Si terr
domani 14 dicembre, nel pomeriggio, una fiaccolata per le strade del comune di
Marino per
sostenere lintegrazione e la solidariet con gli immigrati organizzata dal
comitato spontaneo cittadino che ha ricevuto ladesione di pi di 70 realt tra
comitati, associazioni, partiti dei Castelli Romani e della vicina Capitale.
Infatti da qualche giorno affisso sulle plance comunali ed esposto nei negozi il manifesto sui
quali campeggia la frase simbolo del perch stata voluta questa fiaccolata:
Integrazione Legalit,
che invita la cittadinanza a prendere parte alliniziativa. Ma importante sar
soprattutto la partecipazione dei cittadini ai quali stato dato appuntamento alle
ore 18 in piazza Matteotti. Infatti il corteo prender le mosse da qui per proseguire lungo
corso Trieste, via Mazzini, viale Massimo DAzeglio, via Roma, piazza della
Repubblica, per chiudersi in piazza San Barnaba dove ci saranno alcuni brevi
interventi. Lesigenza di una
testimonianza contro ogni forma di discriminazione, xenofobia e
criminalizzazione dello straniero – si legge nel comunicato stampa
– nasce dagli episodi che hanno caratterizzato la cronaca recente e a
seguito di alcuen prese di posizione e asserzioni da parte dellamministrazione
comunale marinese, ma anche di altri comuni dei Castelli, volte ad individuare
nella presenza degli immigrati la causa di ogni problema legato alla sicurezza
nel nostro Paese. Il concetto che gli aderenti alla fiaccolata vogliono
ribadire che solo con la cultura e lintegrazione si combatte lemarginazione
che porta alla disperazione o alla delinquenza - afferma Francesca
Marrucci dellassociazione Punto a Capo, che per prima ha promosso lidea
– Il vero problema legato alla sicurezza nella mancanza di certezza
della pena, che vale sia per gli italiani che per gli stranieri. Facciamo
appello ai cittadini di Marino e dei Castelli Romani, da sempre terra di
democrazia, daccoglienza, ospitalit, a partecipare alla fiaccolata per dare
una testimonianza civile che attraverso la solidariet, la tolleranza e la
conoscenza potremmo combattere lillegalit e creare delle basi reali
allintegrazione.