Dalle Prefetture
Sicilia - Agrigento
18.09.2007
Centro di prima accoglienza di Lampedusa. Nel rapporto della delegazione europea vivo apprezzamento per l’attività svolta dall'Italia
Ostergaad: richiamo formale agli stati UE a sostenere l’onere degli arrivi di massa sulle costeUna delegazione del Consiglio d’Europa guidata dall’on.le Morten Ostergaad e composta dal dott. Mark Neville, funzionario, e da due interpreti, si è recata a Lampedusa dal 2 al 4 settembre 2007, per svolgere alcuni incontri istituzionali con le autorità del luogo e per prendere visione del locale Centro di Soccorso e Prima Accoglienza (Cspa).
A conclusione della visita, la delegazione ha stilato un rapporto con il quale è stato espresso vivo apprezzamento per l’attività svolta dalle autorità italiane “sui passi avanti fatti in merito al salvataggio e all’accoglienza di migliaia di naufraghi arrivati durante l’estate dalle coste nordafricane”.
In particolare, con specifico riferimento al Cspa di Lampedusa, è stato evidenziato che “le autorità meritano speciali congratulazioni per avere completato il nuovo centro d’accoglienza atto ad ospitare i migranti irregolari e i richiedenti asilo in modo dignitoso ed umano”.
Il relatore ha sottolineato, altresì, in maniera molto positiva la collaborazione intrapresa presso l’isola di Lampedusa con “organizzazioni umanitarie come Uhcnr, Oim, Msf e Cri, per assicurare la presa in carico dei migranti che necessitano di protezione internazionale e di quelli in situazione di particolare vulnerabilità”, rivolgendo una viva raccomandazione per una ponderata ed attenta trattazione delle pratiche relative alle categorie più vulnerabili, quali i minori ed i richiedenti asilo.
L’on. Ostergaad ha concluso il rapporto con un preciso riferimento alla “internazionalità” del fenomeno immigratorio, richiamando formalmente “gli stati europei a sostenere l’onere di affrontare gli arrivi di massa sulle coste meridionali europee”, in quanto, “stati come l’Italia, Malta, Spagna, Grecia, Turchia e Cipro, vista la loro collocazione geografica, non possono essere lasciati soli a sostenere il carico relativo ai canali di immigrazione irregolare".