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Firenze, 4 Maggio 2007
Introduzione
Il mese scorso stato concesso lo status di rifugiato ai sensi
dellart. 1 della Convenzione di Ginevra ad un ragazzo 21-enne albanese, perch
omosessuale e oggetto di pesanti minacce da parte del suo contesto sociale con
effettivo pericolo per la sua incolumit fisica e psichica nel paese di
origine. il primo caso di questo genere in Italia, ma ci sono casi precedenti
in altri paesi europei, come in Svezia, con la concessione dello status di
rifugiato proprio sulla base del pericolo sociale a cui persone omosessuali
sono esposte in Albania e non sulla base del quadro legale, che attualmente non
criminalizza pi le persone omosessuali adulte.
Il ragazzo era entrato legalmente in Italia ed aveva ottenuto un
permesso di soggiorno. Durante il suo soggiorno ha dichiarato la sua
omosessualit allontanandosi anche da suoi amici albanesi, che per sono venuti
a conoscenza del suo orientamento sessuale. Successivamente anche la famiglia
del ragazzo stata informata (tramite gli amici che vivono in Italia) della
sua omosessualit – forse gi sospettata - e lui ha ricevuto pesanti
minacce, anche di morte. In seguito a questo, quando scaduto il suo permesso
di soggiorno, non ha avuto il coraggio di ritornare in Albania ed rimasto in
Italia, con il permesso di soggiorno ormai scaduto. Solo con molto ritardo e
vincendo le proprie paure e reticenze, si rivolto ad Arcigay, che lo ha
indirizzato al centro antidiscriminazione della Provincia di Pistoia. Purtroppo
nel periodo di tempo che servito per preparare la richiesta dello status di
rifugiato intervenuto anche un decreto di espulsione.
Vista la gravit della situazione che il ragazzo avrebbe trovato in
Albania (gi prima di venire in Italia aveva subito maltrattamenti sul solo
sospetto della sua eventuale omosessualit), oltre ad Arcigay e al centro
antidiscriminazione della Provincia di Pistoia, che ha curato tutti gli aspetti
tecnici della pratica di richiesta di asilo, costruendo anche un dossier
dettagliato sullattuale situazione delle persone omosessuali in Albania, sono
stati coinvolti alcuni Avvocati specializzati in materia (Simonetta Furlan che
svolge consulenza legale volontaria per Arci-Toscana, Dario Belluccio, Andrea
Ronchi). Un aiuto importante stato fornito anche da parte di personaggi
politici come Vladimir Luxuria, Mercedes Frias, Giampaolo Silvestri, Romana
Sansa e Giovanni Russo Spena che hanno sostenuto il percorso fatto dal ragazzo
mettendo a disposizione la loro esperienza e i loro consigli in merito. Infine,
cՏ stata la disponibilit di considerare il caso con molta attenzione sia da
parte del Ministero degli Interni che da Giovanna Intorcia del Consiglio
Italiano per i Rifugiati (CIR), e soprattutto da parte della Commissione
Territoriale competente per il caso, che ha preso la sua decisione dopo una
discussione attenta ed approfondita di tutti gli aspetti della vicenda umana e
delle informazioni contenute nel dossier prodotto.
Bert dArragon
Presidente Arcigay Toscana