TRIBUNALE DI CATANIA
Prima Sezione Civile
__________
DECRETO CAUTELARE
(ex art. 669 sexies c.p.c.)
Il giudice Felice Lima,
Letti gli atti del procedimento n. 8254/04
R.G.Pres. e il ricorso ex art. 669 bis e segg. c.p.c. proposto da ****************************
Osserva quanto segue.-----------------------------------------------------------------
Lodierno
ricorrente chiede ladozione, ex art. 700 c.p.c., di un provvedimento cautelare
che assicuri la futura efficacia di una emittenda sentenza che riconosca il suo
diritto di asilo in Italia.--------------------------------------------
Allo
stato a salvo quanto potr emergere successivamente, nel corso dellinstaurando
giudizio, sussiste con evidenza, a fondamento del ricorso, il requisito del
c.d. fumus boni iuris.---------------------------------------------------
1. _____
Il
3 comma dellart. 10 della Costituzione dispone che ha diritto di asilo
nel territorio della Repubblica
lo straniero al quale sia impedito nel suo paese leffettivo esercizio
delle libert democratiche garantite dalla Costituzione italiana.----------------------------------------------------------------------------------
Ed
pacifico che:----------------------------------------------------------------
- Lasilo
politico costituisce oggetto di un diritto soggettivo perfetto tutelabile
dinanzi allautorit giudiziaria ordinaria: Tribunale
Roma, 1 ottobre 1999, in Giurisprudenza di Merito, 2000, I, 3030;-----------------------------
- Le
controversie che riguardano il diritto di asilo, di cui al comma 3 dellart. 10
cost., rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, trattandosi
di un diritto soggettivo al quale non applicabile la disciplina sullo
status di rifugiato (d.l. n. 416 del 1989, conv. in l. n. 39 del 1990), la
quale, invece, espressamente prevede la giurisdizione del giudice
amministrativo: Cass. Sez.
Unite, 26 maggio 1997, n. 4674;---------------------------------------------------
- La
qualifica di rifugiato politico ai sensi della convenzione di Ginevra del 29
luglio 1951 costituisce, come quella di avente diritto allasilo (dalla quale si distingue perch richiede
quale fattore determinante un fondato timore di essere perseguitato, cio un
requisito non richiesto dall'art. 10, comma 3, cost.), una figura giuridica
riconducibile alla categoria degli status e dei diritti soggettivi, con la
conseguenza che tutti i provvedimenti assunti dai competenti organi in materia
hanno natura meramente dichiarativa e non costitutiva, e le controversie
riguardanti il riconoscimento della posizione di rifugiato (cos come
quelle sul riconoscimento del diritto di asilo) rientrano nella giurisdizione dellautorit
giudiziaria ordinaria ...:
Cass. Sez. Unite, 17 dicembre 1999, n. 907.-----------------------------------------------------------------------------
2. _____
Lunico
presupposto per il riconoscimento del diritto di asilo allo straniero la sua
provenienza da un paese nel quale sia impedito lesercizio effettivo (sicch irrilevante che esso sia solo
teoricamente affermato, ma non concretamente praticato) delle libert
democratiche garantite dalla Costituzione italiana.
Questa
nobile disposizione ispirata con evidenza a un principio solidaristico che,
per un verso e direttamente, offre in condivisione nel territorio del nostro
Stato a chi non possa goderne nel suo i beni che la nostra Costituzione
considera essenziali per una vita con dignit umana e, per altro verso e
indirettamente, stimola (a fronte delle conseguenze di una ospitalit che per
il nostro Paese potrebbe anche risultare onerosa) chi di volta in volta ha
responsabilit di governo e di rappresentanza del nostro Paese ad adoperarsi
sul piano internazionale per rimuovere le condizioni che in altre parti del
mondo privino gli uomini di diritti che i nostri costituenti hanno ritenuto
essenziali.-------------------------------
3. _____
Lodierno
ricorrente risulta provenire dalla Palestina.------------------
La
condizione di gravissima violazione dei pi elementari diritti umani che
patiscono coloro che vivono in quella terra martoriata talmente notoria da
non essere necessarie approfondite considerazioni sul punto.---------------------
Una
descrizione sintetica di quella complessa situazione si trae dal rapporto del
2004 della nota organizzazione che opera per la difesa dei diritti umani
Amnesty International.----------------------------------------------------------------
E
scritto, fra laltro, in quel rapporto, al capitolo Israele e territori
occupati:--------------------------------------------------------------------------------
Lesercito
israeliano ha ucciso circa 600 palestinesi, compresi pi di 100 bambini. Per la
maggior parte sono stati uccisi illegalmente, in sparatorie irresponsabili,
sotto colpi di mortaio e bombardamenti in zone residenziali abitate da civili,
in esecuzioni extragiudiziali e in seguito alluso eccessivo della forza.-------------------------------------------------------------------------------
Gruppi armati palestinesi hanno ucciso
circa 200 israeliani, almeno 130 civili di cui 21 bambini, in attentati suicidi
e in altri attacchi deliberati. Restrizioni sempre pi frequenti imposte ai
palestinesi dallesercito israeliano in tutti i Territori Occupati hanno
causato povert, disoccupazione e problemi sanitari senza precedenti.
Lesercito israeliano ha demolito diverse centinaia di case palestinesi e
distrutto grandi appezzamenti di terreni coltivati e centinaia di propriet
commerciali e di altro tipo. Israele ha intensificato la costruzione
di una recinzione/muro che sincunea profondamente per lo pi in Cisgiordania.
Di conseguenza, centinaia di migliaia di palestinesi sono stati costretti in
enclave e tagliati fuori dalle loro terre e dai servizi essenziali delle citt
e dei villaggi vicini. proseguita lespansione di insediamenti illegali nei
Territori Occupati da parte di Israele, privando in tal modo ulteriormente
laccesso dei palestinesi a risorse naturali come terreni e acqua. Migliaia di
palestinesi sono stati detenuti dallesercito israeliano. La maggior parte sono
stati rilasciati senza accuse, centinaia sono stati incriminati per reati
contro la sicurezza di Israele e almeno 1.500 sono stati trattenuti in
detenzione amministrativa senza accuse n processo. I processi davanti ai
tribunali militari non hanno rispettato gli standard internazionali. Vi sono
state diffuse denunce di torture e maltrattamenti di detenuti palestinesi e i
soldati israeliani hanno usato palestinesi come scudi umani durante le
operazioni militari. Determinati abusi commessi dallesercito israeliano sono
da considerarsi crimini di guerra, incluse le uccisioni illegali, lo
sbarramento allassistenza medica e la presa di mira di personale sanitario, le
distruzioni estese e arbitrarie di propriet, la tortura e luso di scudi
umani. Gli attacchi deliberati contro civili da parte di gruppi armati
palestinesi costituiscono crimini contro lumanit. Decine di obiettori di
coscienza israeliani che si sono rifiutati di prestare servizio militare nei
Territori Occupati sono stati incarcerati e alcuni sono stati sottoposti alla
corte marziale.------------------------------------------------------
Contesto
A giugno un piano di pace appoggiato da
Stati Uniti, Nazioni Unite, Unione Europea e Federazione Russa, conosciuto come
road map stato accettato da Israele e dallAutorit Palestinese (AP).
Laccordo prevedeva la creazione di uno Stato palestinese entro il 2005 ma non
conteneva alcun mezzo per garantire il rispetto degli obblighi delle parti
secondo il diritto internazionale. Veniva richiesto ai palestinesi di porre
fine agli attacchi contro gli israeliani e ad Israele di bloccare lespansione
degli insediamenti e di evacuare e smantellare quelli recentemente stabiliti,
di cessare la distruzione di case palestinesi e lassassinio di palestinesi, di
allentare le chiusure e i blocchi nei Territori Occupati. A giugno i principali
gruppi armati palestinesi, le Brigate dei Martiri di al-Aqsa (una frangia di
Fatah), Hamas e la Jihad islamica, hanno dichiarato un cessate il fuoco
unilaterale. Israele ha rilasciato circa 600 detenuti palestinesi, la maggior
parte dei quali avevano comunque quasi finito di scontare la loro pena. I
negoziati relativi al piano di pace road map sono falliti a settembre e in
novembre sono stati fatti alcuni tentativi per riprendere i negoziati quando il
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che approvava
la road map. A dicembre lAssemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato
una risoluzione che chiedeva una consulenza legale alla Corte internazionale di
Giustizia sulla legalit della costruzione da parte di Israele della
recinzione/muro allinterno della Cisgiordania.-
Uccisioni ed attacchi da parte
dellesercito israeliano
Circa 600 palestinesi, la maggior parte dei
quali disarmati, compresi 100 bambini, sono stati uccisi dallesercito
israeliano in sparatorie, colpi di mortaio o bombardamenti casuali e
irresponsabili oppure come risultato di un uso eccessivo della forza. Circa 90
palestinesi sono stati uccisi in esecuzioni extragiudiziali, compresi pi di 50
passanti casuali, di cui 9 erano bambini. Altri sono stati uccisi in scontri
armati con soldati israeliani.-----------
Il 25 giugno, Nivin Abu Rujaila, di 19
anni, stata uccisa quando un elicottero israeliano ha sparato un missile che
ha colpito il taxi in cui viaggiava. Il tassista, Akranm Ali Farhan, morto
assieme a lei. Lobiettivo dellattacco viaggiava in unaltra auto.----------------------------------------------------------
Il 12 giugno, Islam Taha, che era incinta,
e sua figlia di 18 mesi sono state uccise nella citt di Gaza da razzi lanciati
da un elicottero dellesercito israeliano contro la loro macchina allo scopo di
assassinare suo marito, Yasser Taha, che era nellauto ed stato ucciso.
Quattro passanti sono rimasti uccisi e altri venti, inclusi diversi bambini,
sono rimasti feriti. In altri tre attacchi analoghi da parte dellesercito
israeliano nei due giorni precedenti, erano stati uccisi 11 passanti e decine
feriti, compresi pi di 10 bambini.-----------
Diversi attivisti internazionali affiliati
allInternational Solidarity Movement (ISM), giornalisti e operatori sanitari
stati uccisi o feriti da soldati israeliani.
A marzo lattivista dellISM, Rachel
Corrie, cittadina statunitense, stata schiacciata da un bulldozer
dellesercito israeliano a Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Ad aprile gli
attivisti Tom Hurndall, cittadino britannico, e Brian Avery, statunitense, sono
stati colpiti alla testa da soldati israeliani rispettivamente a Rafah e Jenin.
Entrambi sono rimasti gravemente feriti. A maggio il giornalista James Miller
stato colpito al collo e ucciso da soldati israeliani a Rafah.---------------------------------------------------------------------
Soldati israeliani hanno continuato ad
usare palestinesi come scudi umani durante le operazioni militari,
costringendoli a portare a termine compiti che mettevano a repentaglio la loro
vita.---------------------------------------------
La maggior parte dei soldati e dei membri
delle forze di sicurezza israeliani hanno continuato a godere dellimpunit.
Raramente sono stati avviati indagini, processi e condanne per violazioni dei
diritti umani. Secondo lesercito israeliano, dallinizio dellintifada
(sollevazione), nel settembre 2000, erano stati incriminati 61 soldati. Di
questi, 17 sono stati riconosciuti colpevoli di violenza, due di uso improprio
di armi, e 22 di saccheggio o di danneggiamento di propriet. Nella stragrande
maggioranza dei migliaia di casi di uccisioni illegali e di altri gravi
violazioni dei diritti umani commesse da soldati israeliani dallinizio
dellintifada, non risultano essere state avviate indagini.----------------------------------------------------------------------------------
Uccisioni e attacchi da parte di gruppi
armati palestinesi
Almeno 130 civili israeliani, compresi 21
bambini, sono stati uccisi da gruppi armati palestinesi. Quasi la met delle
vittime sono state uccise in attacchi suicidi e gli altri in sparatorie. Circa
70 soldati israeliani sono stati uccisi in attacchi analoghi da parte di gruppi
armati palestinesi. La maggior parte dei civili israeliani sono stati uccisi
entro i confini israeliani mentre la maggior parte dei soldati nei Territori
Occupati.----------------------------------------
Lilah Kardi, una donna di 22 anni, stata
uccisa assieme ad altri 19 civili, compresi alcuni bambini, da un attentatore
suicida palestinese su un autobus a Gerusalemme il 19 agosto. Lattentato
sarebbe stato rivendicato sia da Hamas che dalla Jihad islamica.-------------------------------------------------------------
Il 5 ottobre, due donne una bambina della
stessa famiglia - Bruria, Keren e Noya Zer-Aviv, rispettivamente dellet di
54, 29 e un anno - e altri due loro parenti sono stati tra le vittime di un
attacco suicida che ha ucciso 20 civili israeliani e provocato decine di altri
feriti. Lattacco, che stato portato a termine da una donna palestinese in un
ristorante di Haifa, stato rivendicato dalla Jihad islamica.------------------------------------------------------------------
Gruppi armati palestinesi hanno sparato
ripetutamente colpi di mortaio dalla Striscia di Gaza verso citt israeliane
vicine e verso insediamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Gli attacchi non
hanno in genere causato feriti tra gli israeliani.---------------------------------------------------------------------------------
Attacchi da parte di coloni israeliani
contro palestinesi nei Territori Occupati
Coloni israeliani nei Territori Occupati
hanno ripetutamente attaccato palestinesi e le loro propriet. Tali attacchi
sono aumentati a ottobre, durante la raccolta delle olive, quando coloni
israeliani hanno distrutto e danneggiato alberi di propriet di palestinesi in
vari villaggi della Cisgiordania. Nella maggior parte dei casi, gli attacchi da
parte di coloni israeliani ai palestinesi e le loro propriet non sono stati
indagati e i responsabili non sono stati portati in giudizio.-------------------------------------------------------------------------------
Il 27 ottobre coloni israeliani hanno
attaccato un gruppo di attivisti per i diritti umani israeliani che stavano
aiutando contadini palestinesi a raccogliere le loro olive vicino al villaggio
di Einabus, in Cisgiordania. Il rabbino Arik Asherman, direttore di Rabbis for
Human Rights (rabbini per i diritti umani), e il giornalista John Ross, di 66
anni, erano tra le persone attaccate dai coloni israeliani.---------------------------------------------------------------------------------
A ottobre, tre coloni israeliani sono stati
condannati da 12 a 15 anni di reclusione per avere tentato di fare esplodere
una scuola femminile palestinese nel 2002.----------------------------------------------------------------------------------
Distruzione di propriet palestinesi nei
Territori Occupati
Lesercito israeliano ha distrutto diverse
centinaia di case palestinesi e decine di strutture commerciali e pubbliche e
ha distrutto o danneggiato infrastrutture per lacqua, lelettricit e le
comunicazioni in tutti i Territori Occupati. Spesso le distruzioni sono state
portate a termine dallesercito israeliano come forma di punizione collettiva sulla popolazione
locale in seguito ad attacchi eseguiti da gruppi armati palestinesi che avevano
operato, o si sospettava avessero operato, direttamente dalle zone o nei pressi
delle zone prese di mira.
Lesercito israeliano ha intensificato la
distruzione delle case di parenti dei palestinesi noti o sospettati per aver
compiuto attacchi contro civili o soldati israeliani.---------------------------------------------------------------------------------
Spesso anche le case limitrofe sono state
distrutte o danneggiate dalle grandi cariche esplosive solitamente usate dai
soldati per fare saltare le case, e in alcuni casi gli abitanti sono stati
uccisi o feriti. Lesercito di solito non ha lasciato il tempo agli abitanti di
raccogliere i loro beni prima di distruggere le case.
Il 3 marzo, Noha Makadmeh, madre di 10
bambini e incinta di nove mesi, stata uccisa nel suo letto nel crollo della
sua abitazione dopo che un soldato israeliano aveva fatto saltare una casa
vicina a notte fonda nel campo profughi di Bureij nella Striscia di Gaza. Sua
marito e la maggior parte dei figli sono stati feriti, alcuni seriamente. Altre
sei case limitrofe sono state distrutte dallesplosione, lasciando circa 90
persone senza casa.---------------------------------
La notte del 9 settembre lesercito
israeliano ha fatto saltare un edificio residenziale di otto piani a Hebron,
lasciando 68 persone senza casa, 53 delle quali erano donne e bambini. I
soldati hanno evacuato gli abitanti senza permettere loro di portare via alcuna
propriet e in seguito hanno ucciso due uomini armati palestinesi
che erano entrati nelledificio mentre fuggivano dai soldati. Dopo che i corpi
dei due militanti erano stati rimossi dalledificio i soldati lo hanno fatto
saltare. Tartil Abu Hafez Ghaith, una studentessa di 18 anni che viveva in un
edificio limitrofo stata gravemente ferita e un suo vicino, Thair Muhammad
al-Suri, di nove anni, stato ucciso dalle schegge di un mortaio sparato da un
carro armato israeliano durante lattacco.-
A ottobre lesercito israeliano ha
distrutto pi di 100 case e danneggiato decine di altre in un campo profughi a
Rafah, lasciando centinaia di palestinesi senza tetto. Lesercito israeliano ha
dichiarato che aveva portato a termine le distruzioni per scoprire tre tunnel
sotterranei usati da gruppi armati palestinesi per contrabbandare armi
dallEgitto alla Striscia di Gaza.
Durante unincursione prolungata a nord
della Striscia di Gaza nel mese di giugno lesercito israeliano ha distrutto
decine di edifici oltre a ponti, strade ed altre infrastrutture. Tra le
propriet distrutte, la fabbrica di laterizi Abu Ghaliun, la fabbrica pi
grande e sofisticata in questo settore di tutti i Territori Occupati. I soldati
israeliani hanno distrutto tutti i macchinari e il magazzino dei prodotti
finiti, causando danni per circa 6 milioni di dollari americani.--------------------------------------------------------------------------------
Punizioni collettive, chiusure e
violazione dei diritti economici e sociali
Restrizioni crescenti imposte dalle
autorit israeliane sul movimento dei palestinesi nei Territori Occupati hanno
causato difficolt senza precedenti per i palestinesi, rendendo difficile o
impedendo totalmente il loro accesso al lavoro, allistruzione, alle cure
mediche, le visite familiari e altre attivit della vita quotidiana. Chiusure,
posti di blocco militari, coprifuochi e una miriade di altre restrizioni hanno
confinato i palestinesi alle loro case o nelle immediate vicinanze per la
maggior parte del tempo.-----------------------------------
Le restrizioni sono state una delle
principali cause del collasso di fatto delleconomia palestinese e hanno
determinato un drammatico aumento della disoccupazione, che arrivata a
sfiorare il 50%, e povert, con i due terzi della popolazione palestinese che
vivono sotto la soglia della povert e un numero sempre maggiore di persone che
soffrono di malnutrizione o di altri problemi di salute.---------------------------------------------------------------------
Centinaia di posti di blocco dellesercito
israeliano e sbarramenti hanno impedito ai palestinesi di servirsi delle strade
principali e di molte altre strade secondarie che sono tranquillamente usate
dai coloni israeliani che vivono in insediamenti illegali nei Territori
Occupati. Le chiusure e le restrizioni al movimento sono
state via via aumentate quale rappresaglia per gli attacchi compiuti da gruppi
armati palestinesi.------------------------------------------
Le restrizioni al movimento dei palestinesi
hanno subito un ulteriore incremento con la costruzione da parte di Israele di
una recinzione/muro nella parte occidentale della Cisgiordania e attorno a Gerusalemme.
Secondo Israele la recinzione/muro, costituita da recinzioni, muri di cemento,
profondi fossati e strade costellate da carri armati, dovrebbe servire ad
impedire ai palestinesi di entrare in Israele e portare a termine degli
attacchi. Tuttavia, la recinzione/muro in costruzione soprattutto su terre
palestinesi allinterno della Cisgiordania, tagliando fuori centinaia di
migliaia di palestinesi dai servizi essenziali delle citt e dei villaggi
vicini e dalle loro terre coltivate, una fonte importante di sussistenza per i
palestinesi in questa regione. Lesercito israeliano ha dichiarato zone
militari chiuse le porzioni della Cisgiordania tra la recinzione/muro e Israele
e ha preteso che i palestinesi che vivono o possiedono
terreni in quelle zone
ottenessero permessi speciali per entrare e uscire dalle loro case e le loro
terre. Soldati israeliani hanno negato frequentemente il passaggio a residenti
e contadini in queste zone, impedendo loro di recarsi al lavoro o di tornare a
casa.---------------------------------
Per imporre le chiusure o i coprifuochi, i
soldati israeliani hanno fatto spesso uso di munizioni cariche, gas lacrimogeni
e granate stordenti, hanno detenuto o maltrattato palestinesi e confiscato
veicoli e carte di identit. I soldati israeliani hanno spesso rifiutato o
ritardato il passaggio attraverso i posti di blocco di ambulanze palestinesi o
di pazienti che viaggiavano in veicoli privati o a piedi, costringendo alcune
donne a partorire presso il posto di blocco.
Il 28 agosto, Rula Ashtiya, di 29 anni, del
villaggio di Salem, si vista rifiutare il passaggio da parte di soldati
israeliani al posto di blocco di Beit Furik che separa il suo villaggio dalla
citt di Nablus. Ha partorito sulla strada sterrata vicino al posto di blocco.
La sua bambina morta poco dopo e solo allora i soldati hanno permesso a Rula
Ashtiya di transitare a piedi attraverso il posto di blocco per andare in
ospedale a Nablus.----------
Obiettori di coscienza
Decine di ebrei israeliani che si erano
rifiutati di prestare servizio militare o di servire nei Territori Occupati
sono stati condannati a periodi di reclusione fino a 6 mesi. Altri sei che
erano stati deferiti alla corte marziale per avere rifiutato di servire
nellesercito israeliano erano in attesa di sentenza. Tutti sono prigionieri
di coscienza.------------------------------------------------------
Trasferimenti forzati
A ottobre lesercito israeliano ha ordinato
il trasferimento forzato dal loro paese dorigine in Cisgiordania alla Striscia
di Gaza di almeno 18 palestinesi sotto detenzione amministrativa senza accuse
n processo. A fine anno erano stati tutti trasferiti forzatamente.---------------------------------------------------
Preoccupazioni di organismi delle
Nazioni Unite
Ad agosto il Comitato delle Nazioni Unite
sulleliminazione della discriminazione razziale e il Comitato diritti umani
delle Nazioni Unite hanno chiesto a Israele di abrogare una legge, passata a
luglio, che proibiva il ricongiungimento familiare per gli israeliani che
sposano palestinesi dei Territori Occupati. Il Comitato diritti umani ha
chiesto inoltre ad Israele di fermare la costruzione della recinzione/muro
allinterno dei Territori Occupati e di permettere la libert di movimento, di
porre fine alle demolizione delle abitazioni, smettere di usare palestinesi
come scudi umani e di indagare sulle denunce di torture, uccisioni illegali o
altre violazioni.-------------
Amministrazione della giustizia
Movimenti per i diritti umani hanno
inoltrato istanze alla Corte Suprema israeliana in merito a questioni
riguardanti luso da parte di soldati israeliani di palestinesi come scudi
umani, lesecuzione extragiudiziale di palestinesi, la costruzione della
recinzione/muro allinterno dei Territori Occupati, la legge che vieta il
ricongiungimento familiare per israeliani sposati con palestinesi, la mancanza
di indagini nelle uccisioni da parte dellesercito israeliano di civili palestinesi e
lesistenza di un centro di detenzione israeliano segreto, conosciuto come
facility 1391.--------------------------------------------------
A fine anno tutte le istanze erano
pendenti.-----------------------------------
Al
capitolo Autorit palestinese dello stesso rapporto scritto, fra laltro:
Centinaia
di palestinesi sono rimasti in detenzione senza accuse n processo; tra questi
figurano presunti appartenenti a gruppi armati o persone sospettate di
collaborare con i servizi segreti israeliani. Alcuni di questi presunti
collaborazionisti sono stati uccisi da palestinesi armati. Palestinesi
appartenenti a gruppi armati hanno ucciso circa 200 israeliani, la maggior
parte dei quali civili. Non sono state condotte indagini adeguate per nessuno
di questi attacchi e nessuno dei responsabili stato portato in giudizio.--
Contesto
proseguita lintifada al-Aqsa
(sollevazione), iniziata il 29 settembre 2000. Circa 600 palestinesi sono stati
uccisi dalle forze di sicurezza israeliane, la maggioranza in uccisioni
illegali. I palestinesi membri di gruppi armati hanno ucciso circa 200 israeliani,
di cui almeno 130 civili, tra cui 21 bambini e circa 70 soldati. Molti sono
stati uccisi in attacchi suicidi compiuti dalle Brigate dei Martiri di al-Aqsa
(una frangia di Fatah), dalle Brigate Izz al-Din al-Qassam (Hamas), dalla Jihad
islamica e dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina. I gruppi
armati palestinesi hanno inoltre ripetutamente lanciato attacchi con colpi di
mortaio dalla striscia di Gaza verso le vicine citt israeliane e negli
insediamenti israeliani allinterno della striscia di Gaza. Migliaia di
israeliani e di palestinesi sono stati feriti nel conflitto.---------------------
(...)
Amministrazione della giustizia e
impunit
Il presidente Arafat e altri dirigenti
dellAP hanno regolarmente condannato gli attacchi suicidi ed altri attentati
contro cittadini israeliani, e hanno intimato ai gruppi armati palestinesi di
mettere fine a queste azioni. Tuttavia, i responsabili di aver ordinato,
pianificato o portato a termine gli attacchi non sono stati assicurati alla
giustizia e non noto se siano state adottate misure da parte dellAP per far
cessare tali attacchi da parte di gruppi armati palestinesi.-------------------------------------------------------------------------------
rimasto poco chiaro fino a che punto lAP
abbia potuto esercitare un controllo effettivo sui gruppi armati palestinesi
coinvolti negli attacchi. La distruzione da parte dellesercito israeliano
della maggior parte delle infrastrutture dellAP, incluse prigioni e
installazioni di sicurezza, ha sostanzialmente ridotto la capacit e la volont
dellAP di esercitare un controllo sui gruppi armati. Le forti restrizioni
imposte dallesercito israeliano sul movimento e sulle attivit delle forze di
sicurezza palestinesi hanno ulteriormente minato la loro capacit di
investigare su omicidi ed altri attacchi compiuti da gruppi armati e di portare
in giudizio i responsabili. Le restrizioni di movimento allinterno dei
Territori Occupati hanno impedito o limitato il funzionamento dei tribunali
dellAP poich i giudici, gli avvocati e i testimoni non sono stati liberi di
muoversi liberamente o di spostarsi. Si avuta notizia di alcune irruzioni
compiute dalle forze israeliane nelle prigioni e nei centri di detenzione
palestinesi.----------------------------------------------------------------
Il collasso dellordine e della sicurezza
interni in molte citt e centri della striscia di Gaza e della Cisgiordania ha
creato una situazione in cui gruppi di palestinesi armati hanno potuto muoversi
pressoch a briglia sciolta nel compiere uccisioni illegali ed altri abusi.---------------------------------------
Almeno 10 palestinesi sospettati di
collaborare con i servizi segreti israeliani sono stati vittime di uccisioni
illegali per mano di gruppi o di individui armati. Gran parte delle uccisioni sono state
compiute da membri delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa. LAP ha di fatto
omesso di indagare tali uccisioni e nessuno degli esecutori stato assicurato
alla giustizia.----
Il 20 luglio il sostituto governatore del
distretto di Jenin, Haidar Irshid, stato sequestrato dalle Brigate dei
Martiri di al-Aqsa, picchiato e portato al campo profughi di Jenin. stato
rilasciato dopo poche ore, a quanto sembra in seguito allintervento del
presidente Arafat. Il gruppo avrebbe accusato Haidar Irshid di collaborare
con le forze di sicurezza israeliane.---
(...)
Detenzione arbitraria
Pi di 600 palestinesi sono stati detenuti
nelle prigioni palestinesi, nei centri di detenzione o in centri improvvisati
in luoghi nascosti (le cosiddette case sicure). La maggior parte erano stati
arrestati in seguito a reati penali, e circa un centinaio erano detenuti con
laccusa di collaborare con i servizi segreti israeliani. Circa 470 sono
rimasti trattenuti senza processo. Sono giunte alcune notizie di torture e
maltrattamenti compiute da diverse forze di sicurezza palestinesi.-----------------------------------------------------------------
E
difficile, francamente, immaginare una situazione peggiore per la effettiva tutela delle libert democratiche di Mahmud Ahmed Mustaf Almalahh.-------------------------------------------------------------------------------
4. _____
Sussiste
anche il c.d. periculum in mora.----------------------------------
Infatti,
ove non si adottasse immediatamente il provvedimento cautelare richiesto
dallodierno ricorrente, nelle more del giudizio che instaurer per vedere
riconosciuto il suo diritto di asilo, egli correrebbe il rischio di essere
espulso e costretto a ritornare in Palestina, dove, non solo le sue libert
democratiche, ma la sua stessa vita si troverebbe esposta a gravissimo
pericolo.--------------
La
fondatezza di un tale timore si trae dal fatto che il Prefetto di Catania ha
emesso il 20.4.2004 un decreto di espulsione di **********************
contraddistinto dal n. Cat. A12/2004/193, decreto che non ha revocato
dopo avere appreso che il destinatario dello stesso ha proposto domanda di
asilo.---
Addirittura,
nel procedimento relativo alla opposizione avverso quel decreto di espulsione,
la Prefettura, costituendosi nella persona di un funzionario della Questura
delegato dal Prefetto, ha difeso la legittimit del provvedimento di espulsione
nonostante la proposizione della richiesta di asilo, invocando contro *******
le disposizioni del 5 comma dellart. 1 del D.L. 30 dicembre 1989, n. 416.
Quella
norma, per, si riferisce esclusivamente a coloro che chiedono il
riconoscimento dello status
di rifugiato e non anche a coloro che hanno e chiedono si riconosca loro
il diritto di asilo.-------------------------------------
E
che sia cos si trae non solo dal tenore letterale della norma - lart. 1 di
quel D.L. addirittura intitolato Rifugiati - ma anche dal fatto che l11 comma dello stesso
articolo 1 dispone che i richiedenti asilo che hanno fatto ricorso alle
disposizioni previste per la sanatoria dei lavoratori immigrati non perdono il
diritto al riconoscimento dello status di rifugiato. Nei loro confronti non si
fa luogo a interventi di prima assistenza, con ci rendendosi ancor pi evidente che il regime
dellasilo diverso da
quello del rifugio.---
Peraltro,
da sempre pacifica, in diritto, la differenza fra i due istituti.
Fra
le tante pronunce dei giudici di legittimit e di merito, basti citare qui:
- T.A.R.
Lombardia Milano, sez. I, 10 gennaio 2003, n. 19, in Foro amm. TAR 2003, 7, per
la quale la qualifica di rifugiato si distingue da quella connessa con il
diritto di asilo, per la quale sufficiente il mero accertamento della
mancanza di libert democratica nel paese di origine e non altres necessario
il fondato timore di essere perseguitato;------------------------
- Consiglio
Stato, sez. IV, 11 luglio 2002, n. 3874, per la quale la condizione di rifugiato si pone come species rispetto al
genus asilo politico;----------------------------------------------------------------------------------
- Cass.
Sez. I, 9 aprile 2002, n. 5055, per la quale la qualit di rifugiato
politico ai sensi della convenzione di Ginevra del 29 luglio 1951 si
differenzia da quella di avente diritto allasilo perch postula, quale fattore
determinante, il presupposto del fondato timore di essere perseguitato, che invece non richiesto dallart. 10
della Costituzione per il riconoscimento del diritto di asilo;
- Consiglio
Stato, sez. IV, 10 marzo 1998, n. 405, per la quale sulla base della
vigente normativa nazionale ed internazionale sussiste unontologica differenza
fra diritto di asilo e status di rifugiato politico;-----------
- Tribunale
Roma, 13 febbraio 1997, in Giust. civ. 1998, I, 283, per la quale quello di
colui che ha diritto allasilo ai sensi dellart. 10, 3 comma, della
Costituzione uno status totalmente diverso, e pi ampio, rispetto a
quello di rifugiato politico;--------------------------------------------------------------
- T.A.R.
Friuli Venezia Giulia, 23 gennaio 1992, n. 15, in T.A.R. 1992, I, 1112, per la
quale lo status di rifugiato politico, che pu essere ottenuto solo
quando vi sia pericolo di persecuzioni personali in caso di rientro nel Paese
di origine, si differenzia dal diritto di asilo, previsto dallart. 10, comma 3
Cost., il quale peraltro comporta per linteressato minori benefici, potendo
consistere al limite nel solo diritto a non essere espulso dal Paese, in quanto
tale diritto riconoscibile anche solo in presenza di una situazione di
mancanza di libert democratiche nel Paese di origine;------------------
- T.A.R.
Friuli Venezia Giulia, 18 dicembre 1991, n. 531, in T.A.R. 1992, I, 670, per la
quale la tutela dei rifugiati, di cui alla Convenzione di Ginevra del 28
luglio 1951, resa esecutiva in Italia con l. 24 luglio 1954 n. 722, presenta
una minore ampiezza rispetto al diritto di asilo previsto dallart. 10 comma 3
Cost., in quanto per ottenere lo status di rifugiato necessita almeno la
sussistenza del pericolo di subire persecuzioni nel Paese di origine, laddove
per la norma costituzionale sufficiente la mancanza di libert democratiche
nel Paese di provenienza.----------------------------------------------------------
E
ancora, Cass. Sez. Unite, 17 dicembre 1999, n. 907; Tribunale Roma 1 ottobre
1999, in Riv. dir. internaz. 2000, 240; Cass. Sez. Unite, 26 maggio 1997, n.
4674; T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 30 settembre 1992, n. 410, in Foro amm.
1993, 1625; T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 19 febbraio 1992, n. 91, in Foro amm.
1992, 2021.-------------------------------------------------------------------------------
Con
riferimento, infine e in maniera specifica, allillegittimit di provvedimenti
del Prefetto e del Questore che tendano allespulsione di una persona che abbia
richiesto asilo anche al di fuori delle procedure di cui al D.L. 416/1989,
vanno citate:----------------------------------------------------------------
- Consiglio
Stato, sez. V, 17 luglio 2000, n. 3965, per la quale la presentazione della
domanda di asilo politico da parte dello straniero conferisce al richiedente,
ai sensi dellart. 1 comma 5 l. 28 febbraio 1990 n. 39, il titolo a ottenere un
permesso di soggiorno temporaneo fino alla definizione della procedura di
riconoscimento dello stato di rifugiato; pertanto, illegittimo, per
incompetenza, il provvedimento col quale il prefetto, ai sensi dellart. 7 l.
28 febbraio 1990 n. 39, espelle dal territorio nazionale lo straniero che
abbia presentato domanda di asilo in un momento diverso dal suo ingresso in
Italia, atteso che
spetta alla commissione centrale per il riconoscimento dello status di
rifugiato la competenza a valutare la domanda, anche quanto alla sussistenza o
meno dei relativi presupposti;
- Consiglio
Stato, sez. IV, 6 marzo 1995, n. 149, per la quale Ǐ illegittimo, per
incompetenza, il provvedimento col quale il prefetto, ai sensi dellart. 7 l.
28 febbraio 1990 n. 39, espelle dal territorio nazionale lo straniero che
abbia presentato domanda di asilo politico in un momento diverso dal suo
ingresso in Italia,
atteso che spetta alla commissione centrale per il riconoscimento dello
status di rifugiato la competenza a valutare la domanda, anche quanto alla
sussistenza o meno dei relativi presupposti;
- T.A.R.
Lazio, sez. I, 27 gennaio 1992, n. 103, in T.A.R. 1992, I, 457, per la quale Ǐ
illegittimo il provvedimento con cui il questore nega allo straniero che
non abbia presentato istanza di asilo alla frontiera, lammissione al procedimento per il
riconoscimento dello status di rifugiato, con conseguente e contestuale
invito a lasciare il territorio nazionale.----------------------
P.Q.M.
Il giudice, visti gli artt. 669 bis e segg. e
700 c.p.c.,
FA DIVIETO
a tutte le amministrazioni dello Stato di
espellere dal territorio della Repubblica *************************, nato a
Gaza (Palestina) il 9.4.1976, fin quando non sar definito linstaurando
giudizio per il riconoscimento del suo diritto allasilo nel nostro Paese, ai
sensi dellart. 10 della Costituzione.---------
Visto lart. 669 sexies, 2 comma, c.p.c.,
FISSA
per la comparizione delle parti dinanzi a s
ludienza del 18 agosto 2004, ore 9.30, assegnando al ricorrente termine di
sette giorni da oggi per la notificazione del ricorso e del presente decreto.--------------------------------------------------
Catania, 5 agosto 2004.
Il Giudice
Depositato in cancelleria il 5 agosto 2004