In questi giorni in cui il conto alla rovescia è scandito dal calendario il prefetto Sergio Iovino (foto) fa finta di nulla. Nel senso che lavora con l'entusiasmo di chi ha appena cominciato. Invece fra dieci giorni farà le valigie per andare in pensione dopo una vita passata nell'amministrazione dello Stato. Giusto ieri ha risolto un problema fra datori di lavoro e cittadini extracomunitari sulla Bossi - Fini. Ha disposto che lo straniero in attesa di regolarizzazione, il quale ha perso il lavoro per motivi come il licenziamento o la chiusura dell'azienda, può trovarsi una nuova occupazione senza incorrere in sanzioni. I sindacati sono soddisfatti, gli imprenditori anche. Sergio Iovino, 67 anni, lascerà la prefettura il 28 febbraio. C'è grande attesa per il suo successore ma il nome è top secret. Iovino arrivò a Bologna come prefetto il 1† dicembre del 1998 dopo aver ricoperto lo stesso incarico a Nuoro e Padova. A conti fatti è un bolognese d'adozione poiché era già stato in servizio in città per una decina d'anni come alto funzionario sempre in prefettura. E qui, sposato, due figli che esercitano la professione di avvocati, Iovino resterà anche nei prossimi anni a godersi la pensione.
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