Notizie
Ministro Roberto Maroni
09.09.2009
Immigrazione irregolare dalla Libia. Diminuiti del 90% di sbarchi
Il ministro Maroni a Brdo (Slovenia) alla IX Conferenza ministeriale su immigrazione illegale, criminalità organizzata, corruzione e terrorismo"Sono assolutamente soddisfatto di come funzionano le cose con la Libia: a me interessa bloccare gli sbarchi e ciò sta avvenendo". E' quanto dichiarato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, da Brdo (Slovenia), dove partecipa alla IX Conferenza ministeriale su immigrazione illegale, criminalità organizzata, corruzione e terrorismo.
L'accordo con la Libia, prosegue Maroni, "funziona perfettamente, come dimostrano i numeri: dall'1 maggio al 31 agosto del 2008 erano sbarcate in Italia oltre 15 mila persone partite dalla Libia; nello stesso periodo di quest'anno siamo fermi a 1.400, con un calo del 90%".
In merito agli ultimi respingimenti verso la Libia il titolare del Viminale ha precisato che "Dalla Commissione Europea non è arrivata alcuna richiesta di spiegazioni all'Italia". A luglio, ha ricordato Maroni, "c'è stata una richiesta di informazioni da parte della Commissione alla quale risponderemo nei tempi previsti, entro il 23 settembre. Ma ciò che facciamo è perfettamente in regola e la Commisione lo sa, il resto sono polemiche strumentali".
"Chi ha a cuore il diritto di asilo - ha aggiunto Maroni - dovrebbe piuttosto aiutare la Libia per i clandestini che ha sul suo territorio. Io il 21 settembre incontrerò l'altro Commissario Onu per i rifugiati e parlerò anche di questo. Ci sono questioni che i singoli paesi non possono affrontare da soli, devono intervenire anche Europa e Onu".
Sempre in tema di contrasto all'immigrazione clandestina il ministro Maroni ha sottolineato come la liberalizzazione dei visti per i paesi dell'area balcanica possa rappresentare una svolta. "Il sistema dei visti, con l'efficace controllo degli ingressi è un mezzo per contrastare l'immigrazione clandestina: ciò significa anche maggiore sicurezza, con l'adeguamento agli standard Europei dei controlli da parte dei paesi balcanici, attraverso i quali passano flussi di clandestini". Si tratta, ha spiegato Maroni, "di un processo avviato sei anni fa. Per ora la Macedonia è in regola, Montenegro e Serbia sono vicini, ma Albania e Bosnia hanno ancora tanti passi da fare. L'Italia è disponibile a seguire l'Albania in modo che già dal primo gennaio del 2010 possa adeguarsi alle norme che regolano la liberalizzazione dei visti".