TORINO, 21 MARZO 1996

- Tesi largamente diffusa: l'abbattimento delle frontiere interne rende necessaria una politica comune dell'immigrazione.

Politica comune ancora lontana:

concertazione intergovernativa;

scarso controllo da parte del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali;

mancanza di forza cogente delle risoluzioni adottate.

Il Trattato dell'Unione contiene in nuce la possibilita' di adottare decisioni vincolanti sul piano giuridico.

La revisione del Trattato offre la possibilita' di agevolare ulteriormente il processo di armonizzazione (con la rimozione del diritto di veto).

- Verso quale armonizzazione? quale politica?

Azioni intraprese:

Mutamenti legislativi nei vari Stati membri:

restrizioni su

diritto di asilo;

ricongiungimento familiare (requisiti di reddito);

ammissione per lavoro.

Risoluzioni del Consiglio su

ricongiungimenti;

asilo;

ammissione per lavoro.

Lacunose, prive di forza cogente, allineate con le restrizioni introdotte nei singoli Stati.

=> Approccio da ministri di polizia

Punto di vista della Commissione: critico

Necessario un approccio globale (connessione tra politica estera e politica di immigrazione e asilo)

Comunicazione 23-2-1994 al Consiglio e al Parlamento europeo sulle Politiche di Immigrazione e Asilo

- Scopo del mio intervento:

Analisi della Comunicazione;

Documento critico del Gruppo di Riflessione (esperienza italiana);

Mostrare la rilevanza dell'esperienza italiana (ruolo guida in Europa per costruire una politica di immigrazione).

 

COMUNICAZIONE '94

- Tre elementi chiave:

Riduzione della pressione migratoria;

Controllo dei flussi (meccanismi di ammissione, lotta all'immigrazione illegale);

Integrazione degli immigrati legalmente soggiornanti.

 

- Riduzione della pressione

Necessita' di disporre di dati (monitoraggio) per prevedere grandi movimenti migratori.

Affrontare le cause:

disparita' economiche;

fattori demografici;

fattori ambientali;

situazioni politiche (guerre, guerre civili, sistemi totalitari);

violazioni dei diritti dell'Uomo.

Azioni per

attuazione di politiche commerciali liberali;

cooperazione allo sviluppo, gestione del debito;

educazione alla pianificazione familiare;

salvaguardia dell'ambiente;

mantenimento o ripristino della pace;

creazione di societa' democratiche;

tutela dei diritti dell'Uomo

possono ridurre i fattori di pushing.

=> Coordinamento tra politica estera e politica di immigrazione e asilo.

Le azioni per la riduzione della pressione possono avere effetto solo sul lungo periodo (sul breve periodo possono avere anche l'effetto contrario).

Aggiungo: la manodopera e' tra i principali beni di esportazione dei PVS (61 miliardii di dollari contro i 51 dovuti al petrolio, nel 1989)

=> Necessario il controllo dei flussi.

- Controllo dei flussi

Criteri di ammissione

Lotta all'immigrazione illegale

Armonizzazione (i provvedimenti in uno Stato possono influenzare i flussi verso gli altri Stati)

Politiche di ammissione:

Ricongiungimento familiare

prevalente il diritto di vivere in famiglia;

considerare la possibilita' di ricongiungimento per partner non sposati, figli adottivi, parenti di secondo grado.

Studenti

dissuasione del prolungamento della permanenza (fuga di cervelli).

Lavoratori

andamento del mercato del lavoro;

considerare la possibilita' di ammissione di lavoratori gia' legalmente soggiornanti in altro Stato membro;

ulteriori ingressi:

restrizioni sul breve periodo (disoccupazione);

quote possibili sul lungo periodo (fattori demografici, necessita' del mercato);

apertura per lavori temporanei o stagionali.

Rifugiati

ammissione non soggetta a restrizioni;

esame efficiente delle domande (requisiti minimi a tutela del richiedente, diritto di impugnazione del rigetto);

armonizzazione della nozione di rifugiato (paesi d'origine sicuri);

eccessive restrizioni trasformano il potenziale richiedente in immigrato illegale

=> aumento dei costi sociali.

Protezione internazionale (asilo umanitario)

armonizzazione dei criteri (per evitare una concentrazione dei flussi verso gli Stati piu' aperti);

possibilita' di dare assistenza nelle regioni prossime alla regione d'origine;

verifica periodica della possibilita' di rimpatrio (salvo che sia trascorso un periodo troppo lungo: inserimento consolidato).

Lotta all'immigrazione illegale

Aumento della pressione e politiche restrittive => immigrazione illegale (integrazione impossibile, vulnerabilita')

Misure di prevenzione:

lotta ai trafficanti (non precludere ai potenziali profughi la possibilita' di emigrare)

Controlli sul territorio:

individuazione (la polizia ha altre priorita')

Dissuasione del soggiorno illegale:

evitare che l'assistenza faccia da incentivo;

lotta al lavoro illegale (controllo su chi si aggiudica appalti pubblici).

Trattamento minimo dell'immigrato illegale:

attuabilita' di politiche restrittive condizionata al rispetto dei diritti fondamentali;

necessario ratificare la Convenzione ONU sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.

Rimpatrio degli immigrati illegali:

preferibile il rimpatrio volontario, anche organizzato (rischio di incentivazione dell'illegalita');

espulsione come soluzione estrema (difficolta' nella riammissione, necessari accordi; rimpatrio dei minori).

- Integrazione degli immigrati legali

Perche' sia favorita dalla popolazione autoctona e' necessario il controllo dei flussi

Integrazione: raggiungimento graduale della parita' di diritti e di doveri.

Misure per il miglioramento delle condizioni:

diritto di soggiorno permanente dopo un prefissato periodo;

autonomo diritto di soggiorno per i familiari ricongiunti (scioglimento del vincolo);

libera circolazione per soggiorni di breve durata;

libera circolazione dei lavoratori con diritto di soggiorno permanente (almeno in caso di fabbisogno non saturato);

rimozione del requisito di nazionalita' per l'esercizio di diritti di base e per l'erogazione di certe prestazioni;

parita' di trattamento dei lavoratori;

rilievo allo strumento della naturalizzazione per il raggiungimento pieno dei diritti civili e politici.

Sostegno alle categorie a rischio di esclusione:

formazione scolastica e professionale dei giovani immigrati;

inserimento lavorativo delle fasce scarsamente acculturate.

Dialogo fra comunita' straniere e comunita' autoctone.

Lotta contro discriminazione, razzismo e xenofobia.

 

 

OSSERVAZIONI ONG

- Documento Caritas, Migrantes, FCEI, S.Egidio, ACLI, Jesuit REefugee Service, OSA, UCSEI, YWCA)

- Concordanza sull'impostazione e su

riduzione della pressione migratoria (tempi lunghi);

integrazione degli immigrati legali: rapidita' del processo di progressiva assimilazione dei diritti;

evitare che l'inserimento dal basso si traduca in una compressione sociale (dissipazione del patrimonio culturale);

perche' l'integrazione non sia vanificata e' necessario un alto tasso di regolarita' del fenomeno (vulnerabilita' dell'irregolare; scarso consenso per l'integrazione del regolarizzato) => controllo dei flussi.

- Controllo dei flussi (Comunicazione <=> situazione italiana)

Ammissione per rispetto dei diritti (rifugiati, profughi, familiari) adeguatamente considerata.

Ammissione per lavoro:

Comunicazione: restrittiva nel breve periodo, rispetto degli accordi internazionali => Risoluzione di Lussemburgo (Min. Aff. Int. e Giust., 20/6/1994);

Migrazione per lavoro: componente principale (Italia);

Restrizione della via legale => via illegale preferibile;

Ammissione subordinata alle esigenze del mercato del lavoro: settori non comunicanti => disoccupazione coesistente con fabbisogno non saturato (servizi alla persona);

Programmazione di quote;

Incontro diretto (ricerca di lavoro; senza autorizzazione preventiva);

Ordine del giorno in Senato.

Lotta all'immigrazione illegale:

Restrizione eccessiva => irregolarita' incentivata => fallimento delle strategie repressive vincolate al rispetto di standard minimi.

Prevenzione:

impossibile prevenire il prolungamento irregolare del soggiorno.

Dissuasione:

efficace solo se si riservano al migrante illegale standard di vita inaccettabilmente bassi;

lotta al lavoro nero inefficace per il lavoro diffuso (efficace solo il dare chances di regolarizzazione, su autonoma iniziativa dell'immigrato).

Controllo sul territorio (individuazione dei migranti illegali)

impegno eccessivamente assorbente per la polizia (altrimenti impegnata).

Rimpatrio:

preferibilmente volontario;

difficolta' di riammissione;

tutela dei diritti fondamentali (ricorso);

=> situazione italiana;

alto numero => impossibile conciliare efficacia e civilta'.