New
Young Europeans
I sogni, le aspettative e le opinioni dei giovani
di ogni provenienza che abitano oggi il Vecchio Continente
in una
( 20 maggio 10
giugno)
a Roma
La
invitiamo a partecipare alla Inaugurazione
presso Istituto Tecnico
Galilei, via Conte Verde 51
Le testimonianze scritte e i ritratti fotografici sono
frutto dellincontro con
giovani, rifugiati e non,
che vivono nelle otto citt europee dove
il progetto ha fin qui fatto tappa
Bruxelles, Cardiff, Colonia, Helsinki, Edimburgo,
Londra, Cork e Roma.
Seguiranno Madrid e Varsavia.
"Ora sono libero e questo mi fa ricco. Dormo a Termini e mangio al
Centro per i rifugiati Joel Nafuma. Non ho soldi, non ho lavoro, ma sono
libero. Nulla mi spaventa adesso."
(John, 25, Liberia)
"Quando mi
laureo voglio lavorare per la FAO e specializzarmi in cooperazione. Voglio
usare il privilegio di aver potuto studiare per aiutare l'Etiopia." (Sara,
24, Etiopia)
"Ho passato un momento
meraviglioso quando sono stato a Londra. Ero seduto fuori sui gradini del
British Museum... Ho provato un silenzio bellissimo." (Peppe, 18, Italia)
I sogni, le
aspettative e le opinioni dei giovani di ogni provenienza che abitano oggi il Vecchio
Continente, espressi nelle parole di tre soggetti della mostra New Young
Europeans - NYE, iniziativa
artistica, culturale e di sensibilizzazione promossa dal British Council.
A Roma, i partecipanti sono stati 10 ragazze e ragazzi, con et
compresa tra 17 e 29 anni, di
varia provenienza e status: rifugiati recentemente arrivati, ed altri cresciuti
nel nostro paese (provenienti da Sudan, Afghanistan, Etiopia, Camerun,
Liberia); studenti italiani nati a Roma, accanto a figli di coppia mista
italo-singalese. I ritratti fotografici di questi giovani, e dei loro coetanei
che hanno partecipato al progetto negli altri Paesi europei, sono volutamente
mescolati e non vi un abbinamento tra testimonianza scritta e foto di
ciascuno; sono installati in
modo da apparire in forma di gigantografie sospese, cos che il visitatore non pi soltanto tale, ma incontra da vicino ciascun volto,
creando un personale percorso di riflessione sulla storia di ciascun soggetto
e, pi in generale, sulle identit, le speranze e i sogni delle nuove
generazioni. In tal senso, il progetto NYE vuole essere una sfida alla
negativit delle percezioni dominanti e guardare al contesto europeo come una realt nuova in cui le
diversit siano una ricchezza per tutti i cittadini.
In occasione dell'inaugurazione, sar ospite dal Regno Unito: Trevor Phillips, Presidente della Commission for Racial Equality britannica. Trevor
Phillips parteciper anche allincontro-dibattito "Verso una
cittadinanza inclusiva: quale ruolo per la scuola?". (21 maggio, ore 16,
ITIS Galilei).
Interverr allinaugurazione lattrice Valentina Carnelutti (interprete nel film La
meglio giovent):
"non posso pensare se non con entusiasmo a un'integrazione totale
tra persone di paesi diversi. Siamo tutti diversi, l'integrazione per me
comincia a casa, la mattina presto, quando preparo il latte di soia per una
delle mie figlie, il latte di riso per l'altra, e per me il t".
Note
per la redazione
Ente promotore. Il progetto NYE stato lanciato dal
British Council Bruxelles. A Roma, la mostra realizzata dal British Council Italy. Il British Council l'Ente britannico per le
relazioni internazionali nel campo della cultura e dell'educazione. Costruisce
relazioni di reciproco arrichimento tra il Regno Unito e gli altri paesi e
promuove la creativit britannica e gli obiettivi raggiunti. http://www.britishcouncil.it/
Partner
Apollo 11, associazione creata da artisti,
intellettuali e operatori culturali al Rione Esquilino di Roma dove gli
italiani sono minoranza etnica. E' nata per salvare il Cinema Apollo dal
rischio di diventare una sala Bingo e trasformarlo in un laboratorio
internazionale di cinema, musica e scrittura, aperto a tutte le culture del
mondo. Ha prodotto l'Orchestra di Piazza Vittorio. Opera presso il Piccolo
Apollo (ITIS Galilei). www.apolloundici.it -www.orchestradipiazzavittorio.it
CIR Consiglio Italiano per i
Rifugiati,
ente morale nato nel 1990 sotto il patrocinio dellUNHCR allo scopo di
coordinare e potenziare le azioni in difesa dei diritti di rifugiati e
richiedenti asilo in Italia, nonch per attuare programmi di assistenza e
integrazione a favore di chi stato costretto a fuggire dal proprio Paese. Fornisce consulenza legale e sociale,
anche attraverso sportelli presenti su tutto il territorio nazionale. http://www.cir-onlus.org/
Patrocinio: Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Educative e
Scolastiche
Sponsor: la mostra realizzata con il contributo di Serco, compagnia di servizi
operante nel Regno Unito, Europa continentale, Medio Oriente, Asia e Nord
America.
Sede della
mostra e orari di apertura:
ITIS Galilei (via Conte Verde 51); dal lun. al sab. ore 8-23. Ingresso libero.
Incontro-dibattito Verso una
cittadinanza inclusiva: quale ruolo per la scuola? Partecipano Trevor
Phillips (Presidente Commission for Racial Equality, UK), Adel Jabbar
(sociologo, Master in Migrazioni dell'Univ. di Venezia C Foscari) e Paola
Gabbrielli (responsabile per l'intercultura, Assessorato Pol. Educative Comune
di Roma). Coordina Jean Lonard Touadi, giornalista. L'incontro aperto al pubblico e si svolge nell'aula magna
dell'ITIS Galilei.
Le iniziative della
settimana inaugurale sono inserite nel programma di Intermundia
- La festa dell'intercultura, manifestazione di rilievo cittadino promossa
dallAssessorato Pol. Educative del Comune di Roma, realizzata nei giardini di
p.za Vittorio. Qui sar presente uno stand del British Council progetto
NYE, ove reperire informazioni e materiali ad hoc per gli insegnanti (18-22
maggio).
Programma completo di eventi musicali, teatrali
e letterari collegati alla mostra: http://www2.britishcouncil.org/italy-governance-new-young-europeans-press.htm
Siti di interesse (in inglese) per approfondimenti
su chi/come/quando del progetto NYE
http://www.counterpoint-online.org/library/gallery1/
http://www2.britishcouncil.org/brussels-newyoungeuropeans.htm
http://news.bbc.co.uk/1/hi/talking_point/special/migration/default.stm
Dicitura da apporre in caso di
pubblicazione delle foto: Carl
Cordonnier, DailyLife
Documenti in formato
digitale:
http://www2.britishcouncil.org/it/italy/italy-governance-new-young-europeans.htm
Contatto: Sabina
Eleonori, British Council
Email sabina.eleonori@britishcouncil.it
cell. 333-3939193
Selezione di "testimonianze" dei giovani
ritratti nelle foto in mostra:
Questa scuola ha tanti immigrati. Noi per non li consideriamo
immigrati. Per noi sono persone,
ognuna con il proprio nome. Sono nostri amici. Davide, 18, Roma
A volte la gente della mia et mi chiede perch
non lavoro o non vado alluniversit.
E dura spiegare che non mi permesso fare nessuna delle due cose. Non che sono pigro. Miguel, 22,
Angola
Odio
la parola razza. Si pu dire di un cane che di una razza particolare, ma
non di una persona. Io sono nato in Italia, ho frequentato le scuole italiane,
ma a casa vivo in una cultura singalese: quindi cosa sono? Siroman, 18, singalese/italiano
Gli italiani che ho conosciuto singolarmente sono
stati gentili ma non posso restare qui perch non cՏ nessun sistema per le
persone come me. Qui non mi verr mai data lopportunit di ricominciare. Parlo
sette lingue e so fare tappeti e gioielli dargento, quindi speravo che avrei
trovato lavoro nel mio nuovo paese. Farei qualsiasi cosa. Zubiar, 19,
Afghanistan
Suppongo che la differenza stia nel fatto che io ho
fiducia nel futuro mentre la gente che ha dovuto lasciare il proprio paese non
pu averla. Lauri, 19, Helsinki
Adesso la parte pi importante della mia vita lo
studio. Studio Scienze Politiche
allUniversit La Sapienza di Roma.
Parlo quattro lingue.
Quando mi laureo voglio lavorare per la FAO e specializzarmi in
cooperazione. Voglio usare il
privilegio di aver potuto studiare per aiutare lEtiopia. Sara, 24, Etiopia
Libert significa tante cose.
La libert di esprimersi la pi importante, insieme alla libert di
studiare. Philip, 17, Londra
Ora sono libero e questo mi fa ricco. Dormo a Termini e mangio al Centro per
i rifugiati Joel Nafuma. Non ho
soldi, non ho lavoro, ma sono libero.
Nulla mi spaventa adesso. John, 25, Liberia
Mio nonno mi ha detto che non sono i posti che ti mancano, sono i
ricordi e le persone. Ha detto che cera la terra di l e la terra di qua. Bali
Hothi, 25, inglese/asiatico
Ho smesso di leggere le notizie
sui rifugiati nei giornali perch continuavo a leggere che sarebbero dovuti
tornare tutti a casa. Una pagina parlava di entrare in guerra e la pagina
successiva diceva di rimandare a casa i rifugiati. Ma dove dovrebbero andare? Scott,18,
Scozia
Sono molto orgogliosa di essere una rifugiata. Non ho niente da nascondere. CՏ stata una guerra.
La gente morta. Io non
volevo far parte di quella guerra.
Cosa cՏ di male in questo?
Zahra, 18, Somalia
Volevo essere semplicemente come chiunque altro
della mia et. Joao Baptista, 22, Angola