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Febbraio 2003: 5000 le pratiche
pervenute da Roma
1000 le convocazioni
500
i contratti di soggiorno già firmati
per regolarizzare questi
lavoratori ci vorranno almeno 3 anni
Nel frattempo:
· I “badati”
muoiono o sono ricoverati
· Ci sono datori di lavoro
che non “consentono” ai lavoratori di lavorare o li costringono a
pagarsi i contributi
· I cittadini stranieri
vengono licenziati o sono costretti a farlo per condizioni di lavoro non
accettabili
· I datori di lavoro
disposti ad assumerli ne sono impediti dall’impossibilità del
subentro
· E’ impossibile
lasciare l’Italia fino al rilascio del permesso di soggiorno
PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA
DI MILANO
CORSO MONFORTE 31
· Perché sia definita
una procedura d’urgenza per il rilascio del permesso di soggiorno ai
“badanti” il cui assistito sia deceduto o ricoverato e per i
lavoratori licenziati
· Perché con la
documentazione attestante l’avvenuta presentazione della domanda di
emersione sia possibile, in ogni caso, stipulare un contratto con un nuovo
datore di lavoro
· Perché con tale
documentazione sia possibile fare temporaneamente rientro nel proprio
Paese
· Perché
“l’emersione dal lavoro irregolare” non costringa migliaia di
cittadini stranieri a sprofondare nuovamente nello sfruttamento e nel lavoro
nero