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Spett. Direttore de
Il
Tempo
ROMA
FAX N. 06 6758869
LA.S.G.I. (Associazione per gli studi
giuridici sullimmigrazione), che da molti anni opera nello studio delle problematiche migratorie in Italia e
nella tutela dei diritti dei cittadini migranti, esprime con la presente il
proprio sdegno e la propria protesta per i contenuti dellarticolo: Unetnia
sempre in cronaca nera Hanno il monopolio criminale di clonazione e
prostituzione, apparso
nelledizione del 3 ottobre scorso del quotidiano da Lei diretto e a firma di
Augusto Parboni.
Larticolo in oggetto, sebbene non citi, n
faccia riferimento a fatti precisi e specifici e a fonti certe, sembra trarre spunto da fatti di cronaca relativi allasserito coinvolgimento di gruppi o persone di
nazionalit rumene in attivit criminose, ma finisce per estendere allintera
comunit nazionale rumena unimmagine e
caratteristiche altamente infamanti e negative, volte a suscitare
nellimmaginario collettivo sentimenti di odio, paura ed intolleranza verso
tale collettivit ed i suoi appartenenti.
Aldil dellestrema violenza del linguaggio e delle
affermazioni, appare inaccettabile che
tale categorizzazione negativa dellintera popolazione rumena, imposta
come un assioma inconfutabile,
venga fondata su un
concetto, quella della razza, che oltre ad essere scientificamente e
storicamente inesistente, richiama ideologie squalificate ed aberranti.
Lintero pezzo giornalistico contiene generalizzazioni negative che muovono appunto sul
dato della razza, che inteso evidentemente in senso genetico e quindi immutabile, plasmerebbe
lintera nazione rumena e si confonderebbe con questultima. Ne
consegue, ad esempio, che larticolista non scrive di un prossimo ingresso
nellUnione Europea dello Stato rumeno, bens della razza rumena !!. Scelte
linguistiche e di contenuto che appaiono inconciliabili con una coscienza
democratica ed europea e possono configurare, pertanto, una gravissima violazione di precise norme
deontologiche, civili e anche penali.
Riguardo alle prime, si richiama alla Carta dei doveri del
giornalista, approvata dal Consiglio Nazionale dellOrdine dei Giornalisti
FNSI, in base alla quale il giornalista ha il dovere fondamentale di
rispettare la persona, la sua dignit [] e non discrimina mai nessuno per la
sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche.
La legge sullOrdine dei Giornalisti impone nellesercizio della professione
losservanza delle norme di legge a tutela della personalit altrui e
lobbligo inderogabile al rispetto della verit sostanziale dei fatti,
osservati sempre i doveri imposti dalla lealt e buona fede (art. 2 l. 3
febbraio 1963, n. 69).
Riteniamo, peraltro, che larticolo pubblicato sul Suo
quotidiano possa configurare pure il reato di diffusione di idee fondate sulla superiorit o
sullodio razziale o etnico di cui allart. 1 a) della legge n. 205/1993, come
modificato dallart. 13 della legge 24 febbraio 2006, n. 85.
E principio pacifico e consolidato dalla giurisprudenza
italiana ed europea che il diritto alla libera manifestazione del pensiero,
tutelato dalla nostra Carta Costituzionale, non pu essere esteso fino alla
giustificazione di atti o comportamenti che, pur estrinsecandosi in una
esternazione di proprie convinzioni, ledano tuttavia altri principi di
rilevanza costituzionale ed i valori tutela dallordinamento giuridico interno
ed internazionale, tra cui si colloca il principio di uguaglianza e pari
dignit tra le persone, a
fondamento delle norme in tema di contrasto alla discriminazione etnico-razziale
e ai fenomeni del razzismo (Corte di Cassazione, sez. I, sent. 28.02.2001, n.
341).
Larticolo pubblicato sul Suo quotidiano reca offesa alla
dignit delle migliaia di cittadini di origine rumena che vivono in Italia,
lede dunque il bene giuridico tutelato dalla norma, cio il diritto di questi cittadini ad un
regolare andamento del vivere civile, da cui derivano il senso della loro tranquillit e della sicurezza, che
potrebbero -anche solo potenzialmente- essere turbati dal diffondersi di
pensieri e concezioni di chiara matrice razzista.
Ci uniamo dunque alla nota di protesta
inviataLe dallAmbasciatore della Repubblica di Romania in Italia, cos come da
altre organizzazioni ed associazioni, e confidiamo che Vorr promuovere i passi
e le azioni necessarie per porgere
le scuse e rettificare quanto pubblicato, sulla
base di quanto previsto dal codice deontologico dei giornalisti in Italia.
Nel contempo, confidiamo che nei
confronti dellautore dellarticolo verr avviato il procedimento disciplinare
previsto dallart. 48 della legge sullordine dei giornalisti.
Distinti saluti.
Torino li 10.10.2006
Avv. Lorenzo Trucco
Presidente ASGI
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