Martedì 1
aprile 2003
1. CLANDESTINI: 207 soccorsi al largo delle Pelagie, barca affonda (AGI)
2. IMMIGRATI: CNEL, il 18% proviene dal Nord Africa (AGI)
3. BOSSI-FINI: Maroni, arriva circolare anti 'fai da
te' locale (AGI)
4. BOSSI-FINI: immigrati tentano entrare a convegno
con Maroni (AGI)
5. BOSSI-FINI: Maroni a sindacati, denunciate chi
assume in nero (AGI)
6. RAPPORTO EUROPEO:
l'immigrazione non causa crimine e disoccupazione. I dati raccolti attraverso
17 ricerche (Stranieri
in Italia)
7.
AIUTI UMANITARI - Iraq: 300.000 gli sfollati previsti al nord secondo Oim e
Unops. Gli aggiornamenti della Caritas (Redattore Sociale)
8.
PROSTITUZIONE – Roma, campagna contro la tratta sessuale: numero verde,
affissioni, locandine multilingue (Redattore Sociale)
9.
AIUTI UMANITARI - Iraq, Unicef Umbria: ''Aiutiamo i bambini iracheni!''.
Indispensabili 140 milioni di dollari (Redattore Sociale)
10.
IMMIGRAZIONE – Trapani, crocevia ogni anno per circa 40mila stranieri di
oltre 50 paesi, con incremento annuale del 67,5%. Due centri d'accoglienza (Redattore Sociale)
11.
WELFARE – Il Consiglio dei ministri ha deciso: nessun taglio al Fondo
sociale nazionale. L'assessore De Poli. ''E' una grande vittoria'' (Redattore Sociale)
12.
IMMIGRAZIONE: Panzeri, strano Maroni contro accordi locali (ANSA)
13. PROFUGHI: Fini, un problema per tutta l'Unione
Europea (AGI)
14. MANTOVANO: entro l'anno si concluderà
processo regolarizzazione (AGI)
15.
Appello per la protezione delle vittime di guerra (AGI)
16. UDINE: agli immigrati un aiuto per l'affitto (AGI)
17. LIVORNO: nasce il coordinamento per i diritti
dei migranti (AGI)
18. ROMA: in arrivo codice fiscale per immigrati (AGI)
19. MILANO: un convegno sugli immigrati in
Lombardia (AGI)
20.
IMMIGRAZIONE: sbarcati a Lampedusa 85 clandestini erano stati avvistati ieri
pomeriggio (ANSA)
21.
Consiglio ministri approva decreto su extracomunitari (ANSA)
22.
IMMIGRAZIONE: Bossi-Fini; CISL, lavoratori in schiavitù Balotta denuncia
caso autisti ecuadoregni pagati 150 euro a mese (ANSA)
23.
IMMIGRAZIONE: appello a Berlusconi, salvare accordo Milano sindacati e
imprenditori contro sospensione accordo (ANSA)
24.
IMMIGRAZIONE: UE; Vitorino, valuteremo proposte GB su asilo (ANSA)
25.
RIFUGIATI – Unhcr soddisfatto per il provvedimento del Governo sulla
protezione dei profughi in fuga dalla guerra (Redattore Sociale)
26.
DISCRIMINAZIONE - Nascerà presso il ministero per le Pari
Opportunità un ufficio contro il razzismo (Redattore Sociale)
27. IMMIGRAZIONE - Il 3 aprile Cgil, Cisl, Uil Milano scendono
in piazza contro il provvedimento del Ministro Maroni (Redattore Sociale)
1. CLANDESTINI: 207 soccorsi al largo delle Pelagie, barca affonda (AGI) - Agrigento, 1 apr. - Una
vecchia imbarcazione con a bordo 207 immigrati e' stata soccorsa la notte
scorsa al largo delle isole Pelagie ed e' affondata quando i suoi passeggeri
erano stati portati in salvo da uomini della Guardia Costiera e della Guardia
di Finanza. Il natante e' stato raggiunto a una ventina di miglia a sud di
Linosa da tre motovedette, i cui equipaggi hanno usato scialuppe per
trasbordare gli stranieri, che sono stati condotti a Lampedusa. Il gruppo e'
costituito in maggioranza da somali, che sono 170, ma anche da 25 iracheni e da
ghanesi e liberiani. Diciannove le donne e 20 i bambini. Sono stati alloggiati
nel centro di accoglienza dell'isola, in attesa di essere trasferiti presso
altre strutture in Calabria.
2. IMMIGRATI: CNEL, il 18% proviene dal Nord Africa
(AGI) - Roma, 31
mar. - I nordafricani rappresentano il 18% della popolazione immigrata in
Italia: una percentuale diminuita di cinque punti nel corso degli anni Novanta,
in seguito al forte aumento di europei dell'Est. E' uno dei dati resi noti
dalla delegazione del Cnel, guidata da Giorgio Alessandrini (presidente vicario
dell'Organismo nazionale di coordinamento per le politiche di integrazione
sociale degli stranieri), intervenuta oggi al simposio sull'immigrazione
organizzato al Cairo dall'Egyptian consulting center for emigration studies.
Quella nordafricana - ha sottolineato la delegazione del Cnel - non e' ancora
un'immigrazione a carattere familiare, ma certamente ha assunto una dimensione
stabile: le donne immigrate sono aumentate in dieci anni dal 10,4 al 28,4%,
mentre il 48,9% dei nordafricani che vivono nel nostro paese e' sposato (ma
solo il 5,4% ha con se' i figli). Il 63% risiede nel nostro Paese da piu' di
cinque anni: il 70% (23% tra le donne) e' presente per motivi di lavoro e il
28% per la famiglia. I nordafricani risiedono soprattutto al nord (66,5%):
Milano e' la capitale degli egiziani (accoglie la meta' di quelli presenti in
Italia), Roma dei libici e dei sudanesi (piu' di un terzo), Napoli degli
algerini. Sempre dal nord Africa proviene il 22% degli imprenditori stranieri:
la maggiore concentrazione si riscontra nell'industria e nel commercio (un
terzo del totale in entrambi i settori), mentre in agricoltura la quota scende
al 5% e nel settore di alberghi e ristoranti al 7%. Tra gli imprenditori
nordafricani, il 20% si trova in Lombardia, l'11% in Emilia Romagna, il 9% in
Piemonte, nel Lazio e in Sicilia.
3. BOSSI-FINI: Maroni, arriva circolare anti
'fai da te' locale (AGI)
- Milano, 31 mar. - "L'accordo firmato a Milano tra prefetto, sindacati e
parti sociali ha solo il merito eventuale di aver fatto emergere un problema
che gia' conosciamo e che verra' risolto inviando ai prefetti una circolare dei
Ministeri dell'Interno e del Welfare, mentre il fai da te localistico, oltre ad
assumersi l'onere improprio di modificare la legge, cosa che puo' avvenire solo
in Parlamento, rischierebbe di tradursi in una sanatoria vera e propria, come
auspicato da qualcuno". Cosi' il ministro del Lavoro, Roberto Maroni, dopo
aver partecipato alla Cattolica di Milano a un convegno promosso dall'Inpdap,
ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla bocciatura
dell'accordo raggiunto la settimana scorsa a Milano per cercare di rimediare ai
problemi che incotnrano gli extracomunitari che, nella lungaggine delle
pratiche di regolarizzazione vengono licenziati dal datore di lavoro che aveva
presentato la documentazione e assunti da un altro.
4. BOSSI-FINI: immigrati tentano entrare a
convegno con Maroni (AGI) - Milano, 31 mar. - Un gruppo di autisti latinoamericani,
che da tempo lavorano a Milano per distribuire le Pagine Gialle e lamentano di
essere costretti a farlo per 150 euro al mese, sono entrati in Cattolica con le
bandiere della Cisl Lombardia ed hanno tentato di raggiungere l'aula dove e' in
corso un convegno col ministro del Lavoro, Roberto Maroni. Scopo della
manifestazione, protestare contro la legge Bossi-Fini sull'immigrazione. Gli
extracomunitari, che erano guidati dal segretario regionale della Filt-Cisl,
Dario Balotta, sono stati fermati pero' dagli uomini della Digos e dagli agenti
che scortano il ministro del Welfare e dopo un po' hanno abbandonato la
Cattolica.
5. BOSSI-FINI: Maroni a sindacati, denunciate
chi assume in nero (AGI)
Milano, 31 mar. - "Nella battaglia che il Governo ha intrapreso contro il
lavoro sommerso, abbiamo coinvolto anche i sindacati e le parti sociali,
chiamandoli a fare parte dei comitati locali per combattere questo fenomeno.
Invito quindi i sandacati che sono a conoscenza di specifici casi di datori di
lavoro che assumono in nero a denunciarli pubblicamente, con nome e cognome,
perche' ci sono gli strumenti per contrastare chi viola le norme in
materia". Così il ministro del Lavoro, Roberto Maroni,
all'universita' Cattolica di Milano per partecipare a un conegno, ha replicato
al segretario regionale della Fit-Cisl, Daro Balotta, che poco prima aveva
cercato di entrare nell'aula dove era in corso il dibattito con una decina di
autisti sudamericani che denunciano una situazione di sfruttamento. "Uno
dei compiti che devono svolgere i sindacati in questa fase - ha aggiunto Maroni
- e' quello di vigilare perche' le assunzioni siano regolari, altrimenti li
invito a denunciare chi viola le regole".
6.
RAPPORTO EUROPEO: l'immigrazione non causa crimine e disoccupazione. I dati
raccolti attraverso 17 ricerche (Stranieri in Italia) - 31 marzo 2003 Immigrazione causa di
criminalità e disoccupazione? Una serie di ricerche europee ha sfatato
questo mito: non vi è, infatti, nessun effettivo legame tra
immigrazione, crimine e disoccupazione.I dati sono emersi dal risultato del
Rapporto europeo relativo allo stato del processo migratorio nei Paesi
dell'Unione europea. Il progetto, condotto all'interno del Programma europeo di
ricerca socio-economica, ha fornito un quadro aggiornato dell'incidenza
dell'immigrazione in Europa. Dai dati raccolti attraverso le 17 ricerche
attuate, il commissario del progetto di ricerca, Philippe Busquin, ha
evidenziato l'importanza dei risultati del Rapporto ai fini dell'attuazione di
opportune future politiche sull'immigrazione in Europa, che dovranno tener
conto degli effettivi problemi incontrati dagli immigrati, così come
evidenziati dalle diverse ricerche. Vedi i dati della ricerca
7. AIUTI UMANITARI - Iraq: 300.000 gli sfollati previsti al
nord secondo Oim e Unops. Gli aggiornamenti della Caritas (Redattore Sociale) 31/03/2003
ROMA - Continuano i pesanti bombardamenti su Baghdad. Sono stati colpiti
diversi quartieri residenziali. Molte le linee telefoniche saltate a causa del
bombardamento del centro di telecomunicazioni. L’Unicef denuncia che
mezzo milione di bambini iracheni, traumatizzati dalla guerra, avranno bisogno
di sostegno psicologico. Secondo il centro Caritas di Dohuk, nell’Iraq
del nord, molte famiglie scappate da Dohuk per rifugiarsi nei villaggi vicini
stanno rientrando in città. Al momento non c´è carenza di
cibo o acqua. Manca, però, il combustibile per il riscaldamento,
necessario in questa zona montagnosa dal clima freddo e nevoso.L´Ufficio
di Caritas Iraq in Amman è riuscito, per la prima volta da quando
è scoppiata la guerra, a mettersi in contatto con il centro Caritas di
Dohuk. Sono interrotti, invece, i contatti con gli uffici Caritas di Baghdad e
perciò non si hanno più notizie sulla situazione a Baghdad,
Bassora, Mosul e Kirkuk. “Tuttavia – dice la Caritas – siamo
venuti a sapere che il carico degli aiuti partiti la scorsa settimana da Amman
per Bassora è giunto a destinazione. Ci sono voci, non confermate, di
casi di colera. Caritas Iraq sta cercando di fare un’indagine a Baghdad
per conoscere il numero e i bisogni degli sfollati (internally displaced
persons) attualmente rifugiatisi nelle chiese. Carenze di acqua sono state
riportate dai governatorati di Bassora, Ninewa, Serbala, Thi-Qar e Wassit. Il
solo impianto di depurazione che sta funzionando - tra l´altro al 50%
della sua capacità - è quello di Wafaa Al Qaid, a nord di
Bassora. A Umm Qhayal, 30.000 abitanti, è rimasta disponibilità
di acqua solo per un giorno; i militari inglesi stanno distribuendo 2 autobotti
al giorno. Altre interruzioni di elettricità danneggeranno ulteriormente
i sistemi idrici e perciò la qualità dell’acqua. A Umm Qasr
la Croce Rossa del Kuwait ha garantito la distribuzione di 43.000 pasti al
giorno. Purtroppo da oggi questo servizio è sospeso a causa della
mancanza di scorte. Le forze della coalizione stanno distribuendo autobotti di
acqua nella zona di Umm Qasr e Safwan. L´UNICEF intende farsi carico di
questo servizio in queste zone non appena la sicurezza lo permetterà così
da rendere disponibili le autobotti della coalizione per zone meno sicure.
L´organizzazione Dutch Consortium, di cui fa parte anche Caritas Belgio,
continua ad operare nella zona di Duhok e Zakho anche con un team sanitario
mobile. Dutch Consortium ha avuto un incontro con il vescovo caldeo, mons.
Petrus, e il comitato della chiesa per coordinarsi negli aiuti. Il Ministro
della Sanità ha autorizzato Dutch Consortium a garantire i servizi di
assistenza sanitaria agli sfollati a Sulaimaniya. Lo staff di DC ha visitato i tre
centri sanitari nella zona di New Halabja e i sei nella zona di Bazyan. Il team
sanitario mobile di DC opererà, a giorni alterni, nei due centri
più grandi di New Halabja e di Bazyan, che curano, rispettivamente, 350
e 400 pazienti al giorno. Secondo le stime IOM e UNOPS, il numero degli
sfollati nel Nord dell’Iraq raggiungerà le oltre 300.000
unità. Sfollati registrati (IOM/UNOPS): - Erbil: 2.233 (cifra in
aumento) - Dohuk: 517- Sulaymaniyah: 2.255Totale: 4.972 (in aumento)
GIORDANIA - Il campo di Ruweished è pronto per accogliere fino a 5.000 rifugiati ma, al momento, non è arrivato nessun iracheno; al contrario, nel campo A ci sono circa 222 rifugiati provenienti da Paesi terzi. Secondo i giornali e la televisione, dall´inizio della guerra ad oggi, oltre 6.000 iracheni, la maggior parte dei quali in giovane età, sono ritornati in Iraq dalla Giordania. Il governo della Giordania ha affermato che il confine con l’Iraq è aperto per il passaggio degli aiuti umanitari. Un convoglio di 7 camion carico di medicine donato dal governo giordano alla Mezza Luna Rossa irachena è partito venerdì scorso per l´Iraq. Ieri, ad Amman, i vescovi di tutti i riti cristiani presenti in Giordania si sono uniti in preghiera. A questo momento di preghiera ha partecipato anche l´ambasciatore dell’Iraq, molti altri diplomatici ed alcuni ministri della Giordania. Il vescovo di Giordania ha letto una dichiarazione che chiedeva la fine della guerra e la pace e la giustizia in Iraq e in Palestina.
8. PROSTITUZIONE – Roma, campagna contro la tratta
sessuale: numero verde, affissioni, locandine multilingue (Redattore Sociale) 31/03/2003 ROMA - Partirà domani
1° aprile, con l'affissione dei primi manifesti, la campagna locale di
pubblicizzazione del Numero verde nazionale contro la tratta sessuale
800/290290. Si tratta di una iniziativa promossa dall'Assessorato alle
politiche sociali e promozione della salute in accordo con la Presidenza del
Consiglio dei Ministri - Dipartimento pari opportunità.La campagna ha
tra i suoi obiettivi quello di far circolare ancora di più
l'informazione sulla possibilità per le persone vittime di tratta di
intraprendere, attraverso la consapevolezza delle proprie condizioni di abuso e
violenza, un percorso di fuoriuscita. Il servizio, gratuito ed attivo 24 ore su
24, offre opportunità di ascolto, di orientamento e sostegno. Svolge
attività di collegamento con i servizi sanitari e sociali del territorio
e con le strutture dedicate alle problematiche della prostituzione e
immigrazione. Il Numero verde diviene quindi un mezzo per avviare un contatto
con chi ancora non vuole o non può chiedere aiuto in modo diretto, o con
quei cittadini (anche amici e clienti) che, segnalando situazioni di
sfruttamento, richiedono informazioni e chiarimenti per intervenire in aiuto delle
vittime.La campagna prevede: affissione di locandine e materiale multilingue
sui mezzi di trasporto urbani (Atac e Metropolitana) e quelli extraurbani
(Cotral); installazione di totem informativi nelle stazioni ferroviarie
periferiche e/o di transito nelle zone extraurbane; pubblicazione di messaggi
multilingue sui quotidiani a diffusione gratuita "Leggo" e
"Metro"; distribuzione di locandine e di biglietti multilingue nei
servizi territoriali delle Asl di Roma e dei comuni limitrofi (con particolare attenzione
ai Consultori Familiari), Ospedali (con particolare riferimento ai Servizi di
Pronto soccorso, Ginecologia, Ivg), strutture dei Municipi e Dipartimenti
comunali, Forze dell'Ordine, Farmacie Comunali, Servizi agli Immigrati (centri
di ascolto, strutture di accoglienza, mense sociali ecc.)."Questa
iniziativa è importantissima - sottolinea l'assessore Raffaela Milano -
per far capire che esiste una possibilità per uscire dalla tratta e
dalla prostituzione coatta. Il Comune di Roma ha da tempo avviato il progetto
Roxanne proprio per aiutare le vittime di tratta garantendo loro la
pos-sibilità di una accoglienza sicura e di un percorso di inserimento
socio-lavorativo. Dal giugno 2000 sono state 101 le ragazze che ce l'hanno
fatta, ottenendo un titolo di soggiorno grazie all'articolo 18 della legge
Turco-Napolitano (che ne prevede il rilascio a chi denuncia i propri
sfruttatori) ed un lavoro regolare; oltre 1.300, inoltre, le donne che si sono
rivolte al nostro servizio per avere aiuto ed informazioni. L'obiettivo
è quello di restituire i diritti universali a centinaia di donne
calpestate e sfruttate, ridotte ogni giorno in una terribile
schiavitù".
9. AIUTI UMANITARI - Iraq, Unicef Umbria: ''Aiutiamo i bambini
iracheni!''. Indispensabili 140 milioni di dollari (Redattore Sociale) 31/03/2003 PERUGIA - "L'Unicef chiede il
sostegno di tutti gli Italiani per salvare la vita ai bambini iracheni”:
è l’appello lanciato in Umbria dalla presidente del Comitato
regionale Unicef, Vincenza Losito Baldasserini, la quale evidenzia che
"l’Unicef, una delle poche organizzazioni ancora operative
nell’Iraq devastato dalla guerra, ha urgente bisogno di soldi per
proseguire i suoi interventi umanitari rivolti a milioni di bambini
iracheni".“I fondi Unicef – spiega la presidente - provengono
esclusivamente da contributi volontari di privati cittadini, fondazioni,
imprese e governi. L’organizzazione ha finora speso oltre 10 milioni di
dollari per aiuti d’emergenza, ma i fondi stimati per continuare a
prestare assistenza ammontano a circa 144 milioni di dollari, nei prossimi sei
mesi. A Bagdad – prosegue – nonostante i bombardamenti siano sempre
più intensi e devastanti, i 160 operatori Unicef presenti in Iraq
continuano a garantire la manutenzione ed il funzionamento degli impianti
idrici attraverso 73 generatori elettrici, che la stessa organizzazione
umanitaria aveva provveduto a rendere funzionanti prima dello scoppio del
conflitto, così da assicurare l’approvvigionamento d’acqua
potabile anche in caso d’interruzione elettrica. Nella scorsa settimana
il personale Unicef ha distribuito scorte di riso, farina, biscotti ad alto
valore proteico e carne in scatola ad oltre 800 bambini in quattro Istituti di
accoglienza per orfani, disabili ed abbandonati della città.Gli operatori
hanno poi raggiunto l’istituto Hanan di Qarbala (città a sud-ovest
di Bagdad) dove sono stati distribuiti alimenti e coperte ad oltre 100 bambini
in grave difficoltà e sono stati forniti viveri ed assistenza al centro
anziani del luogo.La situazione a Bassora – riferisce ancora Losito
Baldasserini - è invece particolarmente grave perché la
popolazione non ha accesso all’acqua potabile da giorni. Qui
l’Unicef sta portando contenitori-cisterna per l’acqua, al fine di
alleviare soprattutto le sofferenze di 100 mila bambini sotto i cinque anni che
sono a rischio di colera e febbre tifoide, le due principali cause di morte
infantile in Iraq. Il piano d’emergenza Unicef prevede anche un flusso di
aiuti umanitari dai Paesi confinanti con l’Iraq. Per rispondere tempestivamente
alle richieste umanitarie sono state, infatti, predisposte al confine con
l’Iran, la Turchia, il Kuwait e la Giordania scorte di medicinali,
prodotti per la potabilizzazione dell’acqua ed alimenti ad alto valore
nutritivo per un valore di 9,1 milioni di dollari”. Chiunque intenda
sostenere l’Unicef e così contribuire a salvare la vita dei
bambini iracheni può fare un versamento su: c/c postale 745.000, c/c
bancario 894.000/01, Intesa BCI ag.11 Roma, ABI 03069 CAB 05063, intestati a
UNICEF – Italia, causale “per i bambini iracheni”, o con
carte di credito, telefonando al numero verde 800.745.000. Il Comitato
regionale Umbria per l’Unicef a Perugia ha sede in via Podiani n. 11:
tel. 075/5722801
10. IMMIGRAZIONE – Trapani, crocevia ogni anno per circa 40mila
stranieri di oltre 50 paesi, con incremento annuale del 67,5%. Due centri
d'accoglienza (Redattore
Sociale) 31/03/2003 ROMA – Uno dei 5 valichi di frontiera, Trapani, è
crocevia ogni anno per circa 40mila stranieri di oltre 50 paesi, con incremento
annuale del 67,5%; il maggiore flusso arriva dal Nord Africa, in prevalenza
Marocco e Tunisia. E la presenza degli immigrati sul territorio della provincia
“è diventata una risorsa irrinunciabile di cui si sente
l’esigenza, anche se resta ancora nella convinzione di molta gente che
gli stranieri vengano a togliere pane e lavoro a gente che pane e lavoro non
ha”, sottolinea Gaspare Gruppuso, autore dell’articolo
“Immigrazione: campo di verifica per la comunità ecclesiale di
Trapani”, apparso sull’ultimo numero del bimestrale “Via
Verità e Vita”, interamente dedicato agli immigrati.I settori di
attività che vedono maggiormente impegnati gli stranieri sono
agricoltura e pesca (tunisini), il piccolo commercio ambulante (marocchini e algerini);
il lavoro stagionale in agricoltura, sericoltura e floricoltura – a
un’alta percentuale di mobilità su tutta l’isola –
vede un vasto impiego di immigrati.Sono sorti, quindi, due centri
d'accoglienza: uno a Trapani e l’altro ad Alcamo, luoghi “in cui
imparare a conoscere lo straniero e amarlo, come espressione della
solidarietà e della condivisione di tutte le parrocchie della diocesi,
come spazio preposto al coordinamento di tutte le iniziative e di tutte le
attività vicariali e parrocchiali a favore degli immigrati, come luogo
di formazione per i volontari e per tutti gli operatori pastorali, infine come
luogo di scambio e di promozione culturale nell’ottica
dell’educazione alla mondialità”. Alcune parrocchie hanno
scelto di accogliere gruppi di immigrati nelle canoniche; grazie
all’impegno del Centro di coordinamento Caritas di Alcamo e delle
parrocchie della città, è attiva una mensa cittadina
“venendo così incontro ai bisogni dei lavoratori stagionali che,
soprattutto nel periodo della vendemmia, giungono a migliaia nella città”.Non
sono mancati incontri con la Chiesa tunisina, con le istituzioni e alcune
associazioni arabe, da cui è scaturita la costruzione di un centro
sociale nel sud della Tunisia, oltre a campi di lavoro e scambi di visite tra
la diocesi di Tunisi e di Trapani.
11. WELFARE – Il Consiglio dei ministri ha deciso: nessun
taglio al Fondo sociale nazionale. L'assessore De Poli. ''E' una grande
vittoria'' (Redattore
Sociale) 31/03/2003 PADOVA – "Una grande vittoria delle Regioni. Una
vittoria giunta al termine di una battaglia che è stata soprattutto per
i diritti dei cittadini e non per motivi economici astratti". Con queste
parole l’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto, e
coordinatore nazionale degli assessori regionali alle Politiche sociali delle
regioni italiane, Antonio De Poli, ha reso nota e commentato la decisione del
Consiglio dei Ministri di ripristinare il Fondo sociale secondo i criteri e le
cifre previste per l’anno 2002, cancellando i tagli. La decisione,
conferma De Poli, è stata presa nell’odierna riunione del
Consiglio, dopo che il Ministro la Loggia aveva rassicurato lo stesso De Poli
circa il fatto che il Governo nella sua interezza sarebbe stato investito del
problema. E così è stato. Dunque, i circa 421 milioni di euro
mancanti (a tanto infatti ammonta il taglio del Fondo secondo l’iniziale
previsione per l’anno in corso) saranno reperiti dal Governo secondo
modalità che non sono state ancora rese note. Per ora c’è
solo la garanzia circa il ripristino della somma già stanziata lo scorso
anno.Quanto all’iter, è lo stesso De Poli a definirlo:
‘’Ora l’Esecutivo dovrà porre in essere gli atti
tecnici per la messa a punto della proposta. Proposta che sarà portata
alla Conferenza Stato-Regioni in programma il prossimo 15 aprile. In quel
consesso si farà una verifica e si andrà ad una valutazione. Mi
pare, comunque, che si possa essere molto soddisfatti. L’accordo tra
ministero del Welfare, Tremonti e La Loggia ha dato i suoi frutti. E anche il
“signor no” (Tremonti, ndr) alla fine ha detto
‘sì’”.
12. IMMIGRAZIONE: Panzeri, strano Maroni contro accordi locali (ANSA)
- MILANO, 31 MAR - Antonio Panzeri, segretario della Camera del Lavoro di
Milano, risponde alle considerazioni del ministro del Welfare, Roberto Maroni,
sulla vicenda dell'accordo locale per l'applicazione della Bossi-Fini a Milano:
"Noi non abbiamo problemi di primogenitura - afferma Panzeri in una
dichiarazione -Abbiamo posto, trovando le soluzioni adeguate, il problema di
disciplinare la regolarizzazione in base ai dettami della Bossi Fini. Se il
Ministro intende fare una circolare, in tempi brevi ,che trae spunto nei
contenuti dall'intesa milanese, ben venga"."In quanto alla
contrarietà agli accordi locali 'fai da te' - conclude Panzeri -,
stupisce che questa posizione venga da un Ministro leghista che, sulle
questioni locali, ha costruito le proprie fortune politiche".
13. PROFUGHI: Fini, un problema per tutta
l'Unione Europea (AGI)
- Bari, 29 mar. - Il problema dei profughi si incomincia ad affrontarlo grazie
all'intervento delle organizzazioni Onu, ma secondo il vicepremier, Gianfranco
Fini, si tratta di un problema che riguarda tutta l'Unione europea, che gia' si
sta valutando e che comunque non rende necessaria una modifica della recente
legge sull'immigrazione."Ho incontrato recentemente il responsabile Onu
per le questioni dei profughi e degli esuli - ha ricordato Fini nei giorni
scorsi - ho apprezzato il fatto che l'Onu sia perfettamente consapevole dsella
necessita' di un forte impegno anche umanitario in questa fase per evitare che
ci siano esodi superiori alle previsioni. E' una questione che riguarda tutti i
paesi nessuno escluso - ha sottolineato Fiuni -, l'Italia e soprattutto
l'Unione europea. Distinguerei i due momenti, quello di intervento da quello
preventivo. Per evitare che ci sia questa ondata di profughi si stanno gia'
muovendo a livello internanazionale le varie organizzazioni preposte - ha
insistiti il vicepresidente del Consiglio - poi ci sono delle misure da
adottare qualora, nonostante le lodevoli iniziative dell'Onu, ci sia questa
emergenza". "Secondo me - ha aggiunto Fini - sono iniziative da
adottarsi a livello comunitario, perche' e' profondamente sbagliato pensare che
sia un problema che riguarda questo o quello Stato. A livello europeo si e' gia'
cominciato a parlarne, per esempio nel recente incontro dei capi di governo ed
e' gia' in agenda un incontro tra il presidente della Commisione Prodi e il
presidente Berlusconi - ha concluso Gianfranco Fini -. Tutto cio' detto, a mio
modo di vedere, non e' necessario un intervento sulla legge nazionale che porta
anche il mio nome, proprio perche' quella legge cerca di regolare, e secondo me
ci riesce, il contrasto degli immigrati clandestini; a livello internazionale
lo status del profugo e' del tutto diverso e quindi mi sembra che ci sia un po'
di confusione a riguardo".
14. MANTOVANO: entro l'anno si
concluderà processo regolarizzazione (AGI) - Palermo, 29 mar. - "Il
processo di regolarizzazione degli extracomunitari disposto dalla legge
Bossi-Fini, si concludera' in Italia entro l'anno" Lo ha assicurato il
sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, ieri a Palermo per verificare
il lavoro dello sportello polifunzionale per l'emersione del lavoro irregolare
extracomunitario. Nel capoluogo siciliano l'esame delle istanze per ottenere il
permesso di soggiorno sara' terminato ancor prima, "entro l'estate",
ha aggiunto Mantovano. Secondo dati forniti dallo stesso sottosegretario, sono
4.283 le domande di regolarizzazione pervenute dalla provincia di Palermo, di
cui 1.100 in convocazione, cioe' alla fase finale dell'iter, e 800 definite.
Per quanto riguarda le altre province, sono 3.415 le istanze presentate a
Ragusa, 3.109 quelle di Messina, 1.313 quelle di Siracusa e 639 quelle di
Trapani. "Procediamo speditamente - commenta Mantovano - e siamo in grado
di dire che entro il 2003 definiremo le pratiche di regolarizzazione nel
Paese".
15. Appello per la protezione delle vittime di guerra (AGI) - Roma, 29 mar. - Amnesty
International, Medici senza frontiere e Ics-Consorzio italiano di solidarieta'
lanciano un appello per la protezione umanitaria alle vittime di guerra.
"Come confermato da tutte le organizzazioni di tutela dei diritti umani e
di assistenza ai rifugiati e alle vittime di guerra, e prioritariamente
dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e dalla
Croce Rossa internazionale, la guerra scatenata contro l'Iraq e' in grado di
provocare una 'catastrofe umanitaria' - scrivono le organizzazioni, promotrici
della campagna sul diritto d'asilo -, con una previsione di sfollati e profughi
pari a centinaia di migliaia di persone in fuga dal solo territorio iracheno,
senza dimenticare gli effetti a catena che si scateneranno nell'intera
area". Anche se la maggior parte dell'esodo dall'Iraq si riversera' sui
Paesi vicini, "segnatamente Iran, Turchia e Giordania", e'
prevedibile che "parte di tale esodo si dirigera' verso l'Europa, quindi
anche verso l'Italia. Il nostro paese, anzi, potrebbe rappresentare per la sua
posizione geografica il principale punto di ingresso, insieme alla Grecia,
nell'Unione europea". Inoltre l'esodo verso Occidente potrebbe coinvolgere
anche i kurdi della Turchia, soprattutto se in quel paese aumentera' la
tensione interna. L'esodo verso l'Europa e l'Italia "non necessariamente
avverra' in tempi brevi - fanno notare le associazioni -. La situazione di
guerra aperta e le distanze geografiche potrebbero, in una prima fase,
rallentare gli spostamenti di popolazione". La fuga potrebbe quindi
dilatarsi nel tempo e investire i nostri paesi "con un flusso continuo
anche se non subito drammaticamente visibile". In ogni caso negli ultimi
mesi si e' registrato un "forte aumento di arrivi in Europa e in Italia,
di cittadini iracheni e di kurdi provenienti sia dalla Turchia che
dall'Iraq". L'Italia "deve fare la sua parte per garantire la massima
assistenza umanitaria alla popolazione civile irachena, stremata da 30 anni di
repressione brutale e da 12 anni di sanzioni economiche, vittima di un
conflitto che non ha in alcun modo contribuito a provocare - prosegue l'appello
-. Questa assistenza dovra' concretizzarsi nella richiesta agli Stati
confinanti con l'Iraq di tenere aperte le frontiere, nell'aiuto a questi ultimi
affinche' siano in grado di accogliere i rifugiati. Quindi le associazioni si
appellano a Governo e Parlamento affinche' siano adottate misure urgenti,
chiedendo che vengano emessi gli atti legislativi e amministrativi previsti
dalla legislazione vigente, perche' "per tutta la durata del conflitto e
del dopoguerra in Iraq sia attribuito a tutti i cittadini iracheni in fuga dal
Paese un permesso di soggiorno temporaneo e rinnovabile per motivi di
protezione umanitaria, abilitante al lavoro e al ricongiungimento familiare,
senza pregiudizio per l'eventuale richiesta di asilo politico in Italia o in
altri paesi. Inoltre si chiede che un analogo permesso sia riconosciuto ai
cittadini di etnia kurda provenienti da altri paesi dell'area, e in particolare
dalla Turchia, "nonche' a coloro che, venendo dai paesi coinvolti nel
teatro di guerra, si dichiarino obiettori o renitenti alla leva, in analogia
con quanto avvenuto durante il confitto nei territori della ex Jugoslavia.
Inoltre le 3 organizzazioni auspicano che "vengano impartite istruzioni
alle autorita' consolari italiane in Iran, Giordania, Siria e Turchia,
affinche' in via eccezionale si prendano in esame 'in loco' con procedura
d'urgenza eventuali richieste di protezione umanitaria e/o di asilo politico,
nonche' di ricongiungimento familiare, con persone che abbiano richiesto o
ottenuto in Italia l'asilo politico, attribuendo agli interessati, se del caso,
un visto temporaneo per l'ingresso in Italia". Infine si domanda che venga
attuato "immediatamente" un piano nazionale di emergenza per l'accoglienza
dei profughi dalla guerra "e sia istituito un tavolo di coordinamento
degli interventi tra le istituzioni e gli enti e gli organismi umanitari
maggiormente rappresentativi". Infine si appellano "alla necessaria
condivisione europea e quindi alla necessita' di distribuire l'accoglienza nei
vari paesi in base a criteri di unita' familiare e coesione comunitaria, anche
in deroga alle norme generalmente valide sulla scelta del paese d'asilo".
16. UDINE: agli immigrati un aiuto per l'affitto (AGI) - Udine, 29 mar. - Le banche
scendono in campo in favore della nuova clientela extracomunitaria. Un target
che nessuna banca ormai puo' permettersi di ignorare e che sta dando vita ad
una curiosa forma di concorrenza sul terreno della responsabilita' sociale,
sempre piu' oggetto di studio e approfondimento per il mondo delle imprese. In
questo ambito e' da segnalare una recente iniziativa della Banca Popolare
FriulAdria che gia' da tempo sta concretamente operando in tale direzione. Si
tratta dell'accordo di collaborazione firmato a Udine con l'associazione
"Vicini di Casa" Onlus presieduta da don Francesco Saccavini, ovvero
l'ente autorizzato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ad
intervenire a sostegno degli immigrati in difficolta' e che, per tale intervento,
riceve contributi da parte dello Stato e della Regione. In base all'accordo la
banca si e' impegnata a praticare delle condizioni di favore nell'acquisizione
di unita abitative in locazione. L'istituto di credito potra', inoltre,
finanziare la costruzione di nuovi alloggi destinati alla popolazione immigrata
in condizioni di disagio abitativo, sia per il singolo sia per la famiglia,
purche' in possesso di regolare permesso di soggiorno. I rapporti con
l'associazione "Vicini di casa" sono gia' operativi, oltre che nella
provincia di Udine, anche in quella di Pordenone dove l'attivita' e' stata
delegata alla Caritas diocesana.
17. LIVORNO: nasce il coordinamento per i diritti
dei migranti (AGI)
- Livorno, 29 mar. - Si e' costituito a Livorno il "coordinamento livornese
per i diritti dei migranti". Un sodalizio nato al centro per la pace di
Scali Finocchietti, dove il coordinamento si riunisce il secondo e l'ultimo
venerdi' di ogni mese, che mira a coordinare e promuovere tutte le azioni
necessarie a garantire pari dignita' e diritti agli immigrati. Ne fanno parte
numerose sigle che hanno deciso di lavorare insieme per esercitare una
pressione sull'opinione pubblica e sulla classe politica: Arci, Ds, Cgil, il
gruppo Caritas della parrocchia del Rosario, Rc, Pdci, Federcasalinghe, Livorno
social Forum, ma anche la chiesa evangelica battista e la comunita' avventista.
18. ROMA: in arrivo codice fiscale per immigrati (AGI) - Roma, 29 mar. - E' in
arrivo il codice fiscale per immigrati in attesa di regolarizzazione. I tempi
per completare l'iter di regolarizzazione dei lavoratori immigrati stanno
diventando piu' lunghi del previsto e il fisco corre, infatti, ai ripari
offrendo agli extracomunitari che ne avessero la necessita' di avere un codice
fiscale, prima ancora della convocazione allo sportello polifunzionale dove si
chiuderanno le pratiche con il rilascio del permesso di soggiorno. Il codice
deve pero' essere confermato (ovvero sara' annullabile se la procedura di
regolarizzazione non si conclude positivamente) e fino alla fine della pratica
dovra' essere per questo 'riconoscibile' e non potra' essere trasferito sul
tesserino plastificato. Lo prevede l'Agenzia delle Entrate che in una circolare
diffusa nei giorni stabilisce la procedura che consente l'attribuzione rapida
del codice fiscale ai lavoratori extracomunitari che hanno presentato domanda
di regolarizzazione.
19. MILANO: un convegno sugli immigrati in
Lombardia (AGI) - Milano, 29 mar. - Si
terra' a Milano, il 9 aprile, presso il Centro Congressi Cariplo il secondo
convegno: "Gli immigrati in Lombardia. risultati delle ricerche e
prospettive del sistema di monitoraggio". Il secondo convegno
dell'Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicita' si inserisce
nel quadro ampio e articolato delle iniziative informative organizzate dalla
Regione Lombardia per la diffusione dei risultati di ricerca e di monitoraggio
relativi al fenomeno migratorio in terra lombarda. L'attivita' di ricerca
coordinata dalla Fondazione ISMU e' realizzata con la collaborazione delle
Universita' Cattolica, degli Studi di Milano, Milano-Bicocca, Politecnico di
Milano, oltre che di Synergia, Caritas Ambrosiana. Molti i fattori di novita'
presenti in questo secondo anno di sperimentazione dell' "Osservatorio',
che ha potuto ottimizzare i risultati grazie ai seguenti fattori: una riuscita
sinergia fra le istituzioni coinvolte; l'impegno per la diffusione dei
risultati attraverso la predisposizione della banca dati; la continuita' delle
ricerche, fattore che consente di costruire una serie storica per esaminare
l'evoluzione del fenomeno; l'attendibilita' dei dati e la tempestivita' delle
elaborazioni; gli eventi pubblici con i quali, nel corso dell'anno, saranno
diffusi i risultati raccolti. Con questa iniziativa si intende presentare
l'attivita' svolta nel corso del 2002 da parte dell'Osservatorio Regionale per
l'integrazione e la multietnicita', istituito dalla Giunta della Regione
Lombardia con l'obiettivo di monitorare il fenomeno della presenza straniera
sul territorio lombardo. Il compito assunto dall'Osservatorio Regionale e'
anche quello di mettere a disposizione delle istituzioni, degli operatori e di
tutti coloro che, a diverso titolo, sono impegnati sui temi dell'immigrazione,
uno strumento operativo funzionale alle esigenze di conoscenza delle modalita'
in cui il fenomeno si manifesta nella realta' lombarda. Tale impegno si esprime
attraverso la pubblicazione degli studi realizzati e mediante comunicazioni
maggiormente interattive quali sono i seminari, i convegni e le specifiche
consulenze "ad hoc' che periodicamente si realizzano. A completamento di
tale attivita' si colloca il nuovo servizio che rende facilmente accessibile la
Banca-dati attraverso il collegamento ai siti internet
www.famiglia.regione.lombardia.it e www.ismu.org nella sezione Osservatorio
Regionale.
20. IMMIGRAZIONE: sbarcati a Lampedusa 85 clandestini erano
stati avvistati ieri pomeriggio (ANSA) - LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 29
MAR - Sono sbarcati in nottata a Lampedusa gli 85 clandestini intercettati ieri
pomeriggio da un aereo della Marina militare a 60 miglia a sud dall' isola. Gli
immigrati, che viaggiavano su un natante di una dozzina di metri che rischiava
di affondare, sono stati trasbordati su due motovedette della Guardia costiera
delle capitanerie e portati sino a Lampedusa, dove sono stati trasferiti nel
centro di prima accoglienza. I clandestini hanno detto di essere originari
della Liberia e della Costa d' Avorio mentre 4 hanno dichiarato di essere
palestinesi.
21. Consiglio ministri approva decreto su extracomunitari (ANSA)
- ROMA, 28 MAR - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che
disciplina il tesseramento e l' utilizzo degli atleti extracomunitari.Nella
stessa sede è giunto il sì anche ad disegno di legge che
regolamenta il versamento da parte dell'Italia della quota associativa
all'Agenzia mondiale antidoping (Wada).
22. IMMIGRAZIONE: Bossi-Fini; CISL, lavoratori in
schiavitù Balotta denuncia caso autisti ecuadoregni pagati 150 euro a
mese (ANSA) - MILANO, 28 MAR - "La legge Bossi-Fini permette di
rendere praticamente schiavi gli immigrati": lo afferma il segretario
lombardo della Fit-Cisl, Dario Balotta, che denuncia un caso, definendolo
"esemplare". Una dozzina di ecuadoregni sarebbero costretti a
lavorare 12 ore al giorno per 150 euro al mese per la consegna di elenchi
telefonici in tutta Italia, ma "non possono licenziarsi, pena
l'espulsione".Ora, della tutela degli extracomunitari si sta occupando il
sindacato che ha denunciato i fatti all'Ufficio provinciale milanese del lavoro.
Gli immigrati sono dipendenti, inquadrati come autisti, in una società
di un connazionale che "li ha assunti dandogli la possibilità di
essere regolarizzati" ma "non ha poi rispettato il contratto di
lavoro nei fatti ricattando i lavoratori"."Gli autisti - dice Balotta
- non possono licenziarsi, né far valere i loro diritti perché
altrimenti, in base alla legge attuale potrebbero essere espulsi pur avendo
fatto domanda di regolarizzazione". "L'accordo siglato in Prefettura
e annullato da Maroni - sottolinea il segretario lombardo - avrebbe permesso ai
lavoratori di cercare un altro posto e di non essere
sfruttati".Lunedì prossimo un presidio di lavoratori sarà
attuato, dalle 10.30 alle 12.30, davanti alla sede della Telecom in piazza
Affari.
23. IMMIGRAZIONE: appello a Berlusconi, salvare accordo Milano
sindacati e imprenditori contro sospensione accordo (ANSA) -
MILANO, 28 MAR - E' "inopportuna e controproducente" la decisione del
ministro del Welfare, Roberto Maroni, di sospendere l'accordo sulla regolarizzazione
degli immigrati raggiunto a Milano da sindacati e imprenditori: é quanto
si legge nella dichiarazione congiunta sottoscritta oggi da tutte le
associazioni che hanno partecipato alla riunione svoltasi nel pomeriggio alla
Camera di Commercio del capoluogo lombardo.Il documento verrà inviato al
presidente del Consiglio Berlusconi, al ministro dell'Interno Pisanu e al
ministro del Welfare Maroni ed è stato firmato da tutte le parti
sociali, assieme a rappresentanti del mondo del volontariato come don Virginio
Colmegna, presidente della Caritas Ambrosiana. L'obiettivo è ottenere
una revoca della sospensione all'intesa raggiunta lo scorso 19 marzo in
Prefettura, che permetteva in Lombardia la domanda di regolarizzazione agli
extracomunitari che avevano perso il lavoro e ne avevano poi trovato un altro.
Per i partecipanti alla riunione odierna, l'intervento del ministro del Welfare
nasce più da una motivazione politica che dalla volontà di
salvaguardare la legge Bossi-Fini: "La sospensione è un atto politico
- ha detto Maria Grazia Fabrizio, segretario provinciale della Cisl -
perché Maroni è preoccupato di dare un messaggio contro
l'immigrazione al suo elettorato, qui nella pianura padana"."Non
c'é contrasto con la legge - ha aggiunto Pierluigi Paolini, segretario
milanese della Uil - questa è una risposta politica voluta dalla
Lega". Cgil, Cisl e Uil hanno indetto una manifestazione per
giovedì pomeriggio, anche se Antonio Panzeri, segretario della Camera
del lavoro, si è detto "ottimista" sul fatto che possa
arrivare una risposta positiva da parte di Maroni entro quel giorno:
"Altri accordi simili sono stati raggiunti in altre città - ha
detto - ma Milano fa la linea e quindi Maroni è intervenuto qui. La
risposta di tutti è stata però unanime e mi auguro che il
ministro modifichi la sua posizione".Panzeri ha definito la riunione
odierna "un fatto straordinario" dato che vi hanno preso parte
rappresentanti sindacali, imprenditoriali e del volontariato, tutti uniti nel
chiedere al ministro di eliminare quella sospensione a "un atto necessario
per garantire la legalità e per favorire l'emersione del lavoro
nero". La Camera di Commercio milanese ha ricordato che, nel 2002, su 4
neoassunti dalle imprese italiane, uno è extracomunitario: "E la
Lombardia - ha spiegato Paolo Buongiardino, consigliere delegato - ha un
bisogno ancora maggiore di inserire extracomunitari per lavori che gli italiani
non vogliono più fare".Dai dati relativi all'anno passato, risulta
infatti che le sono le imprese lombarde quelle che hanno assunto il maggior
numero di lavoratori immigrati, precedendo con 33mila assunzioni (il 20% del
totale) le imprese venete (13,5%) ed emiliane (11,5%). "E' quindi una
situazione diversa dal resto d'Italia - ha concluso Buongiardino - e le nostre
imprese potrebbero adesso incontrare problemi a trovare forza lavoro".
24. IMMIGRAZIONE: UE; Vitorino, valuteremo proposte GB su asilo
(ANSA) - VERIA (GRECIA), 28 MAR - La Commissione europea
esaminerà le proposte della Gran Bretagna in materia di nuove politiche
per gestire le richieste di asilo, una volta che Londra avrà precisato
questa proposta: lo ha detto il Commissario europeo alla giustizia Antonio
Vitorino.Il responsabile Ue, a Veria per l'informale dei ministri europei della
giustizia e dell'interno, ha detto che la proposta britannica - che prevede tra
l'altro la creazione di campi accoglienza per i richiedenti asilo all'esterno
dei confini dell'Ue - "é in linea con le nostre preoccupazioni, che
richiedono un nuovo approccio al problema della richiesta di asilo" e che
essa può essere considerata "complementare" con il lavoro
dell'Ue sul problema. Parlando specificamente del problema Iraq, Vitorino ha
detto che "al momento non c'é flusso di rifugiati, ma l'Ue
dev'essere pronta" in caso di emergenza per portare aiuti immediati. A
questo proposito ha ricordato i 100 milioni di euro che l'ue è pronta a
versare per far fronte all'emergenza. Il ministro dell'ordine pubblico greco
Michalis Chrysocoidis ha affermato che la proposta britannica è "in
questa fase, un suggerimento" e che la presidenza greca dell'Ue
"ritiene che non sia ancora stata dettagliata". Il ministro greco ha
affermato che, nella discussione odierna, la proposta di Londra ha
"sollevato una serie di punti interrogativi" tra alcuni stati membri.
25. RIFUGIATI – Unhcr soddisfatto per il provvedimento
del Governo sulla protezione dei profughi in fuga dalla guerra (Redattore Sociale) 28/03/2003 ROMA - Il Rappresentante in Italia
dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Augustine
Mahiga, ha espresso soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri
di recepire la direttiva comunitaria sulla concessione della protezione
temporanea in caso di afflusso massiccio di profughi in Italia."La
decisione di oggi è in linea con quanto richiesto dall'Unhcr
nell'incontro della scorsa settimana con il vicepresidente Fini e conferma la
disponibilità e l'impegno del Governo italiano a riconoscere i diritti
di possibili rifugiati e richiedenti asilo in fuga dalla crisi in Iraq" ha
affermato Mahiga."Ci auguriamo di poter incontrare quanto prima
rappresentanti del Governo per conoscere e discutere nel dettaglio le
modalità di attuazione del provvedimento" ha aggiunto Mahiga.
L'Unhcr è impegnato nella regione del Golfo per far fronte ad un
eventuale flusso di rifugiati iracheni, ha già predisposto aiuti di
prima necessità - tende, coperte, materassi, stufe, fornelli e utensili
per cucinare – per 300mila persone e sta allestendo campi nei paesi
confinanti.
26. DISCRIMINAZIONE - Nascerà presso il ministero per le
Pari Opportunità un ufficio contro il razzismo (Redattore Sociale) 28/03/2003 ROMA - Un ufficio contro il
razzismo sarà costituito presso il ministero per le Pari
Opportunità. Lo ha deciso stamani il consiglio dei ministri in sede di
approvazione dello schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva
comunitaria sulla parità di trattamento fra persone indipendentemente
dalla razza e dalla origine etnica. "La creazione di questo ufficio -
spiega il ministro Prestigiacomo - si inquadra in un programma di rafforzamento
della protezione contro le discriminazioni definito in sede europea e che ogni
Stato attua attraverso la creazione di apposite strutture nei singoli
ordinamenti. Sarà promossa la parità di trattamento anche nei
confronti di forme di discriminazione indiretta quali, ad esempio, le molestie
e riguarderà l'accesso al lavoro, la formazione, la protezione sociale,
l'assistenza sanitaria, l'istruzione, l'accesso a beni e servizi".
L'Ufficio sarà incaricato di recepire denunce e segnalazioni di episodi
di discriminazione, studiare e proporre soluzioni e fornire assistenza, anche
legale, alle vittime. "Si tratta – ha detto il ministro - di un
punto di riferimento nuovo e importante per il controllo e la garanzia della
parità di trattamento e del funzionamento degli strumenti di tutela
anti-discriminazione".Secondo il Ministro la creazione dell'ufficio contro
il razzismo assume un particolare rilievo anche in considerazione della
trasformazione in corso nella società italiana "che sta diventando
multirazziale e che si trova e, ancora di più in futuro si
troverà, ad affrontare problemi di integrazione sociale. Problemi che
altri Paesi europei, con un più antico fenomeno migratorio, hanno
vissuto in passato e che oggi si pongono con rilievo anche nel panorama sociale
italiano".
27. IMMIGRAZIONE - Il 3 aprile Cgil, Cisl, Uil Milano scendono
in piazza contro il provvedimento del Ministro Maroni (Redattore Sociale) 28/03/2003 MILANO - "A Milano le
Istituzioni e le forze sociali e del volontariato individuano una soluzione,
nell’ambito della legalità, che garantisce una occupazione onesta,
combatte il lavoro nero, favorisce l’integrazione. E il ministro Maroni
come risponde? Sospendendo l’attuazione dell’accordo”.
Critica la dichiarazione di Cgil, Cisl, Uil Milano che hanno indetto una
manifestazione unitaria di protesta per giovedì 3 aprile contro il
provvedimento del ministero del Welfare che ha sospeso il protocollo d'intesa
sulle nuove procedure di regolarizzazione degli immigrati, sottoscritto in
prefettura dal direttore regionale del ministero e dalle parti sociali. Un
“atto irresponsabile, che abbandona al lavoro nero e senza un permesso di
soggiorno gli immigrati in attesa di regolarizzazione" lo aveva definito
Graziella Carneri, responsabile delle politiche sociali della Cgil di Milano.
87mila le richieste di regolarizzazione di lavoratori extracomunitari a Milano
e 6.500 i contratti di lavoro firmati ad oggi, cifre che hanno spinto le
organizzazioni sindacali a reagire con forza alla decisione del Ministro che
giudicano come una “rinuncia al buon senso e all’intelligenza
politica” e un “incitamento di fatto al lavoro nero”. Le
associazioni si riuniranno in Piazza San Babila alle ore 17.30 per sfilare in
corteo fino a in Piazza Fontana.
La rassegna stampa può essere consultata anche sul
sito www.immagineimmigratitalia.it - (Sito Web realizzato nell'ambito
del Progetto "Immagine degli immigrati in Italia tra media, Società
civile e mondo del Lavoro")