Assessore alle politiche sociali
del Comune di Roma
00185 Roma
Gentile Assessore Milano,
come Lei sa, le Associazioni firmatarie della presente sono da anni
impegnate nell’accoglienza e nell’assistenza di richiedenti asilo e
rifugiati. Esse, da alcuni mesi, hanno avviato incontri periodici per lo scambio di informazioni e la
riflessione in comune.
Sin da primo incontro (luglio 2002) è apparso a
tutti evidente come, nell’ultimo periodo, la situazione dei richiedenti
asilo in Italia, già estremamente difficile per la mancanza di una legge
organica, si sia ulteriormente aggravata e sia divenuta spesso insostenibile.
In molti non riescono ad usufruire, in tempi accettabili, delle già esigue misure di assistenza previste dalla normativa e la stessa procedura per il riconoscimento si è ulteriormente rallentata. A tale riguardo abbiamo promosso un appello, a cui ha aderito anche il Suo Assessorato, per sollecitare le Istituzioni interessate a ripristinare le forme di assistenza previste e ad accelerare il più possibile l’esame delle richieste di asilo.
Nel nostro ultimo incontro (14 ottobre) abbiamo
iniziato a riflettere anche sul problema dei tanti che, sprovvisti di
permesso di soggiorno, arrivano
e continueranno ad arrivare nella nostra città.
Le istituzioni e le ONG, che ricevono quotidianamente
richieste di aiuto da parte di queste persone, sono come prese nel mezzo tra le
norme che negano ogni diritto a chi non ha un regolare permesso di soggiorno e
il rispetto dei diritti umani basilari (alloggio, vitto, cure mediche ed
educazione) di cui ogni persona è titolare.
Abbiamo molto apprezzato, nell’incontro tenutosi
in Assessorato il 23 Settembre, la sua proposta in merito al varo dell’STP
sociale, come strumento che
garantisca, analogamente a quanto previsto in campo sanitario, i diritti minimi
alle persone che si trovano in condizioni di fragilità, compresi
stranieri non in possesso di titolo di soggiorno.
Ci
sembra una misura necessaria ed urgente, capace di qualificare altamente le Politiche Sociali
del Comune di Roma.
Proprio per questo ci impegniamo a sostenerne il varo presso l’opinione pubblica e le altre
Istituzioni interessate, ad offrire la nostra collaborazione per definire nei
dettagli concreti tale misura, a diffonderne la conoscenza presso altri Enti
locali che pure in questi
mesi stanno riflettendo sulle forme di accoglienza da adottare per gli
stranieri cosiddetti “irregolari”.
Se riterrà utile contattarci o inviarci dei materiali, può fare riferimento a P. Francesco De Luccia, direttore del Centro Astalli.
Con viva cordialità
Caritas Diocesana di Roma, Casa dei Diritti Sociali-Focus, Centro
Astalli, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Comunità di S. Egidio,
Consorzio della Cooperazione Sociale Sol.Co. Roma, Federazione delle Chiese
Evangeliche, Fondazione Internazionale don Luigi Di Liegro, Fondazione
Migrantes, Ics-Consorzio Italiano di Solidarietà, Progetto Casa Verde