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Ministro Roberto Maroni
05.02.2010
Avviato l’iter per la sigla del ‘Patto per la sicurezza dell'area dei laghi Insubri’
Ne hanno annunciato la firma, entro il mese di aprile, il ministro Maroni e presidenti e prefetti di cinque province riuniti a Varese5 province e 82 comuni rivieraschi, oltre alle regioni Lombardia e Piemonte, per un totale di 400mila abitanti, saranno interessati dal ‘Patto per la sicurezza dell'area dei laghi Insubri’ il cui iter è stato avviato oggi a Varese dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, dai presidenti delle province e dai prefetti di Varese, Como, Lecco, Novara e Verbania.
Entro fine aprile, hanno annunciato, sarà firmato l’accordo che chiama i comuni rivieraschi a collaborare per garantire la sicurezza sul territorio.
In particolare, gli obiettivi del patto riguardano la sicurezza delle acque interne dei laghi cosiddetti ‘Insubri’, ovvero Maggiore, Lario e Ceresio, la sicurezza e la prevenzione delle coste e la collaborazione transfrontaliera per il controllo dei reati. Anche il Canton Ticino, infatti, ha dato la sua disponibilità a cooperare, la prima volta di uno Stato estero.
Il modello adottato è quello del patto stipulato nel 2009 per il Lago di Garda che, secondo quanto riferito dal ministro dell'Interno, «ha già portato a risultati molto positivi, alla diminuzione sia dei reati, sia degli incidenti legati alla navigazione».
«I patti territoriali – ha osservato poi Maroni - funzionano molto bene perchè si adattano alle esigenze specifiche del territorio e servono a utilizzare meglio le risorse e rendere più efficienti gli interventi».
Il risultato, secondo Maroni, è un miglioramento della sicurezza considerata in un senso molto ampio: dalla diminuzione dei reati a quella degli incidenti.
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