AFFARI COSTITUZIONALI    (1ª) 

 

GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE 2007

170ª Seduta 

 

Presidenza del Presidente

BIANCO 

indi del Vice Presidente

CALVI 

 

            Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Marcella Lucidi.          

 

 

            La seduta inizia alle ore 15,05.

 

 

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE  

 

      Il presidente BIANCO propone di svolgere nella seduta di oggi la relazione introduttiva per l’esame in sede referente del disegno di legge n. 1872 (Conversione in legge del decreto-legge 1° novembre 2007, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza). Potrebbe quindi avere inizio la discussione generale, che comunque si svolgerà durante tutta la settimana successiva, convocando eventualmente la Commissione fin da lunedì 12 novembre. Ricorda, quindi, che il termine per gli emendamenti è stato già fissato per le ore 19 di giovedì 15, nell’intesa che potrà essere prorogato se ciò si renderà necessario in relazione all’andamento dei lavori.

 

            Il senatore CALDEROLI (LNP) conviene sull’ipotesi di lavoro delineata dal Presidente, ritenendo non necessario, comunque, convocare la Commissione anche per lunedì 12 novembre, considerati i cospicui impegni del Senato per la discussione della legge finanziaria.

           

            Il PRESIDENTE, quindi, propone di prevedere le sedute della Commissione della prossima settimana nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì, alle ore 15, fermo restando che nella consueta riunione dell’Ufficio di Presidenza all’inizio della settimana il calendario dei lavori potrà essere opportunamente integrato.

 

            Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.

 

IN SEDE REFERENTE 

 

(1872) Conversione in legge del decreto-legge 1° novembre 2007, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza

(Esame e rinvio. Richiesta di relazione tecnica ai sensi dell’articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento) 

 

Il relatore SINISI (Ulivo) rinvia alle considerazioni svolte in sede di esame dei presupposti costituzionali e invita a soffermarsi sulla congruità del decreto-legge con le disposizioni costituzionali, con la giurisprudenza della Corte costituzionale e con la direttiva 2004/38/CE. In particolare, ricorda il contenuto degli articoli 13 e 16 della Costituzione, in materia di libertà personale e di libertà di circolazione, e i princìpi più generali contenuti negli articoli 2 e 3 della Carta, nonché gli articoli 24, 25 e 27 per i profili inerenti i mezzi giurisdizionali di tutela nei riguardi delle misure di allontanamento.

Quanto alla direttiva, osserva che essa fissa in modo cogente il perimetro entro il quale può muoversi la legislazione interna, tenendo conto in ogni caso che la sicurezza dei cittadini è un valore  primario e fondamentale. In particolare, ricorda la distinzione tra ordine pubblico e pubblica sicurezza, su cui si fonda la diversa competenza (rispettivamente del Ministro dell’interno e del prefetto) per l’adozione del provvedimento di allontanamento. Inoltre, sottolinea l’assenza di qualsiasi presupposto che legittimi un provvedimento collettivo di allontanamento; l’ipotesi di una pluralità di provvedimenti con motivazione non riferita a comportamenti individuali, ovvero meramente formale e ripetitiva, è difficilmente sostenibile alla luce della natura del provvedimento.

Il decreto-legge riguarda strettamente il trattamento dei cittadini comunitari e tiene conto delle complessità connesse all’allargamento dell’Unione e all’assenza di una "Costituzione europea" e di più forti istituzioni comuni; sarebbe sbagliato, invece, concentrare l’attenzione sugli episodi che hanno coinvolto recentemente la comunità rumena, che hanno destato le preoccupazioni dell’opinione pubblica.

Ritiene che la previsione della condotta da cui discende la sanzione amministrativa dell’allontanamento soddisfa il principio di legalità invocato dall’articolo 27 della Costituzione per le fattispecie penali; inoltre richiede una verifica di conformità con l’articolo 13 della Costituzione, sia sotto il profilo del merito sia sotto il profilo procedurale.

Ritiene che il riferimento alla "compatibilità con l’ordinaria convivenza" non rappresenti un ampliamento dei motivi su cui può basarsi il provvedimento di allontanamento, quanto piuttosto un limite; in proposito, egli presterà la massima attenzione alle proposte che saranno formulate nel dibattito per migliorare la struttura e l’efficacia del testo. Occorrerà valutare, inoltre, se e in quale modo si possa rinunciare alla potestà giurisdizionale in favore dell’allontanamento dello straniero comunitario, tenuto conto dei vincoli che la Costituzione pone a tale riguardo.

Infine, con riferimento all’allontanamento dei cittadini comunitari che non abbiano mezzi di sussistenza, osserva che si tratta di una problematica difficilmente risolvibile, in quanto il principio della libertà di circolazione è prevalente e lo stesso articolo 15 della direttiva esclude la possibilità di accompagnare le misure di allontanamento con un divieto di reingresso.

Conclude, sottolineando il valore del principio di libera circolazione delle persone in Europa e l’esigenza di istituzioni che contrastino efficacemente il crimine. In tale direzione va il progetto di Costituzione europea, ma è fondamentale anche l’attività degli Stati membri per promuovere le intese più opportune affinché la cooperazione contro il crimine non abbia limiti o frontiere.

 

Intervenendo sull’ordine dei lavori, il senatore MANTOVANO (AN) invita il Governo a informare la Commissione sul contenuto degli emendamenti che si appresterebbe a presentare dopo l’intesa raggiunta con alcune forze politiche della maggioranza. In particolare, chiede se esista una valutazione tecnica che confermi la maggiore celerità nelle decisioni da parte dei tribunali in composizione monocratica rispetto ai giudici di pace, un profilo per il quale lo stesso Presidente del Consiglio ha annunciato una proposta di modifica. Infine, chiede che siano indicati i capitoli del bilancio dello Stato o di quello comunitario in cui sono allocate le risorse per il finanziamento degli allontanamenti.

 

Il senatore CALDEROLI (LNP) si associa alle richieste avanzate dal senatore Mantovano e sollecita la richiesta al Governo di una relazione tecnica.

 

Il relatore SINISI (Ulivo) condivide la richiesta del senatore Calderoli.

 

Su proposta del Presidente BIANCO la Commissione conviene quindi di invitare il Governo a presentare la relazione tecnica, ai sensi dell’articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento.

 

            Il senatore PASTORE (FI) a sua volta sollecita il rappresentante del Governo a informare la Commissione sulle proposte di modifica che intende avanzare.

 

            Il senatore SAPORITO (AN) conferma la richiesta, preannunciata nella seduta di ieri in sede di esame dei requisiti di costituzionalità, di verificare la congruità delle disposizioni in esame con quelle in corso di esame alla Camera dei deputati in materia di disciplina dell’immigrazione.

            Inoltre, esprime dubbi sull’utilità di una relazione tecnica sul provvedimento, considerato che il Governo si appresta a modificare in modo incisivo il testo del decreto-legge.

 

            Il Presidente CALVI  osserva che alcune delle questioni poste attengono al merito del provvedimento e su di esse il Governo potrà rispondere in questa o in altra seduta. Quanto alla relazione tecnica, sottolinea che essa non può che riguardare il testo del decreto-legge e non eventuali ipotesi di modifica.

 

            Il senatore PALMA (FI) insiste affinché il rappresentante del Governo risponda immediatamente ai quesiti proposti, in particolare riferendo alla Commissione circa le risorse che complessivamente intende destinare all’attuazione del provvedimento. La dotazione finanziaria, infatti, è un presupposto essenziale anche per la formulazione di proposte di modifica.

 

            Il sottosegretario Marcella LUCIDI conferma le indicazioni già fornite in sede di esame dei presupposti costituzionali: la relazione illustrativa spiega le scelte del Governo e giustifica l’assenza di una copertura finanziaria aggiuntiva. Assicura, comunque, la presentazione della relazione tecnica richiesta.

Osserva, quindi, che è opportuno avviare il dibattito parlamentare: il Governo presterà particolare attenzione alle proposte di modifica, ma sarebbe irrispettoso presentare in questa fase dell’esame una serie di modifiche, che potranno essere definite solo a seguito del dibattito in corso.

 

Il senatore CALDEROLI (LNP) sottolinea l’esigenza di concentrare il dibattito sul contenuto effettivo delle norme: sarebbe assolutamente inutile una discussione generale che si soffermi su un testo diverso da quello che il Governo intende definire.

 

Il senatore MANTOVANO (AN) ritiene che sarebbe assai più rispettoso per il Parlamento consentire di conoscere in modo trasparente le modifiche che il Governo intende apportare al decreto-legge, annunciate al termine di un incontro svoltosi a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio e rappresentanti di forze politiche della maggioranza.

Osserva, inoltre, che le indicazioni della relazione che accompagna il disegno di legge non sono esaustive, per cui invita il Governo a garantire la massima chiarezza contabile in ordine al provvedimento.

 

Il senatore PALMA (FI) ribadisce la volontà della sua parte politica di partecipare al dibattito e di contribuire alla definizione di un testo che dia maggiore sicurezza ai cittadini. Tuttavia, tenuto conto che lo stesso Ministro dell’interno ha annunciato un’intesa con le forze politiche della cosiddetta "sinistra radicale" è necessario conoscerne il contenuto. Inoltre, il Presidente dovrebbe definire i tempi e le modalità con cui si svolgerà l’esame: un’eventuale limitazione del dibattito si tradurrebbe in una compressione dei diritti dell’opposizione.

 

La senatrice ALBERTI CASELLATI (FI) si associa alle considerazioni già svolte dal senatore Palma e aggiunge che i senatori del suo Gruppo non si iscriveranno a parlare nella discussione generale fino a quando non sarà chiaro il contenuto delle modifiche che il Governo intende proporre al decreto-legge e fino a quando non saranno chiari i modi e i tempi con cui si svolgerà l’esame.

 

Il senatore MAFFIOLI (UDC) annuncia che anche il suo Gruppo non parteciperà alla discussione generale in attesa dei chiarimenti chiesti al Governo.

 

Il senatore SARO (DCA-PRI-MPA) dichiara di non partecipare alla discussione generale in attesa che sia dato conto dell’accordo che il Governo ha raggiunto con i partiti della sinistra radicale.

 

Il Presidente CALVI invita a riflettere sulla circostanza che il Regolamento stabilisce termini certi per l’esame dei disegni di legge di conversione di decreti-legge, per cui ogni ritardo nell’avvio del dibattito può ripercuotersi sullo spazio da dedicare all’esame del provvedimento.

 

Il senatore SAPORITO (AN) condivide le richieste di chiarimenti già formulate e invita il relatore e il rappresentante del Governo a esporre in Commissione i reali obiettivi che si intendono perseguire, in modo da favorire un proficuo svolgimento dell’esame.

 

Il senatore PALMA (FI) chiede di conoscere con precisione il tempo che si intende dedicare all’esame del disegno di legge e ribadisce che i Gruppi di opposizione vogliono contribuire alla discussione e al miglioramento del provvedimento, ma sulla base di un quadro di riferimento certo.

 

Il Presidente CALVI annuncia che la Commissione sarà convocata la prossima settimana nei giorni di martedì 13, mercoledì 14 e giovedì 15 novembre, dalle ore 15 alle ore 16. L’Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, che si riunirà già martedì 13 alle ore 14,45, potrà eventualmente disporre l’integrazione del calendario dei lavori con ulteriori sedute.

 

La Commissione prende atto.

 

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

 

 

La seduta termina alle ore 16.