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Immigrazione
21.09.2007
E’ corretto garantire ai sindaci la possibilità di effettuare interventi efficaci, ma è sbagliato aumentare i loro poteri di ordine pubblico: lo ha sostenuto il ministro per la Solidarietà sociale Ferrero
Favorire l'apprendimento della lingua italiana negli stranieri che arrivano nel Paese, proporre loro i valori della Costituzione come elemento a cui adeguarsi e approvare la legge sulla libertà religiosa sono i pilastri per l'integrazione indicati dal ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, nel corso del suo intervento alla Convegno nazionale sull’immigrazione a Firenze.
“Deve essere assicurata la repressione nei confronti di chi fa cose contro la persona – ha sostenuto il ministro - ma non bisogna allargare i fenomeni potenzialmente illegali. In altri termini: se un lavavetri aggredisce una persona deve andare dentro, ma fare il lavavetri non deve essere considerata una cosa da codice penale”.
Secondo Ferrero, “la capacità di distinguere su questo è necessaria per riuscire ad avere politiche efficaci”.
“Penso - ha detto - che sia corretto garantire ai sindaci la possibilità di effettuare interventi efficaci, ma penso che sia sbagliato aumentare i loro poteri di ordine pubblico”. L’ordine pubblico, ha sostenuto, deve “essere gestito dai corpi dello Stato e non è una buona cosa affidarlo a chi deve essere eletto sul territorio”.