"Espulsioni" mirate , non indiscriminati allontanamenti di massa

 Le norme del decreto legge non appaiono lesive n di principi della nostra

Costituzione n dello ius publicum europeo che riconosce ai cittadini  dell'

Unione ed ai loro familiari il diritto di circolare e soggiornare

 liberamente nel territorio di tutti gli Stati membri.

 I provvedimenti di allontanamento di cittadini dell'Unione potranno infatti

essere adottati solo in presenza di particolari presupposti e precisamente

di "motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato" ( nel qual caso

interviene il Ministro dell'Interno) o di "motivi di pubblica sicurezza" (

che giustificano l'adozione del provvedimento da parte dei  Prefetti del

luogo di dimora o di residenza del soggetto da allontanare).

E ci dovr avvenire in un contesto che garantisce il ricorso

giurisdizionale avverso provvedimenti immotivati o ingiustificati.

 Infine anche l'esecuzione immediata ad opera del Questore del

provvedimento di allontanamento per "imperativi motivi di pubblica

sicurezza"   subordinata a presupposti stringenti ( e cio gravi

comportamenti che

compromettano i diritti fondamentali delle persone o l'incolumit  pubblica)

e prevede la convalida del giudice di pace.

 E' bene dunque sottolineare che il decreto legge disegna il quadro di

"espulsioni" mirate, che possono essere adottate solo nei casi previsti

dalla legge e sono controllabili in sede giurisdizionale.

 La nuova normativa non autorizza, invece, indiscriminati allontanamenti  di

massa di cittadini dell'Unione , attuati per intere etnie o categorie

(magari in coincidenza con crimini efferati che suscitano l'allarme

dell'opinione pubblica).

 

 Il sistema di sicurezza e la giurisdizione devono essere messi in

condizione di assolvere ai loro compiti per evitare che carenze

organizzative e  finanziarie impediscano la necessaria opera di

distinzione di situazioni  diverse e compromettano un'azione che, per essere

efficace,  deve essere  capace di incidere sugli individui realmente

pericolosi.

 

 Nello Rossi

 Segretario generale ANM