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Medici di famiglia: recupero quote per extracomunitari - Lettera alla Regione Lombardia Presa di posizione del Consiglio Nazionale FNOMCeO L'incredibile regalo di natale della Regione Lombardia Nel Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini tenuto a Roma il 15 dicembre scorso tutti Presidenti degli Ordini Lombardi hanno presentato una mozione di grave censura nei confronti della Regione Lombardia responsabile di una incredibile operazione di forti prelievi sulle competenze dei medici di famiglia. L'entità di tali prelievi che superano spesso il 50% dei correnti onorari,è relativa a quote di pazienti extracomunitari (ma non solo) il cui permesso di soggiorno è scaduto e non ancora rinnovato. A questi soggetti i medici hanno sempre fornito assistenza,e questo in relazione a tessere che contenevano esclusivamente nome e cognome degli interessati. Allego copia del documento votato a Roma, in occasione del Consiglio Nazionale della FNOMCeO in data 15dicembre, e attendo nel contempo una già richiesta mia convocazione da parte del Presidente Formigoni. Dott. Comunicato della FROM Lombardia Invita i medici, impossibilitati a garantire a questi lavoratori stranieri regolarmente presenti in Italia,l'accesso alle prestazioni sanitarie, a garantire comunque le prestazioni urgenti, di propria competenza, come previsto dal codice deontologico. Invitala Regione Lombardia a rivedere le proprie decisioni, anche in considerazione del fatto che numerosi professionisti, che svolgono la loro attività prevalentemente a favore di tale categoria di assistiti, oltre a vedersi decurtata la retribuzione prevista dagli accordi collettivi chela Regione Lombardia ha deliberatamente violato, verranno a trovarsineII' impossibilità di sostenere le spese necessarie per l' erogazione del servizio. Le determinazioni della Federazione Regionale Lombarda sono state portate all'attenzione del Consiglio Nazionale della FNOMCeO, che ha espresso il suo pieno sostegno a che venga garantita in tutto il territorio nazionale la possibilità di erogare la necessaria e continuativa assistenza sanitaria a tutti i lavoratori residenti,anche nell' ottica del recente documento approvato a Padova in tema di assistenza sanitaria e multiculturalità. All’Assessore alla Sanità Loro indirizzi Milano, 5 dicembre 2007 Oggetto: recupero quote a medici di famiglia per extracomunitari con permesso di soggiorno non ancora rinnovato e per pazienti trasferiti Ci hanno spinto a scriverVi la singolare quantità di richieste di intervento che sono giunte in questi giorni in merito all’oggetto, indice di una categoria ormai in forte sofferenza. In particolare, ci sembra notevole il fatto che, per la prima volta, diversi MMG ci abbiano significato la loro volontà di cambiare o cessare il lavoro che stanno svolgendo. In sostanza, i principali motivi di doglianza sono i seguenti: - la stragrande maggioranza dei cittadini cancellati sono stati regolarmente seguiti dai MMG di Assistenza Primaria, che quindi hanno prestato la loro opera ed hanno prescritto terapie e presidi diagnostici senza poter sapere che il paziente non era più in loro carico - la revisione delle liste non è stata operata con tempestività dalle competenti Autorità, tra l’altro nonostante la sussistenza di sistemi informatici che avrebbero dovuto favorire questo processo - molti cittadini extracomunitari a cui non è stato ancora rinnovato il permesso di soggiorno non per loro mancanza e molti cittadini italiani che hanno trasferito la loro residenza, ma sono comunque domiciliati in Lombardia, si trovano all’improvviso a non avere più il loro medico di fiducia - la ripetizione delle quote è stata operata senza preavviso, senza alcuna forma di rateizzazione (se non quella del quinto stipendiale) e senza alcuna possibilità per il medico di indicare quei pazienti per i quali ha comunque continuato a lavorare - la revisione delle liste sembra contenere molti errori. La discussione sulla gran parte delle emarginate problematiche dovrà necessariamente essere di natura sindacale. Tuttavia, nell’ambito dei propri poteri/doveri istituzionali, questo Ordine vuole soprattutto sottolineare la difficoltà in cui versano molti cittadini che non hanno più il loro medico e la difficoltà in cui versa un’intera categoria che è chiamata con regolarità a far fronte ai propri impegni economici relativamente alle spese che deve sostenere e che deve poter programmare, ma che, di continuo, vede erodere in maniera preoccupante i propri compensi. Su queste tematiche Vi chiediamo un incontro ed un confronto nell’interesse dei cittadini e dei medici. Distinti saluti. Il Presidente (Dott. Roberto Anzalone) |
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