NOTA ALLA STAMPA

IL VECCHIO PONTE DI MOSTAR

Roma, 11 novembre 2003 – Un simbolo, un legame tra culture e religioni, una grande opera architettonica e molto altro rappresenta il “Vecchio ponte di Mostar”, come viene chiamato ancora oggi dagli abitanti della città omonima. Costruito nel 1566, da un celebre architetto dell’epoca, il ponte ha rappresentato per secoli una legenda per la popolazione che vi gravitava intorno. La sua distruzione avvenuta dieci anni fa, il 9 novembre 1993, non ha cancellato tutto ciò che esso simboleggiava e come dice Pedrag Matvejevic, scrittore nativo di Mostar di fama internazionale, “E’ stato possibile abbatterlo, ma non si può abrogarlo, annientarlo. Continua a esistere in noi”.

Per ricordare e raccontare ciò che ha rappresentato questo ponte, l’Ambasciata in Italia della Bosnia ed Erzegovina, la Comunità di Bosnia ed Erzegovina in Italia e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), organizzano una manifestazione culturale di due giorni a Roma in cui sarà passata in rassegna la storia del ponte dalle sue origini alla recente ricostruzione. Alla manifestazione interverranno tra gli altri Hamdija Jahić, Sindaco di Mostar; Franca Eckert Cohen, Consigliera Delegata del Sindaco di Roma alle Politiche della Multietnicità; Claudio Cecchini, Assessore alle politiche sociali e per la famiglia della Provincia di Roma; l’Ambasciatore di Bosnia ed Erzegovina, Lukša Šoljan; lo scrittore Prof. Predrag Matvejević e Peter Schatzer, Direttore dell’ufficio OIM in Italia.

Sarà inoltre presentato il film-documentario “Lo spirito del vecchio ponte” del regista Nada Mehmedbašić e la mostra filatelica “Vecchio ponte di Mostar” curata dal giornalista Šemsudin Zlatko Serdarević e dal Prof. Stefan Sunarić, membri del Centro per la Pace e Multicultura della Città di Mostar.

La manifestazione culturale sarà inaugurata mercoledì 12 novembre 2003 alle h.17.00 presso la Sala Convegni, via di Porta Castello, 44 Roma.

Per informazioni:

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