Cari amici,
alla pagina di
novembre 2007 del mio sito (http://www.stranieriinitalia.it/briguglio)
troverete il testo del D. Lgs. 30/2007, coordinato con le modifiche apportate
dal decreto-legge appena firmato dal Presidente della Repubblica.
Aggiungo qui sotto
alcune considerazioni a quelle riportate nella lettera aperta ad Amnato e
Ferrero di pochi giorni fa.
Coordiali
saluti
sergio
briguglio
---------------
1) La data
limite per il recepimento della direttiva 38/2004 era il 30 aprile 2006:
Articolo 40
Recepimento
1. Gli
Stati membri adottano e pubblicano entro il 30 aprile
2006 le
disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative
necessarie
per conformarsi alla presente direttiva.
Se Fini e i
suoi compagnucci sostengono che la direttiva e' stata recepita male dal governo
Prodi, devono chiedersi perche' non ci hanno pensato loro (avevano avuto due
anni di tempo). Se poi sostengono che e' la Direttiva ad essere insensata,
devono dimostrare di aver tentato di opporsi alla sua adozione (al governo
c'erano loro nel 2004, quando la Direttiva fu approvata).
2) Riguardo
all'allontanamento per le persone pericolose, vale il comma 2 dell'art. 27
della Direttiva (il grassetto e' mio):
2. I
provvedimenti adottati per motivi di ordine pubblico o
di pubblica
sicurezza rispettano il principio di proporzionalitˆ
e sono
adottati esclusivamente in relazione al comportamento
personale
della persona nei riguardi della quale essi sono applicati.
La sola
esistenza di condanne penali non giustifica automaticamente
l'adozione
di tali provvedimenti.
Il
comportamento personale deve rappresentare una minaccia
reale,
attuale e sufficientemente grave da pregiudicare un interesse
fondamentale
della societˆ. Giustificazioni estranee al caso
individuale
o attinenti a ragioni di prevenzione generale non
sono
prese in considerazione.
Il punto grave
del decreto-legge, in proposito, e' che non specifica i presupposti per
l'adozione del provvedimento di allontanamento per motivi di pubblica
sicurezza.
Specifica
invece quando tali motivi debbano considerarsi imperativi (con conseguenze non
trascurabili sull'immediata esecutivita' del provvedimento di allontanamento).
Tale specificazione, pero', coincide - a mio parere - con quella minimale perche' l'allontanamento possa essere adottato
in modo compatibile con il dettato della Direttiva.
Ne segue che
le nuove disposizioni finiscono per ammettere l'allontanamento anche quando la
pericolosita' non raggiunga le soglie indicate dalla Direttiva. In altri
termini, quando l'allontanamento e' giustificato proprio dall'esigenza di
prevenire il concretizzarsi di pericoli piu' seri. Ma questo e' vietato dalla
Direttiva.
3) Il
passaggio dal Ministro dell'interno ai prefetti della competenza per gli
allontanamenti di coloro che sono pericolosi per la pubblica sicurezza e' cosa
accettabilissima e sensata da un punto di vista pratico.
Quando pero'
leggo sui giornali che ci si prepara ad allontanare migliaia di rumeni, gia'
individuati come pericolosi, senza che siano cambiati, ovviamente, i presupposti
dell'allontanamento, chiedo: il Ministro Amato era, fino a ieri, impegnato a
tempo pieno a firmare decreti di allontanamento per tali soggetti o no?
Se si', bene:
ora i prefetti gli alleggeriranno il lavoro.
Se no, devo
pensare che quei soggetti non siano affatto pericolosi, nel senso cui fa
riferimento la Direttiva, non avendo motivo di ritenere che il Ministro Amato
non abbia fatto, fino ad oggi, il proprio dovere.
4) Tra i
requisiti per il diritto di soggiorno di durata superiore ai tre mesi non
figura la disponibilita' di alloggio. Meno che mai, ovviamente, figura tra i
requisiti per il diritto di soggiorno fino a tre mesi.
5) Le
moratorie imposte da altri paesi (e solo in misura minima dall'Italia) potevano
riguardare e riguardano solo gli accessi al lavoro subordinato. Non la libera
circolazione per periodi di durata inferiore a tre mesi, ne' alcuna altra forma
di soggiorno per periodi di durata superiore a tre mesi (per lavoro autonomo,
per studio o altri motivi per chi abbia mezzi sufficienti).
Strapparsi le
vesti perche' l'Italia non ha adottato una linea restrittiva e' come strapparsi
le vesti perche' un bel po' dei nostri vecchi sono puliti e assistiti da
badanti rumene o perche' vengoo costruite case da muratori rumeni.
Con buona pace
di Frattini e della sua crassa incompetenza.