AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)
MERCOLEDÌ 7 NOVEMBRE 2007
169ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Marcella Lucidi.
Interviene, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, il prefetto Giulio Cazzella, Direttore dell'Ufficio per l'amministrazione generale dei Dipartimento della pubblica sicurezza, accompagnato dal vice prefetto Giuseppe Linardi, Direttore dell'Ufficio Legislazione e affari parlamentari dello stesso Dipartimento.
La seduta inizia alle ore 14,50.
SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI
Il PRESIDENTE comunica che è stata chiesta la trasmissione audiovisiva per la procedura che sta per iniziare e che la Presidenza del Senato ha fatto conoscere preventivamente il proprio assenso.
La Commissione prende atto.
PROCEDURE INFORMATIVE
Audizione, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, del Direttore dell'Ufficio per l'amministrazione generale del Dipartimento della pubblica sicurezza in relazione ai disegni di legge nn. 1387 e 1543, concernenti i segni di appartenenza religiosa
Il PRESIDENTE introduce il tema oggetto della procedura informativa attinente all’esame dei congiunto dei disegni di legge nn. 1387 e 1543 in materia di segni di appartenenza religiosa.
Il prefetto Giulio CAZZELLA consegna alla Commissione un documento illustrativo concernente l’interpretazione della vigente normativa sull’ordine pubblico, con particolare riferimento all’uso di paramenti che nascondono il viso. In proposito ricorda, tra l’altro, il contenuto di una circolare ministeriale del 21 luglio 2000, avente a oggetto misure atte a impedire l’uso in pubblico di capi d’abbigliamento idonei a travisare i tratti delle persone che li indossano: si specifica che sono ammesse le fotografie da inserire nei documenti d’identità in cui la persona è ritratta con il capo coperto, purché a ogni modo i tratti del viso siano ben visibili, nel presupposto che tali indumenti concorrono nel loro insieme a identificare chi li indossa.
Richiama quindi le indicazioni interpretative da egli stesso fornite agli uffici del Dipartimento il 24 novembre 2004, in cui si precisa che il velo integrale (burqa) deve considerarsi segno esteriore di una tipica fede religiosa e che dunque nel suo uso, anche in luogo pubblico, manca l’elemento materiale della violazione delle norme che disciplinano l’uso delle maschere (articolo 85 testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).
Sottolinea che la ratio delle disposizioni di pubblica sicurezza che vietano di nascondere il volto risiede, da un lato, in un motivo di prevenzione generale, cioè impedire che persone protette dalla irriconoscibilità siano agevolate nella commissione di reati e, dall’altro, nell’esigenza di tutelare la tranquillità pubblica e il pubblico affidamento di ogni cittadino sulla riconoscibilità dei propri simili nei luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Infine, rileva la preminenza della Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione, sopravvenuta nell’aprile 2007, in base alla quale non sono accettabili forme di vestiario che coprono il volto perché ciò impedisce il riconoscimento della persona e la ostacola nell’entrare in rapporto con gli altri.
Il PRESIDENTE ringrazia il prefetto Cazzella per la sua esposizione, da cui emerge l’esistenza di uno spazio legislativo che può essere colmato al fine di rendere certa l’interpretazione delle norme di pubblica sicurezza.
Il senatore MALAN (FI) ringrazia il prefetto Cazzella per l’esposizione e sottolinea la differenza fra indumenti che nascondono totalmente il viso, come il burqa, e quelli che consentono comunque la riconoscibilità della persona. Preannuncia, inoltre, la presentazione di un disegno di legge su un aspetto diverso della stessa materia.
Il prefetto CAZZELLA osserva che il decreto del Ministro dell’interno con cui è stata data efficacia alla Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione non vincola l’autorità giudiziaria, che ha assunto decisioni parzialmente diverse nei casi in cui sono state segnalate persone con il viso completamente coperto.
Infine, sottolinea la natura di luogo pubblico della scuola.
Il PRESIDENTE dispone che i documenti presentati siano ammessi alla pubblica consultazione.
Ringrazia, quindi, il prefetto Cazzella e il suo accompagnatore e dichiara conclusa la procedura informativa.
SULL'ESAME IN SEDE REFERENTE DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1872
Il PRESIDENTE informa che il Presidente del Senato ha confermato l’assegnazione del disegno di legge n. 1872 (Conversione in legge del decreto-legge 1° novembre 2007, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza) per l’esame in sede referente alla Commissione affari costituzionali, rispondendo all’istanza avanzata dalla Commissione giustizia che ne rivendicava la competenza. Nella stessa lettera il Presidente del Senato ha preso atto dell’interesse della Commissione referente - da lui manifestato nel motivare l’opportunità di confermare la competenza primaria già disposta - all’acquisizione del parere della Commissione giustizia, eventualmente anche con l’intervento diretto dell’estensore in Commissione affari costituzionali.
Il senatore PASTORE (FI) prende atto della decisione del Presidente del Senato, che apprezza anche in relazione alla sottolineatura del parere della Commissione giustizia. Ricorda l’esigenza di poter disporre di un termine per la presentazione di emendamenti che consenta di tenere conto, fra l’altro, anche di quel parere.
Il senatore CALVI (Ulivo) auspica che l’esame in sede referente del disegno di legge n. 1872 si svolga con celerità per rispettare i termini stringenti stabiliti dal Regolamento.
Anche il senatore VILLONE (SDSE) sottolinea l’equilibrio della decisione del Presidente del Senato e auspica che si intrattengano opportuni contatti con la Commissione giustizia, affinché formuli tempestivamente il parere.
Il PRESIDENTE, infine, ricorda che in Ufficio di Presidenza, nella riunione di ieri, si è già convenuto di fissare il termine per la presentazione di emendamenti alle ore 19 di giovedì 15 novembre, precisando che la congruità di tale termine potrà essere successivamente riconsiderata in base all’andamento dell’esame.
La Commissione prende atto.
IN SEDE CONSULTIVA
(1872) Conversione in legge del decreto-legge 1° novembre 2007, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza
(Parere ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 6 novembre.
Il senatore VILLONE (SDSE) sottolinea i requisiti di necessità e urgenza delle disposizioni in esame, che colmano una lacuna normativa indicata in modo non occasionale dallo stesso ministro Amato.
Auspica che si esaurisca rapidamente la valutazione dei presupposti costituzionali per procedere all’esame di merito che, a suo avviso, dovrà svolgersi sulla base del principio di inviolabilità della libertà personale, sancito dall’articolo 13 della Costituzione, ma anche della direttiva dell’Unione europea. In proposito, ricorda la valutazione della pericolosità riferita alle singole persone e non a categorie e la necessità di tenere conto della condizione della persona denunciata. A suo avviso, si dovrà tenere conto di tali limiti anche nella fase emendativa, respingendo impostazioni ispirate a criteri emergenziali e accogliendo le proposte, venute anche dai Gruppi dell’opposizione, di incrementare le risorse per le forze dell’ordine.
Il senatore GRASSI (RC-SE) ribadisce il giudizio negativo della sua parte politica sul contenuto del decreto-legge, in particolare per le contraddizioni con la stessa direttiva 2004/38/CE. Sottolinea il carattere personale della responsabilità penale e la necessità di rimettere all’autorità giudiziaria ogni atto che limita la libertà personale.
Auspica che siano corrette le disposizioni che il suo Gruppo considera sbagliate, anche per distinguere il modo in cui la coalizione di centro-sinistra affronta la questione della sicurezza pubblica, rispetto alle proposte della destra. Tuttavia, nonostante le obiezioni di merito, la sua parte politica ritiene che vi siano le condizioni per un provvedimento d’urgenza, che dovrà essere opportunamente modificato.
Il senatore MAFFIOLI (UDC) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo sulla sussistenza dei presupposti costituzionali e rileva il ritardo con cui si affronta il problema della sicurezza pubblica, non in base ad una vera consapevolezza, ma a seguito di gravi fatti di cronaca che hanno suggerito al Ministro dell’interno di rivedere la posizione inizialmente contraria all’emanazione di un decreto-legge.
Inoltre, sottolinea la necessità di destinare un consistente apporto finanziario alle forze dell’ordine, anche allo scopo di applicare pienamente la disciplina sull’immigrazione.
La senatrice ALBERTI CASELLATI (FI) osserva che il provvedimento d’urgenza risponde all’ondata emotiva seguita ai gravi fatti di sangue verificatisi a Roma, ma ignorando altri e anche più efferati crimini commessi in passato in altre Regioni. Ricorda le statistiche pubblicate recentemente sugli organi di informazione, che testimoniano l’aumento esponenziale dei crimini e auspica che il testo sia reso più efficace.
Il senatore CALDEROLI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo. Ricorda che presso l’altro ramo del Parlamento sono in corso d’esame proposte di modifica al testo unico sull’immigrazione che ampliano ulteriormente le possibilità di ingresso dei cittadini extra-comunitari, in senso opposto alle restrizioni introdotte per i cittadini comunitari con il decreto-legge in esame.
Il senatore Fernando ROSSI (Misto-Mpc) preannuncia un voto contrario e contesta l’impostazione scelta dal Governo, non difforme da quella a cui aderiva il Governo precedente. Pur condividendo l’esigenza di norme rigorose per tutelare l’incolumità pubblica, dissente dalle forme spettacolari ed estemporanee con cui, a suo avviso, si sta procedendo.
Il sottosegretario Marcella LUCIDI, rispondendo agli specifici quesiti posti dal senatore Mantovano nella seduta precedente, precisa che nella relazione introduttiva del disegno di legge di conversione sono indicati i criteri e le giustificazioni dell’assenza di una disposizione specifica di copertura finanziaria.
Il senatore CALDEROLI (LNP) sollecita la tempestiva presentazione della relazione tecnica, per consentire un’approfondita valutazione del decreto-legge.
Si passa quindi alla votazione del parere favorevole proposto dal relatore.
Il senatore PASTORE (FI) preannuncia il voto favorevole al riconoscimento dei presupposti costituzionali e sottolinea le contraddizioni che si aprono tra le forze politiche della maggioranza, motivo principale dell’originaria resistenza del Ministro dell’interno all’emanazione di un provvedimento d’urgenza.
Inoltre, sottolinea il pericolo di una disciplina più restrittiva per i cittadini dell’Unione europea rispetto a quella che potrebbe essere adottata per i cittadini extracomunitari.
Il senatore SAPORITO (AN) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo sulla sussistenza dei requisiti di necessità e urgenza e invita il Governo a valutare con attenzione la congruità delle norme in esame al Senato con le modifiche della disciplina sull’immigrazione all’attenzione della Camera dei deputati.
Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, la Commissione approva il parere favorevole proposto dal relatore.
IN SEDE REFERENTE
(20) Vittoria FRANCO ed altri. - Disposizioni in materia di pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive, in attuazione dell’articolo 51 della Costituzione
(129) CUTRUFO. - Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di norme per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica ed introduzione del sistema della preferenza
(600) Helga THALER AUSSERHOFER ed altri. - Modifiche alla normativa vigente in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, in materia di rappresentanza femminile in Parlamento
(904) CASSON ed altri. - Abrogazione della legge 21 dicembre 2005, n. 270, recante modifiche alle norme per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica
(1118) Laura BIANCONI. - Disposizioni in materia di pari opportunità tra i generi per l’accesso alle cariche elettive
(1391) SALVI e VILLONE. - Riforma delle norme sulla elezione della Camera dei deputati
(1392) CALDEROLI. - Modificazioni della normativa per le elezioni alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica
(1442) CABRAS ed altri. - Abrogazione della legge 21 dicembre 2005, n. 270, nonché modifica del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361
(1450) TONINI ed altri. - Introduzione del sistema elettorale proporzionale in circoscrizioni provinciali per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica
(1455) CUTRUFO. - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e al testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533
(1474) CALDEROLI. - Modifiche alle norme per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica
(1553) RUSSO SPENA ed altri. - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, ed al testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, per introdurre un sistema elettorale proporzionale personalizzato
(1572) PETERLINI ed altri. - Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione del Senato della Repubblica, per l’introduzione del voto di preferenza e l’abolizione delle candidature plurime
(1573) PETERLINI ed altri. - Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati per la regione Trentino - Alto Adige
(1583) Silvana AMATI ed altri. - Misure per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive
(1643) Manuela PALERMI ed altri. - Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione del Senato della Repubblica
(1675) STORACE. - Norme per l’abrogazione della vigente legge elettorale
(1712) TURANO ed altri. - Modifiche al sistema elettorale per l’elezione del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, nonché norme per l’espressione del voto nella circoscrizione Estero
(1746) BACCINI e CICCANTI. - Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e alla legge 27 dicembre 2001, n. 459, in materia di elezione della Camera dei deputati con sistema proporzionale e voto personalizzato. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali
- e petizioni nn. 69, 189, 385, 387 e 439 ad essi attinenti
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 6 novembre.
Continua il dibattito sulle questioni poste dal presidente relatore nella seduta del 24 ottobre, al fine di individuare le linee guida per la redazione di un testo unificato.
Interviene il senatore PASTORE (FI) per chiarire il significato dell’accordo intervenuto fra le forze politiche dell’opposizione in una riunione svoltasi durante l’estate avente per oggetto la riforma della legge elettorale (cosiddetto "patto di Gemonio"). In particolare, osserva che sono state fornite, forse strumentalmente, interpretazioni inesatte, tendenti a indurre la convinzione che i Gruppi dell’opposizione avrebbero rinunciato alla proposta di mantenere un premio di maggioranza.
In proposito, ribadisce la sfiducia nella capacità del modello elettorale tedesco di assicurare il bipolarismo, punto essenziale dell’accordo tra le forze dell’opposizione, insieme alla riduzione della frammentazione politica e al diritto dei cittadini elettori di scegliere il Governo prima delle elezioni.
Lo strumento che garantisce quei princìpi dovrebbe concretizzarsi, a suo avviso, in una norma giudica che istituzionalizza il vincolo di coalizione; ove ciò non sia possibile attraverso una revisione costituzionale, resta la possibilità di formalizzare il vincolo attraverso la disciplina elettorale, o adottando per l’attribuzione dei seggi il sistema maggioritario di collegio oppure mantenendo l’attribuzione di una quota premiale di seggi. Il premio di maggioranza, però, dovrebbe essere revocato qualora venga meno il vincolo di coalizione, con la conseguenza che la caduta del Governo per crisi della maggioranza aprirebbe la strada allo scioglimento anticipato delle Camere e a nuove elezioni.
Inoltre, auspica l’introduzione di una soglia di sbarramento con lo scopo di semplificare la composizione delle coalizioni; tale limite a suo giudizio non sarebbe incompatibile con la previsione di un premio di maggioranza.
Infine, il superamento della lista bloccata con numerosi candidati, spesso ignoti agli elettori, non comporta necessariamente la reintroduzione del voto di preferenza: una soluzione equilibrata si otterrebbe riducendo l’ampiezza delle circoscrizioni elettorali.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 15,55.