Immigrazione, Morcone all'Europarlamento: sbarcate oltre 700mila persone nei nostri porti
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Grazie al lavoro dell'Italia per sostenere le autorità libiche nell'attività di controllo delle frontiere in mare, si stanno vedendo «positivi risultati in termini di lotta ai trafficanti, riduzione delle partenze e dei morti». Così il prefetto Mario Morcone, autorità di lunga esperienza nel settore dell'immigrazione al ministero dell'Interno, è intervenuto oggi in audizione davanti al Comitato sulle Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni del Parlamento europeo.
Morcone ha spiegato che l'Italia sta lavorando su "tre assi fondamentali" in Libia:
- il contrasto ai trafficanti;
- la tutela della vita umana compreso il miglioramento degli standard di accoglienza dei migranti;
- il sostegno delle comunità locali nei paesi interessati dai flussi migratori.
Il progetto complessivo ha un costo di 285 milioni di euro, finanziati dal Trust Fund per l'Africa dell'Ue e dall'Italia, ha detto Morcone, strumento che occorre rapidamente rifinanziare anche attraverso un contributo più significativo da parte di tutti gli stati membri.
«L'Italia - ha sottolineato Morcone- non si è sottratta a un ruolo storico e geografico di leadership nel quadrante mediterraneo e nel mese di marzo, con la conferenza di Roma, abbiamo lanciato un foro politico denominato Contact group, in grado di coinvolgere gli stati europei e africani maggiormente interessati ai flussi migratori mediterranei, primi fra tutti Libia e Tunisia». Un'iniziativa che, ha sottolineato Morcone, ha avuto successo.
Morcone si è detto orgoglioso di quanto fatto dal Paese sul fronte delle migrazioni nel Mediterraneo. «Abbiamo fatto sbarcare - ha ricordato - oltre 700mila persone nei nostri porti: insieme alla Grecia abbiamo fatto tanto».