03/03/2004
Da
Genova a Padova, due soluzioni possibili per i problemi delle code davanti alle
questure
di
Saleh Zaghloul
Genova Nel
panorama generalmente sconfortante delle code davanti agli uffici stranieri
delle Questure di tutta Italia per il rinnovo del permesso di soggiorno Genova
sembra fare caso a s. Fino al 2002, le code davanti per rinnovare il permesso
di soggiorno (o per sbrigare una delle tante pratiche di cui competente la
Questura) erano enormi. Sotto il sole cocente destate o con il freddo
dinverno, i cittadini immigrati erano costretti a passare un periodo infernale
per una semplice pratica burocratica. Uomini, donne e bambini dormivano la
notte davanti alla Questura per aggiudicarsi uno dei pochi numeri che avrebbe
permesso loro laccesso agli sportelli dellUfficio Immigrazione della
Questura.
Ora per fortuna la
situazione migliorata: non si dorme pi la notte davanti alla Questura. La
svolta positiva avvenuta con larrivo a Genova nellautunno del 2001 di un
nuovo questore in seguito ai fatti del G8. Il questore Oscar Fioriolli, resosi
subito conto della gravit della situazione davanti alla propria Questura, ha
convocato sindacati ed associazioni ed ha proposto un accordo per la gestione
delle pratiche degli immigrati. Nellautunno del 2001 stato firmato il
protocollo dintesa tra Questura, Comune, CGIL, CISL, UIL e associazioni. Il
meccanismo previsto dal protocollo dintesa, per la gestione delle pratiche
degli immigrati in Questura, entrato in funzione da gennaio 2002.
Questo meccanismo consiste nel fatto che il cittadino immigrato, che intende
svolgere una pratica, pu scegliere di rivolgersi direttamente alla Questura
oppure ad uno degli sportelli immigrati dei sindacati e delle associazioni. Il
cittadino immigrato presenta la sua domanda, ad esempio, allo sportello
sindacale che sincarica di portare la domanda in Questura, ritirare la
ricevuta e consegnarla al cittadino immigrato. Al ritiro del permesso di
soggiorno invece il cittadino immigrato deve andare personalmente in Questura.
In seguito si concordato che gli sportelli sindacali possano anche ritirare
il nulla osta al ricongiungimento familiare e consegnarlo allo straniero. Ma
proprio al momento del ritiro che si verificano ancora i problemi. Si fanno
delle lunghe attese allo sportello della Questura senza essere certi che il
permesso di soggiorno sia pronto. Attualmente si stanno studiando soluzioni per
migliorare ancora la procedura, in particolare nella fase del ritiro che causa
oggi i disagi maggiori. La proposta innovativa quella di coinvolgere
attivamente il Comune di Genova affinch svolga lo stesso lavoro delle
associazioni nelle varie circoscrizioni. Le circoscrizioni, in quanto uffici
pubblici, possono anche svolgere il compito della consegna dei permessi pronti
risolvendo il problema delle code nella fase del ritiro. Oltre al Comune di
Genova, gi firmatario del protocollo dintesa, la proposta prevede il
coinvolgimento anche della Provincia di Genova per organizzare la gestione
delle pratiche anche nei piccoli comuni della Provincia.
Il protocollo dintesa di Genova stato il primo del genere in Italia ed ha
indicato una strada percorribile anche da altre citt. In quasi tutte le citt
si pensa, da sempre, alla classica richiesta daumento del personale addetto
agli Uffici Immigrazione delle Questure, ma nemmeno laumento del personale,
dove ottenuto, ha risolto i problemi. In molte altre citt si continua a
pensare a soluzioni di tipo logistico che non coinvolgono sindacati ed
associazioni. Ad esempio a Cesena si pensa ad un sistema di prenotazioni degli
appuntamenti e ad un ingresso autonomo per lUfficio Stranieri della Questura;
a Parma si pensa ad una grande sala dattesa dellUfficio Immigrazione della
Questura (che si sarebbe inaugurata oggi); a Bergamo si pensa ad orari pi
articolati per lUfficio Stranieri della Questura, alla ristrutturazione di un
padiglione di 350 metri quadrati e a fissare gi in anticipo (al momento della
richiesta dei permessi) lappuntamento per il ritiro degli stessi, cos che il
richiedente oltre a ricevere il cedolino di ricevuta, avr anche un appunto
con indicati giorno ed ora per il ritiro. Sono sicuramente passi nella
direzione giusta e contribuiranno a migliorare la situazione che per
destinata a rimanere drammatica senza il coinvolgimento degli sportelli
sindacali sullesempio di un progetto come quello genovese.
Oltre che da Genova soluzioni davvero interessanti arrivano da Padova dove, dalla riunione del Consiglio territoriale per l'immigrazione, convocato laltro ieri dal prefetto su richiesta di CGIL, CISL e UIL, presenti la Questura, la Provincia, la Direzione Provinciale del Lavoro, oltre ai rappresentanti sindacali, emersa lindicazione di cercare di utilizzare i sistemi postali ed informatici per la presentazione delle domande, secondo le modalit sperimentate con la recente regolarizzazione prevista dalla Bossi-Fini.