Apc-* Immigrati/ Mons. Marchetto a senatori: Non dimenticate Wojtyla
"Non considerare i poveri, persone e popoli, come un fardello"
Citt del Vaticano, 18 nov. (Apcom) - In vista della discussione
sul pacchetto "sicurezza" e, pi specificamente, sulle norme
relative agli immigrati e ai clochard, il segretario del
Pontificio consiglio per la Pastorale dei migranti e degli
itineranti, mons. Agostino Marchetto, invita i senatori a non
dimenticate Papa Wojtyla e il suo appello a non considerare i
poveri, "persone e popoli", come un "fardello" e come "fastidiosi
importuni".
"Nel ricordo di recenti interventi del Santo Padre, della Cei e
di questo Pontificio Consiglio - dichiara l'arcivescovo richiesto
di un commento - vorrei fornire uno specchio agli On.li senatori
in vista del dibattito sul ddl 'sicurezza' che si riferisce pure
a migranti e rifugiati o richiedenti asilo in Italia, ribadendo
la differenza di trattamento che vi deve essere tra tali
categorie di persone. Lo specchio - prosegue mons. Marchetto - ci
fu dato da Papa Giovanni Paolo II al II Congresso Mondiale sulla
Pastorale dei Migranti e Rifugiati (5 ottobre 1991, ndr.). In
esso - sottolinea il segretario del dicastero vaticano
responsabile della questione dell'immigrazione - gli onorevoli
senatori dovrebbero specchiare il testo a essi sottoposto per
approvazione per vederne le difformit in vista del loro voto".
"Per quanto possa apparire impegnativo - sono le parole di Papa
Giovanni Paolo II citata da Marchetto a mo' di "specchio" di
riferimento - lo sforzo di reale solidariet internazionale
fondato su un pi vasto concetto di bene comune, rappresenta la
via possibile per assicurare a tutti un futuro veramente
migliore. Perch questo avvenga, si rende necessario che si
diffonda e penetri in profondit nella coscienza universale la
cultura dell'interdipendenza solidale - proseguiva Wojtyla -
tendente a sensibilizzare pubblici poteri, organizzazioni
internazionali e privati cittadini circa il dovere
dell'accoglienza e della condivisione nei confronti dei pi
poveri. Ma alla progettazione di una politica solidale a lungo
termine deve accompagnarsi l'attenzione ai problemi immediati dei
Migranti e Rifugiati che continuano a premere alle frontiere dei
Paesi ad alto sviluppo industriale. Nella recente enciclica
'Centesimus Annus' - era la conclusione del discorso di Wojtyla
riproposto da mons. Marchetto ai senatori italiani - ricordavo
che: 'Sar necessario abbandonare la mentalit che considera i
poveri, persone e popoli, come un fardello e come fastidiosi
importuni... L'elevazione dei poveri una grande occasione per
una crescita morale, culturale e anche economica dell'intera
umanit'".
Ska
181506 nov 08