7 OTTOBRE 2006
TERZA GIORNATA DI MOBILITAZIONE E LOTTA DEI MIGRANTI
L'Europa dei movimenti sociali, delle reti e delle
associazioni dei migranti, delle organizzazioni per i diritti e la libert dei
migranti, ha lanciato lo scorso aprile ad Atene una giornata di mobilitazione
internazionale sabato 7 ottobre 2006, in occasione del primo anniversario della
strage di Ceuta e Melilla.
Le ragioni dell'appello di Atene si sono rafforzate in
questa estate tragica nella quale la chiusura delle frontiere, la retorica
dell'invasione e la repressione condotta dai governi europei, ha prodotto
ancora morte e ingiustizia.
La cosiddetta lotta all'immigrazione clandestina
diventata una vera e propria
guerra contro gli immigrati ed ha contribuito a consolidare gli interessi dei
trafficanti, rendendo impossibile l'ingresso legale e negando il diritto d'asilo.
Anche il governo italiano, che pure ha dato segnali di
discontinuit nei confronti delle politiche portate avanti dal governo
Berlusconi e della Bossi Fini, senza che tuttavia si sia ancora messo in
discussione l'impianto delle leggi sull'immigrazione, rischia oggi di non dare
risposte concrete ai problemi delle persone e di non riuscire a mantenere
quanto si impegnato a fare con il proprio programma in particolare in materia
di gestione delle frontiere, relazioni internazionali e diritti umani di quanti
sono soggetti a provvedimenti di rimpatrio.
La manifestazione di Lampedusa ha aperto una stagione di
lotte civili in Italia per una
legislazione giusta ed efficace ed un cambio di paradigma in tema di immigrazione. L'abrogazione della
Bossi-Fini, lapertura delle frontiere e di canali legali per l'immigrazione,
la chiusura di tutti i CPT, a
partire da quelli di Bari e Gradisca e dalla non apertura di nuovi CPT a
Lampedusa e Torino: queste le richieste pi urgenti che avanziamo.
Il 7 ottobre rappresenta un'altra tappa di questa
vertenza che vedr mobilitarsi cittadini e cittadine in Europa e in Africa per
contrapporre alle politiche proibizioniste portate avanti in questi anni dai
governi una alleanza democratica dal basso capace di conquistare
unalternativa.
Chiediamo a tutti e tutte di partecipare alle
mobilitazioni che si terranno nella giornata del 7 ottobre. In particolare a
Roma con una assemblea la mattina dalle 10.00 alle 14.00 al Teatro Ambra
Jovinelli ed una manifestazione nel pomeriggio alle ore 16.00 davanti al CPT di
Ponte Galeria per dare la parola ai migranti e alle loro ragioni.
Prime adesioni:
Africa Insieme, Antigone, ARCI, ASGI, Associazione del Bangladesh in Italia, Associazione
Lavoratori Pakistani in Italia, Attac Italia, Beati Costruttori di
Pace, Centro
socio-abitativo Ararat (Roma), CGIL, FLC Cgil, Chiama LAfrica, COBAS, EMMAUS Italia, FIOM,
Laici Missionari Comboniani (Palermo), PRC, SinCobas, SenzaConfine, Redazione
Terre Libere, Todo Cambia, UIKI
(Ufficio
d'Informazione sul Kurdistan in Italia),
Luigi Ciotti (Presidente
Libera), Enrico Panini (Segretario Generale FLC CGIL), Eugenio Meandri, Eros Cruccolini (Presidente Consiglio Comunale di
Firenze), Moreno Biagioni (Consulta Immigrazione ANCI Toscana),
Graziano Zoni (EMMAUS Italia), Hamadi Zribi,