ELEZIONI POLITICHE 2006
Opera Nomadi
(Ente Morale , Dpr 347 del
26.3.1970)
come Lei sa le Minoranze Nazionali Rom e Sinte
(nonch il Gruppo dei Camminanti Siciliani), denominate zingari e nomadi in
maniera dispregiativa ed etnocentrica, sono ancora oggetto di discriminazione,
emarginazione e segregazione.
Anche nel 2005, secondo il monitoraggio
annuale, i Rom e Sinti sono stati la minoranza pi discriminata e sottoposta ad
atti di violenza razziale della
Comunit Europea.
Le discriminazioni sono estese a tutti i campi, dal pubblico al privato, pertanto lemarginazione e la segregazione economica e sociale dei Rom e dei Sinti si trasformano di fatto in discriminazione etnica.
In Italia le molteplici comunit rom e sinte, presenti nel nostro Paese da seicento anni, non sono ancora riconosciute come Minoranza Nazionale e pertanto non beneficiano dei diritti che questo status prevede.
Le politiche sociali rivolte alle popolazioni rom e sinte tendono apertamente allinclusione sociale ed allassimilazione.
Rare sono le realt dove le comunit rom e sinte sono considerate protagoniste sociali e dove sono attuate politiche di integrazione, di partecipazione diretta e di mediazione culturale, riconoscendo le loro societ, le loro culture e la loro lingua.
LItalia nega ai Rom e Sinti lapplicazione della Carta Europea sulle Minoranze Etnico Linguistiche che tutela le lingue minoritarie e nega la Convenzione Quadro per le Minoranze Nazionali.
I Rom e Sinti Italiani vedono in molti casi negato il diritto alla residenza, il diritto alla sanit, il diritto alla scuola, il diritto al lavoro.
Inoltre, in Italia si costruiscono ancora i campi nomadi, luoghi di segregazione che concentrano gli individui contro la loro volont.
In questa situazione drammatica i Rom provenienti da Bosnia, Confederazione Yugoslava, Croazia, Bulgaria, Romania, Polonia, subiscono politiche discriminatorie, emarginanti e segreganti. Famiglie intere fuggono dai loro paesi dorigine per i conflitti etnici e le guerre civili e lItalia nega loro i pi elementari diritti.
Segregati nei campi nomadi delle grandi citt italiane, e non solo, i Rom Europei vivono situazioni spesso inumane senza acqua, luce e servizi igienici, costretti a mendicare per le strade il sostentamento giornaliero.
Ancora oggi in Italia non conosciuto il Porrajmos, la persecuzione razziale subita dai Rom e Sinti durante il nazi-fascismo che ha portato allo sterminio di centinaia di migliaia dei Rom e Sinti in Europa. La stessa Legge Nazionale sul Giorno della memoria non cita il suddetto sterminio di 500.000 Rom/Sinti da parte del nazifascismo.
Chiediamo che ai Rom e Sinti Cittadini Italiani sia riconosciuto lo status di Minoranza Nazionale (ed in questo senso lOpera Nomadi ha inoltrato al Ministro per gli Affari Regionali una proposta di legge) e che siano considerati protagonisti nelle scelte politiche e sociali del loro Paese. Chiediamo siano attuate e favorite politiche di integrazione, di partecipazione diretta e di mediazione culturale.
Nel Giugno 2005 il Ministero dellIstruzione ha sottoscritto, dopo 13 anni di mancanza di un simile strumento normativo, con lOpera Nomadi un Protocollo dintesa relativo alla scolarizzazione dei Minori Rom, Sinti e Camminanti che prevede anche la presenza di mediatori Rom/Sinti in ogni scuola frequentata dai bambini ed adolescenti Rom/Sinti. Tale Protocollo ha per bisogno delle risorse necessarie per ridurre e poi eliminare la piaga dellanalfabetismo e dellevasione/dispersione scolastica fra il popolo dei Rom/Sinti, piaga che pone lItalia anche qui allultimo posto in Europa.
Inoltre, chiediamo che siano attuate politiche di accoglienza a favore dei Rom Europei, presenti attualmente in Italia e si concerti una politica europea capace di rimuovere le cause che provocano la loro immigrazione nel nostro Paese.
Per queste ragioni chiediamo il Suo impegno, nella prossima legislatura, per promuovere leggi che facciano proprie le disposizioni della Raccomandazione n.1557/2002 del Consiglio dEuropa.
Al di l e oltre la
dichiarazione enunciata vogliamo qui esaminare alcuni fatti e suggerire delle
proposte che vadano oltre una forma di compatimento generico.
1) Che vengano riconosciute come Minoranza Nazionale le popolazioni Rom/Sinte.
E che dentro
questo riconoscimento sia previsto linsegnamento della lingua romans perch
non si pu fare nessuna alfabetizzazione se non passando prima da quella della
lingua materna e che dentro questo riconoscimento siano previsti degli
ammortizzatori sociali per il popolo pi perseguitato dEuropa. Come, per
esempio, per i Lavoratori Socialmente Utili. Come per le categorie
svantaggiate che godono di facilitazioni nelle cooperative sociali di tipo B.
Che ci siano facilitazioni di tipo urbanistico e per laccesso alle case
popolari per i Rom/Sinti. Si pensi che secondo il Piano Urbanistico Nazionale
del giugno 2001 le roulottes
posizionate su un terreno edilizio di propriet sono considerate abusive (e
quindi rimosse o distrutte) se usate come abitazione, se finalizzate alle
vacanze invece no.
2) Che venga applicato, con strumenti e finanziamenti adeguati, il protocollo dintesa MIUR Opera Nomadi, firmato a Roma il 26 giugno 2005, per favorire la scolarizzazione dei Rom/Sinti.
3) Che venga
istituito un Ufficio Governativo per i Rom/Sinti
dotato di risorse e con sezioni in tutte le Prefetture dItalia. Compito
dellUfficio, attivato con mediatori culturali Rom/Sinti, potr essere quello
di coordinare le politiche di integrazione sociale (dalla scuola, allhabitat,
alla cultura, alla sanit, e soprattutto per la tutela il recupero e
lammodernamento dei mestieri tradizionali ancora presenti - vedi lo Spettacolo
Viaggiante per I Sinti ed il Commercio per i Rom - e lavviamento verso i nuovi
lavori, nello spirito dellarticolo n.4 della Costituzione Italiana).
5)
Sanatoria per i Rom nati in Italia. Una sanatoria che metta in regola, e
dia quindi visibilit e corpo sociale, ai Rom, anche di terza generazione, nati
e vissuti in Italia ma che non hanno accesso ai servizi fondamentali perch
considerati clandestini e quindi senza nessun diritto di cittadinanza attiva.
Anzi espellibili in ogni momento in cui vanno a rivendicare diritti umanitari.
E sono decine di migliaia. In questa sanatoria va contemplato il diritto di
cittadinanza per tutti gli stranieri nati e residenti in Italia da almeno
dieci anni e la carta di soggiorno per i Rom che abitano in Italia da almeno
5 anni, a prescindere dai contratti di lavoro e dai certificati di residenza.
6)
Regolarizzazione, per emergenza umanitaria, di tutti i Rom, soprattutto dalla
Romania, che da almeno due anni sono arrivati in Italia fuggendo da Paesi in
cui vivevano in condizioni disperate. Anche in questo caso sono decine di
migliaia di persone.
7)
Che si proceda allo smantellamento dei campi nomadi comunali e gli abitanti, a
seconda delle loro esigenze, vengano sistemati in habitat decorosi: alloggi,
case o microaree residenziali a dimensioni di famiglie allargate, scelti in
concorso con gli interessati.
Massimo Converso Presidente Nazionale Opera Nomadi Ente
Morale Marzo 2006
tel.06-44704749