22 Aprile 2003
1.
MACEDONIA: parlamentari albanesi minacciano ripresa
conflitto (AGI/EFE)
2. IMMIGRAZIONE: Regno Unito paese UE piu'
ambito, studio (ANSA)
3.
IMMIGRAZIONE clandestina, 11 arresti nel Casentino (AGI)
4. In Italia fermati 21.000 irregolari (AGI)
5. MILANO:
aumentano lavoratori immigrati regolari (AGI)
6. La XIV Assemblea Plenaria della
Commissione Intermediterranea approva la proposta di "Sicilia Mondo"
sui diritti inalienabili del lavoratori migranti (INFORM)
7. IMMIGRAZIONE. "L'emigrazione
albanese passata dal sommerso alla luce del sole". L'opinione
dell'ambasciatore Pellumb Xhufi (Stranieri in Italia)
8. IMMIGRAZIONE - Sfiorano quota 56mila gli
aderenti all'Anolf (Cisl). Tra le cittý con il maggior numero di iscritti, Napoli,
Bergamo e Modena (Redattore Sociale)
9. IMMIGRAZIONE - Fatta la legge,
cominciano le circolari. L'Asgi mette ordine tra quelle emesse dopo la
Bossi-Fini (Redattore Sociale)
10. AIUTI UMANITARI - Lubbers (Unhcr): ''L'insicurezza minaccia i programmi di rimpatrio in Afghanistan'' (Redattore Sociale)
11. IMMIGRAZIONE - Sanatoria: anche a Pasqua continua la separazione forzata per migliaia di famiglie straniere (Redattore Sociale)
12. RIFUGIATI - Interrogazione al ministro Frattini sul caso di Sa'id al-Sakhri. Il governo italiano gli ha negato l'asilo politico (Redattore Sociale)
13. Immigrati in attesa di giudizio di Romana Sansa (MIGRA)
14. INPS: lavoratori extracomunitari agricoli oggetto di regolarizzazione (Stranieri in Italia)
15. IMMIGRAZIONE: una guida per informare su diritti e doveri 'l'emigrazione informata', destinata a chi gestisce fenomeno (ANSA)
16. IMMIGRATI: Viminale, una ''guida'' per
essere informati (ASCA)
17. IMMIGRATI: Viminale, una ''guida'' per
essere informati (2) (ASCA)
18. IMMIGRAZIONE: protesta in centro accoglienza Ponte Galeria (ANSA)
19. IMMIGRAZIONE - L'Ambasciatore dell'Albania in Italia: ''L'emigrazione albanese Ë passata dal sommerso alla luce del sole'' (Redattore Sociale)
20. Presentata dall'OIM e dal Ministero dell'Interno la prima guida pratica che facilita la comprensione delle norme in materia di immigrazione - La pubblicazione sarý distribuita al personale delle Ambasciate straniere ed agli operatori del settore (INFORM) 18 aprile 2003
21. La prostituzione a Castel Volturno:
parla don Nascimbene (MIGRA)
22. UE: Atene; bozza, diritti e dignita'
per immigrati (ANSA)
23. IMMIGRAZIONE: Albania, polizia ferma finta squadra calcio arrestati 5 dirigenti per traffico; Italia la destinazione (ANSA)
24. UE: Amato, con allargamento reddito medio scende del 13% cambia geografia fondi, ma benefici politici e commerciali (ANSA)
25. IMMIGRAZIONE: estorce soldi per regolarizzare dipendenti (ANSA)
1. MACEDONIA: parlamentari albanesi minacciano ripresa conflitto (AGI/EFE) - Skopje (Macedonia), 22 apr. - Il pericolo del ritorno del conflitto inter-etnico in Macedonia e' stato ventilato ieri dal capo del Partito Democratico degli Albanesi, Arben Xhaferi, il quale chiede alla comunita' internazionale di stabilire in Macedonia un "protettorato piu' efficace di quello vigente nel Kosovo".Il partito degli albanesi di Macedonia si asterra' dai lavori del parlamento, ha annunciato Xhaferi, per protestare contro il modo in cui si sta dando attuazione all'accordo di pacificazione della repubblica ex jugoslava, sottoscritto dal partito stesso nell'agosto 2001 dopo sette mesi di conflitto armato fra la maggioranza slava e la minoranza albanese nella regione nord-occidentale."L'accordo di pace e' morto - ha detto il vice-presidente del partito degli albanesi, Menduh Thaci - e l'unica soluzione praticabile e' quella di stati etnici, per la cui realizzazione lavoreremo alacremente".
2. IMMIGRAZIONE: Regno Unito paese UE piu' ambito, studio
(ANSA) - LONDRA,
21 APR - E' il Regno Unito il Paese dell'Unione europea pi˜ ambito dagli
aspiranti immigrati extracomunitari. E' quanto emerge da uno studio
dell'organizzazione MigrationWatch Uk pubblicato oggi.L'anno scorso, si legge
nel rapporto, il Regno Unito ha ricevuto il 27% delle domande d'asilo fatte
nell'Ue contro appena il 5% di dieci anni fa. La graduatoria dei Paesi pi˜
ambiti vede al secondo posto la Germania (con il 18% delle domande nel 2002) e
la Francia (con il 15%)."Nonostante alcuni Paesi europei siano riusciti a
ridurre sostanzialmente il flusso di immigrati, in Gran Bretagna c'È stato un
aumento drammatico", ha commentato il presidente di MigrationWatch Uk, Sir
Michael Green.Secondo l'organizzazione, il Governo dovrebbe fare di pi˜ per
controllare questo fenomeno. In particolare, Green ritiene che l'amministrazione
laburista debba avviare la riforma del quadro giuridico in quest'area per
introdurre nel sistema "equitý ed ordine".
3.
IMMIGRAZIONE clandestina, 11 arresti nel Casentino (AGI) - Rende (Cosenza), 21 apr. - Una organizzazione italo-ucraina
'specializzata' nell'immigrazione clandestina e' stata sgominata dai
carabinieri della compagnia di Rende. Undici le persone finite in manette,
nell'ambito di una operazione coorinata dal sostituto procuratore della
Repubblica del Tribunale di Cosenza, Claudio Curreli. Secondo i militari
dell'arma, le persone arrestate avevano messo in piedi un vero e proprio
"ufficio di collocamento", attraverso il quale facevano arrivare nel
Cosentino persone ucraine con la promesse di un lavoro. I clandestini, alcuni dei
quali venivano anche sfruttati sessualmente, ogni mese sovevano versare una
quota di quanto guadagnato all'organizzazione. I particolari dell'operazione,
denominata "Nadechka", saranno illustrati nei corso di una conferenza
stampa in programma per domani alle ore 10 nella sede del comando provinciale
dei carabinieri di Cosenza.
4. In Italia fermati 21.000 irregolari (AGI) - Roma, 19 apr. - Nei primi due mesi e mezzo del 2003, gli
stranieri irregolari fermati in Italia sono stati 21.243, quelli effettivamente
allontanati dal territorio nazionale 11.971; 5 i voli charter usati per i
rimpatri (2 per la Nigeria, 3 per la Romania) e 345 gli extracomunitari
riportati nel Paese di origine. Nello stesso periodo, gli immigrati illegali
sbarcati sulle coste italiane sono stati 1.057 (11 in Puglia e 1.046 in
Sicilia); 11 i trasportatori arrestati e 12 i mezzi sequestrati. I dati sono
stati resi noti da Alessandro Pansa, direttore della Polizia stradale,
ferroviaria, postale, di frontiera e dell'immigrazione. Nel 2002, gli stranieri
rintracciati in posizione irregolare erano stati 150.746 (contro i 134.332 del
2001), quelli effettivamente allontanati dal territorio nazionale 88.501
(77.699 nel 2001). Sempre l'anno scorso, gli immigrati illegali sbarcati sulle
coste italiane erano stati 23.719 (3.372 in Puglia, 18.225 in Sicilia e 2.122
in Calabria); 277 i trasportatori arrestati e 305 i mezzi sequestrati
5. MILANO: aumentano lavoratori immigrati regolari (AGI) - Milano, 19 apr. -Aumentano a Milano i lavoratori extracomunitari regolari. Sono il 55%. Lo rileva l'Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicita', ha presentato un' analisi statistica sul lavoro dei migranti in Lombardia. L'occupazione regolare riguarda il 55% circa degli immigrati lombardi, mentre meno del 20% lavora in posizioni irregolari. I dati, tuttavia, variano sensibilmente differenziando i valori in base all'anno di arrivo in Italia, rilevando una progressiva difficolta' nella ricerca di un impiego che penalizza gli "ultimi arrivati". C'e' un'altissima quota di disoccupati" (56,6%) tra coloro che sono giunti in Italia nel corso del 2002, e questo valore si riduce al 21,1% considerando tra coloro che sono entrati nel 2001, e continua a ridursi con l'accrescersi dell'anzianita' di presenza per attestarsi, nel gruppo di piu' antico insediamento (soggetti giunti in Italia prima del 1990) su livelli prossimi aquellidegliautoctoni (5,5%). Per quanto riguarda il tipo di impiego svolto dagli immigrati la ricerca segnala una "segregazione di genere" che si manifesta con il consolidamento di "specializzazioni etniche" ampiamente indipendenti dalla socializzazione lavorativa pregressa; una dequalificazione che colpisce gli stranieri piu' istruiti, con il 5% dei diplomati e meno del 20% dei laureati che trovano lavori conformi ai loro studi; la diffusione del lavoro nero in alcuni tipici "lavori da immigrati" (muratori, domestici, assistenti domiciliari, addetti alla ristorazione e alle pulizie...). Se il 25% del campione ha trovato lavoro da solo e il 48,5% grazie ad un parente, amico o connazionale, c'e' infatti un significativo 13% che ha trovato una occupazione grazie all'aiuto di amici italiani.
6. La XIV Assemblea Plenaria della
Commissione Intermediterranea approva la proposta di "Sicilia Mondo"
sui diritti inalienabili del lavoratori migranti - - INFORM -19 aprile 2003
PALERMO - Ha avuto luogo a Palermo la XIV
Assemblea della Commissione Intermediterranea in rappresentanza di 44 Regioni
mediterranee di Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Cipro, Malta,
Marocco e Tunisia che ha discusso, tra i vari argomenti allíordine del giorno
(politiche regionali per líEuropa del Sud, sviluppo sostenibile, turismo,
politica agricola e della pesca nel Mediterraneo, politica euromediterranea nel
semestre di Presidenza italiana UE), una risoluzione sulle migrazioni
mediterranee.LíAssemblea in apertura dei lavori ha eletto Presidente della
Commissione Intermediterranea delle Regioni per il prossimo biennio, il
Presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro dopo un decennio che il
prestigioso incarico non veniva attribuito ad un italiano. Intervenendo nel
dibattito, che ha avuto una larga partecipazione di delegati, il Presidente di
"Sicilia Mondo" Domenico Azzia ha richiesto che nel documento finale
della Assemblea venisse richiamata la Carta dei diritti fondamentali e la
Convenzione Internazionale sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro
famiglie del 18 dicembre 1990 approvata dalla Assemblea delle Nazioni Unite, da
proporre alla Convenzione Europea per il suo inserimento nella Carta
Costituzionale dellíEuropa unitamente alla citazione delle "radici
cristiane" del vecchio continente. LíAssemblea plenaria della Commissione
Intermediterranea ha approvato alla unanimitý la proposta di Sicilia Mondo che
ha inserito integralmente nella risoluzione finale sulle migrazioni mentre ha
riportato solo in sede di verbale la citazione sulle "radici
cristiane" dellíEuropa per la presenza nellíAssemblea di altre fedi
religiose. La manifestazione, con la regia puntuale di Francesco Attaguile che
cura da Bruxelles i rapporti europei della Regione Siciliana, ha ribadito,
nella risoluzione finale, la centralitý della Sicilia nellíarea mediterranea e
la sua riproposizione nella nuova Europa allargata come Regione di avanguardia
dotata di potere legislativo e come punto di riferimento, di incontro e di pace
tra culture e civiltý diverse per avviare progetti di sviluppo e di
cooperazione in uníEuropa politicamente rafforzata dallíingresso delle Regioni
nelle fasi decisionali. (Inform)
Il testo della Risoluzione sulle
migrazioni mediterranee
Riportiamo il testo integrale della
risoluzione sulle migrazioni mediterranee approvata a Palermo dalla
XIVAssemblea della Commissione Intermediterranea.
"L'Assemblea Plenaria della Commissione
Intermediterranea, riunita a Palermo il 4 aprile 2003, in rappresentanza di 44
Regioni mediterranee di Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Cipro,
Malta, Marocco e Tunisia; Ricorda il ruolo importante, persino centrale, che le
migrazioni hanno sempre assunto per l'Europa e per i suoi popoli.Ricorda che il
Consiglio d'Europa insiste, da 20 anni, sull'importanza e l'urgenza di
analizzare il fenomeno migratorio, in modo particolare nel Mediterraneo, e che
la Commissione Intermediterranea ha continuato, a sua volta, a riaffermare
questa prioritý.E' stato evidenziato che nel corso di quest' ultimo decennio,
in conseguenza dei problemi demografici, economici ed ambientali nel Bacino
mediterraneo, nonchÈ in conseguenza dell'aumento dei divari di sviluppo tra il
nord e il sud, i flussi migratori si sono intensificati, creando problemi
legati all'accoglienza.Le migrazioni irregolari, d'altra parte, e le politiche
nazionali per fronteggiarle, sono diventate una questione di primo piano. La
situazione degli emigranti clandestini, o degli emigranti che hanno perduto il
lavoro, genera spesso effetti pesanti, in relazione alla loro situazione
personale e familiare, alla frequente violazione dei loro diritti, al loro
sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali.Le migrazioni non devono,
di contro, essere considerate come un fattore negativo, ma come un fattore di
ricchezza economica e culturale, di integrazione multietnica e di mantenimento
della pace nel Bacino Mediterraneo.Richiama la Carta dei diritti fondamentali e
la Convenzione internazionale dei diritti dei lavoratori migranti e delle loro
famiglie, del 18.12.1990, approvata dallíAssemblea delle Nazioni Unite;
Sottolinea il ruolo degli Enti regionali e locali al riguardo, considerato che
sono competenti nell'organizzazione dell'accoglienza (alloggio, scuola, salute,
lavoro...). E' per questa ragione che la Commissione Intermediterranea da un
lato, il Consiglio d'Europa dall'altro, hanno auspicato a pi˜ riprese un ruolo
attivo delle Regioni, al fine di promuovere: - l'analisi dei flussi migratori,
delle loro cause, e delle loro conseguenze sull' economia, la demografia e il
rapporto con la vita sociale delle Regioni ospiti; - la formazione degli
specialisti delle migrazioni; - la comprensione reciproca tra i migranti e le
popolazioni ospiti; - i diritti e gli obblighi dei migranti . Sottolinea che
giý nel 1993 la li Conferenza delle Regioni mediterranee del Consiglio
d'Europa, riunita a Taormina, aveva approvato la proposta della Regione Sicilia
di creare, in cooperazione con le altre Regioni, una Fondazione sulle
migrazioni mediterranee; Ritiene che l'attuazione di questa proposta diviene
sempre pi˜ urgente e, in conseguenza. Decide di invitare il Presidente e
líUfficio Politico ad attuare ogni iniziativa adeguata per la creazione in
Sicilia, in cooperazione con tutte le Regioni, di una Fondazione sulle
migrazioni mediterranee.
7. IMMIGRAZIONE. "L'emigrazione albanese passata dal
sommerso alla luce del sole". L'opinione dell'ambasciatore Pellumb Xhufi (Stranieri in Italia) -18 aprile
2003- ROMA - Come Ë cambiata l'emigrazione albanese in Italia negli ultimi
anni? Secondo Pellumb Xhufi, ambasciatore dell'Albania in Italia,
"l'emigrazione albanese Ë un fatto ormai metabolizzato: negli ultimi mesi
sono mutate le sue condizioni e si Ë passati da una fase traumatica e convulsa
a un certo assestamento, dal sommerso e dall'anonimato alla luce del sole.La
dimostrazione arriva dal fatto che l'emigrazione clandestina, da un anno a
questa parte, Ë stata ridotta ai minimi termini, per non dire che Ë stata
azzerata"."Si Ë verificato un salto nel modo di percepire
l'emigrazione albanese, al secondo posto per numero di immigrati, da parte
degli italiani: da fatalitý e flagello che comportava problemi al concepirla,
da parte della maggioranza, come un dato di fatto, una realtý con cui fare i
conti", ha proseguito l'ambasciatore.Inoltre Xhufi ha annunciato che Ë in
corso un negoziato per "un accordo di stabilizzazione dell'Albania con
l'Unione europea". Intanto l'Ambasciata del Paese delle Aquile sta
potenziando nella penisola la rete degli Uffici consolari, presenti a Roma,
Milano e Bari; la collaborazione con le istituzioni italiane ha portato a
"migliorare la qualitý dei servizi offerti agli albanesi" e alla
creazione di una data-base su tutto il pianeta dell'immigrazione albanese in
Italia.
8. IMMIGRAZIONE - Sfiorano quota 56mila gli
aderenti all'Anolf (Cisl). Tra le cittý con il maggior numero di iscritti,
Napoli, Bergamo e Modena (Redattore Sociale)
18/04/2003 ROMA - Sfiorano quota 56mila gli
aderenti all'"Associazione nazionale oltre le frontiere", realtý
della Cisl a favore degli immigrati, che lo scorso anno ha registrato nel
tesseramento un incremento del 13,17%: 6.510 soci in pi˜ rispetto al 2001. Sono
ormai un centinaio le sezioni provinciali di Anolf e 7 le sezioni territoriali,
spalmate in 20 regioni d¥Italia. L¥aumento Ë stato sensibile in ogni cittý.
Rispetto al dicembre 1989, anno di nascita dell¥associazione, la crescita degli
iscritti si puÚ definire esponenziale: dai 43.998 soci di circa 13 anni e mezzo
fa - appartenenti alle pi˜ varie etnie, compresi 381 italiani - ai 55.013 del
2002, di cui 423 italiani. Tra le cittý con il maggior numero di iscritti,
figurano Napoli (3.905 soci), Bergamo (2.800) e Modena (2.500), seguite da
Brescia (2.283), Milano (2.200), Latina (2.502). Significativa la presenza dei
soci anche a Palermo (1.700), Torino (1.500), Caserta (1.300), Roma (1.204),
Verona (1.053), mentre a Bologna e a Reggio Calabria gli iscritti sono circa un
migliaio. Inoltre gli immigrati aderenti all¥associazione sono 952 a Prato, 907
ad Arezzo, 899 a Cremona, 850 a Lecco, 792 a Savona e 776 a Cagliari, per fare
alcuni esempi. Gli impegni fondamentali dellíAnolf sono caratterizzati dalla
stretta connessione con il territorio di residenza dei lavoratori stranieri e
da diverse attivitý di informazione e formazione mirate a promuovere la tutela
dei diritti e la fase d¥integrazione in Italia. Favorendo anche relazioni di
collaborazione tra il nostro paese e le terre di origine degli immigrati e
delle loro famiglie.
9. IMMIGRAZIONE - Fatta la legge,
cominciano le circolari. L'Asgi mette ordine tra quelle emesse dopo la
Bossi-Fini (Redattore Sociale) 18/04/2003 MILANO -
Sanatoria, questa sconosciuta. Le procedure di sanatoria degli immigrati sono
ormai diventate un "dedalo burocratico" nel quale gli operatori del
settore stanno cominciando a perdersi tra le disposizioni legislative della
legge Bossi-Fini e le "circolari incrociate" con cui il ministero
dell'interno e quello del welfare hanno dato le loro interpretazioni
sull'applicazione di questa legge. Per fare un poí di chiarezza in questo
intricato panorama normativo l'ASGI (Associazione Studi Giuridici
sull'Immigrazione) ha realizzato un riepilogo ragionato, predisposto da Silvia
Canciani, delle circolari emanate su aspetti specifici della regolarizzazione.
Un'attenzione particolare Ë stata rivolta alla questione della modifica del
rapporto di lavoro, il cosiddetto "subentro", che si rende necessario
quando l'immigrato in attesa di regolarizzazione cambia occupazione, o termina
un contratto stagionale per iniziarne un altro, o quando viene a mancare una
persona anziana seguita da una "badante".Il primo di questi
provvedimenti Ë datato 4 dicembre 2002, ed Ë la nota n. 48145/30.1.a del
Ministero dell'Interno - Dipartimento libertý civili e immigrazione, firmata
dal capo di dipartimento Anna Maria D'Ascenzo. In questa nota si stabiliva che
se la procedura di regolarizzazione si interrompe per la "perdita"
del datore di lavoro, l'immigrato avrebbe comunque potuto ottenere un
"permesso di soggiorno per attesa occupazione", una volta
"accertata la fine del rapporto di lavoro" con la convocazione in
questura dell'immigrato. Tuttavia fino alla convocazione in questura, per la
quale si possono attendere anche vari mesi, il regolarizzando non poteva
avviare nuovi rapporti di lavoro, rimanendo di fatto esposto al lavoro nero. Lo
scenario cambia il 16 gennaio scorso, con la circolare n. 48331/30 dello stesso
dipartimento, che completa la nota del 4 dicembre specificando che presentando
un certificato di morte del datore di lavoro le pratiche giacenti negli uffici
postali di Roma possono essere accelerate dalla prefettura competente con una
"specifica richiesta di trasmissione anticipata al centro servizi delle
poste", in modo da emettere pi˜ celermente il "permesso di soggiorno
per attesa occupazione". Tutto rimane fermo fino al 3 aprile, quando Anna
D'Ascenzo emana una nuova circolare per conto del Dipartimento libertý civili e
immigrazione del ministero dell'Interno, dichiarando la necessitý di
"venire incontro alle obiettive esigenze dei lavoratori stranieri
licenziati o comunque rimasti senza lavoro, spesso facili preda della
criminalitý". La D'Ascenzo dispone la creazione in ogni prefettura di
"una apposita postazione dedicata", dove trattare le pratiche degli
immigrati in attesa di regolarizzazione che hanno perso il datore di lavoro per
cause naturali o per l'interruzione del rapporto professionale. Secondo questa
circolare per il proseguimento della pratica di regolarizzazione Ë sufficiente
che il nuovo datore di lavoro comunichi alla prefettura la disponibilitý di
assumere lo straniero rimasto fino a quel momento senza impiego.
Successivamente l'iter procede, lo "sportello dedicato" della
prefettura sollecita a Roma l'invio della pratica in questione, e la prefettura
convoca l'immigrato e il suo nuovo datore di lavoro per l'assegnazione del
"contratto di soggiorno", di durata annuale. Cosa succede nel tempo
che intercorre tra il subentro del nuovo datore di lavoro e la convocazione in
prefettura? Per spiegarlo Ë intervenuto il ministero del Welfare, con una
circolare dell'8 aprile scorso in cui si stabilisce che il datore di lavoro
"subentrante" deve aspettare la convocazione in prefettura per
avviare un rapporto lavorativo con l'immigrato in attesa di regolarizzazione.
In questo lasso di tempo, che puÚ durare anche diverse settimane, Ë preclusa
ogni possibilitý di guadagno regolare al lavoratore immigrato che non ha pi˜ il
datore di lavoro con cui aveva avviato la procedura di sanatoria. Nel testo di
questa ultima circolare, emanata dalla direzione generale per l'immigrazione
del ministero del Welfare e firmata da Giuseppe Maurizio Silveri, si specifica
infatti che "il rapporto di lavoro non potrý pertanto avere corso,
potendosi instaurare soltanto all'atto della stipula del contratto di soggiorno
per lavoro".
10. AIUTI UMANITARI - Lubbers (Unhcr): ''L'insicurezza minaccia i programmi di rimpatrio in Afghanistan'' (Redattore Sociale) 18/04/2003 ROMA - "Lo scorso anno l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, in collaborazione con i suoi partner, ha assistito il rimpatrio di oltre 2 milioni di persone, ma la sostenibilitý di questi e dei futuri rimpatri Ë minacciata dall'insicurezza che prevale in varie parti dell'Afghanistanî ñ ha dichiarato Ruud Lubbers (Unhcr) esprimendo serie preoccupazioni per il deteriorarsi della situazione in alcune parti dell'Afghanistan, che ostacola le operazioni di rimpatrio dei rifugiati e degli sfollati. "E' assolutamente necessario che le autoritý afghane e la comunitý internazionale adottino dei provvedimenti in grado di garantire la sicurezza nel paese, in modo particolare nelle aree rurali".Lubbers ha ricordato ai governi donatori, specialmente quelli europei, che la stabilitý dell'Afghanistan incide direttamente sul numero di afghani che chiedono asilo nei paesi fuori della regione. Nel 2002, ad esempio, il numero dei richiedenti asilo afghani in Europa Ë diminuito del 50 per cento. "Questa tendenza positiva potrebbe facilmente invertirsi se gli oltre 3 milioni di rifugiati afghani che si trovano ancora in Iran e in Pakistan perderanno la speranza di poter fare ritorno a casa - afferma Lubbers - E' nell'interesse di tutti promuovere e rafforzare la sicurezza in Afghanistan". L'Unhcr esorta ad intraprendere azioni concrete per migliorare la sicurezza nel sud dell'Afghanistan. La mancanza di sicurezza potrebbe innescare un circolo vizioso caratterizzato da un ridotto accesso umanitario, minore aiuto allo sviluppo, inferiore numero di rimpatri e maggiore instabilitý - tutto questo in un'area che giý patisce gli effetti di anni di siccitý. Dopo la recente uccisione di Ricardo Mungia, un operatore del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), oltre 10 organizzazioni non governative internazionali hanno ritirato, almeno temporaneamente, il proprio personale dalla regione di Kandahar. Inoltre dall'inizio della guerra in Iraq, il 20 marzo, l'ufficio dellíorganizzazione a Spin Boldak Ë stato chiuso e anche le operazioni a Chaman, posto di frontiera con il Pakistan, sono state ridotte o interrotte. Ampie aree dell'Afghanistan sud-orientale, tra cui le intere province di Uruzgan e Zabul ñ fa sapere líorganizzazione - rimangono inaccessibili allo staff delle agenzie umanitarie a causa dei molti pericoli. In altre aree Ë possibile accedere solo con una scorta armata. Questi problemi di sicurezza hanno costretto a rinviare l'allestimento di un nuovo centro di identificazione a Khost, nel quale esaminare le richieste di assistenza di rimpatriati. A Narangar le attivitý delle agenzie dell'Onu sono sospese dallo scorso mese di gennaio a causa dell'uccisione di due agenti che scortavano un team dell'Unhcr. Gli sfollati nel sud dell'Afghanistan sarebbero circa 350mila, la maggior parte dei quali alloggiati in 6 insediamenti nelle province di Kandahar e Helmand. In queste localitý, continuano tuttora ad arrivare persone in fuga dalle province di Faryab, Jawzjan e Badghis, nel nord del paese, a causa di intimidazioni e insicurezza.
11. IMMIGRAZIONE - Sanatoria: anche a
Pasqua continua la separazione forzata per migliaia di famiglie straniere (Redattore Sociale) 18/04/2003 MILANO -
Anche a Pasqua continua la separazione forzata di decine di migliaia di
famiglie extracomuntarie. Sono le famiglie degli stranieri regolarizzandi in
Italia con la cosiddetta legge Bossi-Fini, in virt˜ della quale sono state
depositate oltre 700 mila domande di regolarizzazione. Chi Ë in attesa di una
risposta alla domanda depositata, infatti, non puÚ abbandonare il territorio
dello Stato. "Quello che Ë accaduto in fase d'applicazione della legge
Bossi-Fini era prevedibile e si Ë realizzato ovunque senza eccezioni ‚spiega
Carla Mazzucchi, dell'Udeur-: abbiamo dati che testimoniano una media del 10
per cento delle domande di sanatoria effettivamente trattate dalle Prefetture.
Oggi, ad ormai 4 mesi dalla mia proposta di legge (presentata per consentire un
ritorno temporaneo degli stranieri regolarizzando, ndr), Ë passato Natale e sta
per arrivare Pasqua, senza che il Governo abbia trovato una soluzione al
problema della lontananza forzata e crudele di migliaia di giovani donne dai
propri bambini o dai propri genitori anziani. NÈ mi risulta che la commissione
parlamentare competente abbia perlomeno avviato l¼esame del provvedimento da me
presentato l'11 dicembre scorso".La proposta di legge della Mazzucci Ë la
n. 3.476, recante modifiche all'articolo 33 della legge 30 luglio 2002, n.189,
in materia di uscita e reingresso nel territorio dello Stato dei cittadini
extracomunitari in attesa di permesso di soggiorno. "Si tratta di porre in
atto una procedura temporanea per consentire ai lavoratori extracomunitari di
partire per il proprio Paese per un periodo massimo di 20 giorni, rientrando
poi in Italia senza perdere il diritto alla sanatoria. Le modalitý d'uscita e
rientro nel territorio italiano sono tecnicamente fattibili, sicure e tali da
non consentire abusi d'alcun genere e da non far perder tempo prezioso a coloro
che stanno lavorando alla definizione delle pratiche per la regolarizzazione.
La legge Bossi-Fini ha ottenuto un risultato profondamente disumano: quello di
rendere estranei i genitori ai propri figli piccoli, imponendo un abbandono
forzato, e cioË impedendo ai lavoratori extracomunitari in fase di
regolarizzazione di tornare a casa per Natale, ed ora ormai anche per
Pasqua!".Anche l'ex ministroLivia Turco e il senatore Luciano Guerzoni,
parlamentari dei Ds, hanno presentato alla Camera e al Senato una mozione per impegnare
il governo a garantire il rientro in Italia, ai lavoratori stranieri in attesa
di regolarizzazione, in occasione delle festivitý pasquali.
12. RIFUGIATI - Interrogazione al ministro Frattini sul caso di Sa'id al-Sakhri. Il governo italiano gli ha negato l'asilo politico (Redattore Sociale) 18/04/2003 MILANO - Cresce líattenzione sul caso di Muhammad Sa'id al-Sakhri, dissidente siriano cui il governo italiano ha pericolosamente negato líasilo politico lo scorso novembre. LíOn. Gianni Vernetti della Margherita ha chiesto, attraverso un'interrogazione urgente al ministro degli Affari Esteri Franco Frattini ìse non reputi di dover intervenire con la massima sollecitudine presso le autoritý siriane per agevolare il rientro in Italia, Paese al quale hanno chiesto formalmente protezione e asilo politico, il sig Al-Sakhri e la sua famigliaî. Il giorno 23 novembre 2002 Al-Sakhri di cittadinanza siriana, giunge in Italia, sbarcando a Malpensa con la propria famiglia formata da altre 5 persone (la moglie e i quattro figli minorenni). La famiglia siriana fa richiesta formale d'asilo politico, ma non Ë stata in alcun modo presa in considerazione dal Governo Italiano. Attualmente Al-Sikhri si trova nel carcere di Kafar Susa (Damasco) ed Ë in condizioni precarie di salute a causa di maltrattamenti e torture, pratica molto comune nei centri di detenzione in Siria, la moglie Maysun Lababidi Ë stata scarcerata insieme ai quattro figli ed Ë ospite presso alcuni parenti nella cittý di Hama: dove ogni settimana deve presentarsi ai servizi di sicurezza, e le Ë proibito lasciare la cittý. Spero solo, conclude Vernetti che lo Stato Italiano non si dimentichi che: ìin base alla legge 39/1990, come riformata dalla legge 182/2002, lo Stato impone alle Commissioni territoriali, nellíesaminare le domande d'asilo politico, di valutare per il rifiuto del permesso di soggiorno non solo, la presenza di requisiti richiesti per líapprovazione della domanda, ma anche, quali siano, le conseguenze di un rimpatrio alla luce degli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali di cui líItalia Ë firmatariaî. La sezione italiana di Amnesty international ha inviato un appello al ministro dellíInterno Giuseppe Pisanu e al ministro degli affari Esteri Franco Frattini, nel tentativo di sbloccare la situazione di Muhammad Sa'id al-Sakhri. Líappello, nel quale si chiede ìdi intervenire con la massima urgenza presso le autoritý siriane per assicurare líincolumitý e il pieno rispetto dei diritti umani di Muhammad Saíid al-Sakhri e della sua famigliaî Ë stato firmato on-line da oltre 3.600 persone.
13. Immigrati in attesa di giudizio di Romana Sansa (MIGRA) 18/04/2003 - Italia, aprile 2003: sono passati cinque mesi da quando oltre 700.000 datori di lavoro hanno regolarizzato altrettanti lavoratori immigrati senza permesso di soggiorno. Hanno dichiarato il loro nome, hanno fornito tutti i dati identificativi richiesti, hanno pagato 270 euro per i collaboratori domestici e 800 euro per i lavoratori di altre categorie, pi˜ altri 2,90 per l'assicurata alle Poste. Una bella cifra, insomma, considerato che il numero dei regolarizzandi Ë stato diviso all'incirca a metý fra colf e non colf . Quasi 500 miliardi di euro giý versati all'11 novembre 2002. Eppure, a tutt'oggi, pochissimi lavoratori sono stati regolarizzati. Circa 70.000, si dice, neanche il 10% delle richieste. Non si conosce nemmeno la somma totale dei permessi di soggiorno attribuiti finora nelle 104 province italiane. Malgrado le affermazioni autoelogiative del governo sull'informatizzazione e sul controllo delle procedure, esse si sono rivelate desolantemente farraginose. Anche l'assunzione di personale interinale, esterno all'amministrazione pubblica, non ha dato ancora risultati apprezzabili, perchÈ Ë stata decisa dal Presidente del Consiglio alla fine di gennaio e i nuovi lavoratori hanno preso servizio da poco tempo. La situazione Ë divenuta quasi intollerabile e, certo, i datori di lavoro coinvolti non avrebbero mai potuto immaginare una situazione simile. Gli immigrati invece sÏ, perchÈ in questi ultimi anni - in Italia - ne hanno sopportate di tutti i colori. La regolarizzazione, d'altronde, Ë arrivata in porto a luglio del 2002, dopo ostilitý e polemiche fortissime all'interno della stessa maggioranza di governo, mentre l'opposizione, che pure, grazie ad alcuni suoi esponenti, l'aveva proposta al Senato, ha atteso, quasi in punta di piedi, di vedere come sarebbe finito lo scontro. Ha vinto il senso della giustizia, visto che era ormai impossibile sostenere la favola che gli immigrati senza soggiorno fossero da espellere, pena l'insicurezza catastrofica della nostra societý. Anzi, sono stati proprio i datori di lavoro che si sono dati da fare affinchÈ nelle famiglie e nelle aziende gli immigrati potessero diventare legali. Quando si dice che la societý civile Ë migliore dei governanti! Queste vittorie, perÚ, si devono pagare a caro prezzo: soprattutto perchÈ il tema dell'immigrazione Ë uno dei principali cavalli di battaglia, gestiti in maniera contundente, della Lega Nord. Ne consegue che per applicare la nuova legislazione (legge 189 / 2002 e legge 222 / 2002 ) si assiste a un caotico balletto interpretativo fra il ministero dell'Interno e quello del Lavoro. L'Interno, che ha pi˜ esperienza in materia, Ë attribuito a Forza Italia, partito poco incline a polemiche sull'immigrazione; argomento che, pur importante per l'economia italiana, riguarda solo un milione e mezzo di persone, che non votano alle amministrative. Il Lavoro, invece, Ë di competenza della Lega Nord, la quale di esperienza ne ha pochina, perÚ pretende di fare grandi modifiche costituzionali e istituzionali. Gli Utg - Uffici territoriali del governo - sono stati inventati dalla Bossi - Fini e ne rappresentano l'architrave istituzionale. Pur istituiti nel luglio del 2002, sono ancora allo stato embrionale. L'idea di un ufficio unico presso le Prefetture, seppure non peregrina per consentire agli immigrati di rivolgersi in un solo luogo, pare pi˜ improntata alla cultura del sospetto, per la quale Ë meglio concentrare le singole amministrazioni di derivazione ministeriale in un unico ufficio, per controllarle meglio. Non per niente il sospetto e il controllo sono gli occhiuti cardini teorici della Bossi ñ Fini. Ritardi e inefficienze ciclopiche, dunque. Ne pagano il prezzo, innanzitutto, gli immigrati in attesa di regolarizzazione, per i quali sono in forse le ferie estive, essendo essi praticamente sequestrati in Italia. Dove li metteranno i datori di lavoro in quel periodo? Forse, non essendo ancora in regola ñ anche se per responsabilitý dello stato italiano ñ devono essere puniti e non devono riposare? Siamo ancora alla schiavit˜ della gleba? Anche i datori di lavoro sono fortemente preoccupati, e vorrebbero sapere quando il governo emanerý il decreto per gli ingressi di lavoratori immigrati per il 2003. E le confederazioni sindacali, in rappresentanza dei numerosi iscritti immigrati, hanno promesso diffide amministrative e legali, a tutela dei diritti individuali della persona, se le pratiche non verranno smaltite in tempi rapidi. Qualcuno ha parlato di ricorsi alle Corti europee, di giustizia e dei diritti umani. Tutti scontenti, dunque, escluso il governo. Se non ci fosse da piangere, verrebbe da ridere. (www.migranews.net)
14. INPS: lavoratori extracomunitari agricoli oggetto di
regolarizzazione (Stranieri
in Italia) 17 aprile 2003 - Con messaggio numero 18 del 14 aprile 2003 l'INPS
ha precisato che le aziende agricole tenute alla presentazione della
dichiarazione trimestrale della manodopera, relativa al primo trimestre 2003,
dovranno inserire nella dichiarazione (quadro P) tutti i lavoratori
extracomunitari oggetto della regolarizzazione ex legge 222/02. Leggi il testo del messaggio
15. IMMIGRAZIONE: una guida per informare su diritti e
doveri 'l'emigrazione informata', destinata a chi gestisce fenomeno (ANSA) - ROMA, 17 APR - Una
guida con riferimenti alle normative e alle prassi in materia di immigrazione,
ma anche e soprattutto uno strumento pratico, dove trovare informazioni chiare
e sintetiche sull'ingresso, il soggiorno, l'integrazione, l'uscita dal
territorio nazionale, l'acquisizione della cittadinanza, i perche'
dell'espulsione. E' ''L'emigrazione informata'', 135 pagine di notizie utili
destinate a chi ha a che fare con l'emigrazione, per sapere tutto cio' che e'
necessario comunicare a chi vuole andare in un paese straniero, nate da un
progetto dell' Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), dell'ufficio
relazioni internazionali del dipartimento di pubblica sicurezza del ministero
dell'Interno e del programma Odysseus della commissione europea. All'interno si
trova ogni tipo di informazione necessaria: dai requisiti generali per
l'ammissione alle tipologie di permesso di soggiorno, dai principi generali per
l'integrazione (accesso alla casa, attivazione utenze, matrimonio, minori,
servizio sanitario, ecc) a come si richiede la cittadinanza e come si presenta
una domanda d'asilo.Alla realizzazione della guida, che riguarda Italia,
Grecia, Malta, Portogallo e Spagna e che e' stata presentata oggi alla presenza
dell'ambasciatore albanese in Italia Pellumb Xhufi e di diversi rappresentati
delle ambasciate di paesi dove e' forte il fenomeno dell'emigrazione, hanno
contribuito anche i ministeri degli Esteri e del Lavoro, enti locali,
associazioni e comunita' di immigrati, personale delle ambasciate dei paesi da
cui partono i flussi migratori.Ed e' proprio alle ambasciate che la guida e'
diretta in primo luogo perche', come ha spiegato il vice capo della polizia
Giuseppe Procaccini, per gestire l'immigrazione ''e' necessario governare i
flussi dall'inizio''. ''Si tratta - ha aggiunto - di uno strumento che affronta
il problema con un approccio umile, serio e responsabile per informare gli
immigrati sui loro diritti e sui loro doveri''. La mancanza di informazione, e'
stato spiegato, conduce infatti molto spesso a situazioni di clandestinita',
lavoro nero e sfruttamento. ''Con 'L'Emigrazione informata' abbiamo raggiunto
due obiettivi - ha detto il capo missione dell'Oim a Roma Luca Dall'Oglio - da
un lato abbiamo facilitato un maggiore coordinamento tra le istituzioni che a
diversi livelli si occupano d'immigrazione e dall'altro abbiamo coinvolto le
comunita' straniere nell'elaborazione di uno strumento che e' destinato a
loro''.La guida sara' distribuita oltre che alle ambasciate dei paesi da dove
partono gli immigrati e alle sedi diplomatiche italiane all'estero, anche alle
prefetture, agli enti locali e successivamente alle associazioni umanitarie che
lavorano con gli immigrati
16. IMMIGRATI: Viminale, una ''guida'' per essere informati (ASCA) - Roma, 17 apr - Una ''Guida'' di 133 pagine piene di informazioni sugli ingressi, il soggiorno, le forme di tutela, il sistema scolastico. E' il volumetto redatto dal Ministero dell'Interno e dall'Oim (Organizzazioneinternazionale per le migrazioni) in collaborazione con il Programma Odysseus della Commissione europea, presentato stamane a Roma alla presenza del vice capo della Polizia di Stato Giuseppe Procaccini e dal capo missione Oim in Italia Luca Dall'Oglio. La guida che si intitola: ''L'emigrazione informata'' sara' subito ristampata per essere destinata ad ambasciate, prefetture, amministrazioni locali ed anche associazioni di volontariato che si occupano del tema dell'immigrazione. In due versioni, in lingua italiana ed inglese, il volumetto contiene informazioni sulla normativa in vigore, sulle procedure da seguire, gli uffici da contattare, i documenti da presentare. Indicazioni pratiche che vanno dal riconoscimento dei titoli di studio, agli affitti per le abitazioni, dall'accesso alla cittadinanza, all'accoglimento delle domande di asilo.
17. IMMIGRATI: Viminale, una ''guida'' per essere informati (2) (ASCA) - Roma, 17 apr - Uno strumento definito ''importante'' da una realta' come la Caritas italiana. Il responsabile dell'Ufficio immigrazione, Franco Pittau ha, infatti, sostenuto che si tratta di una ''idea molto buona. Ora bisogna vedere - ha notato Pittau - come verranno diffuse queste informazioni. Dopo quello fatto per la pubblicazione occorre procedere ad un analogo sforzo per la diffusione di queste informazioni''. ''Si tratta di uno sforzo importante del Dipartimento - ha confermato Procaccini - Abbiamo voluto adottare un approccio semplice ed utile. E' fondamentale una collaborazione sempre piu' stretta tra settori della pubblica amministrazione e con le ambasciate e il mondo del volontariato''. Una informazione utile, secondo il vice capo della Polizia, anche per contrastare il fenomeno della tratta degli esseri umani. Un ''terreno fertile per le organizzazioni criminali'', ha sottolineato Procaccini ''ed un fenomeno che non si esaurisce certo nella sola fase della partenza e dell'arrivo''.
18. IMMIGRAZIONE: protesta in centro accoglienza Ponte
Galeria (ANSA) -
ROMA, 17 APR - Gli immigrati del Centro di accoglienza di Ponte Galeria, nei
pressi di Roma, questa sera hanno espresso la protesta per le loro condizioni
di vita, facendo trovare un materasso bruciato, appoggiato alla postazione dei
servizi di vigilanza. E' avvenuto poco dopo le 20.30. Sul posto sono
intervenuti i vigili del fuoco e la polizia e la protesta, secondo
indiscrezioni, sarebbe poco dopo rientrata.Giý negli scorsi anni il centro,
dove passano, in attesa che venga definita la loro posizione, migliaia di
immigrati clandestini, Ë stato teatro di incidenti con le forze dell'ordine e
forme di protesta pi˜ o meno pacifiche.Lo scorso anno, subito dopo
l'approvazione della legge Bossi-Fini sull'immigrazione , i verdi della Camera
hanno chiesto una commissione d'inchiesta sul rispetto dei diritti umani nei
centri di accoglienza del paese
19. IMMIGRAZIONE - L'Ambasciatore dell'Albania in Italia: ''L'emigrazione albanese Ë passata dal sommerso alla luce del sole'' (Redattore Sociale) 17/04/2003 ROMA - L'emigrazione albanese in Italia? "Un fatto ormai metabolizzato: negli ultimi mesi sono mutate le sue condizioni e si Ë passati da una fase traumatica e convulsa a un certo assestamento, dal sommerso e dallíanonimato alla luce del sole. Lo dimostra il fatto che líemigrazione clandestina, da un anno a questa parte, Ë stata ridotta ai minimi termini, per non dire che Ë stata azzerataî. » líanalisi del fenomeno migratorio delineata da Pellumb Xhufi, ambasciatore dellíAlbania in Italia. ìSi Ë verificato un salto nel modo di percepire líemigrazione albanese, al secondo posto per numero di immigrati, da parte degli italiani: da fatalitý e flagello che comportava problemi al concepirla, da parte della maggioranza, come un dato di fatto, una realtý con cui fare i contiî, ha proseguito líambasciatore, intervenuto stamani a Palazzo Cimarra (ministero dellíInterno) alla presentazione della guida ìLíemigrazione informataî, incontro promosso dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dellíInterno e líOrganizzazione Internazionale per le Migrazioni. Ha espresso il suo apprezzamento per questa guida che consentirý al personale di ambasciata di fornire informazioni precise ai loro connazionali, ìQuando uno straniero giunge in un paese nuovo Ë molto difficile orientarsi e, in genere, il principale punto di riferimento Ë líAmbasciata. Anche per noi spesso Ë difficile accedere alle informazioni e strumenti come líEmigrazione Informata sono fondamentali per garantire un servizio di informazione adeguatoî. Inoltre Xhufi ha annunciato che Ë in corso un negoziato per ìun accordo di stabilizzazione dellíAlbania con líUnione europeaî. Intanto líAmbasciata del Paese delle Aquile sta potenziando nella penisola la rete degli Uffici consolari, presenti a Roma, Milano e Bari; la collaborazione con le istituzioni italiane ha portato a ìmigliorare la qualitý dei servizi offerti agli albanesiî e alla creazione di una data-base su tutto il pianeta dellíimmigrazione albanese in Italia. Alla presentazione della guida sono intervenuti anche il prefetto Giuseppe Procaccini, vice-capo della Polizia (ministero dellíInterno) e il prefetto Compagnucci, sottolineando líimportanza di un ìapproccio specialisticoî ai temi dellíimmigrazione, che superi líimprovvisazione empirica, da coniugare con una professionalitý ìumile, seria, informata, che mescoli umanitý, sensibilitý e cervello - ha dichiarato Compagnucci -. Sullíimmigrazione, perÚ, líEuropa Ë chiamata a dare risposte uniformiî
20. Presentata dall'OIM e dal Ministero dell'Interno la prima guida pratica che facilita la comprensione delle norme in materia di immigrazione - La pubblicazione sarý distribuita al personale delle Ambasciate straniere ed agli operatori del settore (INFORM) 18 aprile 2003 ROMA - E' stata presentata a Roma, presso il dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, una dettagliata guida sulle normative e le prassi in materia di immigrazione. Il testo, dal significativo titolo "L'Emigrazione Informata" fornisce infatti dettagliate indicazioni sulle modalitý d'ingresso, il soggiorno, le vie d'integrazione, l'uscita dal territorio nazionale e l'acquisizione della cittadinanza da parte dello straniero. La guida, composta da 135 pagine e distribuita su supporto cartaceo e su CD Rom, Ë stata realizzata dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) con il sostegno dell'Ufficio Relazioni Internazionali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Programma Odysseus della Commissione Europea. Grazie ad uno sforzo collegiale di variegate istituzioni europee saranno inoltre consultabili sul testo preziose e complete informazioni sulle normative e le procedure operative per gli stranieri applicate in Italia, Grecia, Malta, Portogallo e Spagna. Tutti Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che quindi sono direttamente coinvolti nel fenomeno migratorio. Un progetto di ampio respiro - al fine di garantire la massima attendibilitý delle informazioni sono stati attivati nei vari Paesi di accoglienza specifici gruppi di lavoro formati da esperti dell'OIM, delle Istituzioni locali, de Ministero degli Interni, del Mae, del Ministero del Lavoro e delle associazioni degli immigrati - che fornirý un utile e certo supporto informativo sia alle collettivitý immigrate, sia al personale delle ambasciate straniere ed ai tanti funzionari che gestiscono il fenomeno migratorio. " Questa Ë la prima volta - ha commentato il Capo Missione dell'OIM Luca Dall'Oglio evidenziando uno dei tanti aspetti innovativi della pubblicazione - che si compie un lavoro di sintesi con la collaborazione del personale consolare e d'ambasciata dei Paesi di immigrazione. Abbiamo infatti discusso con loro i bisogni informativi, i campi díinteresse e le necessitý delle comunitý straniere che vivono e lavorano in Italia. Con questa iniziativa noi vogliamo infatti creare dei moltiplicatori informativi presso le ambasciate straniere che ci consentiranno di acquisire notizie attendibili, aggiornate ed effettive su questa particolare utenza in continua evoluzione. Per fronteggiare i continui cambiamenti di una societý complessa - ha poi sottolineato Dall'Oglio ricordando la necessitý di tradurre in precise informative anche i contenuti del regolamento di attuazione della nuova legge Bossi-Fini - dove l'immigrazione presenta bisogni sempre pi˜ diversificati dovremo inoltre attivarci per aggiornare con tempestivitý la nostra pubblicazione". Dopo aver ricordato la necessitý di una corretta informazione e qualificazione professionale nell'approccio dell'operatore al mondo dell'immigrazione, il rappresentante del Dipartimento delle Libertý Civili dell'Immigrazione del Ministero dell'Interno ha rilevato come l'agenda possa essere di estrema utilitý anche per le istituzioni. "A mio giudizio le istituzioni - ha infatti sottolineato l'esponente del Ministero dell'Interno - non devono parlare per sentito dire ma di ciÚ che, nel reciproco rispetto, si puÚ fare in favore ed insieme agli immigrati. Con il nostro lavoro - ha proseguito il funzionario sottolineando l'importanza di mettere insieme le diverse ottiche dei vari Ministeri - abbiamo creato una comune metodologia che evidenzia ancora una volta la necessitý di affrontare queste problematiche con estrema umiltý". Dopo l'intervento del coordinatore del Dossier Statistico della Caritas Franco Pittau volto a sottolineare l'importanza di una piena fruibilitý e di una capillare diffusione dell'iniziativa editoriale, anche il direttore del Servizio Relazioni Internazionali del Ministero dell'Interno Emanuele Marotta ha evidenziato l'esigenza, al fine di seguire le trasformazioni della societý, di un costante aggiornamento dell'agenda informativa. Secondo Marotta solo un tempestivo sviluppo della pubblicazione, che tenga nel dovuto conto le nuove prospettive connesse all'allargamento dell'Unione Europea, potrý infatti garantire la continuitý e la piena efficacia della proposta editoriale. "Questa iniziativa Ë di estremo interesse - ha infine sottolineato al termine dellíincontro l'Ambasciatore dell'Albania in Italia Pellumb Xhufi rispondendo ad una nostra domanda sulla reale fruibilitý della pubblicazione - e porterý notevoli vantaggi pratici sia per gli operatori stranieri che si occupano della problematica, come ad esempio gli addetti agli Uffici consolari che esportano immigrazione verso l'Italia e gli altri Paesi europei, sia per gli esperti italiani che si confrontano quasi quotidianamente con i flussi migratori. Questa pubblicazione darý inoltre nuove certezze su tutte le opportunitý che i regolamenti italiani offrono agli immigrati che scelgono la via dell'integrazione in Italia. Voglio inoltre sottolineare - ha concluso l'Ambasciatore ricordando gli sforzi compiuti dal suo Governo per arginare il costante afflusso nel nostro Paese di clandestini albanesi - che da alcuni mesi, grazie all'azione preventiva e messa in atto dal mio Governo con la collaborazione delle strutture italiane, gli sbarchi di clandestini albanesi sulle coste italiane si sono praticamente arrestati". (Goffredo Morgia-Inform)
21. La prostituzione a Castel Volturno: parla don Nascimbene di Taysir Hasan 17/04/2003 (MIGRA) La prostituzione che domina sulle strade e in altri luoghi di appuntamento Ë quella delle donne immigrate provenienti da vari Paesi dellíAfrica, dellíEst Europa e dal Sud America. Le ragazze vengono contattate nei Paesi díorigine con la promessa di un lavoro normale in Europa e iniziano un vero e proprio viaggio allíinferno. A Castel Volturno, in provincia di Caserta, vivono pi˜ di 3 mila immigrati su una popolazione di 20 mila abitanti, una percentuale fra le pi˜ alte in Italia. La maggior parte non ha il permesso di soggiorno. Fra loro ci sono anche 600 ragazze, soprattutto nigeriane, che vengono obbligate a prostituirsi. Franco Nascimbene, missionario comboniano, da qualche anno si dedica, insieme alla sua comunitý, a combattere il dramma della prostituzione, aiutando le ragazze a liberarsi dalla schiavit˜. Ha da poco pubblicato ìCi precedono nel regno di Dioî (Emi, pagine 112, euro 11) un libro-cronaca, frutto dei suoi incontri con le ragazze della strada. La camorra, secondo padre Nascimbene, ha volutamente scelto Castel Volturno come paese dove sfruttare la mano díopera immigrata nel traffico di droga e nella prostituzione. Alla domanda su come Ë possibile che ci siano cosÏ tanti ìclandestiniî in un paese di 20 mila abitanti, risponde: ìStanno qui perchÈ possono vivere senza permesso di soggiorno; la camorra copre tuttoî. Il fatto che la maggioranza di loro siano nigeriani e che moltissimi provengono dalla cittý di Benin ha fatto incuriosire il missionario. » andato in Nigeria a indagare. Qui ha scoperto che il traffico inizia nel 1989, quando un alto funzionario della ambasciata italiana, in cambio di 5 milioni delle vecchie lire, concedeva il visto di ingresso in Italia. In quellíanno ne ha venduti 6 mila. ìDopo líarresto del funzionario - racconta Nascimbene- ormai si era formata a Benin una vera organizzazione di traffico umano che ha continuato a operare. Le ragazze venivano contattate tra famiglie povere, proponendo loro un lavoro in Italia. Con il contratto, líorganizzazione si impegnava a procurare passaporto, visto, e biglietto aereo. Una volta in Italia assicuravano vitto, alloggio e lavoro. Líaccordo veniva firmato dalla ragazza e dalla sua famiglia che si impegnavano comunque a restituire il debito, di circa 50 mila euroî. Quando arrivano in Italia per le ragazze vi sono due possibilitý, spiega Nascimbene: ìalcune hanno giý una destinazione, cioË sono state vendute a organizzazioni locali o alle madames; le altre vengono messe in vendita. A me risulta che ci siano alcuni luoghi (Torino, Modena e Castel Volturno) in Italia dove periodicamente viene organizzata líasta delle ragazze. Qui passano di proprietý ai nuovi compratori e allemadames che insegnano loro le poche parole italiane necessarie per il lavoro. A questo punto le ragazze sono schiave a tutti gli effettiî. Per le ragazze albanesi, secondo il sacerdote, il reclutamento avviene diversamente. ìArrivano accompagnate da connazionali giý regolarizzati: finti fidanzati che promettono di sposarle e di offrir loro una vita migliore in Italia. Una volta messe sulla strada non hanno via di scampo. Qui non cíË un debito da pagare, ma si tratta di schiavit˜ a vita. Le storie delle albanesi sono le pi˜ dure, perchÈ la criminalitý dei connazionali Ë estremamente violenta. Anche se decidono di scappare e tornare al loro Paese, non verranno pi˜ accolte, anzi, spesso vengono punite per aver disonorato la famiglia abbandonando il proprio marito o fidanzato. Un altro metodo per reclutarle Ë il rapimento: vengono picchiate, brutalizzate, stuprate e completamente. sottomesse. Particolarmente pesanti poi sono le minacce di ritorsioni verso i familiari; non rari i sequestri e le violenze (fino agli omicidi) dei parenti rimasti in patriaî. Alla domanda su che cosa si puÚ fare per porre fine alla tratta, padre Nascimbene risponde: ìAttualmente, líunica cosa che lo Stato italiano fa sono le retate della polizia. Vogliono pulire le strade. Líimportante Ë che le cose non si vedano. La mia esperienza mi dice che le retate non portano nulla di buono. Prendiamo il caso delle nigeriane; la ragazza viene arrestata e poi espulsa. Il documento della polizia con il quale viene rimpatriata dice che la ragazza faceva la prostituta. CosÏ viene presa dalla polizia nigeriana e messa in carcere dove resterý finchÈ non pagherý una grossa multa. La ragazza non ha soldi con sÈ, e la famiglia anche se sapesse che la figlia Ë in carcere non potrebbe pagare perchÈ in genere Ë molto povera. Dopo qualche giorno arriva qualcuno del racket, si presenta alla polizia di solito come un parente della ragazza, paga la multa e la fa uscire. Lei viene rispedita in Italia, e si trova a dover pagare un altro debito. Risultato: la ragazza dovrý stare pi˜ tempo sulla strada. Per cui le retate non risolvono il problema della prostituzione ma anzi favoriscono la tratta. La domanda Ë: lo Stato vuole veramente affrontare il problema o ha interesse soltanto a diminuire la visibilitý del fenomeno, senza complicare la vita a chi gestisce questo commercio disumano? Mi sembra che la risposta sia ovviaî. Il fenomeno si estinguerebbe naturalmente se gli oltre 9 milioni di italiani, clienti della prostituzione, smettessero di comprare questa merce. Ma questa Ë uníaltra storia. (www.migranews.net)
22. UE: Atene; bozza, diritti e dignita' per immigrati (ANSA) - ATENE, 16 APR - L'Ue
dovrý "rispettare i diritti e la dignitý dei cittadini di paesi terzi che
vivono e lavorano nell'Ue": lo afferma la bozza della 'Dichiarazione di
Atene', che verrý firmata oggi dai leader europei riuniti in Grecia."I
valori che noi apprezziamo non sono riservati solo ai nostri cittadini ma si
applicano a tutti coloro che rispettano le leggi dei nostri paesi",
aggiunge il documento.
23. IMMIGRAZIONE: Albania, polizia ferma finta squadra
calcio arrestati 5 dirigenti per traffico; Italia la destinazione (ANSA) - TIRANA, 16 APR -
Sembravano una vera e propria squadra di calcio, ma i 30 giovani albanesi, dai
14 ai 17 anni, fermati ieri sera al porto di Durazzo, non avevano niente a che
fare con il pallone; in comune avevano un solo desiderio, quello di andare in
Italia. Avevano pagato 2 mila euro a testa per essere "convocati" nel
tour calcistico che la squadra "Adriatik" di Kavaja, cittý dell'Albania
centrale, avrebbe fatto in Olanda, la cui ambasciata a Tirana li aveva muniti
di visto regolare. La polizia ha arrestato 5 dirigenti del finto club
calcistico, tra cui anche Taulant Biturku, l'assessore alla cultura e allo
sport del municipio di Kavaja. Tutti sono accusati di traffico di esseri
umani.Il pullman che trasportava i ragazzi Ë stato fermato poco prima
dell'imbarco su un traghetto di linea per l'Italia. Dopo le prime segnalazioni,
gli agenti non hanno avuto difficoltý a scoprire il falso. "Abbiamo capito
dall'inizio che non erano calciatori - ha raccontato all'Ansa uno degli
investigatori - alcuni ragazzi non sapevano nemmeno chi fosse l'allenatore
della nazionale albanese". (ANSA)
24. UE: Amato, con allargamento reddito medio scende del
13% cambia geografia fondi, ma benefici politici e commerciali (ANSA) - ROMA, 16 APR - Entrano
nell'Unione europea paesi che "si portano dietro buona parte della loro
miseria: acquistiamo pi˜ popolazione che reddito": il reddito medio
pro-capite scenderý del 13% e questo significa che bisognerý rivedere alcune
politiche come quella di coesione regionale o la politica agricola comune. C'È
infatti il rischio che escano dalle aree con l' obiettivo uno regioni come la
Sardegna e la Basilicata. Ad affermarlo, con un intervento nel quale sono state
evidenziate anche gli aspetti positivi dell' allargamento dell' Ue sia in
chiave politica sia per gli aspetti commerciali, Ë stato l'ex presidente del
Consiglio, Giuliano Amato. L' attuale vicepresidente della Convenzione Europea
ha oggi partecipato, insieme al ministro dell' Economia Giulio Tremonti, ad un
dibattito sul libro "L' allargamento dell' Unione Europea" di Enrico
Letta."Il reddito pro capite all'interno dell'Unione europea diminuirý del
13% rispetto all'attuale livello" - ha detto Amato - e questo perchÈ
entrano paesi che hanno un pil pro-capite pari, nel migliore dei casi, all'80%
di quello europeo come Ë per i 18mila euro pro capite di Cipro ma che scende,
nel peggiore, ai 7mila euro pro capite della Lettonia.Forte sarý l'impatto
sulla distribuzione dei fondi di coesione regionale, che sostengono le economie
delle regioni con un reddito inferiore al 75% del reddito medio europeo. Con
l'allargamento "il numero dei beneficiari passa da 71 milioni a 115 milioni
e - ha proseguito Amato - il 60% delle regioni che rientreranno nell'obiettivo
1 saranno nei paesi entranti." E in particolare, per l'Italia,
"Basilicata e Sardegna sembrerebbero le uniche regioni destinate ad uscire
dalla ripartizione" dei fondi per l'obiettivo 1.D'altro canto, per Amato,
bisogna perÚ chiedersi che cosa accadrebbe se non ci fosse l'allargamento.
Secondo alcuni economisti, i paesi entranti beneficeranno di un aumento del pil
nell'ordine del 2,5% l'anno per il solo fatto di essere entrati nell'Unione
europea. Ma allargando l'analisi a cosa accadrebbe ai paesi giý membri
dell'Unione, Amato ha avvertito che "senza allargamento, ci troveremmo a
fianco economie pi˜ deboli, governate da forze politiche pi˜ nazionaliste e
potremmo incontrare ostacoli a libere relazioni commerciali o dover
fronteggiare fenomeni di immigrazione clandestina pi˜ consistenti".
L'Italia potrý beneficiare di migliori relazioni commerciali con i paesi
entranti, per i quali "siamo in media il primo o il secondo partner commerciale",
rinunciando a una certa tendenza alla delocalizzazione. L'allargamento
ripristina "quelle condizioni favorevoli per la nostra industria - ha
concluso Amato - che erano state congelate dalla guerra fredda".(ANSA).
25. IMMIGRAZIONE: estorce soldi per regolarizzare
dipendenti (ANSA)
- PAVIA, 16 APR - Per regolarizzare due egiziani aveva chiesto in cambio 5.400
euro (2.700 a testa). Giuseppe Girgenti, un imprenditore edile di 41 anni, di
Bastida Pancarana, Ë stato arrestato dalla polizia. L'uomo Ë accusato di
estorsione.Gli agenti della squadra mobile lo hanno fermato all' ingresso della
prefettura. Girgenti si era recato insieme ai due immigrati nell'ufficio dove
si svolgono le sanatorie. Quando Ë stato bloccato dai poliziotti, l' uomo aveva
giý in tasca la somma chiesta agli egiziani.
La rassegna stampa puÚ
essere consultata anche sul sito www.immagineimmigratitalia.it - (Sito
Web realizzato nell'ambito del Progetto "Immagine degli immigrati in
Italia tra media, societý civile e mondo del lavoro")