LETTERA APERTA AI DEPUTATI DELL’OPPOSIZIONE
Cari
amici,
non ho
ancora letto la mozione approvata dalla Camera sugli “aiuti
umanitari”, e non la leggerò. So già cosa contiene: qualche
peloso impegno volto più al business della ricostruzione che
all’aiuto. E soprattutto, il “contenimento” (quando il
linguaggio tradisce! gergo da vecchia psichiatria…), cioè il
concentramento dei profughi nei campi predisposti all’interno o ai bordi
dell’area in guerra.
Si
tratta di una inaudita regressione giuridica, culturale e politica.
E’
la prima volta che in occasione di un conflitto qualcuno – che sia la Ue
o un singolo paese o parlamento – si arroga il diritto di confinare
forzosamente chi fugge, in violazione del diritto internazionale che sancisce,
in questi casi, il diritto e la libertà di fuga. E’ la prima volta
che l’Italia non si dota di un provvedimento di protezione umanitaria,
contando evidentemente di respingere o deportare i fuggiaschi (come già
avviene a man salva dai porti adriatici) verso i luoghi di “contenimento”.
E’ la prima volta che paesi che in qualche modo riconoscono il diritto
d’asilo delegano, in occasione d’una guerra, il "lavoro
sporco" di guardianìa a paesi privi delle stesse garanzie ed anzi
spesso avversi ai profughi (Turchia, Siria, Iran, Giordania).
Credo
che voi abbiate sottovalutato, in questi giorni convulsi, la gravità di
questa decisione.
Rispetto
profondamente il dibattito aperto nell’opposizione sul cessate il fuoco.
Se volete, esplicito anche il mio pensiero: credo anch’io che il primo
atto umanitario debba essere l’immediata sospensione dei combattimenti.
Ma questo dibattito ha ovvie connessioni, anche pratiche (corridoi umanitari
etc.), con gli aiuti “in loco”. Cosa c’entra la
protezione in via di principio e di fatto dei profughi, il cui esodo è tuttora incerto
nella misura ma è già in corso e continuerà comunque nel
lungo dopoguerra, che oggi si sospenda o no il conflitto?
Con
Amnesty International e Medici senza frontiere, l’associazionismo
antirazzista vi aveva chiesto di concordare uno specifico provvedimento sulla
protezione dei profughi di questa guerra, serio ed attento almeno quanto quello
sui profughi ex jugoslavi del ’92, che fra mille travagli salvò
vite umane e consentì pratiche positive d’accoglienza. Un
provvedimento che potesse aprire contraddizioni anche in settori della
maggioranza, e magari passare, attraverso la pressione dell'associazionismo
cristiano.
La
scelta di non stralciare, ma anzi di vincolare nelle vostre mozioni la
questione della protezione umanitaria dei profughi e quella della conduzione
della guerra, ha consentito alla maggioranza di appiattirsi sulla posizione
leghista e blairiana. E di farne, oggi e domani, bandiera e coperta per le pratiche
espulsive e repressive della polizia di frontiera e per la reiterazione, ora
con avallo parlamentare, di quelle deportazioni collettive che spesso siamo
riusciti a bloccare grazie anche all'impegno di alcuni di voi.
Io
spero, e vi chiedo, che vi sia la possibilità di riaprire questo
capitolo in parlamento. Se così non fosse, si sarà scritta una bruttissima
pagina non solo sul versante della guerra, ma su quello delle garanzie
fondamentali delle persone.
Con i
migliori saluti
Dino
Frisullo (Associazione Senzaconfine)