CONSIGLIO ITALIANO PER I RIFUGIATI Ente morale - Onlus
Presidente RINO SERRI Vice Presidente LUCA RICCARDI Direttore CHRISTOPHER HEIN Membri del
Comitato Direttivo ACLI ARCI AWR CARITAS ITALIANA CGIL CISL COMUNITA S.EGIDIO FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE FONDAZIONE FRANCO VERGA FONDAZIONE MIGRANTES (CEI) UIL UNIONE FORENSE PER LA TUTELA DEI DIRITTI
DELLUOMO GIOVANNI B.CONSO MASSIMO GHIRELLI MASSIMO SARAZ BRUNO TRENTIN ____________________ Via del Velabro 5/A 00186 Roma Tel. 06/69200114 (4 linee r.a.) Fax 06/69200116 e-mail : cir@cir-onlus.it www.cir-onlus.org c/c postale n. 48262000 CF 96150030581 |
Roma, 6 aprile 2006 COMUNICATO STAMPA SCOMPARSO RINO SERRI, PRESIDENTE DEL CIR E' deceduto oggi pomeriggio a Roma il Sen. Rino Serri, da due anni Presidente del Consiglio
Italiano per i Rifugiati. Era nato nel 1933 a Reggio Emilia e lascia moglie e 4 figli. Dopo decenni di militanza politica Serri ha dedicato gli ultimi
anni della sua vita alla difesa dei diritti umani, alla difesa dei
perseguitati e alla giustizia per il popolo palestinese. Dal 1996 al 2001 stato membro del Governo italiano come
Sottosegretario al Ministero degli Esteri con delega per l'Africa, il mondo
arabo- mediterraneo e la cooperazione allo sviluppo. E' stato inviato speciale dell'Unione europea per il conflitto
Etiopia-Eritrea e per tutto il negoziato di pace che ha portato agli accordi
di Algeri. Ha firmato questi accordi quale testimone a nome dell'Unione
europea. Dall'aprile 2004, come successore di Giovanni Conso, stato eletto
Presidente del Consiglio Italiano per i Rifugiati. Con particolare impegno ha
insistito sulla necessit dell'adozione in Italia di una Legge Organica
sull'Asilo e ha lavorato
con la Direzione del CIR per l'elaborazione di un testo articolato da
presentare nella prossima legislatura al Parlamento e al Governo. Nel maggio 2005, in occasione della I Conferenza Nazionale Asilo,
aveva ribadito il suo impegno per il Diritto d'Asilo affermando "Siamo
convinti che ormai il problema immigrati e richiedenti asilo va ricollocato
come uno dei problemi decisivi del futuro del nostro Paese e dell'Europa e
quindi deve vedere in campo nuove politiche aperte, coraggiose e costruttive
e nuovi atteggiamenti culturali e la costruzione di nuove relazioni sociali". A fine gennaio stato improvvisamente colpito da una malattia. La sua scomparsa, avvenuta dopo due mesi e mezzo di ricovero,
priva la societ italiana di uno dei grandi difensori dei diritti della
persona e della cooperazione tra i popoli. |
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