Promuovere la parit di
trattamento per favorire la partecipazione sociale
-SCHEMA IPOTESI PROGETTUALE -
A partire dal lavoro di
monitoraggio gi condotto da alcune associazioni antirazziste e di immigrati
che da anni operano nella citt di Roma e dallanalisi delle condizioni di vita
e di lavoro degli stranieri, si vuole proporre che il Comune di Roma si
faccia carico di offrire alle associazioni quegli strumenti necessari a
proseguire e ad espandere il loro lavoro, permettendo loro di instaurare e di
coordinare una solida rete di collaborazione.
I soggetti coinvolti: la
struttura stabile degli operatori e gli altri soggetti interessati
La struttura
stabile degli operatori sociali costituita da soggetti gi
presenti sul territorio romano e che per esperienze e percorsi comuni si sono
gi trovati ad agire in modo coordinato. Sarebbe questa struttura stabile di
operatori a gestire lOsservatorio, mettendo a disposizione esperienze,
capacit e operatori.
La struttura stabile sar
costituita da operatori di Senzaconfine e del suo servizio legale, No.Di.
(Nostri Diritti), Ass. del Bangladesh, Associazione Donne Brasiliane, Ass.
Donne Capoverdiane, Ass. Lavoratori Pakistani, Azad come base di partenza; altri
soggetti da coinvolgere nelle attivit di informazione e lancio di campagne,
con i quali si intende stabilire dei rapporti stabili e continuati sono: altri
Osservatori e organizzazioni antirazzisti e di migranti, confederazioni
sindacali, organizzazioni nazionali e romane della memoria, gruppi consiliari
e parlamentari di orientamento antirazzista, organi di stampa e giornalisti
interessati, e loro organismi di categoria, uffici comunali e municipali le cui
competenze ricadano nellambito dellimmigrazione e dellasilo.
Le aree di intervento
dellOsservatorio, le modalit dazione e gli obiettivi
LOsservatorio si propone di essere
uno strumento attivo che non si limiti a studiare ed esaminare la
discriminazione, ma svolga anche un lavoro di raccolta, denuncia,
pubblicizzazione di informazioni e dintervento tempestivo con atti concreti
per far cessare latto di discriminazione.
Si pensato quindi ad unarticolazioni in tre aree
di attivit:
1) Attivit di monitoraggio e
inchiesta
su fatti/atti di discriminazione e razzismo. Da una parte, i casi di razzismo e discriminazione potranno
essere raccolti dalle varie associazioni che fanno parte della struttura
stabile dellOsservatorio; dallaltra parte fondamentale la raccolta di
documentazione a mezzo stampa.
2) Attivit di raccolta denunce
e copertura legale e/o sindacale. Dovranno attivarsi:
- Il telefono arcobaleno Un numero telefonico presidiato a
tempo pieno durante il giorno e comunque collegato, nei momenti di assenza
delloperatore, di notte e nei festivi
- Lo sportello di consulenza e
raccolta denunce Per il contatto diretto con
la vittima di un caso di discriminazione, per predisporre gli atti pi idonei
al suo caso
- Il servizio legale Attivato dagli operatori
predisposti alla raccolta delle denunce, sar costituito da avvocati e
operatori del diritto gi con una certa esperienza in materia di tutela dei
diritti dei migranti, dei soggetti vittime di discriminazioni e di diritto del
lavoro. Inoltre, potr predisporre interventi, elaborati, comunicati stampa
tecnici, etc. sulle questioni generali dellantirazzismo
3) Attivit di elaborazione,
pubblicizzazione e lancio di campagne tematiche. Gli operatori coinvolti in queste
attivit dovranno elaborare i materiali raccolti durante lattivit di raccolta
delle denunce, di monitoraggio e dinchiesta, ma anche ampliarlo, allargando il
campo ad altre esperienze nazionali ed internazionali. In particolare si
occuperanno di:
- predisporre e curare un sito
Internet,
in cui tutte le produzioni gi citate possano trovare posto e operare la sua
graduale messa in rete e collaborazione attiva con altri siti antirazzisti;
- produrre rassegne stampa, dossier tematici e pubblicazioni su fatti, eventi, proposte
di particolare rilievo;
- individuare anche sulla base
del lavoro di monitoraggio descritto nelle due sezioni precedenti - temi
particolari su cui lanciare campagne di sensibilizzazione e produrre raccolte
di buone pratiche.