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Europa
29.05.2007
Varata la rete operativa di pattugliamento Ue delle frontiere marittime meridionali
L'agenzia europea Frontex insieme a Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Slovenia, Malta, Grecia e Cipro per il contrasto all'immigrazione illegale nel MediterraneoUn nuovo dispositivo per controlli più serrati e una gestione rafforzata delle frontiere marittime meridionali dell'Unione, messi a punto dall'agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (Frontex), consentiranno di meglio contrastare l'immigrazione illegale nel Mediterraneo e lungo le coste sud-occidentali dell'Atlantico, e individuare situazioni di emergenza in mare, riducendo così la perdita di vite umane.
La rete predisposta favorirà una cooperazione operativa più coordinata, e economicamente efficace, tra le autorità nazionali responsabili del pattugliamento delle frontiere marittime esterne degli Stati membri a sud dell'Unione.
Il nuovo dispositivo comunitario è stato concepito per incentivare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra gli Stati membri; pensato come una nuova struttura flessibile basata sulla condivisione degli oneri, può essere adeguatamente modulato in funzione delle mutevoli esigenze degli Stati membri. Grazie alla rete, tutti gli Stati membri del Mediterraneo e della fascia costiera sud-occidentale dell'Atlantico potranno mettere a punto un piano generale per condurre operazioni specifiche, tra cui la sorveglianza di singole aree marittime.
La rete prevede inoltre centri nazionali di coordinamento preposti alla pianificazione e al coordinamento operativo con gli altri Stati membri nonché alla cooperazione a livello nazionale.
Il prossimo passo sarà l'adozione del 'registro centralizzato delle attrezzature tecniche disponibili o toolbox' (Crate), messo a disposizione dai primi mesi del 2007 ma che andrà in uso soltanto dopo la firma di specifici memorandum d'intesa tra Frontex e gli Stati membri coinvolti.
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