"Partenariato interregionale e politiche migratorie" Bari, 23 e 24 ottobre 2003
DICHIARAZIONE FINALE
I partecipanti alla Conferenza di Bari “Partenariato interregionale e politiche migratorie”, rappresentanti di autorità e amministrazioni locali, regionali e nazionali, organizzazioni europee e non governative :
· Ringraziano vivamente la Regione Puglia per l’organizzazione della Conferenza ed esprimono, in particolare, la loro gratitudine alle autorità regionali per la calorosa accoglienza che è stata loro riservata;
· Avendo confrontato le proprie rispettive esperienze ed idee e proposto soluzioni, per una migliore gestione dei fenomeni migratori e per la promozione del partenariato interregionale, anche con riferimento ai risultati della Conferenza di Ancona “Parternariato Interregionale e Programmi di Priorità nel Mediterraneo e Balcani” ;
· Prendendo atto delle risultanze dei lavori delle tre Commissioni, istituite in seno alla Conferenza ;
· Rilevato come le politiche europee per l’immigrazione si siano sostanzialmente tradotte finora in misure di “contrasto” più che in azioni di coordinamento per la gestione ed integrazione dei flussi migratori;
· Rilevato, inoltre, come l’approccio integrato introdotto dal Consiglio Europeo di Tampere resti ancora, largamente, da attuare;
· Considerato che la concezione dello spazio di prossimità prospettata dai documenti diramati dalla Commissione Europea “Wider Europe”, quale spazio favorevole alla progressiva liberalizzazione della circolazione delle persone, è essenziale ai fini dello sviluppo comune;
Propongono alla Presidenza Italiana dell’Unione Europea e alle Delegazioni partecipanti alla Conferenza preparatoria di Palermo, quale contributo alla Conferenza Euromediterranea di Napoli, le seguenti raccomandazioni:
· Affrontare le tematiche riguardanti i fenomeni migratori in un’ottica di difesa dei valori della solidarietà, dei diritti umani, dello sviluppo partecipato e della sicurezza.
· Promuovere la creazione di un grande spazio euromediterraneo (allargato ai Paesi del Vicino e Medio Oriente e dei Balcani), quale spazio di pace, di diritti, di sicurezza e di prosperità, nel quale assicurare relazioni economiche e finanziarie più forti ed equilibrate.
· Rafforzare la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, accrescendo il ruolo dei governi sub-nazionali e delle autonomie locali nella promozione e gestione delle politiche di integrazione sociale degli immigrati.
· Promuovere l’inclusione nella legislazione dell’Unione di norme comuni per il riconoscimento dei diritti politici e di cittadinanza degli immigrati;
· Promuovere lo sviluppo dei partenariati locali, quale strumento di integrazione e di regolazione dei flussi, considerando i circuiti migratori come fattore di connessione e valorizzazione dei processi di sviluppo locale, anche valorizzando il ruolo dei migranti e delle loro associazioni;
· Promuovere un’iniziativa rivolta ad assicurare maggiori disponibilità finanziarie al Bilancio dell’Unione da finalizzare alle politiche di integrazione dei flussi migratori, per lo sviluppo dello spazio euromediterraneo;
· Favorire il rafforzamento infrastrutturale dello spazio euromediterraneo riservando ad esso adeguate risorse, con particolare riguardo all’estensione delle grandi reti materiali ed immateriali di comunicazione e collegamento e alla costituzione della “Banca Euromediterranea”.
Auspicano
· L’inclusione nel progetto di Costituzione Europea di un più ampio riconoscimento dei diritti degli immigrati;
Chiedono
· La previsione di specifici programmi dedicati alle politiche regionali di partenariato volte a promuovere l’inclusione sociale e culturale e la regolazione delle migrazioni in un quadro di co-sviluppo delle aree di provenienza e di destinazione, anche attraverso la costituzione di un osservatorio europeo sui flussi migratori;
· L’inserimento dell’obiettivo di valorizzazione delle migrazioni nel quadro degli strumenti di prossimità e coesione dell’Unione Europea;
· L’introduzione di adattamenti normativi e/o procedurali che favoriscano la mobilità secondo le forme concertate nell’ambito dei partenariati interregionali e/o trasfrontalieri;
· La costituzione di specifici strumenti finanziari da parte delle istituzioni europee e degli stati membri per rafforzare le ricadute in termini di sviluppo locale delle rimesse dei migranti;
Si impegnano
· A dare continuità al dialogo partenariale e alla collaborazione interistituzionale avviati con la presente conferenza sui temi dell’immigrazione, anche allo scopo di favorire l’adesione alle tematiche e alle proposte formulate;
· Ad adottare metodologie di programmazione che evitino gli effetti di depauperamento del capitale umano nelle aree di provenienza, nella logica dello sviluppo integrato dello spazio Mediterraneo.
Danno mandato
· Al Presidente della Regione Puglia di trasmettere la presente “Dichiarazione di Bari” alla conferenza di Palermo e al Presidente dell’Unione Europea e di promuoverne la più ampia diffusione presso le istituzioni internazionali, europee e nazionali.
Bari, 24 ottobre 2003
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