AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)
MARTEDÌ 13 NOVEMBRE 2007
171ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Marcella Lucidi.
La seduta inizia alle ore 15.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il PRESIDENTE riferisce l’esito della riunione dell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari che si è appena conclusa. In quella sede, si è convenuto che durante la settimana successiva la Commissione potrà riunirsi martedì 20 novembre nel pomeriggio e mercoledì 21 novembre in seduta antimeridiana e pomeridiana, per completare l’esame del disegno di legge n. 1872 (Conversione in legge del decreto-legge 1° novembre 2007, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza) e per proseguire l’esame delle proposte di riforma della legge elettorale.
Avverte, inoltre, che la Sottocommissione per i pareri è convocata immediatamente per l’esame urgente di un atto del Governo.
La Commissione prende atto.
La seduta, sospesa alle ore 15,05, riprende alle ore 15,10.
SULL'ESAME IN SEDE REFERENTE DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1872
Il senatore PASTORE (FI) ribadisce l’esigenza di conoscere il contenuto delle modifiche che il Governo intende proporre al decreto-legge n. 181, concordate nell’intesa che secondo gli organi di informazione si sarebbe realizzata tra alcuni Ministri e il Presidente del Consiglio. Nel caso in cui tale notizia non corrisponda al vero, il Governo potrà informare la Commissione che non è stato concluso alcun accordo.
Anche il senatore MAFFIOLI (UDC) sottolinea l’esigenza di conoscere preventivamente il contenuto dell’accordo.
Il senatore VILLONE (SDSE) osserva che il ruolo e la funzione della Commissione non possono essere condizionati da intese eventualmente concluse in un ambito extraparlamentare.
Il senatore CALDEROLI (LNP), pur concordando in linea di principio con il senatore Villone, osserva però che le consultazioni svolte di recente dal segretario del Partito Democratico con i Presidenti delle Camere hanno introdotto una prassi politica inedita: è opportuno, quindi, che le sedi istituzionali siano puntualmente informate sulle proposte che il Governo ha intenzione di avanzare al Parlamento.
Il senatore MANTOVANO (AN) ricorda che l’intesa di cui si tratta è stata oggetto di una conferenza stampa del Presidente del Consiglio. Oltre a rendere note le modifiche che il Governo avrebbe concordato di presentare, si dovrebbero indicare i mezzi di copertura finanziaria per le misure di allontanamento di cittadini comunitari che si prevede di effettuare, non potendosi utilizzare, a suo avviso, gli stanziamenti previsti per le espulsioni di cittadini extracomunitari irregolarmente soggiornanti in Italia. Infine, chiede che il Governo dia conto delle valutazioni tecniche in base alle quali ritiene che la convalida con contraddittorio da parte del tribunale in composizione monocratica sarebbe più funzionale rispetto alla competenza del giudice di pace.
Il senatore PALMA (FI) protesta per l’assenza del rappresentante del Governo e dichiara d’allontanarsi dall’aula in attesa del suo arrivo.
Il senatore CALVI (Ulivo) obietta che l’assenza del Governo nella fase in cui si discute dell’ordine dei lavori non è necessariamente rilevante. Invita la Commissione a considerare le norme del decreto-legge e a confrontarsi per l’individuazione di miglioramenti, con il più largo consenso possibile.
Il senatore SINISI (Ulivo), relatore sul disegno di legge n. 1872, ricorda che non vi è stato alcun preannuncio di emendamenti da parte del Governo: tutti i Gruppi parlamentari potranno esprimere le rispettive opinioni nel dibattito e favorire l’individuazione di modifiche al testo del decreto-legge. Invita pertanto a entrare nel merito dell’esame.
Il sottosegretario Marcella LUCIDI porge alla Commissione le scuse per il suo ritardo e per il disagio provocato ai lavori, che il Governo è intenzionato a seguire con particolare interesse.
Informa che si stanno perfezionando le procedure per la presentazione della relazione tecnica richiesta dalla Commissione ai sensi dell’articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento. Condivide il suggerimento del relatore affinché si avvii la discussione di merito, in modo che il Governo possa valutare le proposte dei Gruppi sia di maggioranza sia di opposizione. Infine, si riserva di rispondere nelle prossime sedute alle altre specifiche questioni poste dal senatore Mantovano.
Il senatore SARO (DCA-PRI-MPA) ricorda le dichiarazioni contrapposte sul contenuto del decreto-legge pronunciate dal segretario del Partito Democratico Veltroni, da un lato, e dai rappresentanti delle componenti più radicali della maggioranza, dall’altro. Se, come sostenuto, non vi è alcun accordo già definito tra le forze politiche ai fini della modifica del provvedimento, è auspicabile che il Governo lo dichiari esplicitamente in modo da risolvere quel nodo politico.
Il senatore PASTORE (FI) sottolinea il rilievo dalla presenza del rappresentante del Governo quando si discute un provvedimento d’urgenza che ha efficacia immediata. Ritiene legittima la richiesta preliminare di conoscere le modifiche che il Governo si appresta a presentare, che sarebbero il frutto di un’intesa conclusa fra le forze politiche della maggioranza.
Il PRESIDENTE ricorda che il rappresentante del Governo ha dichiarato l’intenzione di seguire il dibattito di merito, prima di avanzare eventuali proposte di modifica.
Il senatore PALMA (FI) sottolinea il significato critico dalle posizioni espresse dalle diverse componenti politiche della maggioranza ai fini della conversione in legge del decreto-legge.
Il senatore GRASSI (RC-SE) ricorda che sul merito del provvedimento in esame sono state manifestate opinioni diverse dalle forze politiche e conferma l’intenzione, già annunciata in sede di valutazione dei presupposti costituzionali, di presentare emendamenti. In proposito, precisa che non è stato concluso alcun accordo con il Governo e trova singolare che i senatori dell’opposizione abbiano un grande interesse a verificare eventuali disaccordi in seno alla maggioranza.
IN SEDE REFERENTE
(1872) Conversione in legge del decreto-legge 1° novembre 2007, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza
(Seguito dell'esame e rinvio)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta dell'8 novembre.
Si apre la discussione generale.
Il senatore MANTOVANO (AN) conferma il giudizio circa l’anomalia di un dibattito che si svolge senza dati obiettivi di valutazione.
Ricorda che il fine originario della direttiva n. 2004/38/CE è di tutelare i cittadini comunitari da improvvidi allontanamenti, piuttosto che quello di garantire gli Stati membri dalle possibili violazioni del generale obbligo di lealtà da parte di cittadini dell’Unione europea. Al riguardo, ricorda che dopo l’allargamento dell’Unione europea si sono verificati numerosi casi in cui cittadini comunitari per loro libera scelta non hanno dichiarato la presenza nello Stato che li ospita e si sono collocati deliberatamente ai margini del tessuto sociale e lavorativo, neutralizzando così le procedure per il loro allontanamento quando vengano meno i requisiti per il mantenimento del permesso di soggiorno. Si pone dunque anzitutto il problema se il quadro normativo derivante dal recepimento della citata direttiva sia sufficiente.
Ricorda poi i dubbi di costituzionalità sui cosiddetti "motivi imperativi di pubblica sicurezza", a suo avviso non sufficientemente dettagliati: sarebbe preferibile fare riferimento alle condotte che integrano reati di una certa gravità, come quelli per i quali la legge prevede l’arresto in flagranza. In proposito, sottolinea che la direttiva esclude automatismi fra commissione di reati e provvedimenti di allontanamento, ma anche nel senso che ai fini dell’allontanamento non è necessaria una condanna penale, essendo sufficiente l’emergere di situazioni di pericolosità imperativa, analogamente a quanto è stabilito per l’espulsione di cittadini extracomunitari. A tale riguardo, sottolinea l’opportunità di integrare il provvedimento, precisando che la sussistenza di precedenti penali nello Stato membro di provenienza costituisca un pregiudizio ai fini della presenza del cittadino comunitario in altro Stato membro.
Infine, ritiene necessario affidare ai sindaci specifici poteri di iniziativa e di segnalazione della pericolosità ai fini dell’eventuale allontanamento e ribadisce la richiesta al Governo di assicurare risorse adeguate per dare effettività alle misure del decreto-legge.
Il senatore CALVI (Ulivo) ritiene che la valutazione del decreto-legge debba svolgersi alla luce delle disposizioni contenute nella direttiva comunitaria e delle pronunce della Corte costituzionale.
Condividendo il contenuto delle misure introdotte, manifesta riserve su alcuni profili specifici. In particolare, auspica un maggiore dettaglio nella definizione dei motivi dell’allontanamento, anche al fine di sottrarre l’attività dei prefetti a una inopportuna discrezionalità.
In considerazione dell’imminente inizio della seduta pomeridiana dell’Assemblea, si riserva di completare il suo intervento nella seduta di domani.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16.