. I Consiglio Gai del 14-15 ottobre ha cominciato ad
esaminarla. La Germania ha espresso riserve per i pericoli di abusi
considerando che la maggior parte dei terroristi dellí11 settembre erano
studenti. Mentre la Francia ha affermato come i legami privilegiati da essa intessuti
con le ex-colonie non potranno essere modificati.
4. Comunicazione sul rimpatrio delle persone soggiornanti
irregolarmente
Lo scorso 14 ottobre la Commissione ha presentato una comunicazione
sul rimpatrio delle persone soggiornanti irregolarmente. La comunicazione
fa seguito al libro verde del 10 aprile 2002 sulla politica di rimpatrio ed
alla audizione pubblica tenutasi a Bruxelles il 16 luglio scorso.
Misure adottate dal Consiglio
GAI del 14-15 ottobre
5. Contrasto dellíimmigrazione clandestina
Preso atto delle tragedie connesse al traffico degli immigrati
clandestini il Consiglio ha sottolineato líimportanza di rafforzare le misure
di contrasto allíimmigrazione clandestina. Gli strumenti operativi giý adottati
sono il Piano per la gestione delle frontiere esterne e il piano globale per la
lotta allíimmigrazione clandestina. Il Consiglio ha conferito alla Commissione
il compito di presentare entro ottobre 2002 una relazione sullíefficacia delle
risorse finanziarie disponibili a livello comunitario per il rimpatrio di
immigrati clandestini e richiedenti asilo respinti; per la gestione delle
frontiere esterne e per progetti di cooperazione in materia di asilo e
migrazione nei Paesi terzi. Alla luce di tale relazione il Consiglio deciderý
quali atti adottare.
6. Mai pi˜ richiedenti asilo dai Paesi in adesione
Il Consiglio ha adottato, su proposta austriaca, una dichiarazione
nella quale gli Stati membri convengono di presumere che, considerando il
livello di protezione dei diritti e delle libertý fondamentali nei Paesi
candidati, dal momento della firma del Trattato di adesione (primavera 2003) i
Paesi in adesione saranno considerati Paesi díorigine sicuri. Questo significa
che qualsiasi domanda díasilo presentata da un cittadino di detti Paesi
candidati dovrÚ essere trattata presumendo che sia manifestamente infondata
senza pregiudicare il potere decisionale di ciascuno Stato membro. LíAustria ha
anche chiesto di procedere alla compilazione di un elenco europeo comune di dei
Paesi terzi sicuri ai fini dellíasilo ed il Consiglio ha incaricato la
Commissione di riferire sul punto quanto prima.
7. Proposte in tema di asilo
Il Consiglio ha cominciato líesame della proposta
modificata di direttiva recante norme minime per le procedure applicate negli
Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di
rifugiato. Il dibattito proseguirý in sede COREPER per consentirne una
rapida approvazione.
Il Consiglio ha anche discusso sulla proposta
di regolamento che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello
Stato membro competente per líesame di una domanda díasilo. Sulle diverse
questioni ancora in sospeso dovrý lavorare il COREPER in modo da poter giungere
ad un accordo nel Consiglio di Siviglia.
Sulla proposta
di direttiva recante norme minime sullíattribuzione a cittadini di Paesi terzi
ed apolidi della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di
protezione internazionale nonchÈ norme minime sullo status di protezione,
il Consiglio GAI ha discusso sulla definizione di rifugiato e sulla protezione
sussidiaria. Anche in questo caso il resto della discussione Ë rimesso alle
negoziazioni in sede COREPER al fine di giungere ad un accordo per novembre o
al pi˜ tardi entro giugno 2003 come richiesto dal Consiglio europeo di
Siviglia. Su questa proposta il Parlamento europeo ha approvato lo scorso 22
ottobre la relazione
Lambert con emendamenti (procedura consultiva).
Infine sulla proposta
di direttiva recante norme minime relative allíaccoglienza dei richiedenti
asilo la discussione si Ë incentrata sulla questione dellíaccesso dei
richiedenti asilo al mercato del lavoro con la riserva della Germania a causa
della divisione interna delle proprie competenze che attribuisce ai Lander la
competenza in materia. Anche in questo caso il COREPER dovrý trovare una
soluzione in modo da raggiungere líaccordo in occasione del Consiglio GAI di
novembre.
8. Programma di rimpatrio in Afghanistan
Il Consiglio GAI di ottobre ha anche discusso del programma di
rimpatrio in Afghanistan che verrý formalmente adottato durante il prossimo
consiglio GAI di novembre. Si tratterý prevalentemente di rientri volontari ma
non sono esclusi anche i rimpatri forzati.
9. Status residenti di lungo periodo
Il Consiglio ha discusso sulla proposta di direttiva sullo status dei
cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo. Le questioni discusse
sono state: líestensione della direttiva anche ai rifugiati; la durata di
cinque anni per ottenere lo status di rifugiato (solo una delegazione
contraria: considerando le modifiche apportate dalla Bossi-Fini Ë presumibile
che sia stata líItalia); condizionare líattribuzione dello status allíadesione
a misure di integrazione; facilitazione della mobilitý delle persone che hanno
acquisito lo status.
10. Integrazione dei cittadini dei Paesi terzi
Il Consiglio ha adottato una risoluzione sullíintegrazione dei
cittadini di Paesi terzi. Dopo aver ribadito quanto affermato in precedenti
risoluzioni e nei Consigli europei di Tampere e di Siviglia nonchÈ
líapprovazione nel 2000 a Nizza dellíagenda sociale europea, il Consiglio ha
individuato alcuni strumenti operativi. La costituzione di punti di contatto nazionali
in modo da facilitare lo scambio di informazioni e buone prassi; líavvio di
progetti díintegrazione bilaterali allíinterno dellíUE verificando la
possibilitý di finanziarli con fondi comunitari. Il Consiglio si Ë infine
compiaciuto del fatto che la Commissione intenda presentare una comunicazione
sullíintegrazione dei cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti. Tale
comunicazione servirý infatti al Consiglio per meglio valutare ulteriori
deliberazioni sul tema.
Il Consiglio GAI ha anche esaminato la questione dellíallargamento e
dellíapplicazione dellíacquis
di Schengen. Il Consiglio a giý proposto di elaborare linee direttrici per il processo di attuazione e
applicazione della totalitý dellíacquis di Schengen nei nuovi Stati membri successivamente
allíallargamento dellíUnione europea. Tali linee direttrici saranno approvate
nel Consiglio di novembre e trasmesse ai Paesi candidati. Intanto Ë stata
approvata la possibilitý di prendere in considerazione i Paesi candidati per la partecipazione
ai progetti del piano di gestione delle frontiere esterne.
» stata pubblicata la versione aggiornata al primo semestre 2002 dellíacquis in
materia di giustizia e affari interni consultabile nel sito della Direzione
generale Giustizia e Affari interni.
Si Ë tenuta ad Helsinki la Conferenza dei Ministri del
Consiglio díEuropa sulla gestione dei flussi migratori. Alla Conferenza
hanno partecipato pi˜ di venti Ministri che hanno approvato una strategia
destinata a migliorare il dialogo con i Paesi díorigine, transito e
destinazione ed a mettere líaccento sulla gestione cooperativa piuttosto che su
un controllo delle migrazioni. Inoltre il Segretario Generale del Consiglio
díEuropa ha proposto di creare una struttura che permetta di assicurare
líattuazione della strategia concordata. Inoltre la Commissione delle libertý
pubbliche del Parlamento europeo e la Commissione dellíimmigrazione, rifugiati
e della democrazia dellíAssemblea parlamentare del Consiglio díEuropa hanno
tenuto un incontro comune a Bruxelles lo scorso 3 ottobre sempre
sullíimmigrazione clandestina.
La Commissione europea ha presentato un documento
sullo stato di avanzamento dei lavori in materia di immigrazione e asilo.
Sono riportate tutte le misure adottate e proposte sino ad oggi con
líindicazione sintetica del rispettivo iter di approvazione.
La Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo mercoledÏ
pomeriggio ha deciso di assegnare il Premio Sacharov 2002 a Oswaldo Jose PAYA
SARDI‹AS, fondatore di un
movimento democratico e non-violento a Cuba. Il XV Premio Sacharov sarý
consegnato dal Presidente, Pat COX, nel corso di una cerimonia solenne durante la sessione plenaria di
dicembre a Strasburgo.
La Presidenza danese ha presentato il quarto
rapporto annuale sui diritti umani relativo al 2002. Lo scopo del rapporto
Ë quello di passare in rassegna le politiche europee che costituiscono una
concreta attuazione ai valori della democrazia, dello stato di diritto, del
rispetto dei diritti umani e delle libertý fondamentali sui quali si basa la
stessa Unione.