Sicurezza,
Radicali: nonostante i solleciti dell'UE l'Italia da mesi non rispetta i
richiami dell' Europa sulla legge 'pacchetto sicurezza'. Interpellanza urgente
dei parlamentari radicali
Roma, 18
dicembre 2008
E' da quasi sei
mesi oramai che il Servizio giuridico del Parlamento Europeo e la Commissione
europea sollecitano le autoritˆ italiane a correggere il Decreto Legge 92/2008
convertito in legge n. 125 del 24 luglio scorso, nel quadro del cosiddetto
'Pacchetto sicurezza'. Il richiamo riguarda la parte della legge che prevede
un'aggravante per i cittadini comunitari contenuto all'articolo 1 lettera f).
L'articolo prevede che per lo stesso crimine il cittadino comunitario in
permanenza illegale (che ad esempio ha dimenticato di registrarsi dopo 3 mesi presso
le autoritˆ italiane) abbia la pena aggravata di un terzo rispetto alla pena
incorsa al cittadino italiano.
Il Ministro
Maroni aveva promesso, nel corso di un incontro con una delegazione del PE
recatasi in Italia per verificare la situazione dei Rom lo scorso ottobre, una
modifica della legge in tempi brevi. In una interrogazione presentata al
Parlamento europeo dall'eurodeputato radicale Marco Cappato, la Commissione
Europea aveva risposto chiedendo all'Italia un calendario per sapere quando avrebbe
proposto la preannunciata "norma di interpretazione autentica". A
distanza di sei mesi non si ha notizia di nessun adeguamento normativo, facendo
andare l'Italia incontro ad una violazione delle regole comunitarie. Per questo
i parlamentari radicali Donatella Poretti, Marco Perduca, Rita Bernardini,
Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci e Elisabetta Zamparutti hanno
oggi depositato un'interpellanza urgente al Governo dove nel dettaglio viene
ricostruita la vicenda e dove si chiede il rispetto delle regole comunitarie.