Ottici, normativa Sicilia al vaglio dell’UE

25 gennaio 2012

La normativa regionale siciliana relativa all’attività di ottico è all’attenzione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (causa C-539/11).

Con una domanda di pronuncia pregiudiziale, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana ha chiesto alla Corte di valutare la compatibilità con il diritto dell’Unione Europea (in particolare con gli artt. 49 TFUE e 56 TFUE, nonché con gli artt. 2, n. 2, lett. f), 4, n. 8 e 15 della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno) delle disposizioni che subordinano l’autorizzazione per l’apertura di nuovi esercizi per lo svolgimento della professione di ottico alle condizioni, da un lato, dell’insediamento di un solo esercizio ogni 8mila abitanti e, dall’altro, dell’esistenza di una distanza minima di 300 metri rispetto agli esercizi di ottica esistenti.

La Corte è chiamata a decidere se queste restrizioni possano essere giustificate dall’esigenza di tutela della salute e se siano proporzionate al motivo imperativo di interesse generale in questione.


Per saperne di più:
Corte di Giustizia dell’Unione Europea (causa C-539/11)